Una volta giunti in infermeria, McCoy bloccò l'apertura automatica della porta perchè nessuno potesse entrare.
"Che succede e dove diavolo siamo capitati?"chiese osservando alcuni strumenti medici su un mobiletto.
Non li aveva mai visti in vita sua e neppure sapeva a che potessero servire.
"Spock ha parlato di una tempesta ionica che poteva interferire col teletrasporto. L'effetto potrebbe essere stato quello di materializzarci in una sorta di universo parallelo, simile al nostro ma non identico." ne dedusse Kirk.
Lo sguardo dei suoi compagni gli fece capire che anche gli altri condividevano i suoi sospetti."Come torniamo indietro?” chiese Uhura.
"Scott si può replicare l'azione del teletrasporto ,invertendola?"chiese Kirk all'ingegnere.
Lo scozzese annuì "Ne sono quasi sicuro, certo se ci fosse il signor Spock ad aiutarmi con i calcoli, voglio dire il nostro Spock...ma anche Loki, Spock dice che è un genio in astrofisica."
Kirk ebbe un sussulto, quante probabilità c'erano che anche in questo universo ci fosse un Loki ad aspettarlo nella sua cabina e sopratutto se poteva ingannare Spock quante probabilità aveva di ingannare Loki?. La risposta era ovvia : nessuna!
"Scott comincia a fare i calcoli,io studierò i diari di bordo della mia controparte, Bones tu e Uhura studiate la storia di questo universo, voglio capire che cosa lo ha generato. E dobbiamo fare in fretta,Spock non aspetterà al lungo ,sarà in attesa di ordini e io non so cosa fare."
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Seduto sulla poltroncina del capitano sul ponte di comando Spock aveva assunto la classica posizione di meditazione. Meditava sul comportamento di Kirk, gli effetti della tempesta ionica dovevano essere stati molto pesanti, sul cervello del suo capitano. In condizioni normale sarebbe stato furente e avrebbe ordinato di radere al suolo gli Halkan istantaneamente. Forse, se lui avesse potuto dimostrare che Kirk era inabile al comando avrebbe potuto prendere il suo posto. Doveva rifare i calcoli sul surplus di energia incanalato nel teletrasporto, fortunatamente sul ponte c'erano Sulu e Chekov i suoi due uomini più fedeli , quindi non correva pericoli. Si adagiò contro lo schienale della poltroncina e si immerse nei suoi calcoli.
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"Ho trovato" esclamò Uhura sollevando lo sguardo dal computer." La storia del nostro universo è coerente con quella di questo fino alla guerra di indipendenza americana. Poi Washignton parla nei suoi diari personali di esseri venuti dal cielo, demoni scomparsi nella luce. La credenza in questi esseri superiori ha influenzato le sue azioni nel corso del tempo, creando un discrepanza che ha generato questo universo."(2)
"Interessante" commentò Mcoy " Forse questi esseri erano viaggiatori nel tempo."
"Può darsi ma non è quello di cui dobbiamo preoccuparci, da quello che ho letto, questa è gente spietata, gli ordini della mia controparte erano di radere al suolo gli Halkan se avessero opposto resistenza.e ora Spock si starà domandando perchè io non abbia ancora dato l'ordine".
Kirk aveva capito che non solo le loro vite erano in pericolo ma anche quelle dei milioni di abitanti del pianeta intorno al quale orbitavano."Voglio che manteniate un basso profilo, non discutete con nessuno, non date a nessuno il motivo per attaccare briga con voi, qui girano tutti armati. Scott vai in sala macchine e vedi come puoi fare a modificare il flusso di energia senza che nessuno se ne accorga, tu Bones resta in infermeria, e stai calmo, Uhura, purtroppo devo chiederti di andare sul ponte e prendere il tuo posto. Daremo troppo nell'occhio se non lo facessi. Riferisci a Spock che stiamo bene e che gli parlerò quanto prima."
"E tu che farai ?"chiese MCCoy.
"Vado nella mia cabina devo verificare una cosa, che potrebbe fare la differenza per la nostra situazione."rispose Kirk sibillino. Poi si allontano guardingo dall'infermeria, ogni volta che incontrava qualcuno riceveva un saluto militare che si limitava a ricambiare con un cenno del capo. Giunto nella sua cabina Kirk si guardò attorno circospetto, non sapeva cosa sarebbe stato meglio per lui , essere solo o trovare qualcuno ad aspettarlo? La cabina sembrava deserta, Kirk suo malgrado emise un sospiro di sollievo e si sedette sul letto. Dopo qualche secondo udì un fruscio alle sue spalle. Qualcuno si sedette dietro di lui ,Sentì un respiro caldo sul suo collo.Poi braccia lunghe e muscolose lo cinsero.Loki gli diede un bacio leggero sul collo."Come sei teso, è andata male?" gli chiese il suo amante accarezzandogli la nuca. Kirk era non solo teso ma anche spaventato .Sapeva che Loki era più agile e forte di quello che il suo corpo sottile faceva intuire. Non era certo di poterlo sopraffare se avesse tentato di ucciderlo e non era neppure sicuro di volerlo. Questo Loki era identico al suo.
"Gli Halkan hanno rifiutato." rispose secco.
Loki lo fissò intensamente negli occhi "Chi sei ?" domandò dopo qualche secondo,con estrema semplicità. Aveva capito!.Un pugnale dalla lama affilatissima scintillava sul comodino, era quello di ordinanza che tutti portavano. Kirk sapeva che nel tempo che gli fosse occorso per prenderlo Loki avrebbe potuto facilmente ucciderlo, così rimase immobile. Ora era arrivato il momento di rischiare il tutto per tutto. Forse questo Loki non somigliava al suo solo nell’aspetto, ma anche nell’animo. E l’avrebbe aiutato.
"Se te lo racconto non so quanto potresti credermi. Non sono qui per farti del mal ,ma per chiedere il tuo aiuto."
Loki lo fissò perplesso, ma certamente non preoccupato. Non aveva alcuna paura di lui. "Raccontami tutto dall'inizio ,e non nascondermi niente , sai che lo capirei."