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Autore: ThreeRavensBlondie    13/07/2015    2 recensioni
Sequel della ff Emerald Coast: un'estate straordinaria.
Sono passati mesi ormai da quando Sonic e i suoi amici hanno concluso la loro straordinaria vacanza estiva a Casa della Quercia, la casa di Tails sulle rive dell’Emerald Coast. L’estate è stata un puro concentrato di mare, sole, divertimento, litigate, avventure, strategie e amori trionfanti (tra Sonic ed Amy e Knuckles e Rouge). Tuttavia, il male è giunto anche in un posto idilliaco come quello. Sconfitto Metal Sonic nella sua forma più mostruosa, Metal Obscuria, e morto il loro amico robot E-123 Omega, Sonic, Tails, Knuckles, Amy, Rouge, Shadow, Espio, Vector, Cream e Charmy si salutano e sperano con tutto il cuore di vedersi ancora nonostante le loro strade, per adesso, stiano divergendo. Le loro vie, però, sono destinate a incontrarsi ancora una volta, per una nuova esperienza.
Se mi lasciaste una piccola RECENSIONE ne sarei molto contenta!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Rouge the Bat, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AMY
 
 
 
 
 
Mi hanno rispedito nella stanza in cui mi ero risvegliata immediatamente dopo la sorprendente rivelazione di Abigail. Ho trovato lì Rouge ad aspettarmi priva di sensi. Eric, Corey, Max e uno scienziato dai capelli lunghi e dorati, Sven, si stanno occupando delle sue ferite ed ematomi.
“Buffo” commenta Sven, fasciandole una gamba “Siamo obbligati a farvi del male per portarvi via e dopo siamo pure costretti a curarvi”
“Amy, mi passi le forbici?” mi chiede Corey, indicandomene un paio sul carrellino degli strumenti. Quando gliele porto, provo a stirare le labbra in un tentativo di sorriso, che lui con un guizzo sembra ricambiare.
“Amico” interviene Max, mentre passa un panno umido sulla fronte di Rouge “Quando hai una pistola puntata alla tempia l’unica cosa che puoi fare è obbedire”
 “Non deve essere per forza così” obietto io, spostando lo sguardo da uno scienziato all’altro “Voi non desiderate quello che vuole lei. Non l’avete mai voluto. Siete stati costretti a farlo ma non dovete farvi sottomettere così. La vostra situazione in questo momento è un piccolo assaggio di quello che sarà il mondo nel futuro, se qualcuno non la fermerà”
“Ah sì? E come vorresti fermarla?” fa Corey, sbuffando “Lei ha le nostre famiglie. Ha tutte le persone che amiamo. Finiremmo tutti ammazzati se qualcuno tenterà di metterle i bastoni fra le ruote”
“Stai dicendo che l’unico modo per fermare quel massacro è… ucciderla?” domando, a bocca aperta. Non avevo mai pensato a una soluzione del genere.
“Certo, Corey, bell’idea!” ironizza Eric, il volto ancora martoriato e tumefatto “E con cosa vorresti ammazzarla? Tirandole delle bende? Siamo tutti disarmati qui, a parte lei”
Mi mordo il labbro, e sento il sapore ferroso e salato del sangue “Perché dovete pensare subito a un rimedio così estremo? Non possiamo andare in giro e uccidere qualcuno solo perché ha in mente un progetto”
Max mi osserva piegando la testa di lato “Dolcezza, non so se hai capito bene, ma il suo piano non è quello di andare in giro per la città e imbrattarla di graffiti. Qui si tratta di radere al suolo la Terra! C’è ben poco da essere altruisti verso persone come lei”
Incrocio le braccia “Lo so. Ma Abigail non è una persona stupida. Ha un cervello ed un’intelligenza oltre la media. Secondo me, se qualcuno cercasse di farle cambiare idea, potremmo cavarne fuori qualcosa”
Nella stanza piomba un silenzio di riflessione.
“Non saprei” conclude Eric, finendo di mettere i punti a un taglio sull’avambraccio di Rouge “Io so soltanto che se ci azzardassimo a tentare di ragionarci, ci ritroveremmo in condizioni peggiori di qualche graffio e livido sulla faccia”
Gli altri danno un mormorio di assenso alle sue parole.
“Non è che non vogliamo fare qualcosa, Amy” insiste Sven “Il fatto è che non possiamo. Non possiamo mettere in pericolo noi stessi, o nel caso di Corey, Eric, e gli altri scienziati, le loro famiglie e amici”
“Direi che abbiamo finito” replica Max, accennando con la testa a Rouge “Dovrebbe risvegliarsi tra qualche ora. Tu rimani qui con lei”
Giro la testa per vedere gli scienziati che escono dalla stanza, facendo richiudere la porta.
Il respiro di Rouge si fa calmo e regolare. Tiene beatamente gli occhi chiusi, ignara del posto il cui è stata portata. Mettendomi seduta sul lettino accanto a lei, le prendo una mano.
“Ti voglio bene, Rouge” le sussurro. Sono felice di averla qui, di sapere che per adesso non sono più sola. Poi prendo il panno umido e continuo a passarglielo sulla fronte tiepida.
Starò qui, accanto a lei, finché non si sveglierà.
 
 
 



 
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Devo essermi addormentata con la testa sulle sue gambe, perché sento un movimento improvviso. Alzo lo sguardo e lei è sveglia, con gli occhi azzurri che mi fissano confusi.
“Amy?!”
Io le sorrido, e una fitta mi attraversa il taglio sul labbro. Non mi interessa minimamente.
Lei si alza a sedere e mi avvolge con le braccia, stringendomi forte. Sono così felice di sentirla di nuovo vicina, proprio come ai vecchi tempi. Delle calde lacrime mi solcano le guance prima che io possa fermarle o rallentarle.
“Oh santo cielo, Amy. Temevo che non ti avrei più rivista!” esclama lei, commossa, staccandosi dall’abbraccio.
“Beh, siamo in due” rispondo, asciugandomi le lacrime.
“Ma cosa è successo? Dove siamo?” chiede, guardandosi attorno.
“Ci troviamo nel laboratorio di Eggman sull’isola in mezzo al mare” spiego “Non ricordi come sei finita qui?”
Lei si porta una mano sul mento, pensierosa.
“Ero in prigione” afferma.
Aggrotto le sopracciglia “In che senso? Ti avevano arrestata?”   
Lei scuote il capo “No. Ci siamo andati volontariamente per parlare con Eggman”
Cosa intende dire con ‘ci siamo andati’ ?
Poi, Rouge sbarra gli occhi, stupefatta.
“AMY!” urla, scuotendomi per le spalle.
“Che cosa ti prende?” ribatto io, turbata. Forse ha sbattuto la testa.
“Sonic. Non hai idea di quanto ti abbia cercata!” mi svela, portandosi le mani alla bocca con un sorriso.
Ogni espressione si cancella dal mio volto.
“Sonic… è vivo?!”
“Certo che lo è!” esulta. Ma poi, subito dopo, la sua voce si spegne “O almeno, lo era prima che mi rapissero. Non posso esserne sicura al cento per cento”
Essere felici è dire poco. Mi emoziono nel sapere che almeno è davvero sopravvissuto all’attacco a Casa della Quercia. Rouge mi racconta di essere scappata insieme a lui, Cream ed Espio verso la città. Mi avverte che Sonic ha captato il segnale telepatico da parte di Shadow e il suo gruppo, e che si sono diretti ad est, verso il carcere di Station Square, per capire se dietro alla scomparsa degli abitanti e alla distruzione della Casa ci fosse Eggman. Poi mi ha aggiornato di come Eggman abbia negato ogni sua colpevolezza in questa faccenda e degli uomini con un passamontagna nero che lo hanno rapito assieme a lei, quando ha tentato di combatterli.
Adesso che ho le risposte, posso finalmente spiegarle tutto. Il progetto, le sparizioni, i misteriosi legami di parentela.
“LA FIGLIA DI EGGMAN?!” sbraita Rouge.
“L’ho scoperto prima che tu ti svegliassi” ribatto, ancora sotto shock.
“Riprogettare il mondo dall’inizio… Ma questa Abigail è totalmente partita con il cervello!” sbotta Rouge, roteando l’indice vicino alla sua tempia.
“Io ho intenzione di parlarle, invece. Voglio almeno provare a farle cambiare idea” dichiaro, scendendo dal letto.
“Amy, non credere che in tutte le persone ci sia del buono” mi ammonisce lei “Alcune vogliono solo raggiungere i loro scopi… e basta!”
“Mai perdere la speranza!” esclamo io, alzando un dito.
Rouge sorride lievemente. Poi cambia espressione, come se una domanda le fosse venuta in mente sul momento.
“Ma tu come sei arrivata qui? Dopo l’attacco sei scappata da sola? Sonic è tornato a cercarti, in quell’intercapedine nel quale aveva detto di nasconderti, ma eri sparita!”
Il mio cuore batte forte nel sentire che Sonic era davvero tornato indietro per assicurarsi che stessi bene, proprio come avevo pensato. Mi schiarisco la voce, prima di dare una risposta.
“Sono andata via con Knuckles, nella foresta dietro Casa della Quercia”
Rouge è palesemente sollevata “Oh grazie al cielo.. ma lui perché non è qui?”
È evidente la sua voglia di rivederlo, tanto quanto io vorrei rivedere il mio Sonic.
“Eravamo in una villa insieme, stavamo mangiando” le racconto, evitando volontariamente di menzionarle la conversazione avuta quella notte “Sono arrivati gli scheletri-robot all’improvviso e gli scienziati mi hanno portata via. Lui è stato rincorso dai robot fino a che non ha perso le mie tracce. Ma sta tranquilla. So per certo che è vivo e che sta bene: l’ho visto negli schermi di Abigail, insieme al gruppo di Shadow”
Rouge fa un sospiro di sollievo “Beh, almeno sono contenta che non abbia passato tutto questo tempo da solo”
Annuisco, ma non rispondo. Non mi salgono in mente altre parole da poter dire.
Sento il rumore della porta che si apre, e Eric fa il suo ingresso.
“Salve, spero tu ti senta meglio” dice a Rouge. Poi rivolgendosi a me “Amy, Abigail vorrebbe che tu andassi nel suo ufficio”
Trattenendo il respiro, mi avvio alle calcagna di Eric. Voglio proprio sentire che cos’ha da dire.
 
 



 
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“Ben arrivata!” mi saluta Abigail, in piedi al centro della stanza.
Io mi avvicino, e non posso fare a meno di notare Eggman, legato ad un bizzarro marchingegno su quattro ruote che lo tiene in piedi. La sua bocca è stirata in una linea perfettamente diritta, che mi comunica il suo umore scontento e pieno di disapprovazione.
“Volevi vedermi?” domando ad Abigail, senza staccare però gli occhi dallo scienziato.
“Esattamente” annuisce lei. Unisce le mani e schiocca le labbra “Volevo avvisarti che ho spiegato per filo e per segno il mio piano a questo qui ” e indica il padre con un cenno del capo.
Eggman sbuffa e gira la testa bruscamente, come per scacciar via una mosca molesta.
“Un piano idiota” interviene lui “Distruttivo, demenziale ed inutile”
Abigail lo fulmina con lo sguardo “Vogliamo parlare dei TUOI tentativi di conquistare il mondo, allora? Di come ogni tua magnifica invenzione si sia rivelata un gran fiasco? Ah sì! E di come tu ti sia fatto sottomettere da Metal Sonic, l’unica che ti sia mai riuscita?”
“Ma ti senti quando parli?” ribatte Eggman, scuro in volto “Davvero pensi che il tuo progetto funzionerà? Non accadrà neanche fra un milione di anni. Mai! Sono solo le fantasie di una sciocca novellina nel campo. Queste non sono cose che fanno per te, mia cara”
La mia testa guarda prima il padre e poi la figlia a turno, come se stessi seguendo una partita di tennis di insulti reciproci.
“Che cosa ne sai tu di che cosa fa o non fa per me?” strilla Abigail, e nel suo viso vedo il fantasma di una bambina ferita dall’assenza di una figura paterna nella sua vita “Dov’eri tu, papà, quando avevo bisogno di te? Quando io e la mamma necessitavamo del tuo aiuto per tenere la famiglia unita? Tu non ti sei mai fatto vedere. Non hai mai voluto sapere se fossi un maschio o una femmina, se fossi viva o morta. Avresti potuto far parte della mia esistenza, essere un padre fiero ed orgoglioso di me! E invece no, hai voluto pensare solo a te stesso e alle tue stupide conquiste”
Inarco le sopracciglia alle sue parole. ‘Tale padre, tale figlia’ vorrei dire. Ma meglio non esagerare.
Eggman sorride. Ma il suo non è un sorriso sincero o falso. È maligno, come se stesse per sputare veleno “E tu credi che se fossi stato presente sarei stato fiero della persona che sei? Sei solo frutto di uno sbaglio. Sei marcia fino al midollo. Capace di orrori, sventure e violenze” indica i lividi e tagli sul mio viso “Ti ho sempre odiata e non ho mai voluto avere a che fare con te perché sapevo che donna saresti diventata sin da quando non eri ancora nata! ”
Abigail sbianca visibilmente e spalanca la bocca, e mi sorprendo nel notare che l’ho fatto anche io. Eggman è veramente bravo a provocare le persone, su questo non ci piove. Sono pronta a vedere Abigail attaccarlo, picchiarlo, tagliargli la gola o sparargli. Ma stranamente, non accade.
Distende i suoi palmi che teneva chiusi a pugno e assume un’espressione serena, quasi sognante.
“Mi fa davvero piacere sentirlo” dice, calma “E mi rendo conto solo adesso di aver evitato una gigantesca sventura, non avendoti come genitore. Pensa quanto sarei stata incapace in campo di robotica, se tu mi avessi insegnato”
Il sorriso scompare dal volto di Eggman.
“Ogni volta che sentivo il tuo nome alla radio, o che ti vedevo in tv, tiravo un sospiro di sollievo per questo motivo. Invece, sviluppando la mia innata genialità, ti mostrerò come si fa ad attuare un piano perfetto. E finalmente vedrai che cosa significa essere dei vincenti” insiste lei.
Con un battito di mani, la struttura portante che intrappola Eggman sfreccia via fuori dalla stanza, e noi due rimaniamo sole.
Abigail sospira e va a sedersi su una delle due sedie libere, sfregandosi le tempie con le dita.
“Però, che bel quadretto familiare” esordisco, sedendomi a terra, con la schiena poggiata sull’armadio viola contenente le localizzazioni dei miei compagni.
“Attenta a quello che dici” mi minaccia “O ti beccherai altre sberle”
“Cosa devo fare per la bomba?” chiedo, ignorando le ultime parole.
Lei alza lo sguardo “Che vorresti dire?”
Alzo le spalle “Mi tieni qui da un po’ ormai, affermando che ti sono necessaria per portare a termine l’opera. Beh, perché non farla terminare agli altri scienziati? Loro sarebbero sicuramente più competenti di me. Perché proprio io? Perché non Rouge, visto che hai catturato anche lei? Come posso finirla se non so neanche com’è fatta una bomba?”
“Rouge è stata presa perché era inevitabile, visto che stava dando filo da torcere ai miei scienziati mentre sequestravano mio padre. Lei non è indispensabile per il mio progetto. Ma tu sei essenziale per questa cosa, Amy. So che non lo capisci, ma è proprio così. Come già sai, mentre mi mascheravo con mantello e cappello ti ho osservato a lungo, ogni tua mossa, relazione, conversazione. E sì, sono arrivata a conclusione che il funzionamento del mio piano dipende solo da te” spiega, con voce stanca.
Devo essere davvero stupida, perché ancora non capisco che cosa io debba fare.
Tuttavia, non appena sto per aprire bocca con l’intenzione di farle cambiare idea, un rumore arriva dallo walkie-talkie posato sulla scrivania.
“Capo? Capo, mi ricevi?” fa una voce maschile “E spostati!”
“Toccami un’altra volta e ti stacco quella cazzo di testa” sibila un’altra voce. Una voce incredibilmente familiare.
I miei occhi si spalancano assieme a quelli di Abigail. Non so dire chi delle due sia più sconvolta.
“KNUCKLES!” grido stupita, e mi fiondo di corsa verso lo walkie-talkie per premere il pulsante ed aprire la conversazione.
Ma Abigail è più rapida. Mi spinge violentemente a terra e chiama a gran voce Corey e Sven, che entrano frettolosamente nella stanza.
“Portatela via di qui. Subito!” ordina, puntando loro la pistola addosso. 
Loro non possono fare altro che obbedire. Mi fanno rialzare da terra, malconcia, ed insieme usciamo dalla stanza.
Una fitta mi percorre l’avambraccio. Probabilmente, cadendo a terra, qualche osso deve essersi lussato.
Ma non mi importa. Ho sentito la voce di Knuckles, qualcosa sta per succedere. Non esiterò un attimo a riferirlo a Rouge.

 
 



 
 
 
 
 
 
 
SHADOW
 
 
 







I due individui mascherati si svegliano con mugolii e versi di dolore.
“Ah.. la testa” si lamenta uno dei due.
Mi avvicino e tolgo loro i passamontagna, gettandoli di conseguenza a terra. Si rivelano un uomo dai capelli rossicci sulla quarantina, e un altro calvo, forse leggermente più vecchio.
Quello senza capelli sbadiglia, come se si fosse appena destato da un pacifico sonno nel suo letto.
Charmy si china e controlla che le corde li tengano ancora saldamente legati.
Ambedue aprono poi gli occhi nello stesso momento.
“Ben fatto, Leonard” mugola il rosso, lanciando un’occhiataccia al compagno.
“Ora è colpa mia?” si difende Leonard “Il capo ci aveva dato un ordine solo. UNO. E tu che fai? Ti fai mettere a terra per primo”
“Beh, che ne sapevo io che i suoi amici erano in agguato, scusa?” replica l’altro.
Tossisco forte, facendoli ammutolire entrambi.
Li studio, passando lo sguardo dall’uno all’altro. Leonard non ha l’aria di essere un uomo malvagio, al contrario. A chi lo guarda dà l’impressione di un premuroso padre di famiglia. L’altro, invece, nonostante sembri innocuo, ha una scintilla negli occhi scuri che mi suggerisce una punta di arroganza.
“Chi siete?” domando loro.
“Noi…” comincia Leonard, venendo interrotto subito dal partner.
“Stai zitto, Leonard. Non dobbiamo dir loro nulla”
Fisso il rosso per qualche secondo “Ditemi subito chi siete”
“Pensi di farmi paura con quello sguardo? Credi che guardandomi in quel modo ti dirò tutto? Sei fuori strada” fa lui di rimando, guardando poi altrove.
Vector si fa spazio tra me e Knuckles con la sua arma tra le mani, non geneticamente modificata.
“Io credo invece” afferma puntandola tra gli occhi dell’uomo “che lo farai”
Quello deglutisce impercettibilmente, ma poi sbuffa subito “Avanti, sparami pure. E già che ci sei spara anche a Leonard. Così puoi star certo che non verrete mai a conoscenza di quello che volete sapere”
Vector, dopo pochi secondi, abbassa l’arma imprecando.
Una mano pesante si posa sulla mia spalla, e Knuckles mi prende da parte, parlandomi vicino all’orecchio.
“Questi figli di puttana sono gli stessi che hanno rapito Amy” mi informa, indicandoli.
“Per la cronaca, il mio nome è Adam” rettifica l’uomo con i capelli rossi.
“Non ce ne frega un cazzo” dichiara Knuckles, voltandogli le spalle.
“Stammi a sentire, bello” lo avvisa Adam “Non sono certo venuto qui per farmi sbeffeggiare da uno stupido echidna come te. Io ho cose più importanti a cui pensare”
Knuckles si gira a guardarlo, come un toro pronto alla carica.
“Che ti prende?” continua Adam, alzando il mento “Li conosco quelli come te. Scommetto che ti atteggi da bastardo in questa maniera perché hai perso qualcuno. Una ragazza, oserei dire”
Vedo Knuckles stringere i pugni. Lo sento emettere un suono gutturale, come un ringhio.
“Fammi indovinare, te l’hanno portata via proprio nel momento in cui ti eri deciso a parlare, eh? Avevi in mente di tenerla lì con te, proteggerla, ma non ci sei riuscito” scuote il capo “Ahia… Beh, quella puttanella l’ha scampata grossa”
Knuckles parte dritto verso Adam a testa bassa, con i pugni alzati e i denti serrati. Io e Vector lo afferriamo per le braccia e cerchiamo di tenerlo fermo. Lui combatte, tenta di liberarsi con una forza inaudita, tanto che ci trascina in avanti. Punto i piedi nel terreno, e la stessa cosa fa Vector.
Tails si frappone tra Knuckles e Adam, che tenta di celare un’espressione impaurita.
“Fermo Knuckles! Non farlo. Non dargli questa soddisfazione”
Knuckles respira velocemente e continua a muoversi, ma guarda la volpe negli occhi, e alla fine cede. Io e Vector lo molliamo, ma rimaniamo vicino a lui, cauti. Lui non smette di fissare Adam con sguardo omicida.
“Siamo degli scienziati, mandati qui dal nostro capo” dice Leonard, ignorando Adam che continua a dirgli di non rivelare nulla.
“Chi è questo vostro capo?” faccio io, contento che uno dei due voglia collaborare.
“Si chiama Abigail. La creazione dei robot e la distruzione della vostra Casa sono opera sua. Ha in mente di far scoppiare una bomba sull’intera superficie terrestre e resettare il mondo dall’inizio, con a capo lei e le sue regole”
Fatico a crederci. Che razza di piano scellerato è mai questo?
“E voi perché diavolo obbedite a una svitata del genere?” chiede Knuckles, agitando le braccia.
Leonard china il capo, e così anche Adam, per la prima volta dispiaciuto “Tiene in ostaggio le nostre famiglie. Avete notato come la popolazione sia sparita?”
Tutti annuiamo contemporaneamente.
“Abigail ci ha costretti a trasferire e ibernare tutti quanti, i nostri cari compresi, nella Dimensione Beta. Secondo il suo progetto, verranno rispediti qui una volta che la bomba sarà esplosa”
“Quindi fatemi capire” ripete Knuckles, chiudendo gli occhi “Questa cretina vuole mettersi a capo di una civiltà da lei creata? Siete sicuri di non star obbedendo a una pazza fuggita dal manicomio?”
“Purtroppo ne siamo sicuri. Abigail è un genio, non una pazza” conferma Leonard.
“Anche se” interviene Adam “spesso genialità e pazzia coincidono”
Rosso Malpelo qui ha ragione” acconsente Knuckles, con Adam che lo guarda male “Ma c’è un’altra cosa che vogliamo sapere”
“Due scienziati come voi hanno rapito una nostra amica mentre era insieme a Knuckles. Non sappiamo cosa le sia accaduto” dico io “Voi c’entrate o sapete qualcosa?”
“No” risponde Adam “Se l’hanno rapita è perché Abigail l’ha richiesta. Neanche noi conosciamo a fondo i suoi piani. Non sappiamo neanche dove ha nascosto il pulsante per riportare qui gli abitanti della Terra!”
“Dove si trova Abigail adesso?” chiede Vector, sospettoso.
“Avete presente il laboratorio del Dottor Eggman sull’isoletta in mezzo al mare? È lì. Proprio di fronte all’Emerald Coast” spiega Leonard.
Rifletto tra me e me. Non possiamo presentarci lì improvvisamente. Potrebbe essere un bagno di sangue.
“Possiamo comunicare con Abigail in qualche maniera?” domando.
“Adam ha uno walkie-talkie” propone Leonard. Nel suo spirito collaborativo è palese la sua voglia di uscire da questa storia.
Adam fa una smorfia “E va bene! Dio solo sa se ne usciremo vivi”
“Tira fuori il marchingegno, avanti” esclama Tails.
“Se magari mi slegaste!” protesta Adam.
Io, Knuckles, Tails, Vector e Charmy ci fissiamo.
Infine, Charmy corre a slegarlo, mentre Knuckles gli tiene l’arma puntata davanti “Prova a scappare, e assaggerai il sapore della mia pistola”
“Tranquillo, non ho fame” ironizza acidamente Adam, rimanendo fermo al suo posto. Poi porta le mani alla cintura e afferra lo walkie-talkie. Preme il pulsante rosso a fianco per cominciare la chiamata.
“Pronto? Qualcuno mi sente?” chiama. Ma non segue nessuna risposta.
Per circa venti minuti va avanti in questo modo.
“Non è che le batterie sono scariche?” suggerisce Charmy.
“Ma che stai dicendo? È piena!” ribatte Adam.
“Forse fatica ad agganciarsi perché siamo lontani dal laboratorio” opta Leonard “Continua a riprovare”
E Adam lo fa.
Improvvisamente, sento di nuovo una voce nella mia testa, incredibilmente debole.
Ci sarà pur qualche modo per uscire…’
Sbarro gli occhi.
“SONIC!” urlo, con la mente e con la voce, tanto che tutti si voltano a guardarmi.
‘Shadow! … siete?’
Il contatto è così flebile che le parole arrivano a scatti, ma credo di aver capito la domanda.
‘Siamo nella foresta accanto a Casa della Quercia. Tu dove sei?’
‘Foresta? Chiusi… Eggman... Rouge…’ dice Sonic. Poi, la comunicazione si interrompe.
“Merda!” impreco.
“Hai sentito Sonic?” mi si appropinqua Tails, in pensiero.
“Già. Ma solo qualche parola. Probabilmente siamo troppo distanti da dove si trova lui” dico amareggiato.
Nel frattempo, Adam tenta ancora di agganciare una chiamata.
“Magari sei tu che non ne sei capace” ipotizza Knuckles “Dallo a me”
E così facendo, si sporge addosso ad Adam, che allunga il braccio nel tentativo di non fargli prendere la radiolina; con l’altra mano, invece, spinge via Knuckles da sopra di lui.
“Capo? Capo, mi ricevi?” grida, e poi rivolgendosi all’echidna “E spostati!”
“Toccami un’altra volta e ti stacco quella cazzo di testa” lo avverte Knuckles, con i pugni stretti.
“Suvvia, ragazzi!” esclama Tails, arcistufo di quella situazione.
“CI RINUNCIO!” tuona Adam, gettando lo walkie-talkie a terra, sugli aghi di pino caduti.
Poi, proprio mentre mi porto una mano sotto il mento per riflettere sul da farsi, una voce fuoriesce da quel marchingegno.
“Abigail. Vi ricevo. Passo” risponde una voce. È decisamente quella di una donna.
Adam striscia a terra con tutta la sua forza per raggiungere lo walkie-talkie, ma Knuckles gli assesta un calcio in pieno stomaco e gli punta la sua arma contro. Con una mia sola occhiata, anche Vector posiziona Leonard sotto il suo mirino.
Afferro la ricetrasmittente, schiaccio il pulsante al lato e rispondo.
“Qui Shadow”
Tra una risposta e l’altra ci sono circa cinque secondi di pausa.
“Salve Shadow, è un piacere sentire la tua voce. Peccato non poter fare una presentazione più formale” dice lei.
“Mh” taglio corto “Apri bene le orecchie e vedi di rispondere sinceramente. Lì con te c’è Amy?”
Dall’altro lato, mi arriva una  leggera risata.
“E tu pensi davvero che te lo dirò per bontà di cuore?”
Knuckles viene furiosamente verso di me. Mi fa segno di posizionargli lo walkie-talkie vicino alla faccia. Intanto, continua a fare il cecchino con Adam.
“Ascoltami bene, brutta idiota, tu non ce lo dirai per bontà di cuore, in quanto so che non ne saresti mai capace…”
“Knuckles!” esclama Abigail “Vedo che il tuo rispetto verso le donne è esemplare”
“Verso le donne lo è” ribatte lui “Tu non meriti di essere definita come tale. E se non ci dirai subito se Amy è lì o se sta bene, faremo fuori i tuoi cari scienziatucci da due soldi”
Adam e Leonard si guardano timorosi.
Pausa. Improvvisamente, ho un’idea.
“Chi c’è lì con voi? Voglio che tu mi dica ogni persona lì presente oltre a te e a Shadow” fa lei, allarmata.
Io riprendo in mano la radiolina “Vector, Charmy, Tails, Adam e Leonard ”
“Bene” conferma lei “Molto bene”
“Allora? Ce lo vuoi dire o no?” insisto io.
Abigail fa un sospiro “Amy è qui con me ed è viva. A parte qualche piccolo graffietto, è in perfetta salute”
Vedo le braccia di Knuckles tremare. Ma si ricompone subito, più immobile di una statua di marmo.
“E c’è un’altra vostra conoscenza, qui con me” aggiunge lei, come per assicurare un effetto sorpresa.
Noi ci guardiamo confusi. Chi mai potrebbe trovarsi lì, a parte Amy?
“La vostra amichetta pipistrella” dice Abigail, quasi in risposta alla nostra domanda immaginaria.
“Rouge?! Che cosa ci fa lì? Quando l’hai presa?” comincio a chiedere a raffica.
Knuckles fa di ‘no’ con la testa, come se non ci potesse credere.
“Tranquillo, l’abbiamo rapita durante la missione di sequestro per il Dottor Eggman. Lei non c’entrava nella faccenda. Sta bene” fa nuovamente un respiro “Amy invece mi serve per il mio piano. Deve rimanere qui con me”
“Te lo scordi! E poi che c’entra Eggman in tutto questo?” ruggisce Knuckles.
“Come farai” azzardo “quando dovrai far tornare tutti gli abitanti ibernati senza scienziati a tua disposizione? Quale sarà la tua mossa se, oltre ad Adam e Leonard, li uccidessimo tutti? Il tuo regime di terrore non sarà mai attuato. Sarà solo un piano da falliti”
“Dove vuoi arrivare, riccio?” domanda lei.
“Immagino che tu lo sappia. Uno scambio. Noi ti portiamo Adam e Leonard sani e salvi. Tu, invece, ci ridarai Amy e Rouge vive e vegete” propongo, sicuro di me.
Knuckles e gli altri mi guardano annuendo. Sarebbe davvero un buon piano, sperando che funzioni.
“Me li restituirete voi? O verrà qualcun altro?” chiede Abigail, incerta.
“Perché, chi altro dovrebbe venire, scusa?” faccio io.
“Il tuo gemello, Sonic the Hedgehog. Lui non voglio che metta piede nel mio laboratorio. È troppo pericoloso. Se dovesse vedere la sua ragazza imprigionata qui, scatenerebbe l’inferno, e io non sono disposta a mettere a rischio la mia vita o quella di qualunque altro mio scienziato!”
Arriccio le labbra “E se fossimo solo noi, invece? Ci staresti?”
“Ci devo pensare su” conclude Abigail “Al tramonto ti darò la risposta”
E detto questo, riaggancia. Rimaniamo con lo sguardo puntato sulla radiolina ormai spenta.
“Bene” commenta Leonard “Forse è la volta buona che questa storia finisca”
“Ma sei rimbambito?” lo attacca Adam “Lo sai com’è Abigail. Quella non demorderà mai”
“Forse ci può sempre essere una speranza” interviene Knuckles, abbassando l’arma assieme a Vector.
“Fidati, echidna” ripete Adam con sguardo cosciente “I termini ‘Abigail’ e ‘speranza’ sono come due calamite dello stesso segno”
 






 
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Le ombre della sera non sono ancora calate, e abbiamo trasferito i due prigionieri sulla spiaggia, a qualche centinaia di metri dall’ammasso di pietre fumanti e alberi sradicati che è Casa della Quercia.
“È bello essere usciti da quella selva del cazzo. Ho perso la cognizione del tempo bastardo” dichiara Knuckles.
“È incredibile, non è vero?” fa Tails, fissando il sole che lentamente va a morire dietro il mare “Pensavamo che nessuno si fosse salvato dal disastro. E invece siamo tutti vivi. Questo è a dir poco un miracolo!”
 “Aspetta a parlare così presto, Tails” esclama Vector “Ti ricordo che ogni volta che pensiamo che tutto andrà bene, prontamente subito dopo succede una strage”
Tails e Charmy ridacchiano.
Sono lontano da loro, e anche dai due scienziati sdraiati sulla spiaggia, che sembrano imbalsamati legati in quel modo. Guardo un punto deforme piuttosto lontano da qui, ma che comunque riesco a distinguere. L’isola.
“Funzionerà. Deve funzionare”
Knuckles si è posizionato al mio fianco, con lo sguardo diretto al mio stesso obbiettivo.
“Rouge ed Amy sono lì. Non sappiamo che cosa sono state costrette a subire” dico.
“Spero per Abigail che stiano bene” sibila lui tra i denti “Ma che cosa potrà mai volere da Amy? Perché le serve per portare a termine il piano? Non riesco a capire”
Tutto a un tratto, un fischio possente mi riempie il cervello.
“Ma che diavolo?!” sbraito, portandomi le mani alle orecchie “Sonic, sei tu?”
‘Shadow! Finalmente ti sento bene!’ la voce di Sonic è stanca, ma euforica.
‘Dove sei, Sonic? Non ho capito niente, prima’
Lui fa un respiro ‘Siamo andati al carcere di Station Square per parlare con Eggman. Pensavamo che le sparizioni e l’attacco fossero per causa sua, invece non è così. Un gruppo di uomini con un passamontagna hanno chiuso me, Cream ed Espio in una delle celle, e hanno rapito Egghead. Quando Rouge ha tentato di aiutarci, hanno portato via anche lei. Siamo chiusi qui da troppo tempo, Shadow. Non ne possiamo più!’
‘Sonic, ho trovato Knuckles’  lo interrompo.
Sonic trattiene il respiro ‘Oh mio Dio, davvero?!’
‘Davvero. E io so chi c’è dietro tutto questo’ rispondo.
In fretta, cerco di raccontargli la storia di Adam e Leonard e gli altri scienziati che hanno rapito Rouge, di Abigail, della bomba, delle ibernazioni nella Dimensione Beta e della nuova dittatura che ha in mente di creare.
‘Io… non so davvero cosa dire’ afferma lui, sinceramente sconvolto.
Io sorrido ‘Aspetta di sentire questo: Amy è viva. Sta bene’
Sento Sonic fare un verso strozzato. La sua voce si fa acuta e tremante. Qualcosa mi dice che sta piangendo.
‘Che cosa? Come lo sai? Dov’è?!’
‘L’ha rapita Abigail, proprio come ha fatto con Rouge, solo un po’ di tempo prima’ gli spiego, mentre lo sento tirare su col naso ‘Era fuggita da Casa della Quercia con Knuckles. Abigail dice che da Amy dipende la riuscita del suo piano’
Il respiro di Sonic diventa pesante e frequente ‘Ma come… Dobbiamo riprenderle con noi, lei e Rouge. Ma come possiamo fare?’
‘A questo proposito, Sonic’  lo avverto ‘Ho fatto una proposta ad Abigail. Le ho detto che le avremmo restituito Adam e Leonard vivi se lei ci avesse ridato in cambio Amy e Rouge’
‘Fantastico!’ esulta lui ‘Ha detto di sì?’
 ‘Non ancora… lei non vuole che venga anche tu a salvarle. Saresti troppo pericoloso’
‘Che cosa?! Non ci penso nemmeno! Io voglio vedere Amy subito!’ protesta Sonic, indignato.
‘Sonic, pensaci bene. Potrebbe essere la nostra unica possibilità per recuperarle’ tento di convincerlo.
Lui non risponde. Sono sicuro che il suo cervello stia lavorando come una macchinetta in questo istante.
‘Va bene’ risponde ‘Io ci sto. Ma a una condizione. Voglio che uno di voi venga a liberarci, così verremo ad aspettarvi tutti fuori dal laboratorio. Nel frattempo, io e te continueremo a comunicare tramite telepatia’
‘D’accordo. Adesso dobbiamo soltanto rimanere in attesa di una risposta da Abigail. Ci sentiremo presto, Sonic’  lo saluto.
Chiusa la connessione, guardo gli altri in faccia. Li aggiornerò, e poi attenderemo.

 
 



 
 
 
 
 
AMY
 
 
 




 
 
 
“Dannazione Amy, ti rendi conto?” grida Rouge, scrollandomi “Knuckles è vivo per certo!”
“Rouge, sta’ attenta!” la rimprovero.
“Uh, scusa, mi ero dimenticata del tuo braccio” si giustifica, mortificata.
Esatto, proprio così. Il mio braccio è fuori uso. Poche ore fa, Eric e Max me lo hanno ingessato, ed è così pesante adesso! Tuttavia, capisco l’atteggiamento eccitato e fremente di Rouge. Aver sentito la voce di Knuckles ha provocato la stessa reazione anche a me. Forse non è detta l’ultima parola. Magari c’è ancora qualcosa che si può fare.
“Forse tra poco sarà tutto finito” suggerisco, emozionata, sdraiandomi sul letto accanto a Rouge.
“Ne usciremo insieme, Amy. Come abbiamo sempre fatto” mi rassicura lei.
È davvero la sorella maggiore che non ho mai avuto, e io sono grata di aver superato la nostra precedente antipatia. Non ci permetteva di visualizzare il magnifico rapporto che si sarebbe venuto a creare tra di noi.
Di colpo, il rumore metallico della porta che si apre ci fa alzare il capo. Abigail entra nella stanza.
“Possiamo parlare, Amy? Ci vorrà solo un secondo”
“Okay” rispondo, alzandomi dal letto. Rouge mi stringe la mano un’ultima volta, e poi usciamo dalla camera.
Mi porta nuovamente nel suo ufficio, ma stavolta, Eggman non è all’interno.
Quando si siede al di là della scrivania, mi appiattisco sulla sedia per timore di ciò che sta per dire.
“Ho parlato con i tuoi amici” afferma “Tengono in ostaggio Leonard ed Adam, due dei miei scienziati più competenti”
Un impeto di orgoglio verso i miei compagni mi smuove lo stomaco come farfalle svolazzanti.
“Ho sentito la voce di Knuckles, prima”
“Sì” conferma lei “Erano lui, Shadow, Tails, Vector e Charmy. E so che non mi hanno mentito, in quanto li ho controllati attraverso il mio monitor”
“Okay. E quindi, mi hai chiamato qui per cosa? Farmi agognare la libertà ancora di più?” dico sarcasticamente, incrociando le braccia al petto.
“Mi hanno offerto uno scambio. Adam e Leonard per te e Rouge” continua, come se non avessi proferito parola.
Improvvisamente, i miei occhi si fanno molto più vigili.
“E tu che cos’hai risposto?”
Lei sospira “Devo dare una risposta, in effetti”
“Che sarebbe?” insisto, veemente.
“Non sono sicura di voler rischiare. I tuoi amici sono pericolosi. Specialmente quel Knuckles. Non mi dispiacerebbe farli fuori e porre fine al pericolo” annuncia quella, semplicemente.
Scatto immediatamente in piedi “Non deve succedere NULLA a Knuckles, né a nessuno di loro!”
“Che gesto altruistico e premuroso da parte tua, ma io non la penso allo stesso modo” mi liquida muovendo una mano “Devo pensare a me, capisci? Il mio piano deve riuscire a tutti i costi”
“Vuoi far vedere a tuo padre il vero significato di rimpianto. Vuoi umiliarlo fino alla fine. Dico bene?” faccio io, rimettendomi seduta.
“Non ci sarebbe niente di più bello di quella dolce vendetta” canticchia Abigail, sorridendo.
Io scuoto la testa “Quindi quello che hai detto prima sull’essere felice di non aver avuto un padre come lui non era vero”
“Certo che lo era! Perché dici così?” domanda lei, con una punta di confusione.
“Se fosse vero come dici, allora perché insistere tanto nel voler diventare come lui?” le chiedo “Quando il tuo progetto sarà realizzato, pensi che tutti gli umani sottomessi ti ameranno o ti vedranno come un capo? No. Ci saranno odio puro ed astio nei tuoi confronti. Soltanto quelli”
Abigail sbuffa “Ti trovi nel posto sbagliato se pensi di farmi la lezione di morale”
“E invece mi trovo proprio nel posto giusto, Abigail. Ho visto il tuo sguardo quando Eggman ti ha provocato dicendoti quelle cose orribili, prima. La tua espressione era sgomenta perché anche tu sai di non essere come lui ti ha rappresentata in quelle parole tremende” obietto, determinata.
Abigail china il capo e fissa il pavimento.
“Sei capace di grandi cose, Abigail. Ma non devono essere per forza malvagità .Tu sei un genio, quindi prova ad utilizzare le tue capacità per fare del bene, e non solo per i tuoi scopi personali. È troppo facile credere che le proprie azioni siano benevole solo se sono vantaggiose per noi stessi” continuo.
Lei si porta le mani in faccia, soffiando.
“Io non voglio che qualcuno mi ricordi come un’egoista che non ha fatto il meglio che poteva con il suo talento… e tu?” concludo, infine.
Abigail rimane silenziosa per cinque minuti interi, e io non emetto un fiato un’altra volta. Ci ho provato. Evidentemente, non tutti cambiano idea. Aveva ragione Rouge: devo smetterla di vedere la bontà in tutti.
Mentre mi alzo per raggiungere la porta e tornarmene nella mia stanza, Abigail parla.
“Faremo lo scambio”
Mi volto con stupore “Dici sul serio?”
Abigail cammina verso di me “Sì. Mi duole ammetterlo, ma hai ragione. Non voglio diventare una persona come lui. Io sono superiore e so che posso fare meglio di così. Non c’è alcun bisogno di combattere. Perciò acconsentirò a cedere te e Rouge”
Un sorriso mi si apre sulle labbra “Grazie, Abigail”
“D’accordo, ma sappi che se vedo tirare fuori ai tuoi amici anche una sola arma, faccio saltare loro le cervella” mi avvisa, aprendo la porta.
“Tranquilla, sicuramente loro staranno pensando la stessa cosa” le assicuro, andando fuori.
È fatta. È finita. Ce ne andremo di qui e rivedrò Sonic. Tornerà tutto come prima.
 

 




 
 
TAILS
 
 





 
 
 
Il sole è calato.
Shadow ha appena finito di riportarci la conversazione mentale avuta con Sonic.
Pensare a lui mi fa stringere lo stomaco. Nessuno può capire quanto mi manchi il mio migliore amico.
“Quindi, chi andrà a liberare Sonic?” chiede Knuckles.
Sto per offrirmi volontario, ma qualcuno mi precede.
“Ci vado io, così rivedrò anche Cream” dichiara Charmy.
Vector lo guarda preoccupato “Piccoletto, sei sicuro? Non è un viaggio breve da qui al carcere…”
“E potresti trovare dei robot, magari” aggiungo io.
“State tranquilli” dice duramente Charmy “So correre veloce e avrò la mia arma. Solo perché non ho le ali non significa che io non ce la possa fare”
“Nessuno lo stava insinuando..” commenta Shadow.
“Perfetto. Allora è deciso. Li libererò io e verremo ad aspettarvi fuori dal laboratorio” conferma l’apetta.
Tutti, sebbene un po’ titubanti, acconsentono.
“C’è qualcuno? Shadow, Knuckles?” dice improvvisamente Abigail dallo walkie-talkie.
“Svelto, Shadow!” esclama Leonard.
Shadow risponde immediatamente “Parla Shadow, i due prigionieri stanno sempre bene. Verremo soltanto noi a ridarteli”
“Bene” conferma lei “Accetto la vostra proposta. Ci vediamo domattina qui al laboratorio non appena il sole sarà sorto. Non tirate fuori armi o farò una strage. Intesi?”
Vedo Knuckles che annuisce freneticamente e stringe la sua arma.
“Intesi” ripete Shadow, riattaccando.
Osservo la stella di Cosmo che si comincia a intravedere accanto a quella di Omega, alte in cielo.
Ormai manca poco.
Siamo pronti.
  
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