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Autore: Genio95    19/01/2009    2 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima fan fic...spero possa piacervi! Naruto torna da un lungo viaggio con Jiraya e, dopo aver passatoi del tempo con Hinata si accorge di provare dei sentimenti per lei. Se solo non ci fosse Sakura a mettersi sempre in mezzo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Naruto corse fino a casa Hyuga, suonò il campanello e dietro la porta apparve serio il padre di Hinata.

- C’è sua figlia?-

-Dovrebbe essere in camera sua. Perché?-

-Le devo parlare. Posso entrare?-

-Basta che fai presto e che non ti avvicini a mia figlia! Dovete stare come minimo a mezzo metro di distanza. Sono stato chiaro?-

Naruto annuì ed entrò nella residenza di Hinata. Era molto illuminata e le tendine variopinte poste davanti ad ogni finestra rendevano la casa un gioco di colore e di sfumature. Vista da fuori sembrava una banale casa a tre piani ma dentro era tutto un labirinto di scale, stanze, porte e Naruto, rimasto solo all’ingresso ( il padre di Hinata non gradiva ne la sua presenza ne la sua compagnia) si sentiva spaesato come se avesse perso l’orientamento. Dopo mezz’ora di girovagare per la casa sentì un buon profumo che lo portò fino alla cucina dove bolliva la zuppa di cipolla. Fu allora che Naruto capì come doveva orientarsi in quella casa-labirinto: doveva semplicemente seguire il naso.

Cercò di ricordare il profumo di Hinata ma nonostante si sforzasse molto non riusciva a ricordarselo. Seguendo il naso si ritrovò dapprima nello studio del padrone di casa che puzzava di vecchio, di sigari e di calzini sporchi; poi nel salotto che odorava di cenere e di cognac; in seguito si ritrovò nella stanza della sorella minore di Hinata che sapeva di burro cacao alla fragola e pastelli temperati. Quello strano gioco di odori e di profumi cominciava a divertire Naruto che percepì il profumo di bucato fresco, di bagnoschiuma alla vaniglia e di rose rosse, capì all’istante che quella era la camera di Hinata.

Una volta entrato Naruto notò che sulla scrivania di Hinata c’era una busta con una lettera, incuriosito la tirò fuori e lesse: si trattava di una poesia… per lui.

La poesia diceva:

 

“Tante lettere scritte con amore

Tante che parlano di te che sei il mio amore.

Sono giorni che vivo io paradiso

Perché sul tuo viso brilla un dolce sorriso.

Non voglio perdere ciò che il tuo sguardo può provocare.

Queste parole per dirti in maniera mia

Che ti amo alla follia.

Naruto tu sei la mia poesia.”

 

Naruto rimase sconcertato, sapeva del sentimento che la ragazza provava per lui ma non immaginava minimamente che fosse così profondo.

Immerso in quel pensiero non si accorse che l’autrice di quella magnifica poesia che aveva scavato a fondo nell’animo di Naruto si trovasse dietro di lui, appena uscita dalla doccia. La ragazza spaventata per avere uno sconosciuto in camera urlò talmente forte che fece volare via gli uccelli che si erano posati sul tetto.

Naruto spaventato a sua volta si girò di scatto urlando a squarcia gola. Si trovarono a urlare l’uno in faccia all’altra. Il padre di Hinata insospettito dalle urla della figlia si precipitò di sopra e la trovò sul letto.

-Che hai da urlare?-

-Niente è che non avevo visto le scarpe e ci sono inciampata dentro.-

-Sicura? Posso stare tranquillo?-

-Si papà-

Naruto si era appeso al soffitto, Hinata gli aveva infilato un calzino in bocca in modo che non potesse urlare.

-Cosa ci facevi in camera mia a frugare tra le mie cose?- la voce di Hinata era più minacciosa che mai

-Niente è che i volevo parlare  tuo padre mi ha detto che eri in casa e allora ti stavo cercando quando…-

-Quando?-

-Quando sei arrivata tu e mi hai spaventato.-

-Io spaventato te? Se mai è me che mai spaventato! E poi che ficcanasavi tra le mie carte?-

-Ecco… io … mi era caduto una cosa sul tavolo e l’ho riprese tutto qua!-

-Ti sarei grata se ora uscissi grazie –

-Ma ti devo parlare!-

-Non ora!- Hinata sbatte forte la porta della sua stanza in faccia a Naruto che rimase di pietra “Forse era meglio quando era timida e impacciata!” pensò andandosene.

 

 

Ok ora sto seriamente pensando di smettere di scrivere se non commentate!

Brutti scansafatiche cosa vi costa scrivere 4 parole?

A presto! (sempre se commentate)

Genio95

  
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