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Autore: Ludwig10    15/07/2015    0 recensioni
Felicia è una ragazza che ama troppo, che si ripromette di non farlo più perché finisce sempre con lo stare male, ma che continua a ricaderci ogni volta. Ha un grande cuore, ed una grande ingenuità.
Aiden è il ragazzo gay che non accetta di esserlo. Odia se stesso, non capisce che li succede, e non vuole ammetterlo.
Josh è anche lui gay, ma lo ha accettato e le persone lo sanno. Ha un carattere difficile, gli piacciono le risse, e vuole essere trattato come un etero "alpha" verrebbe trattato.
Direte: ma il ragazzo etero? La ragazza lesbica? Beh in futuro, se questa cosa andrà bene, potrei anche parlarne. Ma ora sento di dover trattare solo di loro tre.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAST:
(Aprite il link sotto per vedere la foto, anche se conoscete l'attore, sono state scelte in base all'età degli attori in esse e in base all'espressione)
Felicia May: Sophie Turner
https://pmcdeadline2.files.wordpress.com/2014/08/sophie-turner.jpg?w=970

Amy Cox: Ashley Rickards
http://media1.popsugar-assets.com/files/2013/10/17/837/n/1922398/91d606e8d2872931_thumb_temp35576241382036575/i/Ashley-Rickards-Gets-First-Tattoo-Video.jpg

Bill Novak: Milo Ventimiglia
http://images4.fanpop.com/image/photos/14900000/Gilmore-Girls-s3-Promotional-milo-ventimiglia-14978412-1616-2000.jpg

Arthut May: Michael Ontkean
http://images.tvrage.com/people/16/47804.jpg





Chapter 1 - Felicia.
Tanto più mi ritrovavo a fissare Bill Novak, tanto più mi rendevo conto di essere un'idiota senza cervello.
Consiglio: mai fare patti con se stessi. Non abbiamo abbastanza considerazione di noi stessi per rispettarli.
L'anno scorso appena mi lasciai con Oliver, il mio fidanzato storico, mi sono ripromessa di non affezionarmi mai più, di non lasciare che nessuno potesse più entrare nel mio cuore e distruggerlo. Per questa ragione, non capisco come possa trovarmi ora a fissare quest'altro ragazzo, capendo ogni giorno che passa quanto mi sta cominciando a piacere. E più lo fisso, più mi piace, più lo odio, più mi odio. Più lo voglio.
Il mio psicologo dice che secondo lui sono più che altro innamorata dell'idea dell'amore. Non ho idea di che cosa intenda, sono sincera. Forse che tendo a innamorarmi perché è un qualcosa che mi fa stare bene, è la mia dipendenza. Però devo essere anche una masochista perché tutto questo non finisce mai bene.
Mai, Felicia, mai.
Mentre ero assorta nei miei pensieri Bill Novak, che non ha idea della mia esistenza, se n'era andato. Così mi rendo conto che è inutile continuare a far finta di cercare qualcosa nella borsa per rimanere ancora in corridoio, ed entro in classe.


"Stavo pensando..." esordisco, mentre scrivo il nome "Bill" nel sugo della pasta, più e più volte perché ogni volta che finisco svanisce, e senza rendermene conto.
"Cosa stavolta?" dice Amy.
Amy. E' forse la mia migliore amica, o l'unica amica che ho, mettetela come volete. Ti dice come stanno le cose senza problemi, te le sputa in faccia, in un occhio, e non chiede nemmeno scusa. Per questo mi piace.
"Bill Novak. Lo conosci?"
Sospira.
"No".
"Allora conosci qualcuno che lo conosce?"
Sospira di nuovo.
"Non so se ti sia sfuggito ma non conosco molte persone" dice, mentre gioca con la pasta nel suo piatto. Le ricorda il vomito della sua sorellina piccola, me lo ha confidato in altre occasioni.
"Più di me sicuro"
"Non ci vuole molto, anche il ragazzo che ogni tanto si intrufola in questa scuola ma non è iscritto ne conosce di più"
"Aspetta, chi?"
"Uno. Ogni tanto viene qua ma non è iscritto. Non so perché lo faccia, ma si è fatto degli amici"
Ci tengo a dirvi che il tono di Amy mentre parla è sempre lo stesso: piatto e annoiato. Un po' come la sua faccia.
"Tu sei amica di Sarah, no? Lei conoscerà qualcuno che conosce qualcuno... vabbè hai capito"
Sospira.
"Senti Felicia, non faresti prima a conoscere te qualcuno che conosce qualcuno? So che non riusciresti mai a fare il primo passo con questo Kodak-"
"Novak"
"Fa lo stesso" dice. "Quindi, non fai prima a spianarti la strada da sola?"
"Mi stai dicendo che dovrei cominciare a conoscere altre persone solo per usarle per riuscire ad arrivare a Bill?"
Amy poggia la forchetta, ha finito di giocare con il cibo. Lo guarda disgustata, poi sposta il piatto a un metro di distanza da lei.
"Già. Se vuoi posso conoscere altre persone insieme a te"
Conoscere altre persone. Non sono molto brava in questo. Ma per uno come Bill Novak posso anche provarci.
"Mi aiuteresti??"
"Come vuoi"
"Amy, ti adoro"
Sorride.
"Anche io, lo sai"


"Per prima cosa" dice Amy all'uscita, mentre si dirige verso la fermata dell'autobus.
"Dobbiamo capire chi frequenta in questa scuola. Stalkeralo su Facebook, poi fammi sapere i nomi"


Arrivo a casa, e mio padre non è ancora tornato dal lavoro.
Mi strafogo. Sapete, quando una persona mangia ma nessuno la vede, non ingrassa. Sono le persone che ti guardano mentre ingurgiti carboidrati che te li fanno assorbire. Mentre pensano "Oh mio Dio, ma quanto sta mangiando?" e tu li guardi e capisci il loro sguardo, e nella tua testa passa solamente la parola "Grasso grasso grasso grasso grasso quanto sono grassa". E' quello il momento in cui ti freghi. Ma se mangi senza che qualcuno ti guarda, aggiri il sistema.
O almeno così si dice.
Finito, vado in camera e accendo il computer. Poi mi faccio una doccia, per forza in quest'ordine perché il mio computer ci mette 20 minuti buoni ad avviarsi. Tipo che in una gara fra lui e una lumaca, vincerebbe la lumaca. E una tartaruga. Una che passava da quelle parti e nemmeno sapeva di star partecipando alla competizione. Ho dato anche un nome al mio computer: pezza la lentezza.

Mi siedo alla scrivania, e vado su Facebook. Digito "Bill Novak".
0 amici in comune. Che sorpresa.
Ha il profilo pubblico. Dio benedica il profilo pubblico.
Sulla bacheca compaiono molte foto in cui è taggato, insieme ai soliti amici con cui lo vedo a scuola. Devo conoscere gli amici dei suoi amici. Clicco sul profilo di alcuni di loro, di Colin Farrell (come l'attore, sì), Thomas Ferguson, Zacky Johnson. Vedo quali altre amicizie hanno.
Mi appunto dei nomi:
Jimmy Olson
Trevor Fallon
Hannah Eccleston
Timothy Silver
Perfetto. Domani li porto ad Amy.
Torno quindi sul profilo di Bill. Comincio a guardarmi un po' di foto sue, e noto con piacere che non ci sono foto con ragazze. Grazie, dio dei single.
Mio padre apre la porta. Chiudo facebook, apro una pagina a cavolo. Lui si avvicina e mi bacia sulla fronte.
"Ciao Felicia, com'è andata oggi?"
"Tutto bene, nella norma"
Mio padre mi guarda intensamente.
"Cos'era quel sorriso che avevi quando sono entrato?"
Merda.
"Cosa? Quale sorriso? Ah quel sorriso? Niente stavo guardando il video di un gattino che giocava con un peluche. Sai quanto mi piacciono i gattini. Vuoi vederlo?"
So già qual è la sua risposta, lui odia i gatti da quando Gaston, il gatto della sua vicina dove abitava quando era piccolo,  gli tese un agguato mentre saliva le scale e lui scivolò e rotolò per due rampe. 6 punti di sutura.
Mio padre fa una faccia disgustata.
"Ugh, i gatti"
Guarda male lo schermo, mi guarda, mi sorride e se ne va a preparare la cena.
Mia madre è morta due anni fa, da allora vivo solo con mio padre, la persona migliore di sempre. Non mi fa mai mancare nulla, mi dà tutto il bene che tiene dentro di sè, e credo anche di più per colmare quello che mia madre non può più darmi ormai. E questo lo sfinisce, ha sempre una faccia così stanca. Ma felice. Questo è l'importante, che ogni nostra azione, per quanto difficile o stancante, ci porti alla felicità.
Rimetto Facebook, il profilo di Bill, e lo osservo.
"Vedi di non spezzarmi il cuore."


Appena vedo Amy, corro verso di lei.
"AMY, HO QUEI NOMI"
"Felicia, sono le 8 del mattino. Sebbene ammiri il fatto che tu riesca ad essere felice ad un orario così mostruoso, non sperare che riesca a condividerlo, O ad accettarlo. Ci vediamo dopo scuola, non pranzo qui."
Mi prende la lista dalle mani
"Intanto ci do un'occhiata"
Amy ha un carattere difficile, ma mi vuole bene. Per questo non me la prendo mai con lei, anche quando ha queste uscite.
"Okay", dico, "Solito bar, solita ora"
Sorrido, e vado in classe.
Mi sorride anche lei.


Passo davanti al bar, Amy è già arrivata. Puntuale come sempre. Entro, e mi siedo al suo tavolo. La cameriera arriva, dà a Amy il frullato, e mi chiede cosa voglio ordinare. Ordino un cappuccino.
"Allora, che mi dici?"
"Jimmy Olson è un coglione e Hannah Eccleston una puttana. Bocciati" dice secca e con una voce piatta, come ce l'ha di solito.
"Mentre Trevor e Timothy sono più... tranquilli. Ci si può lavorare"
Sono senza parole.
"Come diamine fai a sapere sempre tutto di tutti, e soprattutto in così poco tempo? Non hai nemmeno tanti amici. Come me del resto, ma io non conosco mai niente di nessuno"
"Sono convincente immagino"
"Un giorno mi dirai come fai"
Ride.
"E' un segreto che mi porterò nella tomba, mi spiace"
"Dovrò comprarmi una pala a quanto pare"
"Comunque" Amy torna al discorso "Trevor solitamente passa molto tempo alle macchinette del terzo piano, a quanto pare c'è una ragazza che gli piace che sta lì. Io il martedì ho lezione in quel piano. Vienimi a trovare, andiamo alle macchinette, e vediamo che riusciamo a combinare"
Aveva parlato talmente veloce che ero a malapena riuscita a capire cosa stava cercando di dirmi. Ma ormai c'ero abituata: quando si tratta di queste cose stile Sherlock e Watson in azione, si fomenta talmente che parte per la tangente.
"Va... bene?"
"Certo che va bene"
"Aspetta oggi è giovedì... mi stai dicendo che dovrò aspettare tutti questi giorni? Ma in quanto tempo credi riuscirò a incontrare Bill?"
Amy posa il bicchiere, ci pensa su qualche secondo.
"Vediamo... su per giù un mese stando ai miei calcoli"
Un mese.
Uno, stupidissimo, mese. Il mese più lungo della mia vita. Il mese più odioso della mia vita.
Mio caro, lunghissimo, estenuante mese. A noi due.


  
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