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Autore: batuffoloki    18/07/2015    0 recensioni
se l'universo dello specchio vi è sembrato spietato , immaginate se dall'altra parte, ad aspettare Kirk, ci fosse Loki, un Loki però veramente cattivo, capace di qualunque cosa per conquistare il mondo.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Spock
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'star trek assemble'
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Una volta giunti in infermeria, McCoy  bloccò l'apertura automatica della porta perchè nessuno potesse entrare.
"Che succede e dove diavolo siamo  capitati?"chiese osservando alcuni  strumenti medici su un mobiletto.
Non li  aveva mai visti in vita sua e neppure sapeva a che potessero servire.
"Spock ha parlato  di una tempesta ionica che poteva interferire col  teletrasporto. L'effetto  potrebbe essere stato  quello  di  materializzarci in una sorta di universo  parallelo, simile al  nostro  ma non identico." ne dedusse Kirk.
Lo  sguardo dei  suoi  compagni  gli  fece capire che anche  gli  altri  condividevano i  suoi  sospetti."Come torniamo indietro?” chiese Uhura.
"Scott si può replicare l'azione del  teletrasporto ,invertendola?"chiese Kirk all'ingegnere.
Lo  scozzese annuì "Ne sono  quasi  sicuro, certo se ci  fosse il  signor Spock ad aiutarmi con i calcoli, voglio  dire il  nostro  Spock...ma anche Loki, Spock  dice che è un genio in astrofisica."
Kirk  ebbe un sussulto, quante probabilità c'erano  che anche in questo universo  ci  fosse un Loki  ad aspettarlo  nella sua cabina e sopratutto se poteva ingannare Spock  quante probabilità  aveva di ingannare Loki?. La risposta era ovvia : nessuna!
"Scott comincia a fare i  calcoli,io  studierò i  diari  di  bordo  della mia controparte, Bones tu  e Uhura studiate la storia di  questo universo, voglio  capire che cosa lo  ha generato. E  dobbiamo fare in fretta,Spock  non aspetterà  al  lungo ,sarà in attesa di  ordini  e io  non so  cosa fare."

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Seduto  sulla poltroncina del  capitano  sul  ponte di  comando Spock  aveva assunto la classica posizione di  meditazione. Meditava sul  comportamento  di  Kirk, gli  effetti  della tempesta ionica dovevano  essere stati molto pesanti, sul  cervello  del  suo  capitano. In condizioni  normale sarebbe stato  furente e avrebbe ordinato  di  radere al  suolo gli  Halkan istantaneamente. Forse, se lui  avesse potuto dimostrare che Kirk  era inabile al  comando  avrebbe potuto prendere il  suo  posto. Doveva rifare i  calcoli sul  surplus di  energia incanalato  nel  teletrasporto, fortunatamente sul ponte c'erano  Sulu  e Chekov i suoi  due uomini più  fedeli , quindi  non correva pericoli. Si  adagiò contro lo  schienale della poltroncina e si immerse  nei  suoi  calcoli.

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"Ho  trovato"  esclamò Uhura sollevando lo  sguardo  dal  computer." La storia del nostro universo è coerente con quella di  questo fino  alla guerra di indipendenza americana. Poi Washignton parla nei  suoi diari personali  di esseri venuti  dal  cielo, demoni scomparsi nella luce. La credenza in questi  esseri superiori ha influenzato le sue azioni  nel  corso  del  tempo, creando un discrepanza che ha generato questo universo."(2)
"Interessante" commentò Mcoy " Forse questi  esseri  erano  viaggiatori  nel  tempo."
"Può  darsi  ma non è  quello di  cui  dobbiamo  preoccuparci, da quello  che ho  letto, questa è  gente spietata, gli  ordini  della mia controparte erano  di  radere al  suolo  gli  Halkan  se avessero  opposto  resistenza.e ora Spock  si  starà domandando perchè io  non abbia ancora dato  l'ordine".
Kirk aveva capito che  non solo  le  loro  vite erano in pericolo ma anche quelle dei milioni  di  abitanti  del  pianeta intorno  al  quale  orbitavano."Voglio  che manteniate un basso profilo, non discutete con nessuno, non date a nessuno il  motivo per attaccare briga con voi, qui  girano tutti  armati. Scott vai in sala macchine e vedi  come puoi  fare a modificare il  flusso  di  energia senza che nessuno  se ne accorga, tu  Bones resta in infermeria, e stai  calmo, Uhura, purtroppo  devo  chiederti  di  andare sul  ponte e prendere il  tuo posto. Daremo  troppo  nell'occhio  se non lo  facessi. Riferisci a Spock  che stiamo  bene e che gli  parlerò  quanto prima."
"E tu  che farai ?"chiese MCCoy.
"Vado  nella mia cabina devo  verificare una cosa, che potrebbe fare la differenza per la nostra situazione."rispose Kirk  sibillino. Poi  si  allontano  guardingo  dall'infermeria, ogni  volta che incontrava qualcuno  riceveva un saluto militare che si  limitava a ricambiare con un cenno  del  capo. Giunto  nella sua cabina Kirk si  guardò  attorno  circospetto, non sapeva cosa sarebbe stato meglio  per lui , essere solo o  trovare qualcuno  ad aspettarlo? La cabina sembrava deserta, Kirk  suo  malgrado  emise un sospiro  di  sollievo  e si  sedette sul  letto. Dopo qualche secondo udì un fruscio  alle sue spalle. Qualcuno  si  sedette dietro  di lui ,Sentì un respiro  caldo  sul  suo  collo.Poi braccia lunghe e muscolose lo  cinsero.Loki  gli  diede un bacio  leggero  sul  collo."Come sei  teso, è  andata male?" gli  chiese il  suo  amante accarezzandogli la nuca. Kirk  era non solo  teso  ma anche spaventato .Sapeva che Loki  era più agile e forte di  quello  che il  suo  corpo  sottile faceva intuire. Non era certo  di poterlo  sopraffare se avesse tentato  di ucciderlo e non era neppure sicuro di  volerlo. Questo Loki  era identico  al  suo.
"Gli  Halkan hanno  rifiutato." rispose secco.
Loki  lo  fissò intensamente negli  occhi "Chi  sei ?" domandò  dopo  qualche secondo,con estrema semplicità. Aveva capito!.Un pugnale dalla lama  affilatissima scintillava sul  comodino, era quello  di  ordinanza che tutti  portavano. Kirk  sapeva che nel  tempo  che gli  fosse occorso  per prenderlo Loki  avrebbe potuto  facilmente ucciderlo, così rimase immobile. Ora era  arrivato il  momento di  rischiare  il  tutto  per  tutto. Forse questo Loki non somigliava al  suo  solo  nell’aspetto, ma anche nell’animo. E l’avrebbe aiutato.
"Se te lo  racconto  non so  quanto potresti  credermi. Non sono  qui  per farti  del  mal ,ma per chiedere il  tuo  aiuto."
Loki  lo  fissò perplesso, ma certamente  non preoccupato. Non aveva alcuna paura di lui. "Raccontami  tutto  dall'inizio ,e non nascondermi  niente , sai  che lo  capirei."

   
 
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