Parla Sam
Io non mi riconosco più! Prima ci siamo quasi baciati, e adesso stiamo andando in cucina... abbracciati! No, non possiamo continuare così. Uno dei tanti motivi è questa stupidissima maglietta, che mi è arrivata ai fianchi ormai. Spero tanto che non gli venga voglia di guardare sotto...
“Freddie, scollati.” Dico ricomponendomi, accorgendomi che qualcosa non andava. Lui mi lasciò i fianchi  e guardò il soffitto. “Oh no” sussurrò.
Poi corse verso la porta di camera sua, che stranamente, non si apriva.
“Sei la solita!” mi disse trattenendo un sorriso “Che cosa ho fatto?!”.
Freddie mi guardò molto preoccupato “Non ti ho mai parlato degli strani aggeggi che inventa mia madre per proteggermi, vero?” “Decisamente no.” Risposi convinta.
In realtà non stavo capendo niente.
“Qualche mese fa, dopo l’ennesimo incendio di Spencer, mia madre si stufò e fece installare un marchingegno particolare.” Lo vidi sudare freddo mentre diceva quelle parole. “Che tipo di marchingegno?” quasi non riuscivo nemmeno a parlare, e se fosse davvero qualcosa di grave? 
“Se si preme quel telecomando che qualche biondina che conosco ha usato per fare la schizzinosa per un bacio, le porte si bloccano magneticamente fino alla fine dell’incendio.”
Io impallidii.
“Ma... non c’è un incendio! Come... Questo coso... come fa a capire quando è terminato?!” “È collegato alla stazione dei pompieri! Premono loro un pulsante nella loro stazione quando tutto è sicuro per uscire dinuovo!”
“Ma... Tua madre è pazza!!!” urlai spaventata.
Non potevamo uscire neanche se lo volessimo, e dovevamo restare in cucina! Come avrei fatto ad andare in bagno?
“E... c’è un secondo problema.”
Ancora?! Come se quello che abbiamo adesso non bastasse...
“Quale?” chiesi.
“Spero non ti dispiaccia bagnarti un po’...”
Prima che potessi realizzare, l’impianto anti-incendio sul tetto si azionò e cominciò a spruzzare acqua su tutta la stanza... e su di noi.
Sentivo qualcosa stringere sempre più forte sulla vita.
“Quanto durerà tutto questo?!” “Dai cinque ai dieci minuti, cara...” rise chiamandomi in quel modo.
“Eh... non vorrei dirtelo, ma la maglietta che indossi se si bagna comincia a restringersi.” Freddie scoppiò in una risata, mentre me lo diceva.
Guardai in basso, era vero! Avevo tutta la pancia scoperta, e niente sotto...
“Toglimela! Toglimela!” cominciai a gridare, quasi non riuscivo a respirare.
“Ah, con piacere, Puckett.”
Mi spinse contro il muro, e tenendomi ferma con un braccio, con l’altro me la strappò via.
“Da quando sei così forte?!”
Non mi rispose intento a fissarmi.
Alla fine mi ricordai che la notte prima, presa dal caldo, avevo tolto il reggiseno.
Subito sgranai gli occhi, e mi girai con la faccia contro il muro.
“Freddie, vattene.” dico completamente rossa
“Ma Sam, io comincio a sentirmi annoiato.”
Si avvicinò a me e con le mani cominciò a percorrermi tutta la schiena.
“H-Ho det-to vat-tene” cominciai a tremare.
“Come scusa? Non sento.”
Mi prese i polsi e provò ad allontanarli dal mio petto.
“Pervertito, vuoi andartene? Potrei anche chiamare tua madre.”
“Per cosa? La faresti solo spaventare ancora di più.” disse lasciandomi un morso sul collo.
Io gemetti.
“Che c'è, non ti piace divertirti, forse?” mi sussurrò
Io lo presi per il colletto e invertii le posizioni, sbattendolo contro il muro.
“Al contrario, io con te mi diverto molto.”





Angolo autrice:
Ciaoo :)! Allora, non ho aggiornato per un paio di settimane, perché da quando sono finalmente in vacanza ho perso la cognizione(?) del tempo...
Ma adesso sono dinuovo qui con questo nuovo capitolo, ho provato a farlo più lungo!  Se vi è piaciuto lasciatemi una recensione, ci tengo a sapere cosa ne pensate della svolta che sta prendendo questa storia!