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Autore: Veggie12775    18/01/2009    6 recensioni
Ripercorre abbastanza fedelmente la serie Dragon Ball Z con in più qualche momento romantico fra la bellissima coppia Vegeta e Bulma. Questa fanfiction è la prima di una serie.
Genere: Generale, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction l'ho scritta insieme ad una mia amica diversi anni fa ed è la prima di una saga.
Questa prima fanfiction ripercorre piuttosto fedelmente la serie Dragon Ball in cui in pratica ci sono solo un po' di aggiunte romantiche fra la mia coppia preferita Vegeta e Bulma, pensieri e momenti che i due trascorrono insieme che non vengono mostrati nel cartone animato.
Le altre fanfiction che compongono la saga, invece, hanno una trama un po' più originale con protagonisti sempre il principe dei Saiyan e la sua bellissima moglie.
PRIMO CAPITOLO “Ciao bella creatura dalle morbide forme, che bella sorpresa! Che ci fai qui?” chiese Genio appena vide la splendida ragazza dalle lunghe gambe snelle e con il seno prosperoso che fuoriusciva dalla stretta camicetta scendere dal piccolo jet e avvicinarsi a lui.
“Scusa Genio, ma ora non sono in vena per cui smetti di fare il porco o ti spacco la faccia!” lo minacciò Bulma lanciandogli un’occhiataccia mentre il vecchio stava già per posare la mano sul suo rotondo fondoschiena.
“Hai litigato ancora con Yamcha, non è così? Quel tipo è davvero insopportabile! Come si fa a trattare male una bella ragazza come te? Io al suo posto ti …”
“Basta Genio, smettila subito con queste impudenze! Ricordati chi sei e quanti anni hai!” lo sgridò Bulma.
“Ehi Genio, Genio! Oh, ciao Bulma, ci sei anche tu?” disse Crili correndo trafelato verso i due.
“Ciao Crili, come va?”
“Mi stavo allenando in un’isola a poca distanza da qui e sono tornato indietro perché sta arrivando Goku. Con lui sento un’altra aura ma non riesco a capire di chi si tratta …” disse Crili lasciando la frase a metà poiché proprio in quell’istante comparve l’oggetto del suo discorso a bordo della sua immancabile nuvola Speedy.
“Ciao ragazzi, mi siete mancati!” disse Goku scendendo dalla nuvoletta con un bambino di alcuni anni che li osservò con uno sguardo un po’ impaurito.
“Né è passato di tempo, amico mio! Sei venuto ad allenarti un po’ con me come ai vecchi tempi?” chiese Crili felicissimo della rimpatriata.
“Sì, ma non solo! Ero venuto qui a farvi visita perché volevo farvi conoscere mio figlio Gohan.”
“Cosa? Lui è tuo figlio?” disse i tre amici contemporaneamente, sorpresi che quel bambinone di Goku fosse diventato padre.
“Ciao Bulma! Che ci fai qui? Hai ancora problemi con Yamcha?” chiese Goku che sapeva che i due eterni fidanzati passavano gran parte del loro tempo a litigare.
“Lasciamo perdere, parlaci di tuo figlio, piuttosto!” tagliò corto la ragazza.
“Beh, lui è Gohan ed è nato pochi mesi dopo il nostro ultimo incontro. Sapete ancora quasi non mi sembra vero! Almeno ora ho un compagno di giochi; in guardia, Gohan” disse Goku iniziando a giocare con il bambino che rise divertito da quel suo padre più infantile di lui.
“Da non credere …Goku padre!” disse Genio.
Poco dopo i quattro amici iniziarono a ripensare ai loro primi incontri, a tutte le loro avventure e ai pericoli affrontati insieme.
Gli anni erano passati ma sembrava ieri che si fossero conosciuti …come correva il tempo!
In questo momento riuscivano a ridere anche delle brutte esperienze che allora li avevano spaventati e anche Gohan, dopo aver superato la timidezza davanti a quegli estranei, si stava divertendo ad ascoltare tanti aneddoti.
All’improvviso uno strano tizio con una lunga coda atterrò sull’isola rompendo l’incanto dell’allegra rimpatriata.
“Kakaroth, cosa fai con questi umani?” chiese il nuovo venuto.
“Qui non c’è nessun Kakaroth! Io mi chiamo Genio e sono il padrone di quest’isola. Tu chi sei?”
“Io sono Radditz, il fratello maggiore di quello là” rispose lui indicando Goku.
“Io non sono questo Kakaroth, io mi chiamo Goku …Tu sai qualcosa che io non so? Sai, mio nonno, l’uomo che mi ha trovato, mi ha raccontato di avermi visto su una navicella spaziale ma io non sono altro. Forse l’urto violento contro il suolo mi ha fatto dimenticare la realtà …”
“Allora te la narrerò io brevemente. Noi facciamo parte di un’importante stirpe di violenti guerrieri, i saiyan, e da sempre conquistiamo pianeti grazie alla nostra potenza per poi rivenderli e guadagnarci. Tu eri stato mandato sulla Terra da piccolo per conquistarla ma, evidentemente, devi aver battuto la testa e scordato la tua missione e le tue origini. Il nostro pianeta d’origine, Vegeta, è esploso a causa della collisione con un gigantesco meteorite e quasi tutti i saiyan sono morti nell’esplosione. Gli unici sopravvissuti, a parte noi due sono Nappa e il principe Vegeta."
“Ed è per questo che noi abbiamo questa coda?” chiese Goku, ripensando alla sua coda che il Supremo anni prima gli aveva tolto e che lo aveva sempre contraddistinto dagli esseri umani; un attributo che con i suoi geni aveva trasmesso a Gohan che tuttora aveva.
“La coda è il simbolo della nostra razza; siamo sempre stati forti e battaglieri; nessuno è mai riuscito a sottrarsi al nostro volere e ora che ti ho ritrovato verrai con me e riconquisteremo la nostra fama di conquistatori delle galassie.
Inizieremo proprio da qui, sterminando tutti coloro che si opporranno al nostro potere poi, insieme a Nappa e Vegeta conquisteremo l’intero universo.
“No, questi sono i miei amici e non farò mai del male a nessuno! Tu puoi fare ciò che vorrai ma se gli torcerai un capello te le vedrai con me! Tu sei cattivo e spietato! Io sto bene qui, si vive in serenità e se vuoi c’è posto anche per te, ma se vuoi comandare vai via e dimenticati di me!”
“Mi dispiace, ma tu dovrai fare come dico io! Sei un saiyan e devi unirti agli ultimi sopravvissuti della tua razza. Non puoi rinnegare le tue origini!”
“No, io non ci sto e non puoi ricattarmi!”
“Ah no? Beh, staremo a vedere, Kakaroth! E’ un bel bambino tuo figlio, lo terrò con me finché non cambierai idea!” disse Radditz afferrando il bambino impaurito dalle braccia di Bulma.
“No, lascialo! Gohan!” gridò Goku cercando di contrapporsi al malvagio fratello che voleva portarsi via il suo figlioletto.
“Quando farai il tuo dovere lo rivedrai! A presto, Kakaroth!” disse Radditz volendo via a tutta velocità con il bambino piangente dopo aver dato un pugno poderoso a Goku che lo fece finire a terra dolorante.
  
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