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Autore: marcomoratto98    18/07/2015    2 recensioni
Questa è la storia di un mondo che potrebbe ma non vuole cambiare, di un mondo dove le forze portanti sono viste solo come armi e come mostri senza possibilità di redenzione.......
Parte 1:
Siamo nella Konoha amministrata dal Terzo Hokage, tutti vivono la loro felice vita. Tutti tranne un bambino. Mostro, lo chiamano. Un orfano dai capelli biondi e gli occhi azzurri costretto a vivere tra l'odio degli abitanti del suo villaggio.
Un bambino abituato a stare nell'oscurità, anche se ad alleviare la sua sofferenza sono tre spiragli di luce: Kakashi Hatake, il suo tutore e l'uomo che considera un padre, Iruka Umino, il ragazzo che è riuscito a diventare suo fratello, e Hiruzen Sarutobi, l'Hokage e l'anziano signore che nonostante i suoi impegni è riuscito a fare da nonno al ragazzo.
Dopo un gravissimo avvenimento il ragazzo sarà costretto a fuggire da tutto ciò che ha sempre conosciuto.
Riuscirà Naruto a rifarsi una vita?
Chi lo accompagnerà nel suo riscatto?
Quando sarà al punto di perdere tutto, chi lo aiuterà?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurama, Naruto Uzumaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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Ok, ok, chiedo scusa per l’assenza dovuta a motivi di natura scolastica. Per farmi perdonare oggi pubblicherò due capitoli di questa storia, con le note di quando pianificavo di pubblicarli, avvicinandoci al capitolo finale, che lascerò alla prossima settimana.
Ho parlato fin troppo, quindi vi saluto e vi lascio al capitolo.
 

Capitolo 8: Nuove Conoscenze
 

Il team torna a Konoha col peggiore umore possibile, per aver fallito con il più nefasto degli esiti. Kakashi e Iruka non riescono ancora a credere a ciò che è successo, mentre Tenzo si sta confrontando con la consapevolezza di aver ucciso un bambino.
 
L’Hokage ha già capito che la missione è andata male dall’espressione dei tre, e che Naruto non è presente. Ma mai si sarebbe aspettato ciò che ha sentito nel resoconto: si sarebbe il piccolo Naruto è morto. Tutto per colpa di una serie di sfortunati eventi, a partire da quella notte.
Consapevole dello stato d’animo del team, Hiruzen ha deciso di dargli un lungo periodo di pausa perché possano riprendersi almeno un po’.
Kakashi è uscito dalle AMBU e, dopo la pausa, riprenderà il servizio come Jonin.
Iruka tornerà ad insegnare all’accademia, sperando che grazie anche a ciò che ha perso, riesca a infondere nei futuri ninja il concetto di rispetto e protezione dei loro compagni e amici, esattamente ciò che tempo addietro ha fondato il loro villaggio.
Tenzo rimarrà nelle AMBU e, fino a nuovo ordine, resterà inattivo.
 
***
 
Cade una pioggia fitta ed incessante da un paio di giorni. Il vento sferza le chiome degli alberi, costringendo gli animali a rimanere nelle loro tane, ma con un occhio puntato al fiume poco lontano, ingrossato e torbido.
Improvvisamente una mano si fa strada nella terra vicino alla riva, uscendo ed esponendosi alle intemperie, ad essa segue un’ulteriore mano, complementare all’altra, e dopo di loro compare il resto del corpo, sporco e provato dalla serie di eventi che lo hanno lasciato sotto terra.
I capelli biondi, solitamente splendenti e vivaci, sono ora sporchi e spenti, gli occhi portano i segni di profonde occhiaie, mentre i vestiti sono strappati e talmente rovinati da essere irriconoscibili.
Il povero Naruto si ritrova così dopo un paio di giorni passati in atroce sofferenza, per guarire alla caduta nel fiume, e alle rapide che ne sono seguite.
Prima che il suo corpo martoriato toccasse la riva, il fiume lo ha spostato, anche piuttosto velocemente, verso sud-ovest, ritrovandosi a pochi giorni di cammino dal paese dell’Erba.
La sua stanchezza e palpabile a metri di distanza, mentre l’unica cosa che vuole in quel momento è un bagno caldo e farsi una grossa dormita.
Durante quei giorni, mentre era in una sofferta dormi-veglia, ha conversato con Kurama scoprendo che, nonostante tutto, questi eventi sono stati utili.
Nessun uomo sarebbe mai sopravvissuto alle ferite da lui riportate, ma lui non è più un uomo.
“Adesso che pensano tu sia morto, ci lasceranno in pace”, queste testuali parole della Volpe, ma è anche vero che se non si allenerà duramente ci saranno sicuramente altre occasioni in cui rischierà di morire, in questo mondo duro e selvaggio.
Così il volpino ricomincia a viaggiare fino a che, stanco e affamato, non crolla su una strada, inutili i richiami di Kurama, per quanto il piccolo abbia una mente forte, il corpo rimane quello di un bambino di sei anni, con i suoi naturali limiti.
Con pensieri simili e un grande dispiacere nel fare preoccupare l’amica, Naruto si addormenta, troppo stanco per fare qualsiasi cosa.
 
***
 
Si sveglia, per la prima volta dopo giorni, su un letto. Non sa dove si trova, forse l’hanno rapito, ma questo possibilità viene scartata da Kurama, che obbietta:
Kur: “Se ci avessero rapito, innanzitutto saresti legato ed in una cella, o simili, non su un letto. E poi senti quanto rumore arriva dalla stanza accanto?”
Adesso che se ne accorge, da un’altra stanza proviene la voce incredibilmente alta, anche se distorta ed attutita dai muri, di donna e una seconda voce, a confronto bassissima, di cui non riesce a capire il sesso.
Si alza e di siede sul letto, le occhiaie quasi totalmente sparite grazie alla dormita, e si mette a studiare la spoglia camera in cui si trova, nella speranza e nel timore di trovare qualcosa di familiare. Nella speranza perché così capirebbe dove si trova, nel timore perché l’unico posto che nonostante tutto gli è familiare è il suo ex-villaggio.
La porta si apre cigolando, mostrando sulla soglia una donna, forse la donna a cui appartiene la voce, che ad occhio ha già superato i cinquanta anni ma non ha ancora raggiunto i sessanta, possiede lunghi capelli castani che le cadono sulla schiena, e un viso gentile con delle rughe appena accentuate che le solcano il volto e gli occhi color nocciola.
???: «Caro, finalmente ti sei svegliato, eravamo veramente in pensiero per te»
Nar: “Quanto ho dormito?”
Kur: “Tre giorni, ma adesso rispondi all’umana, e attento a ciò che dici”
Nel mentre la donna si è avvicinata per controllare lo stato di salute del biondino e, soddisfatta che stia bene, si allontana facendo segno di seguirla.
Nar: «Grazie signora, io mi chiamo….»
???: «Aspetta, ti presenterai dopo, così non dovrai ripeterti»
Con queste parole la donna apre la porta, precedentemente chiusa, portando il piccolo Naruto in una sala da pranzo, fornita apparentemente di qualsiasi tipo di cibo, con al suo centro un tavolo a sei posti, su cui è servita la colazione, e, a capo tavola, è seduto un uomo, che legge un giornale.
Il giornale nasconde tutta la sua faccia, tranne una zazzera bionda che spunta da dietro i fogli fittamente scritti.
La donna invita Naruto a sedersi e a mangiare qualcosa.
 
Finalmente l’uomo abbassa il giornale, mostrandosi sulla stessa età della donna, ha una faccia su cui è stampato un sorriso gentile, in rivalità con quello dell’altra persona nella stanza, e gli occhi azzurri.
???: «Ah, ti sei svegliato»
Dice l’uomo nel vedere Naruto mangiare, e osservando in particolare il modo in cui mangia:
???: «Sai, mi ricordi qualcuno»
Aggiunge poi. A quelle parole, sulla fronte della donna appare una vena pulsante. Si avvicina all’uomo, e gli molla un pesante pugno in testa che gli schiaccia la faccia sul tavolo.
Adesso la donna sorride, anche più di prima, in direzione del biondino e, cercando di cambiare discorso inizia:
???: «Comunque io mi chiamo Yuna Miyoshi, e il signore qui vicino è Touma Namikaze, mio marito»
 
Al sentire i nome dei due, Kurama scoppia in una risata incontrollata:
Kur: “Non ci credo, allora è proprio vero: tale padre tale figlio”
 
Il volpino guarda stranito in direzione dei due, prima di ricordarsi delle buone maniere (inculcategli a forza da Kakashi e Iruka) e presentarsi a sua volta:
Nar: «Io sono Naruto»
Non ha detto ne troppo ne troppo poco, ma comunque non basta, visto che i due iniziano a fargli domande;
Tou: «Allora Naruto, dove stavi andando?»
Nar: «Mi stavo dirigendo verso le coste a nord, nel Paese del Fulmine. I miei amici mi stanno aspettando li»
La conversazione continua nonostante la pericolosa domanda. La risposta trae in salvo Naruto è stata suggerita da Kurama.
Nar: «Dove siamo?»
Yun: «In un piccolo villaggio ai confini col Paese dell’Erba»
Nar: «Vi ringrazio di avermi aiutato, ripartirò subito»
Tuo: «Non preoccuparti, l’abbiamo fatto con piacere, e poi mi ricordi nostro figlio»
Nar: «Davvero? E lui dov’è?»
Tou: (malinconico) «Non lo vediamo più da quando è andato a fare il ninja a Konoha»
Nar: «Se è andato a Konoha, allora forse lo conosco anche solo di nome, come si chiama?»
Yun: «Minato. Minato Namikaze»
Nar: «Mi spiace, ma non l’ho mai sentito nominare»
Tou: (malinconico) «Non fa niente»
Naruto, che ormai ha finito di mangiare, si alza, sta per salutare, ringraziare e andarsene, ma Yuna lo ferma:
Yun: «Non serve che riparti subito, riposati qui qualche giorno prima»
Nar: (sorpreso) «Siete sicuri che non disturbo?»
Tou: «Sicuri, e poi è da anni che non abbiamo bambini in casa, la renderà più allegra»
 
 
Autore:
Buon giorno e buon sabato a tutti con un nuovo capitolo di Vita da Demone!
Ecco che entrano in scena due nuovi personaggi che sono, ovviamente, i nonni di Naruto. Questo potrebbe portare a situazioni impreviste e forse una nuova avventura, o forse no….
Ok, vi saluto e alla prossima!
 
 
  
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