Serie TV > Austin & Ally
Segui la storia  |       
Autore: scriverepervivere    17/07/2015    5 recensioni
Per quanto Laura stia cercando di scappare dalla sua “Città di Carta” si rende conto che essa la trascina sempre in un vortice.
Non può sostituire Londra, no, ma può ancora immaginare di essere lì. Il traffico si ferma e riparte, quella ormai è casa sua.
Ma lei ha bisogno di spostarsi da sola.
E con i rumori della vita di città che riecheggiano nella sua testa, lei è pronta ad affrontare tutti i dolori, i problemi, i misteri, gli amori.
O almeno crede.
------------------
«Tutte le cose sono più brutte viste da vicino»
«Non proprio tutte»
------------------
«Dimmi, Ross Lynch, dimmi solo una cosa. Perché stai ancora con lei?»
Lui mi fissa. Ed io mi giro.
Silenzio. Solo le macchine fanno eco.
«Perché non voglio restare solo proprio ora!» mi urla.
Mi giro, lo affronto un’ultima volta. Lui è lontano. Ho percorso un tratto di strada.
Allora urlo: «Idiota! Non eri solo»
------------------
«Baciami»
E lui lo fa.
------------------
Come ho potuto solo minimamente pensare, che la mia Città di Carta fosse un luogo?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Just promise me, you’ll always be a friend.
 

Stiamo passando il fine settimana nel terrazzo all’ultimo piano. L’unico assente nel gruppo è Ross, che è andato a vedere una mostra di fotografia alla scuola di Madison. A dire il vero, avrebbe dovuto essere di ritorno ormai.
Sta facendo tardi, come al solito.
Io do un’occhiata alle mail. Una da Mer, un’altra dal fidanzato di mia madre.

Da: Meredith Sure
A: Laura Marano
Oggetto: Sagra del Cioccolato!

Ciao tesoro, scusa se non ti ho scritto in questi giorni, ma ho avuto un po’ da fare con la scuola. Tu? Che mi racconti? Ti stai divertendo? Come è andata a finire con il tipo-super-figo-italiano?
Qui piove tutto il giorno, è una vera merda. Poi senza di te è ancora peggio. Manchi troppo. Per sollevarci, stasera abbiamo deciso di andare alla sagra del cioccolato in centro, quella che ti piaceva tanto.
E nulla, spero vada tutto bene.
Un bacio,
Mer.


La Sagra del Cioccolato, la mia preferita! Ecco cosa manca, un po’ di dolcezza. Quanto vorrei essere lì con loro solo per questa serata.
La mail di mio “papà” è piena di raccomandazioni. E alla fine, una scritta minacciosa: Piccolo promemoria, io e te ci vediamo a Pasqua!
Rabbrividisco.
Sono sommersa dai ricordi di qualche giorno fa. Seduta nel cinema vicino a Ross, la sua gamba che tocca la mia, i nostri sguardi che si incrociano …
Più ci penso e più mi convinco che non sia successo niente. Perché EFFETTIVAMENTE non è successo niente.
All’uscita del cinema Chelsea ha annunciato «La fine non me la sarei mai aspettata, cavolo!»
Ci siamo tutti messi a ridere e a fantasticare su come la fine sarebbe dovuta essere.
Volevo parlare con Ross, parlargli di quel che era successo, ricevere un segno che qualcosa fra di noi era cambiato. Ma Ellie ci ha interrotti, e con un abbraccio gli ha augurato la buonanotte.
E poi c’era stato quel patetico 'ciao' fatto con la mano.
E poi c’era stato quel messaggio, un minuto dopo essere entrata in stanza.

Da: Ross Lynch
Ore 00.27 a.m.

Buonanotte, hope u had a good day. 

Lo stesso messaggio, me l’aveva mandato per tutta la settimana.
Ma cosa è successo? L’emozione deve avermi fatta esagerare. Perché il giorno dopo, a colazione, lui non si era comportato in modo diverso dal solito. Ha chiacchierato amichevolmente, come sempre. Inoltre ha Madison. Non ha bisogno di me. Posso solo immaginare di aver proiettato i miei sentimenti frustrati per Dave su Ross.

Parlando di cose serie, la mia squadra ha vinto la caccia al tesoro, così io e Chelsea venerdì non siamo andate a scuola. Gabriel ha fatto sega all’ultima ora per stare con noi, e questo gli è costato un compito extra.
«Come va con il compito?» gli chiedo, mettendomi comoda sulla poltrona.
«Eh» prende in mano il blocco da disegno «Ho di meglio da fare»
«L’hai finito?»
«Sì, devo solo riguardarlo» disegna il mio nome stilizzato con una penna nera.
«Hai un grande talento. E’ questo che vuoi fare? Nella vita, intendo» gli chiedo, spostando il mio polso sulla sua gamba, per farmi disegnare il mio nome lì.
Lui inizia a tracciare delle linee non ben definite «Sto lavorando ad una graphic novel»
«Forte» gli dico, contraendo il polso per il solletico «Di che parla?»
«Di un ragazzo che è scappato dal Canada, perché i suoi non lo volevano più attorno»
Allora i miei ricordi si fanno vivi, quella giornata, dove Gabriel aveva deciso di sfogarsi con me. Posso ancora sentite il suo abbraccio incastrato tra le mie costole. La sua mano che tremava sulla mia schiena. Il suo respiro rotto dal pianto.
Il mio sguardo si posa su delle ciocche bionde appena entrate dalla porta del terrazzo.
«Com’era la mostra?» chiede Ellie a Ross, che si sta sedendo accanto a me, mentre guarda il disegno che mi sta facendo Gabriel.
«Niente di spettacolare. Voi cosa avete fatto?»
«Niente, siamo stati qui a parlare di progetti futuri e cose del genere»
Ross alza gli occhi al cielo «Laura, ho una cosa per te» mi dice
«Per me? Cosa?» gli chiedo, abbassando la manica del maglione rosso, dopo che Gabriel ha finito la sua opera.
«Vieni, è in camera mia»
Allora, io mi alzo e metto il mio computer nella borsa, e sono pronta per seguirlo verso il corridoio. Mi giro verso i ragazzi e li saluto con la mano.
Arriviamo al suo piano e mi fa strada lungo il corridoio. Sono nervosa ed eccitata. Entriamo nella sua stanza, e il suo profumo mi avvolge lentamente.
E’ come è sempre stata. Ma stavolta aveva un vago senso di … casa.
Butta le chiavi sul letto, e prende una cosa che poi si mette dietro la schiena.
«Chiudi gli occhi» mi dice ed io eseguo. Il mio stomaco fa le capriole.
Poi mi prende le mani e vi appoggia la cosa misteriosa.
Apro gli occhi e scopro che è un piccolo diario con un disegno che raffigurava Londra. Con la scritta Home is where the heart is.
«E’ bellissimo, grazie, non dovevi!»
«Stavo tornando dalla mostra e quando l’ho visto non ho fatto che pensare a te. Allora l’ho preso» mi dice dolcemente.
Lo abbraccio. Un abbraccio che dura pochi minuti, e poi, quando ci stacchiamo rimaniamo immobili.  E’ vicinissimo. I suoi occhi sono fissi ai miei, e nel petto il cuore mi batte da far male.

Faccio un passo indietro e distolgo lo guardo. Dave. Mi piace Dave, non Ross. Perché devo ricordarlo a me stessa di continuo? Ross è impegnato.
«Li hai fatti tu, questi?» cerco di smorzare l’atmosfera, e mi riferisco ai quadri appesi sul muro. Mi giro verso di lui. Mi sta ancora fissando.
Prima di rispondere, abbassa lo sguardo. «No. Mia mamma» la sua voce è strana.
«Davvero? Wow, sono belli»
«Laura …»
«E’ Roma?»
«Sì»
«Ah»
«Laura …»
«Mmm?» gli do le spalle, cercando di esaminare i quadri. Sono davvero bellissimi. Ecco perché il padre possiede della gallerie d’arte.
E’ solo che non riesco a concentrarmi, è ovvio che è Roma …
«Quel ragazzo … Dave. Ti piace?»
Rabbrividisco «Me l’hai già chiesto»
«Quello che intendevo è …» farfuglia agitato «I tuoi sentimenti non sono cambiati … da quando sei qui?»
Mi ci vuole un po’ per rispondere alla domanda «Il problema non è quello che sento io» rispondo alla fine «Io sono interessata, ma dubito che la cosa valga per lui»
Ross si avvicina «Ti chiama ancora?»
«Sì. Cioè, non spesso. Ma sì»
«Bene, bé …» dice «Questo è un buon segno»
Distolgo lo sguardo «Dovrei andare. Sono certa che avrai fatto programmi con Madison per la serata»
«Sì, cioè no … non lo so. Se non fai niente di …»
Apro la porta «Allora a più tardi. Grazie ancora per il diario»
Ross ha un’espressione ferita «Figurati»

Scendo i gradini in fretta, che cos’era quello? L’attimo prima era tutto apposto, e quello dopo era come se dovessi fuggire al più presto da quella camera.
Devo uscire da questo posto. Devo andarmene. Forse non sarò un’inglese coraggiosa, ma penso di essere stata giusta in quel momento. Nei miei confronti, nei confronti di Madison e di Ellie.
Mi precipito fuori dalla scuola, visiterò L.A. da sola.
Perché l’unica cosa che lui mi deve promettere, è che sarà sempre un amico.
 
 

scriverepervivere:

Hello people of the internet! 
Premetto che sto dormendo in piedi, e che se trovate errori sia in questo spazio che ne capitolo, è tutto dovuto dalla stanchezza.
Sono tornata oggi, venerdì, dal camp di musica, che è stato una delle esperienze più belle di sempre, ma anche una delle più stancanti. E, visto che ve l'avvo promesso, ho aggiornato.
Vorrei ringraziare le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite, e a chi mi ha messa tra gli autori preferiti.

Ringrazio tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo:
  • Talking to the Moon
  • mariexshor
  • Angelauri
  • ross_saved_me
  • Love Auslly Ita
  • Pll_AeAlove
  • Ringrazio anche tutte le ragazze fantastiche che ho incontrato nel corso della settimana, che hanno letto la mia storia, e mi hanno fatto i complimenti. Mi mancheranno le nostre notti insonni a mangiare pringles e cantare! Vi voglio un sacco di bene, felice di avervi incontrate tutte!

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così lasciate una piccola recensione, non fa mai male.
Ringrazio di nuovo tutte per i complimenti, siete degli angeli ogni volta!
E ora vado, perché mi si chiudono gli occhi ...
Ci sentiamo tra un po' di giorni!
Vi abbraccio,
Meri xx
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Austin & Ally / Vai alla pagina dell'autore: scriverepervivere