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Autore: Giuliacardiff    13/07/2015    1 recensioni
Cosa succederebbe se un innocente gattino si trasformasse in una tigre famelica ed eccitata? E se il suo compagno fosse il suo eterno rivale?
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Sovrannaturale
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Dopo esattamente un anno, eccomi tornata con un altro capitolo. Scusate per il ritardo. Giuro che non era calcolato.
Spero vi piaccia!!!!







Con mio grande disappunto, per il nostro appuntamento scegliemmo di andare prima in un fast food a pranzare, perchè così saremmo sembrati solo due amici, e poi avremmo fatto una passeggiata nel parco.

 

Erano le sue condizioni ed io non ero in grado di rifiutarle. Cazzo! Ho già detto che con lui non riuscivo mai a vincere?

 

Comunque, dopo un ora di preparazione, uscimmo di casa. Yoru nascose le orecchie feline sotto un capello di lana, menomale che eravamo in inverno altrimenti sarebbe morto di caldo, la coda la nascose dentro i pantaloni, si mise delle lenti a contatto e poi degli occhiali. Per i denti non si poteva fare niente, ma non importa, speravo che nessuno l'avrebbe notato.

 

In fondo, era solo un piccolo particolare.

 

Durante la strada verso il fast food notai che Yoru aveva gli occhi sgranati e la bocca aperta, osservava ogni dettaglio che lo circondava senza perdersi niente. Assomigliava sempre più ad un bambino che esce per la prima volta di casa.

 

Beh, era davvero la prima volta che usciva di casa … ma era davvero carino. Ahhh!! Basta, devo smetterla di pensarlo.

 

Finalmente arrivammo a destinazione. Il posto era più o meno affollato, ma le persone che stavano mangiando non sembravano abbastanza interessate all'ambiente. Meglio così!

 

Con qualche difficoltà nell'ordinare il cibo, perchè né io né Yoru eravamo in grado di farlo, ci sedemmo per mangiare. All'inizio entrambi non eravamo entusiasti del pranzo, ma dopo un po' non ci facemmo più caso ed iniziammo una amorevole conversazione.

 

-Ryu, come và a scuola? Il tuo sadismo ha raggiunto livelli epici?-

-mh, ci metto sempre il massimo impegno nel torturare le mie classi, ma non penso di essere stato troppo cattivo con qualcuno in particolare-

-ah, davvero?-

-si, credo di aver trattato tutti nella stessa maniera, nessun voto infondo è salito, sono tutti al di sotto della sufficienza-

-capisco. Beh, meglio così-

 

Mh, non capisco, ma Yoru sembra davvero soddisfatto della mia risposta. Chissà come mai …

 

Finito di mangiare ci avviammo verso il parco. La distanza tra noi, dapprima molto grande, pian piano si stava riducendo, e stranamente non sembrava importarmi. Forse mi ero davvero affezionato.

 

Il parco era deserto, non si vedeva nessuno, ma era calmo e piacevole passeggiare in silenzio.

-visto che non c'è nessuno posso tenerti per mano?-

-Cosa?!-

ero sbalordito, non mi aveva mai fatto una richiesta del genere. Di solito mi saltava addosso senza ritegno ad ogni occasione, chissà perchè ora era così dolce.

 

Per una volta decisi di accontentarlo. Con il sorriso stampato sulle labbra, le nostre dita intrecciate, passeggiavamo vicino ad un laghetto, nel completo silenzio. Era piacevole stare con lui.

 

Dopo qualche ora passata ad ammirare l'acqua stantia, a lanciare sassolini nelle vicinanze e a chiacchierare, ci dirigemmo verso casa. Era stata un giornata niente male, davvero rilassante, ma ora bisognava tornare a casa.

 

-Ne, che ne dici se qualche volta uscissimo di nuovo insieme?-

Era davvero tenero quando melo chiedeva così gentilmente. Aspetta, avevo detto tenero?

 

-ehm, si certo. Ma ora andiamo. È tardi-

ero stato un po' brusco, ma sembrava felice. Strano.

 

Appena usciti dal parco, Yoru notò … qualcosa.

Assomigliava ad un qualcosa, ansimante, fatto di carne, coperto di sangue.

Cazzo NO!!! un altro cadavere!! Non è possibile!!! perchè a me???!!!

Cercai di evitarlo, provai duramente a non farmi coinvolgere, ma come al solito quello stupido gatto non aveva capito le mie intenzioni e si stava avvicinando a quella cosa!

 

Merda!! ero sicuro che quello non portava altro che guai, ma lo aiutai comunque. Sapevo che me ne sarei pentito.

 

E infatti, i miei pensieri erano esatti. Quel cadavere non mi avrebbe portato altro che guai.





CONTINUA------








 

  
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