Uno sconsolato
Naruto strascicava i piedi calciando qualche sassolino, pensava e rifletteva su
ciò che aveva scritto Hinata su di lui “Queste parole per dirti in maniera mia
che ti amo alla follia Naruto sei la mia poesia”. Si mise le mani in tasca e ci
trovò un bigliettino ripiegato. Lo aprì e con sua grande sorprese scoprì un
disegno e una frase…
“Scusa se da quando ti ho visto non ho
fatto altro che pensarti
Scusa se poco a poco ho cominciato ad
amarti.
Scusa se ora sei protagonista dei miei
sogni
Se ti sento nell’aria e nei caldi raggi del
sole
Scusa se quel giorno mi sono innamorata di
te.
Naruto sei la mia vita… ti voglio bene…”
Naruto rimase
sconcertato a leggere quelle parole, non si aspettava una cosa del genere da
Hinata pensava che fosse una cosa passeggera ma
poco a poco si stava rendendo conto che la ragazza lo amava a fondo e da
molto, molto tempo.
Il figlio del
quarto Hokage era disorientato da tutte quelle parole, quei disegni, quelle
frasi per lui così enigmatiche.
Ma aveva preso una
decisione si sarebbe dichiarato a Hinata e aveva in mente un modo tutto suo per
farlo…
Silenzioso e
discreto si avviò verso l’ufficio del quinto Hokage con la richiesta di un
viaggio.
Hinata era stesa
sul letto a contemplare il soffitto e si chiedeva se Naruto avesse aperto il
bigliettino che gli aveva infilato in tasca prima di buttarlo, forse era stata
troppo dura ma Naruto doveva capire che lei faceva sul serio e che non poteva e
non voleva essere usata come scarto perché Sakura lo aveva lasciato.
L’Hokage fece un
interrogatorio di terzo grado a Naruto ma lui non accennò a cadere in una delle
domande a trabocchetto per scoprire la destinazione di quel viaggio e
soprattutto il motivo
-Allora per
l’ultima volta dove vuoi andare e perché?-
-Non sono fatti
che la riguardano!-
-Naruto non mi
fare inquietare!-
-Non ho intenzione
di rispondere alle sue domande mi serve solo che lei mi dia il permesso di
uscire da queste maledette mura!-
-Tu spiegami il
motivo per cui ti dovrei dare un’autorizzazione senza sapere ne la destinazione
ne il motivo della partenza!-
-Se io le rispondo
mi deve promettere che non lo dirà a nessuno e che mi lascerà uscire senza fare
altre storie? Ok ho promesso a una persona che l’avrei portata in un posto.-
-Che razza di
risposte sono queste? Devi essere più preciso!-
-No, lei ha
accettato il mio ultimatum quindi sono libero di andare. Ci vediamo al mio
ritorno!-
-Ma se non ho
risposto!-
-Non ha detto di
no quindi sa come si dice “chi tace acconsente” allora ciao, ciao!-
Naruto tutto
contento di aver messo a tacere l’Hokage e di avere ottenuto il permesso di
partire corse a casa di Hinata e infilò un bigliettino piegato sotto la porta
che diceva:
“So che sei
arrabbiata ma ti chiedo di venire domani mattina alle sei in punto alle porte
del villaggio, con nonna Tsunade me la sono già vista io.”
Soddisfatto si
avviò verso casa. Il giorno seguente lo aspettavano molte avventure.
Il sole era appena
spuntato quando Naruto e Hinata si accingevano a partire, avrebbero usato un
mezzo speciale raro nei paesi ninja ma comunissimo altrove: la bicicletta.
I due stretti
l’uno all’altra si avviarono verso…
-Dove stiamo
andando?-
-Lo scoprirai
presto! Adesso mettiti questa benda sugli occhi non devi sbirciare finche non
arriviamo!-
Hinata era
emozionata era la prima volta che usciva dal villaggio da sola con Naruto.
Naruto era preoccupato si era dimenticato la strada.
Spero vi sia
piaciuto!
Ci vediamo al
prossimo cappy, SEMPRE SE RECENSITE!
Genio95
P.S. per
rispondere al commento di Mat Fisher: no, non ho msn.
Ciao,ciao!