Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: Ipox_017    11/07/2015    2 recensioni
Connie Spice è una ragazza detta da molti strana, particolare, eccentrica, matta, con il corpo nella realtà ma la mente in un altro mondo. Non che abbiano tutti i torti, il suo modo di vestire, di comportarsi la rendono agli occhi della gente una ragazza fuori dal normale, ma a Connie non le è mai importato niente di cosa dice e pensa la gente. Se le piace tingersi i capelli di un colore strano lo fa, se vuole mettersi quella maglietta con quei colori sgargianti lo fa. Se deve decidere dal cambiare totalmente o rimanere se stessa, ovviamente, decide di diventare ancora più stravagante di prima. La sua filosofia era “essere diversa”, e la rispettava in tutto e per tutto, anche nel suo carattere. Curiosa, estroversa, testarda, caparbia, coraggiosa, ribelle. Un vulcano sempre attivo. Ma purtroppo anche lei, come tutti i ragazzi, ha un grosso problema con il mondo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao! Eccomi qua con un nuovo capitolo! Sono stata veloce ammettetelo :3
Vedo se per domani ne posso postare un altro, ma non vi assicuro niente ah XD
Spero che vi piaccia come gli altri, sempre se vi sono piaciuti. Alla prossima!
Buona lettura :D


Connie, quello strano ragazzo e il drago stanno camminando verso Berk, il villaggio. Ormai sono arrivati, manca davvero poco.
“Oddio! Come si chiama? Ivuk, Ilud, Icuf…Caspita”
<< Senti…per caso tu c’eri quando…sono arrivata qui? >> chiede guardando a terra attenta a dove mettere i piedi così da evitare figuracce.
<< Si perché? >>
<< Avete trovato per caso degli occhiali? >>
<< Dei cosa?>>
“Ma è serio?”
<< Degli occhiali. Sai quelle due lenti messi in mezzo ad una struttura…no? >>
<< Non so di cosa tu stia parlando davvero >>
La ragazza alza gli occhi al cielo.
<< Eccoci qua >> dice il ragazzo superandola e raggiungendo il drago davanti. Al contrario di loro lei diminuisce la velocità.
<< Hiccup! Sei tornato! >>
<< Il capo è tornato! >> urla qualcuno e la folla grida e applaude.
<< Hiccup, tutto bene? >> gli chiede una donna magra, anch’essa castana con i capelli lunghissimi legati in varie trecce collegate tra di loro.
<< Si mamma, tutto bene >>
“Wow! Wow! Wow! Stiamo tutti calmi. Uno si chiama Hiccup, meglio che non lo scordi. Due è il capo di questo villaggio di matti vestiti come se fossimo nel medioevo. Tre quella è sua madre?!”
La donna gli accarezza la guancia. È più o meno alta quanto lui.
Si gira verso Connie e nel momento stesso cala il silenzio. La donna guarda poi il figlio confusa. Lui le sorride e raggiunge la ragazza.
<< Popolo di Berk! Vi presento Connie…Com’è che fai di cognome? >>
<< Spice >>
<< Connie Spice! >>
La gente si lancia qualche sguardo, poi alcuni applaudono, altri fischiano, altri ancora esultano.
La ragazza si copre il viso diventando rossa.
“Oddio. Vi prego fateli smettere! Che imbarazzo.”
La donna, che a quanto pare è la madre di Hiccup, le si avvicina.
<< Ciao. Benvenuta, io sono Valka >>
<< Piacere signora >>
<< Chiamami solo Valka. Vieni meglio che vai a darti una ripulita >> la prende per le spalle mentre il figlio sorride ad entrambe e la conduce verso una della case. Questa era molto più in alto, sembrava quasi distaccata da tutto il villaggio.
Valka apre la porta e fa accomodare Connie che non la smette di guardarsi intorno. È tutto così strano e nuovo ai suoi occhi quel posto.
<< Di qua >> dice la donna conducendola in una stanza più piccola. Al centro c’è una vasca scolpita un po’ male in pietra già riempita di acqua. Connie la tocca, è tiepida. Accanto ad essa c’è uno sgabello su cui Valka mette degli abiti puliti presi da un armadio di legno e all’angolo c’è una specie di lavandino. La stanza è poco illuminata. Ci sono solo quattro grandi candele appese una in ogni parete della stanza.
<< Appena sei pronta raggiungici a quel grande edificio lì… >> dice Valka indicandole un punto fuori dalla piccola finestra che dava sul villaggio. La ragazza si avvicina e annuisce.
<< Bene >>
La donna si avvia verso la porta ed esce chiudendola subito dopo.
Connie guarda ancora un po’ fuori dalla finestra.
“È un posto troppo strano. Con della gente troppo strana, con degli animali troppo strani. In conclusione o l’acqua del laghetto contiene droga o questa non me la spiego.”
Decide di muoversi, così si avvicina alla vasca ed inizia a spogliarsi piegando i vestiti e mettendoli tutti a terra, tanto ormai erano sporchi. Si lega i capelli blu con un elastico e si immerge nell’acqua. Leva via tutto lo sporco da ogni parte del suo corpo. Si sciacqua la faccia e poi esce avvolgendosi in un grande panno di cotone messo in cima a tutti gli altri vestiti. Quando è asciutta si veste.
“Ma cosa diavolo è...?”
Chiede vedendo una striscia rettangolare lunga più o meno due metri di cotone.
<< Ehm…bah penso sia un…reggiseno? >>
Se lo avvolge intorno al seno schiacciando.
“ Si così anche la seconda che ho scompare.”
Lo appunta facendo un nodo con le due estremità. Poi passa alle mutandine. Una specie di culottes più lunghe legate con dei laccetti di pelle ai lati. Non sono molto comode, ma meglio di niente.
Poi indossa dei pantaloni, tutti di pelle legandoli con dei lacci che sono al lato dei fianchi. Stringe e li lega. Sono molto aderenti, quasi come i jeans che portava. Poi c’è una casacca con le maniche corte e larghe che le arrivano a metà braccio di quello che sembra cotone di un giallino scolorito abbastanza stretta, ma non troppo, e poi un gilè-corpetto che si lega davanti fino a sotto al seno con dietro un enorme cappuccio di pelliccia morbida, bianca e beige. Si slega i capelli facendoli andare davanti e a piedi scalzi raggiunge la porta uscendo. Per poco non cade a causa delle scarpe che deve indossare. Due stivaloni della stessa pelliccia del cappuccio con attorno dei lacci spessi. Li indossa e li stringe con quest’ultimi. Poi esce. Con stupore vede che fuori è già calato il buio. Vede alcuni bambini che corrono verso il capannone che le aveva indicato Valka, così si appresta a raggiungerlo. Non appena ce l’ha davanti lo osserva. È molto alto così come la porta. Lo spinge a fatica dato la sua poca forza il peso dell’anta. Quando entra poi si appresta a richiuderlo. Si pulisce le mani e si gira.
“Oh caspiterina…”
La stanza è enorme, solo di un piano. Ci sono varie colonne molto grosse e dei tavoli con delle panchine sparsi ovunque. Un tavolo al centro più grande dove c’è seduto Hiccup che si alza.
Tutti i presenti, sia uomini che draghi la fissano.
<< Ehm…salve…si ecco…io >> balbetta imbarazzata.
<< Connie Spice! >> urla il ragazzo.
Lei lo guarda stando ferma dov’è con le mani unite davanti al ventre.
<< Il mio popolo ti da il benvenuto a Berk! >>
“Si ho capito, però adesso stai calmo.”
Di nuovo come poco prima tutti iniziano a fare confusione e con loro anche i draghi. Lei a passo lento si avvicina mentre della musica riempie l’aria, gli uomini bevono, urlano ridono, mangiano.
<< Pensavo che non ti stessero quei vestiti. Sei minuta in confronto a noi >> dice la donna seduta allo stesso tavolo del ragazzo.
<< Già… >> dice la ragazza sedendosi.
<< Allora sei tu quella nuova >> dice ad un certo punto qualcuno alle sue spalle.
Connie si gira ritrovandosi davanti un gruppetto di ragazzi. Quello che ha parlato è il primo. È alto anche lui, pieno di muscoli, i capelli scuri e gli occhi chiari, dei baffetti e della barba leggera. In testa come tutti ha un elmo.
La squadra da capo a piedi mentre cinge con il braccio una ragazza anch’essa alta. Bionda, bella, ma con il viso un po’ troppo lungo. I capelli sono legati in due lunghe trecce. Dietro di loro altri due ragazzi, uno di loro le assomiglia molto e ha i capelli a rasta mentre l’altro è grosso, ma sempre biondo.
“Viva la fantasia” pensa la ragazza guardandoli.
<< Connie ti presento Moccicoso, Testa di tufo e Testa bruta e Gambe di pesce >> dice Hiccup mentre lei li guarda.
<< Piacere ragazzi >> risponde lei sorridendogli.
<< Venite, sedetevi >> dice il ragazzo e loro non se lo fanno ripetere. Vicino a lei si siede il ragazzo grasso, Gambe di pesce, davanti invece Moccicoso e la sua ragazza mentre l’alto ragazzo si siede di fronte ad Hiccup, vicino a Valka che si alza.
<< Vado a vedere se Mordof è arrivato >> dice congedandosi. Il figlio annuisce.
<< Allora com’è andata oggi? >> chiede poi ai suoi amici. Connie si stringe nelle spalle. Il ragazzo di fianco a lei le sorride e lei ricambia imbarazzata.
<< Io e Gambe di pesce siamo riusciti ad addestrare quelle due morti sussurranti e un gronchio >> dice il ragazzo moro.
<< Io ho provato con quel grugno zoppo, ma niente da fare. È troppo cocciuto >> si lamenta il ragazzo biondo di fronte ad Hiccup.
<< Ci vado a dare un’occhiata io domani, tranquillo >> dice il ragazzo.
<< Ehy…ma che colore strano che hanno i tuoi capelli >> dice quella ragazza osservando i capelli di Connie.
<< Si ehm… >>
<< Ma sei nata così? >> chiede ancora sporgendosi un po’ di più.
<< No, no li ho colorati. Il mio vero colore è questo >> dice indicandosi le sopracciglia.
<< E come li hai colorati? >> chiede ancora.
<< Sono…andata dal parrucchiere? >>
“Ma mi prendono in giro?”
<< Ma che ti interessa? Li ha colorati punto. Non fare sempre l’impicciona! >> le dice il ragazzo che le assomiglia.
<< Ehy! Lei può chiedere tutto quello che vuole capito? Fatti tu i fatti tuoi >> la difende il suo ragazzo.
<< Già >> dice lei sostenendolo.
<< Vuoi che ti faccia un occhio nero? >> ribatte il ragazzo.
Hiccup guarda Connie e sospira scuotendo la testa facendo ridere la ragazza mentre gli altri si continuano a lanciare battibecchi.
<< Ehy ragazzi…c’è Astrid >> dice Gambe di pesce guardando dietro ai due fidanzati.
<< Ciao Astrid, com’è andata oggi? >>
<< Benissimo >> dice lei poggiando un’ascia sulle spalle. Li guarda tutti soffermandosi su Connie e piano piano il suo sorriso compiaciuto svanisce. Connie guarda Astrid.
“È davvero una bella ragazza” pensa.
 Capelli, ovviamente biondi, gli occhi azzurri, alta e magra. Agli occhi della ragazza sembra forte e sicura di sé. 
<< Astrid lei è… >>
<< Lo so chi è. È quella strana che sbuca dai tronchi degli alberi >>
<< Cosa? Tronchi degli alberi? >>
<< Non gliel’hai ancora detto Hic? >> chiede la bionda al ragazzo.
<< Glielo avrei detto >> dice lui guardandola severo.
<< Mi vuoi spiegare come diavolo sono finita qui? >> chiede Connie a Hiccup che sospira.
<< Un dei nostri ti ha visto cadere dal tronco di un albero poco fuori dal villaggio. È un albero praticamente abbattuto con un grosso incavo, abbastanza grande affinché ci passasse una persona >>
<<  Ma non è possibile. Sono caduta in un laghetto, che senso ha il tronco dall’albero >>
<< Dove sei caduta? >> chiede il biondo di fianco a lei.
<< Prima che mi svegliassi qui ero vicino ad un laghetto e stavo cercando di bere. Poi però sono scivolata e quando mi sono risvegliata ero qui. Non ha senso. A dire la verità niente a senso. Io non dovrei nemmeno essere qui. Non so chi siete, che intenzioni avete. Siete vestiti tutti in modo strano, vi comportate in modo strano. Sembra quasi che venite…da un’altra epoca >>
<< Ehy guarda che sei tu quella strana qui. Compari all’improvviso nel nostro mondo >> dice Testa bruta.
<< Devo chiamar…aspettate! Il mio cellulare! Dov’è il mio cellulare?! >>
<< Il tuo cosa? >> chiede Moccicoso.
<< Oh andiamo adesso mi dite che non sapete cos’è un cellulare? >>
<< Ma di che stai parlando? >> chiede quella ragazza, Astrid.
“Ma non è possibile! Che razza di presa in giro è questa?! Com’è che…”
<< Aspettate…in che anno siamo? >> chiede Connie alzando le mani al cielo.
<< Perché? >> chiede Testa di tufo.
<< In che anno siamo? Che anno è? >> continua alzando la voce.
<< Stai calma. Siamo nell’undicesimo secolo >> risponde Astrid.
Connie sbarra gli occhi. Hiccup la guarda preoccupato, all’improvviso la ragazza è sbiancata e ha paura che possa svenire.
“Non. È. Possibile.”
Connie è uscita di corsa dal grande capannone. È vicino al bordo della rocca a strapiombo e fa avanti e indietro cercando di calmarsi. Le pare una cosa impossibile. Come può essere che sia l’undicesimo secolo? Che sia tornata indietro nel tempo? “No, è una cosa impossibile”, pensa ripetutamente.
<< Connie >> la chiamano. È Hiccup, che seguito da Sdentato l’ha raggiunta.
<< Perché sei scappata? >> chiede, il drago preoccupato quanto lui.
<< Perché sono scappata?! Basta con questa presa in giro! Voglio tornare a casa mia! >>
<< Mi spieghi cosa c’è che non va? >>
<< Cosa c’è che non va? Prima trovo un laghetto in una grotta nel bosco a cavolo, poi ci cado dentro, mi risveglio in un posto in cui cavalcano i draghi e li tengono come animaletti di compagnia. Non trovo né i miei occhiali, né il mio cellullare e mi dicono che siamo nell’undicesimo secolo! E tu mi chiedi cosa c’è che non va?! Bene tesoro, non va un corno! >> dice istericamente. Hiccup e Sdentato sono spaventati dalla ragazza. Si guardano e il drago gli fa cenno verso Connie con la testa.
<< Senti…Connie. È stata una giornata pesante per te. Va a riposarti, vedrai che domani andrà meglio >>
<< Forse non mi hai capito. Io torno a casa mia. Dimmi dov’è questo…albero da cui sono spuntata >>
Il ragazzo guarda Connie e poi Sdentato. Fa spallucce a quest’ultimo e poi comincia a camminare mentre sia la ragazza che la creatura lo seguono. Si addentrano di nuovo nella foresta e non molto dopo si fermano. Connie guarda oltre il ragazzo. Vede un albero con le radici piantate saldamente nel terreno ricoperte di piante e muschio. Dopo le radici c’è un’apertura simile a quella che Connie ha visto nella roccia. Il tronco però non è verso l’alto, ma di lato come se fosse sdraiato. Non ha chioma e l’altra estremità è piantata anch’essa nel terreno.
<< Okay >> la ragazza si avvicina e guarda al suo interno ma non vede niente. C’è buio sia dentro che fuori, dato che è sera.
<< Sdentato, puoi farmi un po’ di luce per favore? >>
Il drago guarda Hiccup come per chiedere il permesso. Il ragazzo annuisce così lui si fa avanti e apre la bocca producendo un piccolo fuoco circondato da luce blu che riesce a mantenere dentro la bocca.
<< Grazie >> risponde la ragazza entrando la testa nell’incavo.
<< Guarda che non c’è niente. Ci abbiamo già visto non… >>
<< Vedo qualcosa! >> esclama la ragazza felice.
Hiccup e Sdentato si guardano.
“Com’è possibile? Ho controllato con Sdentato e i miei uomini quando è arrivata la ragazza e non c’era niente. È possibile che non abbia visto bene?” pensa il ragazzo stranito.
<< Che cos’è? >> chiede avvicinandosi.
<< Non saprei…sembra una pietra. È appuntita e bianca >>
<< Non ho mai visto una cosa del genere. Sicura che non mi puoi dire altro? >>
<< Ehm…emana luce…però è strana sembra che la puoi raccogliere >>
 << No Connie, non la… >>
Hiccup non riesce a finire la frase che la ragazza, a causa della bellezza di essa, l’ha già sfiorata con le dita. Come se viene tirata da dentro il tronco scompare e Hiccup non fa in tempo a prenderla.
Connie sente il vento sulla sua faccia, i capelli al vento. È di nuovo in quel tunnel buio ma stavolta lo sta risalendo. Vede la luce della caverna e sorride. Un flash bianco. Apre gli occhi. È in ginocchio, il laghetto alle sue spalle. Sorride e si guarda. Ha i suoi vestiti ma sono puliti, gli occhiali. Si tocca la tasca posteriore. Il cellulare c’è. Sospira e si gira per guardare il laghetto.
<< Non ci posso credere. Ce l’ho fatta! >> urla salterellando come un’idiota. Corre fuori dalla caverna si guarda intorno. C’è ancora luce.
<< Vista Connie! >> esclama qualcuno. È suo cugino che ha già cominciato a correre.
Lo insegue correndo a più non posso. È piena di energie e corre ridendo. Supera il ragazzo che si sorprende della sua velocità e arriva a toccare l’albero in cui aveva contato.
<< Libera! Ahah! >>
<< Ma…si può sapere…come hai fatto? >>
<< Corro veloce io >> dice sorridendogli maliziosa.
Lui ricambia. Per un momento sembra che siano tornati amici, ma subito Nathan rovina tutto.
<< Bello lo strappo dei tuoi jeans, è di moda? >> dice indicandole il ginocchio.
Lei li guarda corrucciando la fronte.
“ Ma come…?”
<< Nathan! Su coraggio rientrate! >> urla Margaret.
I gemelli superano i due ragazzi ridendo mentre Nathan li segue. Connie rimane dov’è per un po’. Poi confusa e pensierosa li segue. 

[PS: vi avverto non sapendo il tempo in cui è ambientato Dragon Trainer allora attraverso delle ricerche ho decido di inserire il XI secolo come avete visto. Se per caso siete a conoscenza nel vero tempo della storia per favore ditemelo XD perché non mi piacciono le cose fatte così a caso, sono molto puntigliosa io. Grazie :)]

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: Ipox_017