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Autore: acvxht    14/07/2015    2 recensioni
Are you mine? Are you mine tomorrow, or just mine tonight?- ripetei la strofa fino alla fine, lasciai andare anche l'ultimo accordo, voltai la testa verso Calum che cantava in parte a me, i nostri sguardi si incrociarono, non so perchè, non so come, allo stesso tempo girammo la tracolla, in modo che non ci fossero strumenti fra di noi, mi attirò a se premendo le labbra sulle mie. Vi assicuro che era come respirare di nuovo, una boccata d'aria fresca, me ne fregai del fatto che più di cinquanta persone aveva gli occhi fissi su di noi, era quello che volevo e niente e nessuno avrebbe rovinato quel momento.
-Are you mine?- mi sussurrò vicino alle mie labbra.
-I wanna be yours- sussurrai a mia volte rincastrando le labbra sulle sue.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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38. Independence Day

Countdown: Just 1 chapter until the end

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Narratore esterno

Calum se ne stava seduto scomposto sul divano con il telefono in mano, troppo preso dai pensieri per prestare veramente attenzione alla home di Twitter.
Ormai tutti avevano notato che c'era qualcosa di strano in lui, ma nessuno sapeva la verità, eccetto Michael.
Sarà stata la lontananza da casa, lo stare continuamente sotto i riflettori... Erano cose alle quali Calum non era abituato così come tutte quelle feste e tutte quelle tentazioni. Da un lato si sentiva tremendamente in colpa, ma dall'altro si diceva che quella fosse la cosa giusta da fare in modo da non pensarci e vivere la sua nuova vita al meglio.

E se per Calum in fin dei conti non era poi così difficile sviare i pensieri, Michael non riusciva a pensare ad altro, se non quello che aveva fatto il moro, non riusciva a spiegarsi come avesse fatto a non fermarlo o anche solo a stare zitto. Ormai non c'era più nulla che potesse fare per sistemare le cose.


Dopo le prime settimane di lontananza da Calum, che si sa sono le peggiori,
ora, a quattro mesi di distanza, Alex aveva continuato la sua vita normalmente, apportando alcune modifiche che riguardavano il lavoro per tenere la mente occupata.
Di lì a poco il tour in Europa sarebbe terminato anche se i ragazzi non sarebbero dovuti tornare, o almeno questo era quello che pensavano Alex ed Abby.
Per quest'ultima la situazione non era molto diversa però gli esami l'aiutavano a distrarsi. Avrebbe voluto con tutta se stessa, riabbracciare anche solo per un secondo Ashton, pur sapendo che ci sarebbero rivoluti mesi per riabituarsi alla sua mancanza, di certo i ricordi e le foto non aiutavano, sembravano essere li solo per ricordarle quanto fossero lontani, non solo il suo ragazzo ma anche il suo migliore amico. Sapeva che sarebbe stato difficile, ma non pensava così tanto, doveva resistere ancora un po' e avrebbe potuto rivederli.


Calum's pov

Era da un po' che ci ronzava per la testa l'idea di fare una sorpresa alle nostre famiglie, anche se l'idea di rivedere Alex, oltre a rendermi felice, mi spaventava, avevo paura che scoprisse ciò che avevo fatto, o peggio, avevo paura che Michael parlasse, non glielo avrei perdonato. Non volevo che una cosa così stupida rovinasse un'amicizia e un rapporto. In quel momento entrò Mr. ho i capelli verdi.
-Calum, quando pensi di dirglielo?-
-Dire cosa?- risposi con un'altra domanda anche se sapevo esattamente di cosa stava parlando.
-Non fare il coglione, sai benissimo di cosa sto parlando...-
-Oh andiamo Michael, è così necessario che lo sappia?-
-Mi prendi per il culo?!-
-Non mi sembrava una cosa così grave...-
-Okay Calum, o glielo dici tu o glielo dico io, è una tua scelta...-
-Mi stai minacciando?- chiesi retoricamente, era chiaro che lo stava facendo.
-No, è solo un avvertimento, ricordati che è di mia sorella che stiamo parlando.-
-Va bene, farò in modo che scopra tutto...- probabilmente mi sarei pentito di quello che avrei fatto di lì a poco.


Mi fiondai sotto il porticato, vista la pioggia insistente, cercando disperatamente le chiavi. Aprii la porta buttandomi letteralmente in casa, mi guardai intorno, alla ricerca di un qualche segno di vita. Era seduta sul divano e stava guardando un film.
Non appena la vidi mi sentii una merda, pentendomi all'istante di ciò che avevo fatto, dire che volevo buttarmi nel Pacifico era dire poco, ma ora non potevo fare più nulla. Mi si buttò fra le braccia, non riuscendo a credere che ero lì.
-M-ma tu...non dovevi essere...- scoppiò a piangere, stringendomi di più.
-Sorpresa, piccola-
La strinsi a me e la baciai con foga, non avete la minima idea di quanto mi fossero mancate le sue labbra. Mi distanziai un po' da lei, guardandola finalmente negli occhi. L'abbracciai nuovamente con più forza, finché non sentii qualcosa grattarmi la gamba, guardai in basso, o ero drogato o c'era un Bulldog francese completamente nero i casa mia.
-Alex?-
-Si?-
-Ma 'sto coso?-
-Ehi! Non maltrattare Calum!-
-Ma non mi sto maltrattando!-
-Non parlavo di te, idiota, parlavo del cane.-
-Aspetta, il cane si chiama Calum?-
-Si? Qualche problema?-
-Perchè devo chiamarmi come un cane?!-
-Perchè ha la faccia da te.- mi rispose, prendendo in braccio il cucciolo e mettendolo a pochi centimetri dalla mia faccia, già lo adoravo.
Riposò Calum a terra e fu lì che mi accorsi del casino che regnava in casa. Era ovvio che non si aspettava di vedermi.
-C'è qualcosa da bere?- chiesi avvicinandomi al frigo e aprendolo.
-Bhè, probabile...- presi una bottiglia d'acqua e ne mandai giù un sorso, non era acqua.
-Alex! Perchè hai sostituito l'acqua con la vodka?!- scoppiai a ridere, notai altre bottiglie di birra e i barattoli di Nutella vuoti.
-Bhè... non lo so, ci sarà finita lì per caso...-
-Alex...- l'ammonii.
-Senti che male c'è?-
-Ma si, cosa vuoi che sia è solo vodka liscia.- ignorai la cosa e la baciai con più trasporto di prima, prendendola in braccio e appoggiandola sul bancone della cucina, strapieno di posaceneri pieni.
-Calum, mi sei mancato-
-Anche tu piccola, non sai quanto- dissi continuando a baciarla, mi appoggiò le mani sul petto, arrivando poi all'orlo della mia maglia, me la tolse, buttandola a casaccio sul tavolo. Mi avvolse le gambe intorno alla vita, avvicinandomi maggiormente a lei. Capii subito dove voleva arrivare, la presi in braccio e la portai in camera da letto. Aprii la porta con un calcio, appoggiai Alex a terra, la quale non perse tempo prendendomi le mani e portandomi con lei sul letto. Si mise a cavalcioni su di me, e in quel momento mi venne di nuovo in mente quello che avevo fatto, lo so che non il momento giusto per pensarci o per trovare una soluzione, ma i sensi di colpa mi stavano uccidendo, probabilmente si accorse che qualcosa non andava perchè smise di baciarmi e mi guardò seria prima di parlare.
-Tutto bene?-
-Si, tutto a posto-
-Sembri distante- provai nuovamente a concentrarmi su di lei togliendole il maglione di lana. Tornai a lasciarle piccoli baci sul collo insistendo poi su un punto preciso, la sentii ansimare, socchiudendo gli occhi. Mi allontanai bruscamente quando appoggiò la mano sulla mia erezione, delicatamente mi slacciò la cintura e con calma straziante mi sbottonò anche i pantaloni. Mi baciò di nuovo muovendo il bacino contro il mio, la portai sotto di me con un movimento deciso, cogliendola alla sprovvista, ora toccava a me giocare. Le tolsi con non poca fatica gli skinny che indossava.
-Sei bellissima...- arrossì, potevo giurare di non aver mai visto una ragazza più bella, non potei fare a meno di sentirmi male per quello che le avevo fatto. Ingoiai il groppo che avevo in gola. Le slacciai il reggiseno notai che, nonostante tutte le notti che avevamo passato insieme, tutte le volte che l'avevo vista nuda, si imbarazzava ancora. Le diedi un tenero bacio sulla guancia, sorridendole in modo confortante, poco prima di toglierle anche gli slip blu che indossava.
-Calum...-
-Dimmi...- mi tolsi anche i boxer, pronto ad entrare dentro di lei.
-Ti amo...- nascosi la faccia nell'incavo del suo collo, per nascondere gli occhi lucidi, mentre mi spingevo verso Alex, mi si aggrappò alla schiena, lasciandomi un bacio sulla spalla. Non c'era sensazione più bella, nonostante tutto solo lei mi faceva sentire così bene. Solo con lei riuscivo ad essere del tutto me stesso, senza aver paura di sbagliare.
-Cal...- sussurrò a denti stretti dopo l'ennesima spinta. La guardai mentre inarcava la schiena, piantandomi le unghie nella pelle. Aumentai la velocità, i nostri respiri, i nostri gemiti, si univano, ero al limite anche io, mi lasciai trasportare dal momento.
-Hope...- sospirai mentre venivo. Si mosse bruscamente sotto di me, spingendomi di lato.
-Cosa hai detto?- mi chiese sibilando, i suoi occhi erano ormai ridotti ad una piccola linea, tanto gli strizzava. Ripercorsi mentalmente il momento, non potevo averlo detto...
-No...no, Alex, non volevo, mi dispiace sul serio- provavi ad avvicinarmi, ma lei era già scattata in piedi.
-Con le tue scuse mi pulisco il culo, chi sarebbe questa Hope?- domandò marcando il suo nome con disprezzo, non risposi, non sapevo cosa dire, ero rimasto senza parole dal mio stesso comportamento.
-Calum? Rispondimi.- insistette alzandomi il viso poco delicatamente con la mano, non aveva gli occhi lucidi, era incazzata, tanto, e non potevo fare nulla per farla calmare, ormai la cazzata l'avevo fatta.
-Okay, come preferisci.- si infilò la maglietta andando verso la porta, dal momento che avevano suonato il campanello. Sapevo cosa mi aspettava, era lei, era Hope. Le avevo detto io di venire a casa mia, era l'unica idea che, in quel momento, poco prima di prendere l'aereo per tornare a casa, mi era venuta in mente, e mi era sembrata geniale. Neanche da ubriaco avrei ragionato così, non so cosa mi fosse successo in tour, ma stavo perdendo Alex...

Alex's pov

Sbuffai cercando di tenermi dentro tutta quella rabbia, aprii la porta, svelando una ragazza, indossava una canottiera che a mala pena conteneva quelle tette molto probabilmente rifatte e sopra una felpa. Era mora, capelli perfettamente lisci, era truccata, tanto, gli zigomi erano troppo sporgenti per essere naturali. La guardai dall'alto in basso, sapevo chi era... Ma decisi comunque di chiedere.
-E tu saresti?- domandai con sufficienza.
-Io sono Hope... e tu?- mi fissò con lo schifo negli occhi.
-Bhè, io sono la ex ragazza di Hood, me ne stavo giusto andando.- in quel momento spuntò Calum dalle scale, quando ci vide si precipitò giù.
-E perchè sei ancora qui se sei la sua ex?-
-Perchè sono la sua ex da circa due minuti.-
-Oh, quanto mi dispiace, sul serio... Comunque ciao Cal...- mi sorpassò, prendendosi la libertà di entrare in casa, raggiunse Hood che stava fissando la scena, senza metterci becco.
-E' per colpa tua se ci siamo lasciati lurida puttana!- non ce la facevo a trattenermi, era più forte di me.
-Come mi hai chiamata? Cal, vedi di mettere il guinzaglio a questa cagna.- non ci vidi più, la presi per i capelli, sempre che non fossero extecion, la buttai per terra. Si rialzò dopo pochi secondi. La spinsi contro il muro.
-Calum, fai qualcosa...-
-Hope, voglio sapere perchè sei qui.- le chiese con serietà.
-Come perchè sono qua, me lo hai detto tu, prima di arrivare a Sydney...- aveva perso il tono oca starnazzante, era seria ora.
-E poi, neanche lo sapevo che stavi insieme a qualcuno, non ne hai mai fatto parola...-
-Stai zitta!-
-No, io non sto zitta perchè adesso per colpa mia vi siete lasciati, anzi è solo colpa tua!- vidi Calum scattare in avanti e tirarle uno schiaffo che risuonò per tutta la stanza, portai le mani davanti alla bocca, scandalizzata, mentre Hope si accasciava sul pavimento.
-Mi fai schifo! Non pensavo arrivassi a tanto, non da mettere le mani addosso ad una ragazza!- dissi aiutando Hope ad alzarsi, in fin dei conti non era colpa sua, lei era all'oscuro di tutto.
-Hope, mi disp...-
-No Calum! Sarò anche una groupie ma non mi faccio trattare così. Scordati di me.- detto questo se ne andò definitivamente, sbattendo la porta. Dopo di che tornai in camera a mettere le mie cose dentro un borsone. Ancora facevo fatica a realizzare quello che era appena successo. Non poteva a vermi tradito, non poteva aver detto il suo nome mentre scopava con me, non poteva aver picchiato una ragazza.
-Alex? Cosa stai facendo?-
-Non è ovvio? Me ne sto andando, non voglio passare un secondo di più qui con te! Vale la stessa cosa che ha detto Hope, dimenticami.- lo lasciai da solo in mezzo alla sua stanza e ritornai a casa.

Entrai nell'appartamento sbattendo la porta, ignorando il fatto che ci fossero Luke, Ashton e Abby sul divano.
Corsi in camera lanciando il borsone per terra e il cane sul letto, non prima di chiudere la porta a chiave.
Presi il computer e cercai di non pensare a niente guardando delle immagini su internet e fu lì che mi venne un'idea, non potevo più restare in quella città, avevo bisogno di cambiare aria, così prenotai un volo per il giorno dopo, solo andata, presi la valigia e iniziai a riempirla con le mie cose, in fondo ci nascosi il biglietto, nessuno doveva sapere dove sarei andata, o almeno per ora.
Sentii bussare alla porta.
-Alex, apri- disse Abby con tono quasi normale.
-....-
-Alex, apri questa fottuta porta! Non me ne vado e lo sai-
-...-
-Okay Alex o la apri tu o la apre Ashton, si beh non riesco ad aprirla io.... a te la scelta-
-Okay- risposi alla fine.
-Mi spieghi che cazzo succede?! Sei entrata come una pazza, hai lanciato il cane... Alex cosa stai facendo?- disse Abby richiudendo la porta.
-Sto facendo le valige non vedi?-
-Okay, ma non riesco a capire perchè, non mi vedi da più di una settimana e reagisci così...-
-Non è colpa tua Abby-
-Se mi facessi la cortesia di spiegare... e poi dove vai con tutta quella roba?- non risposi, non volevo ritornare sull'argomento.
-Va bene, quando avrai voglia mi dirai che cosa è successo... -
-Calum- dissi quando le lacrime cominciarono a scendere.
-Pezzo di merda lo sapevo che centrava lui.- mi lasciò sola uscendo dalla mia stanza e andando, probabilmente a fare un interrogatorio ai ragazzi, che erano rimasti in sala.

Abby's pov

-Adesso mi spiegate che cosa sta succedendo e che cosa ha fatto Calum?!-
-Come facciamo a saperlo?-disse Ashton sulla difensiva.
-Luke? Lo so che sai qualcosa-
-… eh va bene, Calum ha.. tradito Alex quando era in tour con una groupie-
-Cosa ha fatto lui?! E poi voi sapevate tutto e non avete detto niente?-
-Veramente noi sospettavamo, ma è Michael quello che sa tutto-
Sentii un vaso cadere,mi girai di scatto e vidi Alex sconvolta.
-Alex aspetta-
-No Abby- e si rinchiuse in camera.
La mia rabbia non aveva limiti.



N.a. Ciao ragazze, I'm back! E' stato
particolarmente duro e impegnativo
scrivere questo capitolo, motivo per
il quale, la mia cara amica @bxrith
su Twitter, e si, ti sto facendo pub-
blicità, quindi ringraziami! Non ho
molto da dire, se non che mi è salito
il crick scrivendo questo capitolo...
Okay, me ne vado e non tiratemi
contro nulla, mi scuso ancora....
Un bacio xX Vittoria :)

Un ringraziamento speciale a tutte coloro
che hanno aggiunto la storia alle seguite o
alle preferite.
Ma un grazie di cuore, a voi, che recensite.
Vi adoro.
xX Vttoria
   
 
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