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Autore: pandapattz    16/07/2015    1 recensioni
"Non voglio solo proteggerti per via di tuo padre. Voglio proteggerti perchè ti amo, Robin, e sono un codardo per non avertelo detto prima e per aver rischiato che diventassi di qualcun altro!"
A quel punto annientò la distanza che c'era fra di noi, mi prese il viso tra le mani e mi baciò con passione, i nostri corpi che si adattavano come pezzi di un puzzle.
E fu in quel momento che mi persi totalmente in lui.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Continuavo a rileggere quella lettera. Non aveva senso, come poteva esistere una realtà diversa da quella in cui ero sempre vissuta? Come potevo sapere così poco sui miei genitori? La piegai accuratamente, come fosse una reliquia e la nascosi nel mio diario, dove nessuno avrebbe mai osato cercarla. Mio padre era morto da appena un mese, era stato assassinato, tre colpi di pistola in pieno petto, così mi avevano detto due agenti della polizia quando, dopo esser tornata a casa da scuola, l'avevo trovato coperto da un lenzuolo bianco. Da quel giorno niente e nessuno era riuscito a lenire il mio dolore. Mio padre era la mia famiglia, l'unico che mi fosse rimasto, dopo che mia madre era morta per un incidente stradale quando avevo appena cinque anni, e ora mi aveva lasciata anche lui. L'unico parente che mi era rimasto era uno zio di lontano grado che, controvoglia, si era fatto convincere dagli assistenti sociali a prendersi cura di me. Così ero stata obbligata a fare i bagagli e dare l'ultimo saluto alla casa dove ero cresciuta e quindi a mio padre nel giro di un giorno, ed ero stata trascinata nella periferia di Londra e costretta a frequentare una scuola nella quale non conoscevo nessuno.
Zio Trent non era sposato ed era un grande bevitore, la sera mi lasciava spesso sola e lo sentivo rientrare barcollando ad orari improponibili. Alle volte si dimenticava addirittura della mia esistenza ed ero costretta ad arrivare a scuola a piedi anche con il diluvio universale. Tutto questo serviva solo a ricordarmi quanto fossi sola in quel momento.
Mio padre era morto. Faticavo ancora a crederci. Era stato assassinato e da quanto mi aveva lasciato scritto, da qualcuno che non era umano. Inoltre sosteneva che anche mia madre fosse stata vittima della sua stessa sorte.
Nonostante mi sentissi confusa e persa, io ci credevo, così tutto aveva più senso. Mio padre mi aveva sempre protetta da qualcosa che fino ad allora non capivo. L'unica cosa che potevo fare per ringraziarlo e per onorarlo era andare all'indirizzo che mi aveva lasciato. Se solo fossi riuscita a convincere mio zio a lasciarmi uscire fuori l'orario scolastico.
Scostai le coperte dal letto e mi ci infilai dentro. Prima di addormentarmi pensai a quanto l'anno scorso desideravo compiere sedici anni, così mio padre mi avrebbe fatto iscrivere al corso di pugilato, eravamo così felici.
Ora posso soltanto desiderare di non aver compiuto mai sedici anni e di poter vivere altri quindici anni della mia vita insieme a lui



*spazio autrice*
Ringrazio tutti i lettori che hanno dato uno sguardo alla mia storia, o che l'hanno recensita, mi fa molto piacere sapere cosa ne pensate! Purtroppo fino a martedì non potrò pubblicare altri capitoli perchè sarò fuori città, quindi spero che questa prima presentazione del personaggio di Robin vi basti per qualche giorno ahah
Baci

Domii

  
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