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Autore: niandelove    18/07/2015    0 recensioni
Lei è la classica brava ragazza con la testa sulle spalle. Lui il solito Don Giovanni presuntuoso,che vuole tutto e subito.
Due caratteri completamente diversi si ritrovano nel posto sbagliato,al momento sbagliato.Peccato che lui si presentò con due occhi di ghiaccio e uno splendito sorriso.
AU,tutti umani.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Jules | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Pov Elena

"Caroline come è andata ieri alla fine?"    

La bionda stava seduta sul mio divano con un libro in mano ma non lo stava leggendo.
Mi avvicinai a lei muovendo la mano davanti al suo viso.Fissava la copertina senza muovere un muscolo.

"Car!"

La mia amica ritornò finalmente alla vita reale,guardandomi stranita.

"Si può sapere perchè stai urlando di prima mattina?"

"Sono le 11.30 e comunque ti ho chiesto come é andata con Paul ieri!"

"Ah benissimo.Lui é stupendo e tutto il resto" 

"Ma..." mi intromisi io,capendo immediatamente che stava arrivando qualcosa di negativo.                      

"Ma non credo di piacergli...almeno non quanto lui piace a me"

Mi sedetti sul divano accanto a lei,notando finalmente il titolo del libro che teneva sulle gambe.

"Il linguaggio dei fiori.Sembra carino"

"Mai giudicare il libro dalla copertina signorina Gilbert"

Gli tirai un cuscino in faccia,beccandomi una faccia furiosa della mia amica.                      

"Inizia a scappare Nina!"

Cominciai a ridere mentre correvo verso la  cucina,inseguita da un vortice biondo.

"Avrò la mia vendetta,non puoi sfuggirmi!"

La mia amica era brava in tutto ciò che riguardava lo sport,anche se a vederla non si direbbe mai,ma ce ne era soltanto uno dove non poteva battermi:la corsa.

"Lo sai cosa dicono delle bionde arrabbiate?"

La guardai per un attimo,in modo serio.Questa di certo non l'avevo mai sentita.                                                    

"Non dicono assolutamente niente,ma si sbagliano!"

Ricominciai a ridere ,sfuggendo ad uno nuovo lancio.

"Il citofono!"

Mi fermai un istante e mi accorsi che il citofono stava effettivamente suonando.Non aspettavo nessuno.

"Chi é?"

Andò ad aprire Caroline,che dopo aver chiesto chi fosse al portone,iniziò a sorridere senza motivo.

"Posso sapere chi sta entr-"

"Bonnieeeeee"

La bionda gli salto addosso ,mentre io correvo ad abbracciarla.Gli avevo detto di venirmi a trovare nel mio nuovo appartamento,ma non pensavo venisse davvero 

"Sono troppo felice!" annunciai stringendola ancora un pò a me.

"Festa della donna,non potevo mancare!"

Ci augurammo gli auguri a vicenda e decidemmo di andare a mangiare fuori.

Ovviamente Caroline si era messa davanti allo specchio,concentrata come non mai.

"Come va con occhi di ghiaccio?"

Sorrisi appena sentii il soprannome che gli aveva dato la mia amica.Gli occhi diciamo che erano effettivamente il suo punto forte.

"Bene.Credo di piacergli"

"Ma siete fidanzati o no?"

Lo eravamo?

Ci comportavamo come tali.Uscivamo spesso,ci baciavamo per strada,ma non ero troppo sicura che Damon avesse la concezione di "fidanzata". 

"Per ora no"

Bonnie annuiva,mentre sorridevamo entrambe per le urla di Caroline.A quanto pare gli serviva il mascara ,che stava nella sua borsa,ma sapeva bene che ne io ne Bonnie ci saremmo mai alzate dal divano.

 

Pov Damon

"Fratellino se continui a parlare così velocemente,giuro che ti tiro addosso la lampada alla mia destra!"

Paul stava cercando di spiegare come era andato l'appuntamento con barbie.Aveva iniziato 15 minuti fa a parlare,solo che io ancora non avevo capito una parola.

"Rispondi a questa semplice domanda:ti piace si o no?"

"Non lo so"

Ecco.Ritorniamo al punto di partenza.Bisognava ammettere che per stare con una come Caroline dovevi avere un gran coraggio,ma io con Paul ce la vedevo stranamente bene.

"Comunque oggi è la festa della donna e credo che gli porterò le mimose"

Mio fratello era veramente strano.Non sapeva neanche se gli piacesse veramente e già gli portava dei fiori,cosa che io di certo non avevo mai fatto.

"Le mimose sono una tradizione italiana,qui stiamo a New York!"

"lo so ,ma mi sembrava un gesto carino e poi ieri le ho versato sopra la camicia il vino!"

Scuotevo la testa rassegnato.Ormai l'avevo perso…

"E' inutile che mi guardi in quel modo.Ora tu mi accompagnerai a trovare quei benedetti fiori!"

"Non ci penso proprio e poi dobbiamo ancora pranzare"

"Mangiamo fuori"

Ero indeciso su cosa fare,ma alla fine optai per andare con mio fratello.Magari coglievo anche l'occasione per scattare qualche foto,visto che ormai quella macchinetta aveva la polvere.

"Sappi che se impiegherai più di 2 due ore a cercare un fioraio che venda le mimose,io ti mollo per strada!"

"Accordato.Prima però andiamo a mangiare,sto morendo di fame!"

"Accordato…" 

Giusto Paul poteva utilizzare una parola del genere!

****

Entrammo nel ristorante suggerito da una passante che mio fratello aveva gentilmente travolto per strada e dovevo ammettere che non era male,anche se le dimensioni erano abbastanza limitate.

"Oddio non ci credo!"

Paul aveva una faccia perplessa mentre guardava davanti a se.Ovviamente seguii ila traiettoria del suo sguardo,ma me ne pentii subito.

"Wow.Hai veramente un talento nel trovare le persone che non dovresti trovare!"

"Andiamocene"

"Spiacente fratellino,ma ci hanno già visto.Elena sta venendo qui"

"Ehi guarda un po' chi c'è,sono le tre del pomeriggio e voi venite a mangiare ora…"

Elena venne verso di me stampandomi un bacio sulla bocca.Io ero rimasto immobile e non mi sentivo molto a mio agio a stare con lei davanti a Paul,anche se in realtà non ce ne era motivo.

"Ciao ragazzina"

La salutai con un sorriso un po' tirato,mentre lei mi guardava leggermente confusa.

"Ciao Caroline

"Ciao Paul,lei è Bonnie,ma la conosci già"

Mio fratello si affrettò a darle un bacio sulla guancia prima a Car e in seguito a Bonnie,per poi cercare un tavolo dove pranzare.

"Voi avete già mangiato?" chiesi ad Elena.

"si penso che ci faremo un giro per New York e poi torniamo a casa"

"Va bene allora ci vediamo stasera da te"

"perfetto" 

Mi sorrise e dopo avermi dato un bacio sulla guancia,si allontanò con le sue amiche.

"Dam ho trovato il tavolo…si mangia!"

Scuotendo la testa,andai verso quel deficiente di mio fratello.

 

Pov Elena 

Dopo quasi quattro ore di passeggiata per le vie di New York io e le mie amiche avevamo deciso di avviarci verso casa mia.Il tempo non era proprio il massimo,ma avevamo passato una piacevole giornata.

Bonnie ci aveva raccontato del suo fidanzato e Car dell'appuntamento avuto con Paul,io invece non avevo parlato molto della mia relazione con Damon,perché sinceramente non sapevo cosa dire,non ero neanche totalmente sicura di avere una relazione con lui.Prima l'avevo baciato e in qualche modo gli aveva dato fastidio,me ne ero accorta,ma non ne capivo il motivo.Non era un chiacchierone ,certe cose gliele dovevi tirar fuori con la forza,era un ragazzo riservato anche se a vederlo sembrava tutto meno che una persona introversa.Damon era un tipo solitario,socievole quando lo richiedeva la situazione,anche casinista e giocherellone,ma non amava circondarsi di persone.Lui aveva pochi amici,usava le ragazze solo per portarsele a letto una notte,faceva il fotografo,lavoro che non richiedeva la presenza di altra gente,insomma era praticamente il mio opposto.Ma a me piaceva Damon Salvatore e forse proprio perché era diverso da me,ma certe volte non lo capivo.

"Elena"

Caroline mi richiamò dal mio stato di trans.

"Si scusate stavo pensando.A quale argomento siete passate?"

"Al fatto che tu devi prendere le chiavi del portone altrimenti non entriamo"

Guardai davanti a me,accorgendomi solo ora che eravamo arrivate.Bonnie mi aiutò a cercare le chiavi nella borsa,mentre Car sbuffava,perché non le trovavamo.

"Fatto"

" Amen.Ora possiamo sbrigarci che vorrei sdraiarmi sul divano di casa Gilbert il prima possibile"

"Se tu non ti mettessi i tacchi,non avresti questa fretta!"

Bonnie e Caroline iniziarono a bisticciare su come una donna si dovrebbe vestire,mentre io fissavo la porta del mio appartamento.

"Ragazze guardate"

Le mie amiche spostarono la loro attenzione sui fiori che si trovavano sopra lo zerbino.

"Elena c'è un biglietto"

Car mi passò il pezzetto di carta,mentre io euforica pensavo a cosa potesse aver scritto Damon.

 

Ciao Elena,spero che le mimose ti piacciano,sono una tradizione italiana,ma da quanto ricordo a te piace il giallo quindi…

 

Il biglietto non era firmato ed era stato scritto al computer.

"Ciao Elena.Ti sono mancato?"

Dall'ascensore uscì un ragazzo castano,occhi verdi e sapevo perfettamente chi fosse.

"Marco!"

 

 

 

 

Non so cosa dire.

Sinceramente questa storia non mi appassiona più,la sto continuando perché non mi piace lasciare le cose a metà,ma mi è difficile da scrivere.

Io spero di avervi dato un capitolo decente,dove non succede molto,ma si capiscono un po' le dinamiche tra Damon e Elena:lei è piena di dubbi e lui non da certezze.

Ah ovviamente c'è il grande rientro,ossia Marco che si,causerà danni alla nostra coppia preferita.

Grazie a tutte.Spero che ci sia ancora qualcuno che segua la mia storia…

Un bacio.

  
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