EXTRA:
Hinata’s birthday.
Quel
giorno Hinata era
stranamene più euforico del solito, Kageyama lo aveva notato. Si
vedeva quella
testa arancione ovunque; prima era a correre nel corridoio e poi era a
saltare
davanti alle macchinette, una macchina che andava a Duracell.
Kageyama
entrò in
palestra con tutta l’intenzione di allenarsi fino allo sfinimento
per
surclassare tutti ai prossimi tornei, ma le cose non andarono
esattamente così.
<
<< Hai preparato tutto? >>
Chiese
furtivo Tanaka a
Yuu
<<
Sìsì, è tutto
pronto >>
E con aria
da spacciatori
seriali aprirono uno zaino contente cose colorate che Kageyama non
individuò
subito
<<
Hai te il cibo?
>>
Chiese
Sugawara
<<
Sì, il resto lo
ha Asahi >>
Rispose
Sugawara intento
ad allestire un tavolo con l’aiuto di Kiyoko
Kageyama
era rimasto
perplesso per qualche minuto finché non vide Yamaguchi con uno
scontento e
scocciato Tsukishima lasciar cadere uno striscione con la scritta
“Auguri
Hinata”. Era finito. Si era dimenticato il compleanno della
persona alla quale
teneva di più, com’era possibile? Il gelo più
assoluto lo accolse e il ragazzo
iniziò a sudare ferendo.
<< Oh, Kageyama, giusto in tempo,
aiutaci ad allestire gli ultimi preparativi >>
Kageyama
non rispose e
lentamente si diresse verso gli addobbi contenuti nello zaino che prima
avevano
Tanaka e Yuu e si mise ad attaccare qualche decorazione. Quindici
minuti dopo
Hinata era lì, sorpreso e sorpreso ancora di più
dall’euforia di quel giorno e
dalla sorpresa inaspettata della festa di compleanno.
<<
AUGURI HINATA
>>
Urlarono
in coro e poi
uno ad uno si diressero verso il più piccolo per porgergli i
loro doni: da
mamma Suga che aveva una scatola rettangolare grande come un computer
all’annoiato
Tsukishima che teneva in mano un tortino con una candelina. Tutti
avevano
qualcosa e Kageyama si sentì ancora più fuori luogo
perché pure Tsukishima
aveva portato un pensiero. Gli occhi di tutti fissarono in direzione
Kageyama e
il poveretto si paralizzò una seconda volta con gli occhi
vaganti in netto contrasto
con quelli sberluccichenti di Hinata che lo fissavano dritto senza
lasciargli
via di fuga.
Kageyama
ci pensò: una
botta in testa non poteva essere certo definita un regalo, un abbraccio
era
troppo comune e non aveva nulla di speciale rispetto agli altri giorni.
Gli
occhi di tutti si fecero indagatori e, per qualche strano motivo,
lasciavano
intendere che tutti stavano pensando la medesima cosa, il medesimo
regalo che
Kageyama poteva donargli in quel momento.
Kageyama
in un primo
mento non capì cosa gli altri probabilmente intendessero, poi
capì. Divenne prima
rosso e poi bordò in qualche istante intuendo che gli altri lo
stavano
praticamente invitando a donare se stesso, non che la cosa non fosse di
suo
gradimento ma non avrebbe mai e poi mai pensato di doverlo fare davanti
a tutti
gli altri. Optò per una seconda idea: fuggire.
Appena
Kageyama fece un
passo indietro però si ritrovò una frecciatina da Daichi
<<
Kageyamaaa, non
è carino lasciare la stanza senza aver prima dato il regalo di
compleanno al
festeggiato >>
Kageyama
era scoperto,
non sapeva cosa dire
<<
Em… no… è che
cioè non è così… perché sai…
>>
Parole
sconnesse uscirono
dalla bocca del povero ragazzo messo ormai all’angolo dai
compagni.
<<
Già Kageyama, perché
non vieni qui e glielo dai? >>
Lo
invitò Tanaka facendo
anche un poco celato doppio senso.
Ma
ciò che convinse
definitivamente Kageyama a muoversi dalla sua posizione da furetto che
scruta l’orizzonte
fu la frase quasi sconsolata di Hinata
<<
Se non ha nulla
non fa niente, non mi aspettavo nemmeno dei regali da voi, quindi va
bene basta
che festeggiamo insieme >>
Kageyama
sentì una crepa
nel suo cuore alle parole del ragazzo e si mosse a passi cauti verso il
ragazzo
mentre gli altri si allontanavano un poco.
Kageyama
arrivò davanti
al ragazzo e lo guardò dall’alto della sua statura per poi
poggiargli le mani
sulle spalle e con un movimento molto veloce alzarlo per avvicinarlo
alla sua
faccia posta in avanti da una schiena flessa per dargli un rude bacio
che durò
poco più che due secondi ma che bastò per far diventare
entrambi del colore
delle maglie della Nekoma.
L’aveva
fatto e adesso
aveva gli occhi sbalorditi di tutti puntati addosso
<<
Woo, Kageyama,
mi hai fatto perdere 5 yen contro Yuu >>
Tanaka
fece una faccia
disperata
<<
Ti è andata
anche bene, io ne ho persi 10 contro Tsukishima >>
Aggiunse
Yuu, scoraggiato
Hinata
adesso aveva un’espressione
radiante, più radiante del solito in realtà e più
radiante di quella mattina e
dell’intera giornata. Hinata adorava il giorno del suo
compleanno, aveva
ricevuto regali da tutti e il regalo che sarebbe durato per il resto
della sua
vita, un regalo unico e speciale che nessun altro poteva dargli.