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Autore: CescoMephisto46    14/07/2015    0 recensioni
Le storie... Le storie delle persone nascono per qualche strano segno del destino... Quando ti ci ritrovi a viverle è il dono più bello che la vita possa darti... Quando terminano invece, è sempre duro accettarlo... Ma chi ci dice che esse non vengano ricordate in futuro?... O che abbiano un esito bizzarro successivamente?... La vicenda che mi ritroverò a scrivere racconta l'esito di alcune di esse.
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente gli ultimi tre del gruppo raggiunsero gli altri in biblioteca, dove avevano appuntamento.
Roy aveva incontrato per la strada i nostri Miro e Isa, che erano partiti insieme.
Roy tornava dalla sua ultima riunione della band scolastica dove suonava, mentre gli altri due stavano quasi tutto il tempo insieme per un motivo ben preciso.
Questo motivo non centra con relazioni sentimentali particolari... I due non potevano averne pk erano cugini, quasi fratelli.
Il passato di uno dei due è stato veramente difficile, ricco di imprevisti e problemi, mentre l'altro ha sempre vissuto serenamente, e appena ha potuto, ha aiutato il cugino in difficoltà con tutte le sue forze.
Quindi il loro rapporto si basava sulla riconoscenza e su una specie di fratellanza... Miro non aveva più niente, gli restava solo Isa e la sua famiglia.
Miro ha sempre vissuto coi i suoi genitori da piccolo, era figlio unico, ma le sue compagne di classe Ruth e Ori gli sono sempre state accanto.
Così sono cresciuti i tre, sempre insieme, e la sua unica cugina completava il bel gruppo.
Miro è sempre stato un tipo orgoglioso, che proferiva un grazie solo quando era estremamente necessario, e non recava importanti doveri a nessuno...
Nemmeno ai genitori, in nessun momento, fino alla fine dei loro giorni. 
Era troppo giovane per perdere i suoi genitori, e questi ultimi avevano troppi doveri per ammalarsi e lasciare solo Miro. 
Miro non aveva idea che la sua vita dal quel momento in poi sarebbe cambiata, e il tutto fu facilitato dalla grande umanità dei suoi zii... I genitori di Isa, che lo accolsero in famiglia sin da subito.
Ed è cosi che la sua relazione con Isa divenne qualcosa di speciale, e la riconoscenza del nostro ragazzo nei confronti di persone così uniche era infinita.
Eccoli li i nostri amici che fra una parola e l'altra si avvicinavano sempre più alla biblioteca, e a nessuno dei tre riusciva di frenare un sorriso che partiva spontaneo, tanta era la gioia di stare insieme.
Visti Goran, Ruth e gli altri già li, affrettarono il passo impazienti di salutarli e di conoscere, l'ormai sempre più vicino da eseguire, programma.
Dopo i convenevoli allegri, il desiderio comune ormai era uno, e la nostra Ruth non poteva fare altro che accontentare i presenti descrivendo le tappe della loro prossima escursione.
L'attenzione di tutti si concentrò al massimo su un unica voce, ovvero quella di Ruth che dopo essersi schiarita, e dopo che lei stessa faceva fatica a nascondere l'eccessiva salivazione che quasi dava vita a quel rigagnolo di bava, che caratterizza come sempre un momento di eccitazione, diede vita a quel momento di sfogo che soddisfò tutti riguardo le aspettative delle leggende importanti su cui investigare. 
Ed è così che cominciò la narrazione delle tre fondamentali e più accreditate leggende del luogo...
-"La vicenda nasce un'ottantina di anni fa, quasi un secolo, ma per meglio dire... La protagonista della vicenda nacque in quel periodo, ed era considerata da tutti come una ragazza parecchio intelligente.
Il suo nome era Celestia, ma per comodità l'abbrevieremo con Celes.
Celes era figlia di genitori abbastanza benestanti, e viveva in una modesta casa alla periferia della vecchia Anavio.
Sin da piccola la sua figura era ritenuta importante grazie a quella particolare intelligenza, che la faceva competere con gli altri in modo agevolato, e per la quale era quindi sempre un passo avanti.
Senza però, negare la sua ovvia infantilità dovuta alla sua età... Dato che aveva solo 6 anni quando fu presa d'occhio da una bizzarra figura.
La leggenda narra che quella figura altro non era che il demone Gremori in cerca di un'altra vittima o un seguace, e la nostra Celes faceva al caso. 
Gremori si manifestò direttamente alla ragazza, che dimostrò la sua intelligenza attraverso un modesto controllo, senza quindi sorprendersi di vedere quella figura ad occhio nudo.
La nostra Gremori sorpresa di ciò decise di intavolare un contratto, il cui esito dipendeva dal completamento di alcuni obbiettivi.
Il premio che sarebbe andato a Celes per aver seguito il contratto, sarebbe stato uno smisurato potere, che andava a colpire direttamente gli interessi della nostra ragazza.
Tutta la sua intelligenza aveva un lato positivo, ma allo stesso tempo uno ancor più negativo...
Il risultato della vicenda, furono tre vittime e un oggetto, attraverso il quale sembra sia rimasta bloccata in terra un anima che non trova pace..."
-"Un'altra vicenda accadde più o meno ai tempi di Celes... Questa volta vide implicati luoghi, personaggi, e risultati diversi. Tutti rivolti ad una scommessa...
Il nostro personaggio principale era un barone d'alta borghesia che possedeva un largo patrimonio di cui usufruire, e che aveva quindi molto tempo libero per fare ciò che più gli andava. 
Viveva in un castello confinante alla città di Anavio, ma parecchio distante e il suo nome era Ivan Fane.
Egli aveva l'abitudine però, di trascorrere il suo tempo con le donne più conosciute della città, con cui animava le sue serate, e che possedevano a loro volta un'importante ricchezza.
Al tempo stesso accettava sfide di altri baroni o importanti uomini, che ammazzava senza alcun riguardo dopo aver vinto.
Aveva dunque un atteggiamento che non stava bene a nessuno in città... Nemmeno al nostro demone di turno.
Gremori cercò di abbindolare il barone, che non si tirò indietro, e gli promise di essere sua ad una sola condizione... 
Ivan doveva batterla ad una sfida con la spada, dopo il quale avrebbe potuto fare quello che voleva con il corpo della bella Gremori.
Ma la sfida non fu leale e non ebbe un esito previsto, un'altra anima rimase bloccata nel nostro mondo..."
-"Per quanto riguarda la nostra ultima leggenda si sa poco, ma essa si basa completamente su un gioco crudele che fu elaborato da una strega.
Il nome di questo gioco era "La bambola d'ossa" e coinvolse una coppia di gemelli, di nome rispettivamente Siro e Sara, che vissero in una modesta casa che comprendeva una piccola attività molto importante di tessuti, al centro della città di Anavio, gestita sempre dai due.
I due parteciparono al gioco della strega, che li aveva minacciati di morte, e l'unica cosa che rimase di entrambi fu appunto una bambola d'ossa che assomigliava sorprendentemente alla ragazza gemella.
La leggenda fu poi attribuita alla strega Laura Murmur... Sottoposta del demone Murmur, altra entità caratteristica della città."
Raccontando la prima parte delle leggende che li avrebbe riguardati, Ruth faceva fatica a nascondere la difficoltà nel leggere un programma ben ordinato, ma frastagliato di desideri dell'amica Ori, scritti in modo disordinato, che la nostra appassionata preferiva leggere in un secondo momento.
Questo perchè dopo aver chiarito i giorni in cui avrebbero visitato i luoghi, restavano delle ultime decisioni da prendere tutti insieme in un secondo momento, e sarebbe stato allora che la nostra impulsiva avrebbe letto i suoi desideri con il permesso di Ruth.
La gioia e l'interesse erano forti in tutti i presenti e i ragazzi si avviarono verso le loro abitazioni, dopo aver fissato il secondo appuntamento fuori scuola per il giorno seguente.

Angolo scrittore: 
Ciao a tutti bella gente!
Mi scuso per la lunghissima introduzione dei personaggi e delle leggende, ma ci tenevo veramente tanto. Per la parte un tantino più avvincente dovrete aspettare poco, dato che sarà la prossima ad essere caricata.
E mi raccomando se vi interessa la storia, nel bene o nel male, recensite così capisco il vostro interesse.
Un forte saluto...
-Cesco :3 
   
 
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