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Autore: TsubamePhoenix    13/07/2015    6 recensioni
Una ragazza spaurita, che non ricorda nulla del suo passato, prende in mano la sua vita e cerca di ricominciare. Ma la notte nel suo cuore si annidano le ombre di un qualcosa più grande di lei, che tanto teme. Riuscirà a sopravvivere a se stessa?
Un ragazzo, spensierato e felice. Un ragazzo che nasconde un enorme segreto dietro un sorriso dai mille significati. Un amore non corrisposto, l'ingresso di un tunnel e la luce. Una luce che lo porterà in salvo. Una luce a cui affiderà la chiave del suo cuore. Riuscirà a non precipitare nel vuoto del suo dolore ?
Due ragazzi, le cui vite si incrociano per caso. Le cui vite si annodano, per non sciogliersi più. Due ragazzi dal passato segnato. Due ragazzi che, insieme, cercheranno di lottare, ma la quiete dopo la tempesta esisterà anche per loro ?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto
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Into The Night I Go
 
 



Fred stava girando la pancetta nella pentola, mentre l'olio e il grasso sfrigolavano e un gustoso odore riempiva la cucina e la sala facendo salire l'acquolina del rosso.
La musica che proveniva dallo stereo era rilassante e permetteva al ragazzo di pensare e riflettere su tutto ciò che gli era capitato da quando quella strana ma meravigliosa ragazza dai capelli color cioccolato era entrata a far parte della sua vita.
 
Pensieri troppo importanti su cui ragionare quando tutto ciò di cui aveva voglia era riempirsi lo stomaco con quel ben di dio che stava cucinando, per lei.
 
Fred scosse la testa, sorrise tra sè meravigliandosi di quel pensiero e cambio canzone, mettendo un cd di tracce da lui scelte e scaricate. Poi premette PLAY e si sedette sulla sedia a lui più vicina.
 
Ci sono quelle sere
che sono più dure
dove serve bere e via le paure
e dentro ci si sente
piccoli per sempre ...
 
Ci sono quelle sere
belle da morire
dove puoi giocare invece di dormire
quando ci si sente
piccoli per sempre ...
 
J-AX cantava e scavava nell'anima di Fred lasciandolo vuoto e pieno di emozioni nello stesso tempo. Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla musica fino a quando sentì una voce dietro di lui.
 
"Ci sono quelle sere belle da morire dove puoi giocare invece di dormire ... " stava canticchiando Hermione.
Fred si voltò fulmineamente e concluse con lei, cantando insieme ma ad una sola voce "quando ci si sente piccoli per sempre...".
 
E la canzone terminò. Lasciando i due ragazzi in silenzio, a guardarsi e sorridere. Sorridere per ciò che era appena accaduto. Sorridere perchè J-AX li aveva uniti ancora di più, cantando allo stereo quella canzone che tanto piaceva ad entrambi.
 
Mangiarono tranquilli parlando del più e del meno, ridendo, scherzando.
Ormai era quella la loro vita.
Non avevano più parlato della notte in cui avevano dormito insieme, in cui Fred le aveva confessato del coma e particolarmente della voce di George che lo aveva spronato ad esser forte, a combattere, ad andare avanti per sè stesso, per la sua famiglia e, infine, anche per il suo gemello. Perchè George sarebbe sempre vissuto in Fred, nei suoi gesti, nella sua voce, nei suoi occhi.
 
Hermione non lo aveva conosciuto, ma era sicura che fosse una persona fantastica. Perchè suo fratello era davvero fantastico, stupendo, gentile, dolce, meraviglioso, unico e perfetto...
 
Hermione Jean Granger! Datti un contegno santissimo cielo! Ma che pensieri sono? Si riprese mentalmente, arrossendo guardando il piatto ormai vuoto.
 
Poi si alzò, prese anche il piatto di Fred, le posate e i bicchieri e tornò in cucina per caricare la lavastoviglie.
 
"Mione vado a correre!" le urlò Fred dal bagno.
 
"Va bene Fred... io intanto mi faccio un bel bagno caldo." Rispose lei, sempre urlando, e un attimo dopo sentì la porta dell'appartamento chiudersi.
 


 
§
 



"Hermione, ho incontrato un mio amico al parco e ci ha invitati ad un falò sul lago, questo Sabato. Ci andiamo vero?" chiese Fred ad un Hermione molto impegnata nella lettura di un'antologia di poesie, appena rientrato a casa.  
 
"Senti qua Fred! - esclamò Hermione sognante - Et Dieu / surprenant Adam et Eve / leur dit / Continuez je vous en prie / ne vous dérangez pas pour moi / Faites comme si je n'existais pas."
 
Fred spalancò gli occhi "Cavolo Mione! Da quando sai il francese?"
 
"Non lo so... ho trovato questo libro in biblioteca durante il mio turno, questa mattina, e provando a leggerlo mi son resa conto che capivo ogni parola. Allora l'ho comprato."
 
"Wow! Magari avevi qualche parente francese... comunque io non lo capisco.. potresti tradurmi quella poesia?"
 
Hermione sorrise arrossendo "Certo - riaprì il libro alla pagina della poesia che aveva appena letto al rosso e iniziò a tradurre -  E Dio / dopo aver sorpreso Adamo ed Eva / gli disse / Continuate, prego / Fate come se non ci fossi "  
 
Fred non disse più nulla. Sorrise soltanto. Sorrise e i loro sguardi carichi di tutti i sentimenti che entrambi provavano l'uno per l'altra, dissero molto più di quanto una qualsiasi parola avrebbe potuto dire. Sentimenti che nessuno dei due ancora comprendeva appieno.
 
La sera, dopo aver mangiato le pizze ordinate nel tardo pomeriggio, si sedettero sul divano, accoccolati come due adolescenti al primo amore, a guardare un film. Dopo un po' Fred si rivolse ad Hermione con tono dolce ma eccitato "Allora Mione... per la falò del fine settimana cosa dico a quel mio amico? Ci andiamo o no? Decidi tu... non sentirti obbligata, ti capirei se dicessi di no... dopo la discoteca..."
Hermione scosse le spalle e si legò i capelli in una coda alta mentre gli rispondeva che per lei andava bene, che voleva conoscere gente nuova e appoggiò la testa sulla spalla del rosso, il quale subito le cinse il fianco con un braccio e la strinse a sè. Dopo averle dato un casto bacio sulla nuca, tornarono a guardare il film, innamorati come poche persone hanno la fortuna di essere, ma senza ancora saperlo.
 


 
§
 

 
La sera del falò
 
Fred ed Hermione camminavano tranquillamente sulla sabbia della riva del lago.
Entrambi avevano una birra in mano, una Corona, ed un sorriso gioioso stampato sul volto.
 
Erano arrivati da poco e già Hermione aveva fatto la conoscenza di tutti gli amici del rosso. Inutile dire che  si erano subito 'innamorati' di lei, della sua semplicità, della sua simpatia e di quella spiccata intelligenza che riusciva a spiazzare chiunque.
E anche Mione aveva adorato quel gruppo di ragazzi tanto strampalato quanto unito.
Avevano quasi tutti la sua stessa età, forse anche perchè erano amici, prima che di Fred, di Ronald, il secondo dei figli di Molly e Arthur.*
Blaise, Draco, Daphne, Luna, Lee, Harry e Theodore erano in 'pista' e si divertivano come matti ballando e saltando al ritmo della musica, intorno al falò.
 
Loro due non si erano uniti. Avevano deciso di fare una passeggiata e così, Corone in mano e infradito ai piedi si erano allontanati dalla festa.
 
La fredda brezza della notte fece rabbrividire Hermione e Fred se ne accorse immediatamente. Poggiò la bottiglia a terra e si tolse la giacca per poggiarla dolcemente sulle spalle della ragazza. Si sedettero sulla sabbia a pochi centimetri l'uno dall'altra, a guardare il riflesso della luna sulla piatta superficie del lago.
 
Fred fece scivolare la sua mano su quella di Hermione che era appoggia a terra, tra loro due. La ragazza si voltò spaesata e stupita da tanta confidenza, ma non ebbe il tempo di capire cosa stava accadendo che le labbra di Fred sfiorarono le sue in un bacio dolce, gentile e premuroso. Hermione rimase spiazzata, ma dopo qualche secondo di smarrimento ricambiò quel bacio tanto atteso quanto inaspettato.  Ciò che nessuno dei due si aspettava però, fu la successiva reazione della ragazza.
 
Merda, pensò. Si alzò e senza dir più nulla scappò via, lasciando un Fred molto confuso a guardarla mentre si allontanava da lui e da quel bacio.
 

 
 
 






 
 
Angolo autrice:
Ciao! Inizio questa brevissima nota scusandomi per il ritardo... sono un disastro lo so... vi prego di perdonarmi!
 
Inizio subito col chiarire l'asterisco (*): ho deciso, in questa storia, di non tener conto dei tre figli maggiori di Molly e Arthur. Quindi i primogeniti sono Fred e George, il secondo è Ron e l'ultima è Ginny.
 
Come vedete sono apparsi altri personaggi del mondo di Harry Potter, non avranno un ruolo fondamentale nel corso della storia, ma questa non è l'unica volta in cui compaiono, ve lo assicuro :)
 
Il titolo è un verso di "Digging Graves", King Diamond. Riferito al momento in cui Mione scappa dal bacio di Fred, scappa nella notte e lo lascia da solo con pensieri dubbi ad affollargli la mente.
 
Ultima informazione: la poesia che Hermione recita a Fred è di Jacques Prevert. Personalmente... amo questo poeta! A voi piace la poesia? Quale o quali poeti preferite?
 
So che il capitolo è molto corto... ma il prossimo sarà MOLTO importante!
 
Un bacio,
C. 
  
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