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Autore: Ipox_017    17/07/2015    1 recensioni
Connie Spice è una ragazza detta da molti strana, particolare, eccentrica, matta, con il corpo nella realtà ma la mente in un altro mondo. Non che abbiano tutti i torti, il suo modo di vestire, di comportarsi la rendono agli occhi della gente una ragazza fuori dal normale, ma a Connie non le è mai importato niente di cosa dice e pensa la gente. Se le piace tingersi i capelli di un colore strano lo fa, se vuole mettersi quella maglietta con quei colori sgargianti lo fa. Se deve decidere dal cambiare totalmente o rimanere se stessa, ovviamente, decide di diventare ancora più stravagante di prima. La sua filosofia era “essere diversa”, e la rispettava in tutto e per tutto, anche nel suo carattere. Curiosa, estroversa, testarda, caparbia, coraggiosa, ribelle. Un vulcano sempre attivo. Ma purtroppo anche lei, come tutti i ragazzi, ha un grosso problema con il mondo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ma buonaseraaa! Non so se ve ne siete accorti ma oggi è venerdì 17...iella più totale -.-. Mi sveglio e sbatto il mignolo, il FOTTUTO MIGNOLO nel comodino, mi faccio un taglio di 20 cm sulla spalla e provo a farmi la ceretta ma mi rimane la striscia incollata alla gamba. Ora io, voglio sapere perché cazzo la sfiga non se ne sta a casa sua o in una spiaggia a bersi un cocktail sotto al sole alle Hawaii. Voglio dire! Invece di rompermi le palle. 
Una cosa positiva almeno c'è, ho aggiornato, quindi prima che scrivi qualche altra cacchiata...
Buona lettura :)
Ieri Connie è andata a letto tardi. I suoi zii hanno invitato dei vecchi amici che conoscevano anche i suoi genitori, e tra risate, lunghe chiacchierate, e qualche bicchiere di vino sotto le stelle, si sono fatte su e giù le due.
 
Connie si sveglia. Apre gli occhi impastati dal sonno e sbadiglia contro il cuscino. Si gira stropicciandosi gli occhi. Non ha più sonno, ma non si vuole alzare. Il letto è troppo comodo.
Passano dieci minuti circa, così decide di alzarsi.
<< Cazzzzz…spiterina! Sono le 12 passate! >> dice sorpresa guardando l’orario sul suo display.
Si passa una mano fra i capelli. Poi si tocca la schiena sentendo la maglietta attaccata alla sua pelle.
<< Accidenti quanto ho sudato stanotte, meglio che vado a farmi una doccia >> dice toccandosi il collo ancora umidiccio. Si prepara i vestiti puliti e si dirige in bagno. Chiude la porta a chiave, per evitare che si ripetano brutti episodi, ed entra dentro la doccia. Mentre si insapona i capelli canta la canzone di sua nonna. Poi passa al corpo. Quando finisce esce, si asciuga addosso e si veste. Poi raggiunge la sua stanza di nuovo per asciugarsi anche i capelli. Si mette le scarpe e scende. Mentre è sulle scale guarda l’orario 12:53.
Lo mette nella tasca posteriore dei pantaloncini e raggiunge la sua famiglia fuori.
<< Oh ci siamo alzate finalmente! >> dice suo zio.
“Ma che ti frega? Se voglio dormire fino alle dodici dormo fino alle dodici” pensa Connie e per un secondo ha pensato di dirglielo, ma si è limitata a sorridere.
<< Una ragazza pigra è mia cugina >>
<< Sta parlando quello attivo >>
<< Voi due dovete sempre litigare? >> chiede la signora Spice.
<< Se mi provoca rispondo, lo sai come sono >> dice sedendosi del dondolo in mezzo ai gemelli.
<< Ma la zia? >> chiede poco dopo la ragazza.
<< Sta di là in cucina. Ha espressamente ordinato che nessuno deve entrare in cucina se non lo dice lei >>
<< E se io avessi sete? >>
<< Morirai disidratata mi dispiace >> dice Nathan.
<< Il problema che a te non te ne fregherebbe niente >> ribatte la ragazza.
<< Per la prima volta sono d’accordo con te >>
<< Voi due invece di sbranarvi di battutacce perché non apparecchiate la tavola? >> dice il signor Spice.
I due ragazzi sbuffano e si danno da fare.
 
<< Oh mio Dio. Margaret dovresti aprire un ristorante a New York. Ti faresti i miliardi >> dice lo zio della ragazza bevendo un sorso di birra.
<< Si certo >> dice la donna.
Connie guarda l’orario, sono le due meno un quarto. È tardi.
<< Se non vi dispiace io mi alzo >> dice lei alzandosi.
<< Dove vai? >> chiede sua madre.
<< A fare una passeggiata. Devo pur smaltire tutto quello che ho mangiato >>
<< Siccome ingrassi. Dai rimani con noi >> dice la zia.
<< Torno fra un po’ non ci metto tanto, lo giuro. Ciao! >> dice allontanandosi velocemente.
Nathan la guarda andare via. Il suo sguardo indugia un pochino di troppo sul fondo schiena. Sorride mentre gli vengono in mente cose sconce.
“Bel sedere, “cuginetta.”
 
<< Ah alla fine sei venuta! Pensavamo che oggi non venissi >> dice Tufo vedendo Connie.
<< Si scusate. Ho dormito un po’ di più oggi >> risponde la ragazza.
<< Ma che state facendo? >> chiede notando nelle loro mani delle botti che sembrano molto pesanti.
<< Ogni sera a turno gli abitanti portano le botti di vino nella mensa, e stasera è toccata a noi >> spiega Pesce.
<< Non vedo l’ora di finire. Bruta mi sta aspettando >> dice Moccicoso.
<< Mi farete morire di diabete un giorno voi due >> dice Tufo facendo una boccaccia.
<< Ehi voi! Muovetevi a portare quelle botti! >> urla Scaracchio.
<< Arriviamo! >> dice Pesce.
 Con un po’ di fatica i ragazzi portano le grandi botti verso l’enorme edificio. Scaracchio gli dice qualcosa e poi si avvicina alla ragazza.
<< Oh ciao Connie >>
<< Ciao Scaracchio >>
<< Scommetto che vuoi sapere dov’è Hiccup vero? >>
<< Beh se me lo dici te ne sarei grata >> dice la ragazza sorridendo. Arrossisce un po’.
<< È in giro con Sdentato, ma dovrebbe tornare a momenti >>
<< Okay allora lo aspetto lì >> dice la ragazza indicando una piccola montagnetta lì vicino.
Scaracchio annuisce e lei si allontana.
<< Quei due starebbero davvero bene insieme >> dice a voce alta.
<< Vero? Lo penso anche io >>
<< Oh! Valka, ciao >> dice il vecchio girandosi spaventato.
“Un altro colpo così e ci rimango secco.”
<< Vieni, dammi una mano con il cibo >> dice la donna avviandosi e lui la segue zoppicando leggermente.
 
Ormai è da un po’ che Connie aspetta Hiccup. È seduta sul bordo della collinetta e guarda il tramonto. L’orologio è già suonato indicando le otto.
<< Ehi Connie! Come va? >>
La ragazza si spaventa mentre davanti a lei Sdentato vola e in groppa a lui c’è Hiccup con il suo elmo.
Se lo toglie e le sorride.
<< Ti ho spaventato? >> chiede il ragazzo divertito dall’espressione della ragazza.
<< Si cavolo! >> dice ridendo e il ragazzo con lei.
<< Dove sei stato? >>
<< A fare un giro. Ogni tanto mi piace sperimentare pazzie con questa bestiolina. Vero amico? >> chiede accarezzandogli sotto il mento mentre il drago fa un verso di assenso. Butta l’elmo vicino alla ragazza, l’avrebbe recuperato più tardi.
Hiccup nota che la ragazza guarda il drago con desiderio, come se gli stesse chiedendo di fare un volo.
<< Vuoi…provare a fare un giro? >>
<< Posso? >>
Lui annuisce e alla ragazza le se illuminano gli occhi.
<< Ho sempre voluto volare >> dice.
<< Vieni qui…attenta >> dice aiutandola a salire. Le prende una mano e una scarica di brividi gli percorre la schiena, ma non ci fa caso. Conne sale su Sdentato e si siede dietro Hiccup allacciando le braccia alla sua vita.
<< Tieniti forte >> sussurra con la gola secca.
Lei annuisce. Ha un sorriso radioso sul volto.
<< Andiamo Sdentato, facciamola divertire >>
Il drago scuote la testa e parte. Va lento e dolcemente va giù e su.
Il vento muove i capelli della ragazza che guarda tutto quello che la circonda. Sfiorano un grande masso e lei ha il riflesso di scansarsi ma poi torna subito dritta. Il tramonto è stupendo, un misto di rosa, giallo e arancione e l’indaco sopra. Sembra quasi un quadro.
<< Andiamo su >> dice il ragazzo al drago. Iniziano a prendere quota, sorpassano le nuvole e fanno una giravolta lentamente. Connie guarda il mondo a testa in giù. Quando tornano dritti sorride.
<< È stupendo >> dice appoggiando la guancia sulla spalla del ragazzo. Hiccup sorride soddisfatto. Guarda Berk mentre ci passano davanti.
<< lo so…ehi vuoi vedere una cosa? >> le chiede.
<< Si okay >>
Lui si sgancia da Sdentato mentre vanno in mare aperto così da non esserci rocce o altro. La ragazza si mette indietro mentre il ragazzo si alza. Si gira verso di lei in equilibrio.
<< Prendi le redini >>
<< Cosa? >> chiede lei.
<< Su coraggio >>
Titubante lei lo fa e poi guarda dritto negli occhi il ragazzo.
“Quanto è bello,” pensa, ma se ne vergogna subito.
<< Prendimi >> dice lui. Lei spalanca gli occhi mentre lui si lascia cadere.
<< Hiccup! >> urla allungando un braccio come per prenderlo. 
Lo guarda farsi piccolo piccolo. Poi ad un certo punto lui apre le braccia e prende quota arrivando poco più sotto di loro. Lei nota che con le mani tiene due tele che sono incollate ai pantaloni. Sembrano ali e infondo è a quello che servono.
<< Whoohooo! >> urla mentre lei ride ancora sorpresa.
<< Andiamo bello >> dice, il drago batte le ali una volta raggiungendo la stessa altezza dell’amico.
<< La vedi quel pedale di lato? >> chiede il ragazzo. Lei si piega.
<< Si >>
<< Ecco, schiaccialo due volte >> le lo fa.
<< Bene. Adesso stammi dietro >>
Lei si posiziona con il drago dietro.
“Accidenti! Non è facile!”
<< Ora Sdentato! >> dice il ragazzo e il drago fa fuoco facendolo alzare e andare più veloce.
<< Whoooohooo! >> fa di nuovo lui.
Continuano così per un po’. Ma Sdentato finisce i colpi.
<< Bello, adesso! >>
Il drago cerca di comunicare con lui. È preoccupato e Connie lo nota.
<< Ehm…Hiccup…mi sa che ha finito i colpi >>
<< Oh cavolo! >> urla il ragazzo mentre perde quota rapidamente.
<< Hiccup! >> urla lei.
<< Forza Sdentato! >> dice poi alla creatura.
Il drago riduce gli occhi in due fessure e veloce cerca di raggiungere il suo amico.
<< Il pedale! >> grida Hiccup mentre cade.
Lei lo preme la il drago cade. Allora lo preme un’altra volta. Stavolta ci siamo. Raggiungono il ragazzo e lo afferrano. Ma ora stanno cadendo tutti e tre.
<< Che devo fare?! >> chiede Connie. Ha paura, ma cerca di rimanere lucida e attiva.
Lui si posiziona dietro di lei. Lei sposta il piede permettendo a quello monco del ragazzo di posizionarsi sul pedale che preme subito. Cinge la vita della ragazza e prende le redini, ma essendo attaccate alla sella come due manubri la schiaccia un po’, ma lei non ci fa caso. In quel momento pensa solo a sopravvivere. La testa del ragazzo è vicino al suo collo e la cosa la fa rabbrividire.
Riprendono quota all’improvviso e alla ragazza viene un vuoto d’aria. Adesso sono tranquilli e vanno dritto verso il tramonto che ormai sta finendo. Scoppia a ridere istericamente insieme al ragazzo. Si guardano. Lei si appoggia con la schiena al suo petto, la testa sulla sua spalla. Hiccup può sentire il suo profumo e in quel momento gli viene voglia di baciarla, ma si trattiene.
<< Wow! Certo che sei un pazzo >>
“Già pazzo di te.”
<< Si diciamo che sono un po’ spericolato >> Ridono.
<< A me sta bene >> dice chiudendo gli occhi. Si sente al sicuro vicino a lui. Gli vuole bene, e molto probabilmente non come amico.
Hiccup la guarda. Pensa sia bellissima in tutto e per tutto, anche nelle sue stranezze, come i capelli blu. Gli piace il suo carattere, la sua risata, come guarda il mondo che la circonda, come guarda lui. Gli piace e non ci può fare nulla.
Adocchia un’isola con una montagna dalla punta piana con qualche albero sopra.
<< Portaci là bello >> dice al drago che obbedisce.
 
<< Dimmi qualcosa di te >> dice Hiccup guardando Connie che sta giocherellando con l’erba sotto le sue gambe.
<< Cosa vuoi sapere? >>
<< Beh innanzi tutto com’è il tuo mondo, cosa è diverso da noi >>
<< Oh ci sono tante cose diverse >>
Iniziano a parlare, Connie gli parla di come sono costruite le case, della sua città, di cosa sono gli occhiali, di cos’è un cellulare, di come si vive lì.
<< Wow! Sembra bellissimo >>
<< Per te si, ma per me è tutto tremendamente noioso >>
<< E invece la tua famiglia? >>
<< Non è che vado matta per la mia famiglia…i miei genitori non ci sono mai e io mi prendo cura dei mie fratelli, gli voglio un mondo di bene, anche se mi fanno arrabbiare alle volte. Mia nonna è sparita due anni fa, mio nonno non l’ho mai conosciuto. I miei zii li vedo una volta ogni mille mai e io e mio cugino ci odiamo…quindi…diciamo che non è la solita famiglia felice >>
<< Mio padre è morto un anno fa, in guerra contro un pazzo che voleva formare un esercito di draghi >>
<< Mi dispiace…posso chiederti come..? >>
<< Ti sembrerà strano…è stato Sdentato, ma non l’ha fatto apposta…era sotto il controllo dell’alfa >> Connie annuisce anche se capisce la metà di quello che le sta dicendo.
<< E poi cosa è successo? >>
<< L’ho rivendicato e Sdentato è diventato l’alfa sfidando la grande bestia selvaggia. Sono cresciuto per venti anni solo con lui, mia madre l’ho incontrata solo l’anno scorso, tutti credevano che era stata uccisa dai draghi. Ma in realtà lei se ne prendeva cura di tutti  >>
<< È una cosa di famiglia allora >>
<< Ahahah si >>
(Clicca per la canzone)
Calò il silenzio. Connie si morde il labbro e Hiccup guarda un punto fisso imbarazzato.
Dopo un po’ il ragazzo si stiracchia e si alza.
<< Meglio tornare, si è fatto già buio >>
<< Si, hai ragione >> dice lei alzandosi a sua volta.
Hiccup sale su Sdentato e poiaAiuta Connie. Non sa se mettere le sue braccia intorno alla vita del ragazzo, prima le era venuto spontaneo, ma per qualche ragione adesso no.
Allora Hiccup gliele prende e le allaccia lui stesso attorno a sé. Lei è rincuorata e si appoggia alla sua schiena. Partono e si dirigono a Berk.   
Il drago atterra, lui scende per primo e prendendo per i fianchi Connie la fa scendere. Sapeva che lei ne era capace, ma ne aveva voglia. Quando scende però lei finisce molto vicino al suo viso. Appoggia la sua fronte a quella della ragazza e le fissa le labbra. Poi sale e incrocia i suoi occhi azzurri con quelle lunghe ciglia. È il momento adatto per baciarla e lo sa. Anche Connie se lo sente. E lì che tiene gli occhi socchiusi. Le loro labbra sono molto vicine, ma proprio mentre Hiccup si era deciso a baciarla, gli abitanti vicino al grande edificio lo chiamano. Lui serra gli occhi e si allontana.
<< Scusa >> dice.
<< No no, tranquillo. Vai >>
Il ragazzo fa per andarsene, ma si ferma e si rigira verso Connie lasciandole un lungo bacio sulla guancia. Poi le sorride e se ne. Sdentato le lecca la mano, lei sorride e gli fa una carezza. Poi il drago raggiunge Hiccup.
Lei lo guarda andare via finché non diventa un puntino indistinto tra la piccola folla di persone. A quel punto, Astrid, che per tutto il tempo, da quando Sdentato è atterrato con in groppa i due ragazzi li ha spiati, decide di andare verso di lei. Le braccia incrociate, sul viso un’espressione dura.
<< E brava la nostra Connie, che ti sei innamorata di lui? >>
<< Astrid! Cosa ci fai tu qui? >> chiede la ragazza sorpresa.
<< Sono passata di qua per caso e ho visto tutta la scenetta >>
<< Aah…t-tu…h-hai…>> balbetta diventando tutta rossa.
<< Ascoltami bene, se tu ti avvicini di nuovo a lui io ti spezzo le gambe >>
<< Ma cosa vuoi? Perché ce l’hai con me? >>
<< Tu pensa a quello che ti ho detto >> dice lei puntandole un dito al petto.
Connie la guarda andare via.
“Brutta antipatica rompi cogli…”
<< Connie >> la chiamano. Lei si gira di scatto trovandosi di fronte Valka che le sorride dolcemente.
“O cielo, ti prego dimmi che tu non c’eri cinque minuti fa!”
<< Ho visto che parlavi con Astrid >> dice. Ma in realtà ha visto anche la scena con il figlio, ma non vuole dire niente per non metterla a disagio.
<< Beh non è che abbiamo parlato proprio…ma senti mi spieghi perché ce l’ha tanto con me? >>
<< Vieni >> dice la donna mettendole un braccio intorno alle spalle. Stavano facendo la strada che Connie faceva per tornare a casa.
<< Devi sapere che fino all’anno scorso Hiccup e Astrid stavano insieme… >>
Connie ebbe un colpo al cuore.
“Loro due…stavano insieme?”
<< …Hiccup le chiese di sposarlo, lei accettò ma un mese prima del matrimonio venne a scoprire che lei lo tradiva con un altro ragazzo. Lui per amore verso Astrid non la bandì, ma al ragazzo si >>
<< Ah… >>
<< Però a quanto pare lei è ancora interessata, peccato però che lui adesso è interessato a qualcun’altra >> dice sorridendo alla ragazza.
<< Ah…ehm…si…ecco io… >>
Valka l’abbraccia.
<< Grazie per aver dato di nuovo l’amore a mio foglio, credevo che sarebbe rimasto solo >>
Connie sorride anche se è imbarazzatissima.
La donna si allontana da lei.
<< Adesso è meglio che vai, la tua famiglia si starà preoccupando >>
<< Che ore sono? >> chiede lei corrucciando la fronte.
<< Le dieci passate >>
<< Oh si…meglio che vada >>
Entra nell’incavatura del tronco ed ecco che si ritrova nella caverna. Si guarda intorno e si alza prendendo poi il suo cellulare messo all’angolo.
“Grazie per aver dato di nuovo l’amore a mio figlio” ripensa alle parole di Valka e sorridete ritorna a casa.
“Di nulla.”

 
 
   
 
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