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Autore: _Aural    18/07/2015    3 recensioni
"Fu chiesto a un gufo di fare ciò che sapeva: egli gridò e parlò della Stella del mattino. E gridò ancora e parlò dell’Alba."
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aragorn, Legolas
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Quando Legolas si svegliò era ancora notte fonda e gli altri dovevano essere a riposare a loro volta, per questo decise di dirigersi in una stanza dove sapeva avrebbe trovato risposte.

Prese uno dei tanti libri e lesse avidamente, bramoso di conoscere.


E quindi Aragorn fa parte dei Dúnedain o Númenoreani, ultimo erede in linea diretta di Isildur figlio di Elendil, apprendendo queste nuove notizie nell'Elfo crebbe sempre di più un sentimento di riverenza verso l'Uomo, che aumentò pensando all'atteggiamento umile avuto dal Ramingo. Discendeva dagli Antichi Re degli Uomini, amati dai Valar che gli donarono una terra, Andor, Il Dono, dove potessero vivere al riparo dei pericoli della Terra di Mezzo; graziati con sapienza e intelligenza, Le Potenze del Mondo gli concessero una vita cinque volte superiore a quella degli Uomini minori.

Uscito dai suoi pensieri, l'occhio gli cadde su una statua lì vicina, era raffigurata una donna con il capo chino verso i frammenti della spada Narsil. Si alzò e si diresse verso la scultura, osservò prima il volto e poi i resti dell'arma che gli riportarono alla mente la fragilità degli Uomini, la caduta di Númenor e Isildur che per un atto di debolezza non distrusse l’Anello ma se lo tenne, finché la triste morte non lo attese.


Era combattuto, non sapeva cosa pensare di questo Aragorn, la storia raccontava sia di Uomini valorosi che di Uomini deboli e corrotti dal potere. Estel a quale gruppo sarebbe appartenuto?


Si diresse nella piccola radura dove al suo arrivo aveva trovato i gemelli, ma questa volta vi trovò un esemplare di Gufo Bianco Reale accovacciato su di un ramo.

L’animale si girò non appena Legolas si fermò e si osservarono attentamente, il buio non era un ostacolo per nessuno dei due e occhi color del Mare incontrarono occhi color del Sole.

Il Gufo era visto dalla maggior parte dei popoli come simbolo di oscurità e morte, perfino tra gli Elfi si diceva portasse presagi negativi, ma per lui no, come suo Padre amava ogni animale.

Dopotutto era così simile a loro, i Gufi Bianchi Reali possedevano una vista acuta, un udito sottile, erano scaltri e facevano percepire la propria presenza solo se lo desideravano.

L’unica differenza era che loro vivevano nell’oscurità, ma in fondo i Primi Elfi non si svegliarono forse nella Notte? E la prima cosa che videro non furono forse le Stelle, luminose quanto le piume di quell’animale?

Non aveva senso respingere un animale che possedeva tale bellezza e tale somiglianza sia con gli Elfi sia con le Stelle, che silenziosamente sfidavano la Notte.

Allungò il braccio sinistro, lo piegò davanti sé e aspettò. Il Gufo sbatté le palpebre e continuò a guardarlo. Legolas, per la caparbietà che lo caratterizzava, non aveva intenzione di andarsene finché l’animale non si fosse posato sul suo braccio.

Ed è questa la scena che i Mezzelfi e Aragorn si trovarono davanti, un Elfo in piedi nell’ultimo buio della Notte che sfidava un Gufo Bianco Reale.

Diversi minuti passarono, l’animale bubolò aprendo le grandi ali per poi ritrarle a sé.

Pochi attimi e la luce cominciò ad avanzare lentamente, stava portando via l’oscurità e della Notte non rimase che una Stella, presto offuscata dall’Aurora.

Ma l’animale trovò qualcosa percorrendo gli anni di Legolas attraverso i suoi occhi, perché all’improvviso aprì di nuovo le sue ali per alzarsi in volo e posarsi sul braccio che l’Elfo gli stava offrendo ormai da parecchio. Legolas sorrise e guardandolo meglio da vicino notò i riflessi argentati delle piume; iniziò ad accarezzarlo con l’altra mano e il rapace notturno si spinse verso quel tocco gentile e delicato.

Allora il Principe, per il Gufo Bianco Reale, pronunciò in elfico la fine di una storia che suo Padre era solito raccontargli quando era piccolo:


“Fu chiesto a un gufo di fare ciò che sapeva: egli gridò e parlò della Stella del mattino. E gridò ancora e parlò dell’Alba.”(*)


Legolas stava ancora accarezzando l’animale quando un rumore inaspettato lo fece volare via, perdendosi tra gli alberi.

“Elladan, Elrohir, l’avete fatto scappare” proferì l’Elfo biondo prima di girarsi verso gli spettatori, trovando con sua sorpresa anche il Ramingo.

“Perché dovremmo essere stati noi?” domandò Elladan.

“Arwen è decisamente molto più delicata di voi, per Sire Elrond non credo vogliate una giustificazione e Aragorn si è dimostrato più silenzioso di quanto aspettassi”

“Elladan, ci scredita per un mero Uomo, è oltraggioso” disse questa volta Elrohir facendo finta di essere offeso, seguito a sua volta dal fratello, provocando il sorriso degli altri.


Mentre tutti stavano ritornando alla Casa, Aragorn si affiancò a Legolas:

“Saresti rimasto seriamente ad aspettare una mossa del Gufo?”

“Si” rispose inaspettatamente l’interpellato

“Da me non è mai venuto”

E questa volta fu l’Elfo Silvano a rimanere sorpreso

“Ci hai provato?”

“Si, più di una volta, ma non è mai venuto”

Anche gli Elfi rifuggono i Gufi e invece questo Uomo li cerca

“Hai aspettato finché non facesse qualche mossa?”

“...Veramente no”

“Se sapessi di vincere senza dover fare niente e con il tuo sfidante che abbandona ogni volta, tu faresti qualcosa?” disse sorridendo, gli sembrava di dare lezioni ad un bambino, cosa che l’Uomo, in confronto a lui, era.


Più passava il tempo con Aragorn e più lo trovava curioso, e si sa, la curiosità è il punto debole degli Elfi, o quanto meno di Legolas che si trovò a stargli vicino più di quanto pensasse, ma mai proferendo parola e sempre rimanendo freddo.


L’Uomo aspettò l’occasione di rimanere da solo con Elladan e Elrohir per chiedergli perché Legolas fosse sempre così distaccato con lui.

“La prima regola di un guerriero è: mai abbassare la guardia con i nemici”

“Ma io non sono un nemico” ribattè un poco indignato Aragorn

“Sei un Uomo” rispose questa volta Elladan

“Ovvero un nemico”

“Devi sapere che Legolas non è mai stato appassionato dagli Uomini”

Lo sdegno del Ramingo continuò:

“Ma gli ho indicato la strada e l’ho pure accompagnato”

A questo rispose Elrond, entrato nella stanza in quel momento per cercare un libro sulle erbe mediche

“Estel, non puoi aspettarti di guadagnare la fiducia di un Elfo Silvano solo con delle indicazioni”

“Sire Elrond, lei li conosce? Gli Elfi Silvani intendo”

“Ovviamente, fanno parte della mia gente. Anche se sono meno saggi e più pericolosi dei loro parenti, poiché non hanno mai visitato le Terre Incantate, sono comunque Elfi, ovvero Gente Buona e sempre più saggi degli Uomini. Sono di indole più distaccata e fredda, raramente lasciano il proprio territorio, soprattutto gli Elfi di stirpe reale”

“Stirpe reale?” chiese confuso Aragorn

E, andato Elrond, Elladan rispose:

“Non lo sai? Legolas è figlio del Re Thranduil”

“Re del Bosco Atro” continuò Elrohir

“Ma con voi non è freddo”

“Ma noi siamo Elfi”

“Non ti preoccupare, all’inizio era così anche con noi” cercò di rincuorarlo Elrohir, ma Elladan era di un altro parere:

“Dopo un centinaio di anni è diventato più amichevole”

“Non è molto rassicurante come cosa” proferì infine un Aragorn un po’ abbattuto.

“Ma perché ci tieni?”

L’Uomo rimase spiazzato dalla domanda posta da Elrohir e sinceramente non sapeva come rispondere, non lo sapeva nemmeno lui, Perché ci tengo?

“Non lo so, immagino che, se viene a trovarvi spesso o comunque lo ritrovo, sia frustrante venir ignorato ogni volta o trattato nel modo più freddo possibile”

“Devi imparare a conoscerlo” disse Elladan

“Come faccio se mi evita?”

“Invitalo in uno dei tuoi viaggi” suggerì ancora, Elrohir si intromise:

“Non accetterà”

“Secondo me si, a lui piace viaggiare e comunque è incuriosito da te”

“Incuriosito?”

“Si, da quando ti ha trovato qui”


Aragorn passò tutto il giorno a ripensare a quella conversazione, Invitarlo nel prossimo viaggio? Non so se sia una buona idea, o comunque penso abbia ragione Elrohir: non accetterà. E poi a quanto pare è un Principe…



Note

(*) Detto dei Nativi Americani.

Buon giorno! Ed ecco l’incontro di cui vi avevo anticipato, non credo che molti se lo aspettassero, ma spero di non avervi deluso e che lo troviate interessante come l’ho trovato io mentre scrivevo!

Grazie a chi continua a leggere e a chi trova un po’ di tempo per lasciare un suo

parere che leggerò sempre con molto piacere.

Al prossimo aggiornamento, e sta volta chissà se il nostro Elfo avrà un incontro con Aragorn...
   
 
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