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Autore: Sylvie91    13/07/2015    4 recensioni
Non si parla di una nano qualsiasi, ma del Nano... quel nano che ha aiutato il suo popolo in esilio dopo l'arrivo di un drago e che ha cercato di riconquistare la sua casa.
Non credo di essere da sola nel chiedersi: com'era Thorin prima di tutti questi avvenimenti?
Tenendo d'occhio il nostro pezzo di quercia e buona parte dei nani conosciuti e non, provo a narrarvi una sua ipotetica vita ad Erebor e soprattutto durante l'esilio! cercando comunque di creare un filo rosso tra questa storia ed un altra!
vi auguro una buona lettura (se vi va :D ) bisous bisous!
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dwalin, Smaug, Thorin Scudodiquercia
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Buongiorno! Questa volta scrivo all'inizio avvertendovi di un cambio di raiting a metà capitolo! È sia per la mia che per la vostra gioia, dato che questo momento lo aspettavo da circa 25 capitoli ahahaaha il titolo è preso dalla canzone di Edith Piaf La vie en rose! vuol dire quando lui mi prende tra le sue braccia! <3 xD
Va buono, io come già detto in precedenza a descrivere ambiti troppo personali non credo di essere capace; trovo molto più difficile scrivere di chi fa l'amore, rispetto al semplice sesso senza sentimenti di sorta... che dire mi ripeto nuovamente!
Comunque spero di darvi un buon inizio di settimana!... oh, dimenticavo: come sempre vi ringrazio <3<3
A presto
bisous
Sylvie


Dis mette in mezzo alla tavola un enorme pollo arrosto, bacchettando la mano di Mandli che stava cominciando l'attacco alla pietanza, prima dell'arrivo degli ospiti -Mandli, sei peggio di un bambino... fra poco arrivano Thorin, Frerin, adad e gamilda: tutto deve essere apposto.-
-Volevo solo assaggiare la tua opera d'arte.- piagnucola il biondo.
-Guarda Fili, come sta buono impara da lui.- la nana indica il bambino anch'egli seduto vicino la tavola retto da una specie di seggiolino di legno, stranamente silenzioso nello studio del suo cucchiaino di legno.
-Dai non posso neanche fare un assaggino delle patate?-
-No.- risponde marziale Dis, facendo volare il mestolo che va a rimbalzare sulla testa di Mandli, provocando una risatina a Fili.
-Tu dovresti appoggiare tuo padre.- sorride Mandli al bambino che allunga le braccia verso di lui nella richiesta silenziosa di essere tenuto in braccio.
Il nano sorride alzando in alto il piccolo che ride, gli occhioni azzurri ben aperti guardano dappertutto con curiosità; Mandli lo riporta tra le sue braccia dopo un piccolo saltello, festeggiato con urletto, del bambino.
-I suoi capelli sono cresciuti molto.- afferma il nano a Dis, che guarda sorridendo la scena.
-Sì, li dovrò tagliare un po'... è troppo piccolo per le trecce.-
-Non si è mai troppo piccoli per le trecce.- ride il nano, rubando il naso a Fili che allunga le braccine verso il pugno dove il suo naso sarebbe rinchiuso.
-I fermargli di Thorin, pesano più di lui.- ribatte Dis -Quando sarà l'ora gli insegnerai a fare tutte le trecce che desidera.-
-Ma quanto è saggia amad.- dice Mandli avvicinandosi a Dis e richiedendo un bacio, mentre Fili si diverte a prendere le trecce del padre e mettersele poi in bocca.
-Fili, basta... dovresti togliergli le trecce quando le mangiucchia: è un vizio che non mi piace.-
-A me non dispiace invece.- ribatte il nano smuovendo i capelli del figlio e rimettendolo poi nel seggiolino.
-Fili la tua amad è la più bella del mondo.- sussurra al bambino che batte le manine e fa uno dei suoi sorrisoni, mentre Dis ride divertita -E tuo adad è un po' scemo.- risponde Dis.
Mandli si avvicina alla sua nana e la prende per la vita tirandola a sé -Fili, guarda bene come devi far ballare una donna, perchè cada ai tuoi piedi.- ride il nano mentre travolge Dis in un paio di passi per la cucina su una musica inesistente.
-Non voglio che nostro figlio, diventi come te prima di conoscermi.- borbotta la nana.
-Ma la gelosia è un arma da non sottovalutare, e tu eri gelosa anche se la nascondevi nell'acidità nei miei confronti.- ribatte il nano facendola piroettare per il soggiorno.
-Non posso dire che non ero gelosa...- ride Dis, per concludere Mandli la impegna in casquet -Vedi Fili, così si conquista una donna.- dichiara il nano baciando la propria moglie, mentre Fili fa battere allegro il suo cucchiaino di legno sul seggiolino.
Mentre il bacio tra i due continua, entrano in casa Frerin e Thorin, il primo che ride ed il secondo borbotta qualcosa di incomprensibile.
-Non è possibile che ogni volta che entro qui dentro mi viene una carie nuova.- afferma Frerin, mentre prende in braccio il proprio nipotino.
-Esagerato, carie perfino?- risponde Mandli.
-Stavo solo distraendo Mandli dal cibo.- si ricompone Dis, lisciando le pieghe del suo vestito -Dove sono adad e gamilda?-
-Non verranno, mi hanno avvisato poco fa.- afferma Thorin, con il braccio rotto tenuto su solo da un pezzo di stoffa che gli gira intorno al collo.
-Magari anche Annie si facesse distrarre così.- ride Frerin facendo saltare Fili tra le sue braccia.
-Ma io è da tutto il giorno che cucino.- ribatte Dis rattristita, indicando l'enorme pollo come centro tavola.
-Non ti preoccupare sorellina, andrà comunque finito tutto.- la rassicura Frerin.
 
Il pranzo passa veloce tra gli scherzi e le battute di Frerin e Mandli, rivolte soprattutto all'incapacità di Thorin nel tagliarsi la carne con una mano, incapacità supplita dall'intervento di Dis.
Appena Dis se ne va con Fili per fare il riposino pomeridiano, Thorin si toglie il fazzoletto al collo e muove il braccio prima infortunato facendolo scricchiolare sotto lo sguardo divertito di Frerin e stupito di Mandli.
-Scusami ma da quando il tuo braccio sta bene?- chiede il biondo.
-Frerin mi ha tolto la stecca una settimana fa.- risponde Thorin tranquillamente.
-E perchè allora tiri avanti questa scenetta?-
-Sì, dai Thorin rispondi... perchè tiri avanti questa scenetta.- lo incita ironicamente Frerin.
Thorin sbuffa guardando il soffitto -Da quando mi sono fatto male al braccio Beth mi ha aiutato per le faccende domestiche, dato che il mio coinquilino è sparito.-
-Sono sparito per non fare il terzo incomodo.- sottolinea Frerin, bevendo un po' di birra dal suo boccale.
-Oh! Quindi tu non sparisci a fare compagnia ad Annie.-
-Unisco l'utile al dilettevole.- dichiara Frerin con un sorriso furbo.
-Spiegatemi un attimo.- interviene Mandli -Tu, Thorin fai finta di stare male per aver in giro per casa mia cugina? E tu gli lasci campo libero andando da Annie.-
-Esattamente.- annuiscono i due fratelli, mentre il biondo si gratta la testa tra il sorpreso ed il confuso.
-Ma allora tra te e mia cugina?-
-Niente.- risponde Thorin tranquillo, bevendo ancora un po' dal suo boccale.
-Non ci credo... perchè?-
-Perchè, per quanto difficile per me, vorrei che lei si avvicini e che mi voglia almeno come io voglio lei. Non manca molto.-
-Dimmi perlomeno che vi siete baciati...- supplica Mandli, stupito dal suo cognato che sembra essersi bloccato, sapendo che in passato era molto più intraprendente nel rapporto col gentil sesso.
-No. Non abbiamo creato situazioni ambigue e quando capita succede sempre che qualcuno disturbi.- afferma Thorin, guardando Frerin.
-Senti non lo faccio apposta, ma sembrate avere un orologio ed io abito con te, perlomeno di giorno.- ribatte il fratello.
-Almeno te con Annie, tutto bene?- chiede Mandli.
-Sì, dormiamo ogni sera assieme... stiamo bene.- risponde alzando le spalle Frerin, per poi concentrarsi sulla birra.
-Dormite?- insiste il biondo.
-Sì, dormiamo e basta... lei è... come dire... delicata. Ed io aspetto.- conclude il principe minore girandosi un po' offeso dalla risatina del cognato biondo.
-Ho come l'impressione che ci metterà meno tempo Fili a trovarsi una moglie e farsi una famiglia, rispetto a voi due.- ride Mandli, prendendo in giro i due cognati.
 
Thorin torna a casa dopo il pranzo di famiglia concluso come sempre con l'innaturale voglia di prendere a pugni il marito di sua sorella; dopo aver saputo della quasi irreale situazione tra lui e Beth, oltre a quella di Frerin ed Annie.
Dalla cucina però provengono diversi rumori, quindi si avventura trovando indaffarata sul tavolo da lavoro Beth con i capelli legati dal suo vecchio laccio e con una traversa; la nana sentendo dei rumori di passi sobbalza per poi calmarsi alla vista di Thorin che le sorride.
Il nano si avvicina lentamente al piano di lavoro dove si trova la nana e solo da vicino nota le sue gote e le sue mani piene di farina, queste che manipolano con energia una palla di pasta.
-Che cosa stai combinando?- chiede Thorin, togliendo un pezzetto di pasta cruda dalla palla -Buona.-
-Se non mi finisci la pasta, ti faccio una torta alla frutta.-
-Grazie.- dice Thorin prendendo un altro pezzo di pasta cruda, per poi essere bacchettato da Beth.
-Thorin, smettila! Dopo non rimane più niente.- ribatte la nana prendendo un po' di farina e imbiancando il volto del nano.
Di tutta risposta anche Thorin prende un pugno di farina e la soffia addosso a Beth, imbiancando ancora di più il suo viso.
-Vuoi la guerra?- chiede Beth, sollevando il pacco di farina e cercando di rovesciarlo sopra la testa di Thorin, mentre lui tenta di bloccarla le mani con l'unica mano per lui utilizzabile; finendo entrambi imbiancati.
Oltre ad imbiancare anche la cucina e i soprammobili lì vicini; si guardano un attimo trovandosi entrambi molto buffi; la nana con i capelli biondi tutti impiastricciati e più bianchi che biondi, mentre lui si trova con chiazze bianche sui vestiti ed anche la testa improvvisamente più chiara.
Ridono entrambi divertiti, Thorin si avvicina a lei e con la mano buona comincia a toglierle la farina dai capelli scombinandoli un poco, per poi soffiare via la farina sul suo viso; mentre lei spolvera la casacca del principe e si ferma quando si trova con entrambe le mani sulla sua barba.
Si guardano un attimo, Thorin leggermente afferra la vita della nana avvicinandola al suo corpo solido e fermo; fa tutto ciò lentamente dando tempo a Beth per scappare, lei sente le labbra del nano vicine alla propria pelle percorrendo con un soffio caldo il collo ed arrivando alla bocca.
-Beth...- sussurra appena -... io non mi muoverò, se tu non vuoi.-
Gli occhi scuri di Beth prima concentrati sulle labbra di Thorin, schizzano verso i suoi occhi studiando ogni sua sfumatura, notando in essi la voglia di ricominciare da capo e di amarla come o più di prima.
È Beth a chiudere la distanza appoggiando le proprie labbra su quelle di Thorin in un piccolo e leggero bacio che s'interrompe quasi subito, per via della curiosità della nana nel vedere la reazione del principe.
Poche volte un sorriso così bello ha illuminato il viso del principe, la felicità concentrata in un gesto così semplice, quel mare di emozioni vissute solo una volta ritornano rinnovate e più forti nella consapevolezza che questo non è un addio, ma un inizio.
Thorin prende con entrambi le mani il viso di Beth, per poi darle un ulteriore bacio più profondo ed esigente trasmettendo a lei tutto l'amore che prova nei suoi confronti, l'eccitazione per questa nuova avventura e la gioia che si può trovare solo nel suo perdono.
-Thorin... aspetta, aspetta.- lo interrompe Beth, per guardare quello che dovrebbe essere il braccio rotto -Questo non era rotto.-
Thorin guarda il braccio indicato dalla nana e poi si rivolge verso lei sorridendo -Le tue cure hanno fatto il miracolo.- afferma riavvicinandosi per avere un ulteriore bacio, ma lei gira il volto facendolo andare a vuoto.
-Da quanto non hai più problemi al braccio?- domanda sillabando ogni parola.
-Da una settimana.- risponde sinceramente -Ma l'ho fatto a fin di bene... mi piace vederti qui a casa mia e vorrei averti qui.-
-Thorin, mi hai ingannata... ancora.- fa notare Beth, leggermente innervosita cercando di liberarsi dalla presa ferrea del nano, che non ha alcuna intenzione di lasciarla andare.
-Ascoltami Beth, sono stato egoista... ma non puoi dire che non ci siamo trovati bene in questo mese; era inevitabile una mia guarigione, ma ho preferito allungare la gioia di vederti ogni giorno e la felicità nel ricevere le tue cure.-
Beth alle sue parole rimane nuovamente in silenzio non sapendo se essere felice per questa confessione o arrabbiata per ciò che le ha nascosto.
-E poi una nana che conosco bene mi ha insegnato che omettere qualcosa può costituire un vantaggio, talvolta.-
-Non rigirare ciò che ho detto contro di me, Thorin.- lo sgrida Beth, trattenendo un sorriso, contenta che lui ricordi ancora quello strano appuntamento nato da una scommessa.
Thorin continua a rivolgerle quel sorriso disarmante e le prende tra due dita il pendolo che le ha regalato ormai quasi tre mesi fa.
-Vuoi sapere perchè la lettera “esse”, Beth?- chiede Thorin, e la nana gli risponde con un semplice cenno affermativo con la testa.
-Quando l'ho incisa ho pensato a cosa vorrei fare con te... e la prima parola è stata strol.-
-Camminare?-
-Sì, camminare con te dove Mahal ci vorrà portare, assieme...sempre.-
A queste parole Beth lo bacia di slancio, sorprendendo lo stesso nano che stringe la nana contro di sé, mentre le mani di lei affondano tra i suoi capelli; Thorin la sposta velocemente verso il tavolo della cucina, facendo cadere con una veloce manata tutto ciò che vi era appoggiato al bordo dando poca importanza al rumore dei piatti rotti.
La solleva facendola sedere sul bordo del tavolo, senza staccare un attimo la bocca dalle sue morbide labbra e non dandole un momento di tregua, come se respirare fosse divenuta un'azione seccante ed inutile.
Le mani di Beth si muovono velocemente verso il bordo della casacca di Thorin, togliendola interrompendo per un attimo il loro travolgente bacio; la nana gode nel sentire sotto i suoi polpastrelli la sua pelle tesa, che sembra rabbrividire ancor di più al suo tocco, sente anche quelle che sono nuove cicatrici che deve baciare.
Thorin intanto strattona un po' il vestito dell'amata, non vuole romperlo anche se l'eccitazione cresce ad ogni secondo ed è difficile da gestire; trova con una mano i fili iniziali del corpetto cominciando a districarli velocemente, ansioso di vedere il corpo di Beth.
-Letto... letto...- gli sussurra all'orecchio Beth perdendo la ragione, Thorin grugnisce qualcosa ed aiuta Beth ad agganciarsi alla sua vita con le gambe, per poi sostenerla tenendo a piene mani le sue natiche.
Durante il percorso verso la camera di Thorin il bacio riprende, i due vanno avanti alla cieca urtando mobili e comodini, ma non sentendo alcun dolore, questo viene anestetizzato da ciò che provano.
Thorin fa distendere Beth, staccandosi da lei e aiutandola a togliere il vestito da sé; appena libera rimane solo con una camiciola lunga sufficientemente a coprire appena metà coscia.
Il nano sorride nel vedere questa visione e si pone sopra di lei baciando nuovamente le sue labbra, facendo scendere le spalline della camiciola in modo da cominciare ad avere via libera per adorare come vorrebbe il suo corpo.
Beth è praticamente in estasi quando comincia a sentire le labbra di lui sulla propria clavicola e navigare piano sulla sua pelle seguendo la linea del trapezio, baciandole anche il collo e la mascella, mentre le fa scendere ancora la camiciola superando i seni.
Appena questi vengono liberati, Thorin comincia ad amarli leccando e baciando un capezzolo, mentre l'altro viene massaggiato delicatamente preparandolo allo stesso trattamento riservato al primo.
Beth ansima e geme trattenendo la testa di Thorin tra i suoi seni, mentre lui sorride sulla sua pelle completando lo stesso viaggio che ha fatto tanto tempo fa; meravigliandosi di quanto lei sia ricettiva alle sue carezze.
La camiciola viene tolta alla fine velocemente e l'attenzione di Thorin viene catturata da quella lunga cicatrice lasciata dall'orco bianco; la bacia per tutta la sua lunghezza alternando ai baci le scuse e le suppliche di perdono.
-Thorin...- geme Beth, tenendo gli occhi chiusi.
-BethBethBeth.- risponde il nano tornando sulla sua bocca ed accarezzando una sua guancia -Vuoi che mi fermi? Non ti senti pronta?- chiede preoccupato.
Beth apre gli occhi intrecciandosi con i suoi solitamente chiari e limpidi, ma ora invece di un blu scuro come le profondità marine; rivolta le posizioni finendo a cavalcioni sopra di lui, prima si china verso il suo corpo adorando con languidi baci il suo petto.
Una volta sollevatesi dal suo petto non si alza da lui, ma lo invita a raggiungerla ed a chiuderla in un semplice ed intimo abbraccio; sente di volerlo con tutto il cuore... non è più un desiderio carnale, ma è un desiderio di completezza come l'unica cosa che può guarire la sua anima squarciata.
-Thorin, ti ...voglio.- ammette la nana in un momento di lucidità, fermando il nano dai suoi voraci baci e morsi lungo il collo; lui a questa affermazione fa un semplice gesto affermativo, si cala i pantaloni quanto necessario e subito dopo sente di aver trovato la sua casa dentro Beth.
Rimangono fermi ed abbracciati, uniti sia nel corpo che nel cuore... solo quando Thorin comincia a muoversi dentro di lei inizia di nuovo quella sinfonia di gemiti, che li ha accompagnati sino ad ora.
Non vi è alcuna presa di possesso da parte di Thorin, i suoi gesti sono lenti e calcolati, i movimenti lenti assieme a baci dolci, ma allo stesso tempo appassionati; tutto quello che entrambi hanno sofferto viene meno davanti alla loro unione... perfetta.
Il ritmo aumenta, e con ciò aumenta l'intensità del loro abbraccio, dei loro petti che strusciano l'uno contro l'altro creando una sensazione meravigliosa; Beth geme sempre più forte alzando la testa verso il soffitto, mentre lui le bacia nuovamente il collo, la mandibola e le morde la spalla.
-Beth, mi devi guardare... ti voglio vedere.- sussurra Thorin, prendendole con due dita il mento e costringendola a guardarlo – Amrâlimé.- le dice sottovoce; lei spalanca gli occhi e un sorriso radioso la illumina, finchè non viene rotto da quella ondata di piacere che la fa urlare stavolta liberamente; Thorin anche lui raggiunge l'estasi dei sensi soprattutto vedendo la sua nana finalmente felice.
Si sciolgono dopo l'una nelle braccia dell'altro, stremati soddisfatti dopo aver raggiunto quel piacere dimenticato ed ora rinnovato, Thorin si distende e poi la tira a sé delicatamente facendola appoggiare al suo petto.
-Dammi dieci minuti.- afferma con affanno Thorin, mentre Beth ricomincia a baciargli il petto ampio e villoso.
- Fai veloce, hai più di due anni da recuperare.- ribatte la nana, facendo sorgere un sorriso malizioso nel bel volto del nano; che senza ulteriori indugi la volta sotto di sé ricominciando ad amarla.
   
 
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