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Autore: _Storyteller_    12/07/2015    7 recensioni
Hope Bennett è figlia di una famiglia Purosangue che vive nel quartiere di Wimbledon. E' una ragazza gentile e determinata che ha preso il meglio dai suoi genitori, uno smistato in Corvonero e l'altra in Tassorosso. E' l'anno 1971 e una nuova era di ragazzi si accinge a frequentare Hogwarts, non con qualche sorpresa.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO:
... "Finalmente, il mio turno era arrivato, tra poco avrei potuto scrivere ai miei genitori di essere stata smistata, avrei potuto raccontare loro della mia nuova famiglia e delle conoscenze che avevo fatto sull’Espresso per Hogwarts. Finalmente tutto sarebbe iniziato anche per me."...
...">"...
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton, Sorelle Black | Coppie: James/Lily, Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Erano passati diversi mesi dall’inizio dell’anno. Halloween era alle porte e, per l’occasione, la scuola aveva indetto un ballo che si sarebbe tenuto in Sala Grande.  Tra i Grifondoro non si faceva altro che parlare del complemorte del loro fantasma, Sir Nicholas. Che si sarebbe tenuto proprio il 31 Ottobre. Molti studenti erano già all’opera per cercarsi un compagno con cui danzare alla festa: Severus aveva invitato la sua amica Lily che aveva accettato, rifiutando più volte l’invito di James; Sirius aveva deciso di accompagnare la più bella ragazza del suo anno e Remus… Remus era da molto tempo che non lo vedevo ad essere sincera. I compiti li eseguiva sempre dalla sua stanza (con risultati eccezionali, o almeno così diceva Peter Minus ) e raramente usciva quando il sole calava dietro le montagne. Aveva un atteggiamento strano e sembrava perennemente stanco, anche i suoi amici dovevano aver notato qualcosa di stravagante nel suo comportamento.  Non volevo indagare più del necessario, non ero così vicina a lui da potergli domandare cosa faceva.

Scesi a colazione con largo anticipo, quella sera non ero riuscita a dormire molto bene, una strana sensazione mi aveva impedito di chiudere occhio ed ero rimasta tutta la notte a guardare le strane creature che popolavano il Lago Nero. Dalla nostra camera avevamo una bella visione di una fetta dell’immenso Lago: sirene e altre creature alle quali non sapevo dare un nome nuotavano come se noi fossimo invisibili, evidentemente doveva essere un particolare tipo di magia.

Mi accomodai al tavolo dei Serpeverde sospirando stancamente, mi si chiudevano gli occhi ma la giornata di oggi era particolare: dovevamo procuraci un vestito per la festa del giorno dopo.

Sui tavoli erano rimasti ancora diversi fogli di pergamena con delle boccette d’inchiostro e piume per scrivere.

Senza esitazione afferrai un paio di fogli ed iniziai a scrivere una lettera ai miei genitori.

 

Mamma, papà

Come state? Mi mancate molto. Le lezioni qui sono dure ma credo di cavarmela bene. Mi piace molto Trasfiurazione, Incantesimi e Difesa contro le Arti Oscure. Pozioni con il Professor Lumacono è sempre, però, l’ora che preferisco; ancora non sono riuscita a vincere nessuno dei suoi piccoli premi, Severus e la Grifondoro, sua amica, sono molto più bravi di me. Voi? Voi come state?

A breve al castello si terrà un ballo per Halloween e, dato che non possiamo andare ad Hogsmeade a comprare un vestito, volevo chiedervi se potreste inviarmene uno. Mamma ci pensi tu vero? Se fosse per papà mi comprerebbe dei jeans e una bella felpa. Avete sentito dell'attacco alla famiglia di Babbani? Papà ne sa qualcosa in più? Ho molte domande, soprattutto sul teschio apparso in cielo, ma non è questo il momento. Vi voglio bene.

Con affetto

Hope

 

Chiusi la lettera e mi recai alla Gufiera, non era ancora arrivato il momento di colazione e dovevo assolutamente spedire la lettera se volevo che i miei avessero il tempo di farmi quell’enorme cortesia. A pensarci bene forse avrei anche potuto saltare il ballo, non ero stata invitata da nessuno, o meglio, non volevo andarci con Malfoy che continuava insistentemente a chiedermi l’onore di accompagnarlo alla festa. Come se l’onore fosse il mio, continuava a ripetere quanto io fossi fortunata ad essere entrata nelle sue grazie. Avevo rifiutato con un secco “No” e gli avevo dato le spalle. Avevo sperato di andarci con Severus ma lui si era subito fatto avanti con Lily Evans. Io e Severus eravamo amici, a Pozioni ci aiutavamo sempre, o meglio, lui aiutava me, aveva una mente davvero brillante e le pozioni sembravano non avere segreti per lui.

 

«Oh scusami! Non ti avevo visto! Scusami!»

 

Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi di un ragazzo in uscita dalla Guferia. Sollevai lo sguardo per chiedere nuovamente scusa e trovai due pozze azzurre a fissarmi, i capelli erano di un nero ma tendevano al blu scuro. Mi ritrovai a pensare a quanto strano fosse quel colore, mai visto in vita mia. Scossi la testa stringendo la lettera per i miei genitori nella mancina.

 

«Scusami ancora, non guardavo dove andavo»

«No scusami tu. Dovevo lasciarti passare. Mi chiamo Leon. Piacere di conoscerti.»

«Io sono Hope. Scusami ma devo andare a inviare questa – e sollevai la mano dove tenevo ancora stretta la lettera mostrandola, così al ragazzo – ai mie genitori per il ballo.»

«Ci vai con qualcuno?»

«Veramente no, stavo anche pensando di non andarci.»

«Sciocchezze. Ti va di venirci con me? Così mi faccio perdonare per esserti venuto addosso.»

 

 

***

 

 

Grifondoro. Leon era un Grifondoro. Lo osservai attentamente al tavolo rosso e oro, stava parlando tranquillamente con i suoi compagni di casata. Avevo scoperto che era al primo anno proprio come me e che preferiva tenersi alla larga da James e i suoi amici, li riteneva troppo rumorosi e viziati. Una cosa in comune l’avevamo.

Addentai un pezzo di brioche e la mandia giù con un bicchiere di latte freddo.

 

«Bennett allora? A che ora devo passare a prenderti?»

«Mai Malfoy, non verrò al ballo con te.»

«Per le 20.00? Va bene, anche se il ballo inizierà solo alle 20.30»

«Ma mi ascolti quando parlo? Non verrò al ballo con te perché ci vado con un’altra persona.»

 

In quel momento Narcissa entrò nella Sala Grande e mi si sedette vicino, si riempì il piatto con qualche uovo strapazzato e si colmò il bicchiere di succo. Mi squadrò per bene e mi sorrise dolcemente. Sicuramente avrei dovuto rispondere a qualche sua domanda in seguito, in questi mesi trascorsi insieme io e Narcissa eravamo diventate molto amiche, mi aveva invitato a trascorrere le vacanze di Natale a casa sua ma avevo gentilmente rifiutato, mi mancavano i miei genitori e non vedevo l’ora di riabbracciarli.  

 

«Hope questa mattina sei scesa presto, anzi direi dalla tua faccia che non hai chiuso occhio.»

«Non riuscivo a prendere sonno, mi sono esercitata con qualche incantesimo e sono rimasta a guardare le creature del lago Nero per un po’.»

 

Tornai a concentrarmi sulla mia colazione scostando la mano di Malfoy dalla mia spalla, non volevo degnarlo di nessuna attenzione. Odiavo il modo in cui giocava con me, i suoi sorrisi, il suo modo di trattare gli altri con disprezzo, la sua mancanza di tatto e cortesia, il suo modo di articolare il mio cognome; tutto. Non riuscivo a sopportare nulla di Lucius Malfoy. Voltai lo sguardo verso il tavolo dei Grifondoro ed incontrai gli occhi di Leon.

 

«Allora Hope, chi è il fortunato?»

«Per che cosa? Non so di cosa tu stia parlando, Narcissa.»

«Per il ballo.»

«Narcissa… voglio che sia una sorpresa. Tu con chi ci vai?»

«Lucius non le hai detto niente? Io e Lucius andiamo al ballo insieme. Credevo lo sapessi.»

 

Voltai lo sguardo verso Malfoy che ora mi stava fissando con uno strano ghigno sul volto. Cos’era questa sensazione? Perché m’importava tanto se Malfoy andava al ballo con Narcissa? In fondo ero stata io a suggerire a Malfoy di invitarla. Allora perché mi sentivo così? Aveva continuato ad invitarmi nonostante avesse già una compagna, era una mancanza di rispetto nei miei e nei confronti di Narcissa.

 

«No, non ne sapevo nulla. Io ci vado con Leon. L’ho conosciuto pochi minuti fa nella Gufiera.»

«Vai al ballo con qualcuno che neanche conosci?»

«Meglio andarci con qualcuno che non conosco, Narcissa, che con una persona le cui parole sono fumo.»

 

Non guardai Narcissa quando diedi la mia risposta, stavo guardando Lucius Malfoy che sembrava divertito dalla cosa invece che provarne vergogna. La cosa che mi faceva più rabbia era il fatto di non essere adirata con lui, non riuscivo ad arrabbiarmi ma non gli avrei fatto passare una cosa simile, al momento giusto lo avrei punito come meritava. Mai giocare con i Serpeverde. Mai.

 

***

 

«Sei stanca

 

Leon è così premuroso. Sono le 23.04 e la Sala Grande inizia a svuotarsi, gli altri studenti hanno la faccia affaticata, come me hanno ballato per la maggior parte del tempo. Narcissa mi saluta con un cenno della mano, anche lei è parecchio spossata ma lo stesso non si direbbe applicabile per Lucius. Il suo viso è una maschera, non riesco a leggervi niente dentro. I suoi occhi indagatori viaggiano da me a Leon, non ho ancora avuto modo di presentarli.

Scuoto la testa in risposta al mio accompagnatore e gli afferro la manica del suo completo blu oceano.

 

«Devo presentarti una persona.»

 

Senza aggiungere altro mi affretto a raggiungere Narcissa e Lucius. Per Salazar non mi ero accorta di quanto fosse bello il suo vestito. Una gonna ampia e piena di frange si divideva tra il bianco panna e il verde scuro creando un contrasto decisamente sublime; Narcissa aveva deciso di raccogliere i capelli in un elegante chignon e lo aveva decorato con delle pietre preziose appartenute alla sua famiglia. In confronto il mio vestito azzurro sembrava davvero misero anche se mia madre aveva deciso di spenderci più del dovuto.

 

«Leon, lei è Narcissa Black, una mia cara amica e lui è…»

«Lucius Malfoy. Lo conosco. Narcissa, è un vero onore fare la tua conoscenza. Madame posso chiederle l’onore di un ballo? Hope mi perdoni vero?»

«Solo se farai fare a Narcissa una bella figura, è un’ottima ballerina.»

 

Osservai Leon e Narcissa allontanarsi verso la pista da ballo. Lei era davvero splendida e Leon un vero cavaliere. Per tutta la festa mi era stato vicino, non aveva mai lasciato il mio fianco e mi aveva fatto trascorrere una bellissima serata. Il suo umorismo e la sua gentilezza avevano contribuito a rendere questo ballo ancor più speciale. Rimasi in un angolo mentre altre coppie prendevano posto sulla pista, evidentemente c’era ancora qualcuno che non era così fiacco, per la maggior parte si trattava di studenti più grandi con molta più resistenza.

Lucius era fermo al mio fianco, stava dritto mostrando la sua posa elegante e autorevole. Il suo completo nero era di una fattura superiore, la qualità della stoffa era eccezionale e, a vederlo muoversi sulla pista da ballo, decisamente comoda.

 

«Bennett cosa ci trovi davvero in quel Grifondoro? Ai miei occhi non è altro che un bambino.»

«Ha la mia stessa età Malfoy.»

«Non hai risposto alla mia domanda. Cosa ci trovi in lui?»

«Non sono affari che ti riguardano»

«Odio ripetermi Bennett. Quando dico una cosa pretendo che mi si risponda. Ora dimmi: cosa ci trovi in Leon Baelish?»

 

Cosa ci trovavo in Leon? Decisamente era facile stare in sua compagnia, sapeva sempre cosa dire, quale complimento fare ed era estremamente gentile e spiritoso. Per tutta la serata mi aveva fatto dimenticare la strana sensazione che avevo avvertito dalla mattina e il senso di confusione nel vedere Lucius Malfoy con Narcissa Black. Ma questi non erano affari che riguardavano Lucius. Avrei voluto colpirlo. Non ci si rivolge così ad una ragazza. Il suo sguardo glaciale mi fece tremare per qualche secondo, una nuova sensazione si fece largo nella mia mente: paura. Avevo davvero paura? No, non potevo averne, in fondo cosa avrebbe potuto farmi?

 

«È simpatico e mi ci trovo bene.»

«No Bennett, non ci siamo proprio. Cosa ti ha spinto ad accettare il suo invito invece che il mio?»

«Malfoy tu non sei il centro del mio mondo.»

«Sei sempre così scontrosa. Come devo dirti che non rischi nulla se mi chiami per nome?»

 

La musica si fermò ed io mi ritrovai a fissare gli occhi penetranti di Lucius Malfoy. Non rischiavo nulla? Chiamarlo per nome, non avevo mai preso in considerazione l’idea.

 

«Ehy Bennett hai visto Mocciosus? Se l’è filata con la ragazza di James.»

«Black.»

«Malfoy. Cos’è una gara a chi dice con più astio il cognome dell’altro? Non sei tu quello che m’interessa ora, Malfoy. Allora Bennett? Tu e Mr.capelli unti non state sempre vicini? Lo hai visto?»

«Forse, ma sicuramente non lo verrei a dire a te.»

«Sirius vieni qui! Remus è sparito di nuovo!»

 

Sirius si avvicinò al mio volto, scostò i capelli dietro l’orecchio e mi sfiorò il volto con due dita. Una carezza lieve, una provocazione.

 

«Sei fortunata, Bennett. La prossima volta non ci sarà James a salvarti da una bella lezione. Ricorda: io non sono buono come Remus. Morditi la lingua la prossima volta.»

«BLACK!»

 

Lucius lo spinse via in un attimo e prese posizione davanti a me, il suo completo nero mi copriva la visuale. Volevo schiantare quell’essere, volevo che soffrisse ma, per sua fortuna, non ero ancora a conoscenza di un incantesimo tanto potente, in fondo ero ancora al primo anno. Afferrai la mano di Lucius che aveva preso la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e la strinsi nella mia, lui non si voltò a guardarmi, rimase ad osservare Sirius Black allontanarsi con un sorriso malefico sul volto.

 

«Lucius… grazie per aver preso le mie difese.»

«Che succede?»

 

Narcissa e Leon erano appena tornati dalla pista da ballo e avevano notato qualcosa di strano negli atteggiamenti di Lucius che ancora teneva stretta la bacchetta nella mano.

 

«Tuo cugino.»

 

Furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di Malfoy prima di prendere la mano di Narcissa ed allontanarsi dalla Sala Grande.

 

 

***

 

 

«Su tesoro è ora di scartare i regali!»

 

L’albero di Natale che i miei avevano costruito era decisamente troppo grande, occupava la maggior parte del salone, di un verde intenso ed era stato addobbato con i colori di tutte le case che avevamo in famiglia; mancava solo Grifondoro. Mia madre aveva preparato dolci in abbondanza, dalle tartine alla crema ai bignè al cioccolato, infiniti biscotti alla cannella e nocciola, torte al latte e fragola e delle vaschette di panna con cacao; insomma mia madre aveva avuto molto tempo libero nelle settimane precedenti. Mio padre aveva contribuito ad addobbare la casa con luci vive, luci che potevano benissimo essere viste anche in caso di tormenta di neve.  Sotto l’albero di Natale c’erano molti pacchi, afferrai i regali che avevo fatto ai miei genitori e glieli porsi sorridente mentre andavo a scartare il regalo di Severus: un libro di pozioni raro con qualche provetta in vetro.

Sorrisi ripromettendomi di scrivere un biglietto di ringraziamento a Severus.

 

«Hope, tesoro è bellissima

 

Mia madre aveva appena scartato il suo regalo, un maglione con i colori della sua vecchia casata che sapevo gli mancava giorno dopo giorno. Mio padre mi stava guardando con un enorme sorriso, gli avevo regalato un orologio da taschino. La sua passione per gli orologi era sconfinata, quasi quanto la mia per gli Incantesimi.

Scartai il regalo di Narcissa: un set per la pulizia della bacchetta. Guardai bene sotto l’albero di Natale e vi trovai altri due pacchi del tutto inaspettati: uno da Leon ed uno da Lucius Malfoy. Quale aprire prima? Perché sentivo il cuore battere così forte?

Afferrai il regalo di Leon, un pacchetto color rosso rilegato da un fiocco color oro; al suo interno vi trovai una piccola boccetta di profumo alla pesca ed un bigliettino che mi ripromisi di aprire lontano degli occhi dei miei genitori.

 

«Tesoro, non ti avevo detto di stare alla larga dalla famiglia Malfoy? Perché il figlio di Abraxas ti ha inviato un regalo?»

«Lucius non è così male papà. È un mio amico, o almeno credo.»

«Lucius? Da quando in qua sei così intima con lui? I Malfoy portano solo guai, sono una famiglia che gioca con la magia oscura e il tuo Lucius Malfoy ha una predisposizione particolare per quel tipo di magia.»

«Papà, non significa nulla il fatto che il padre di Lucius ti abbia fatto penare a scuola. Lucius è diverso ed è mio amico. Non voglio sentire una sola parola in più su questo argomento.»

 

Cosa mi era preso? Difendere Malfoy a spada tratta non era certo nel mio stile… dopo quella sera in cui mi aveva difeso, avevamo parlato veramente poco, non aveva perso la sua educazione ma aveva smesso di punzecchiarmi come faceva in precedenza. Non era più lo stesso Lucius Malfoy. Afferrai il suo regalo e al suo interno vi trovai un libro di Incantesimi ed uno per la Difesa dalle Arti Oscure.

Forse mi ero sbagliata sul suo conto, l’unica cosa che speravo con tutto il cuore era che trovasse anche lui il mio regalo sotto l’albero.

 

 

***

 

 

«Hey Hope guarda! Una famiglia è stata aggredita ad Hogsmeade!»

«Severus ma che dici?»

 

Severus si mise a sedere davanti a me lasciandomi il giornale che stava leggendo. La Skeeter aveva scritto un nuovo articolo ma questa volta non parlava di teschi in cielo. Lessi attentamente tutto il servizio e, alla fine, sollevai lo sguardo incredula verso Piton.

 

«Bennett che succede?»

«Lucius… una famiglia è stata massacrata ad Hogsmeade. La Skeeter scrive che li hanno trovati vicino alla Stamberga Strillante, ma sono stati completamente massacrati. Sostiene che sia stato l’attacco di un animale. Ma quale animale potrebbe mai fare una cosa simile?»

 

Lucius e Severus si guardarono negli occhi, forse loro sapevano qualcosa o avevano avuto una qualche intuizione. Non avevo la passione per gli Animali Fantastici come mia madre.

 

«Credo si tratti di un Lupo Mannaro. Ho sentito che un certo Fenrir Greyback era stato individuato come tale.»

 

Era stato Lucius a parlare. Un Lupo Mannaro ad Hogsmeade? Silente avrebbe sospeso le visite per parecchio tempo, almeno fino a che la storia non si sarebbe conclusa con la cattura del Lupo Mannaro. In quel momento James e Sirius entrarono in Sala Grande seguiti da Peter Minus. Ma che fine aveva fatto Remus?

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

Grazie a tutti per essere arrivati a leggere questo capitolo! Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto! Se avete tempo lasciate un commento per farmi sapere se vi piace!

Con affetto

_Chain Of Memories_

 

 

 

 

 

  
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