La coppia rimase immobile a fissare l'amica combattere contro quei mostri, che cercavano di buttarla giù saltandole addosso o mordendola, ma lei non si fece intimirire e alla fine riuscì a scacciarli.
Quando se ne furono andati, Donnie corse verso la sua amica, abbracciandola; Mizu ricambiò tirando fuori qualche lacrima per aver finalmente ritrovato gli amici.
-Come hai fatto a trovarci?- domandò Donnie ancora abbracciato a lei.
-Il mio fiuto mi ha condotta sull'isola e poi le vostre urla mi hanno fatto capire dove eravate e quindi eccomi qui....eravamo tutti preoccupati per voi...credevano..ch...che non ce l'avevate...fa..fatta- le lacrime dell'animaletto stavano cadendo più velocemente e quindi anche April si catapultò su di lei per stringerla in un abbraccio.
-Noi stiamo bene...anche grazie a te; e gli altri? Dove sono?- le chiese successivamente la rossa.
-Oh, saranno ancora in spiaggia, appena vi ho sentito urlare sono corsa, lasciandoli indietro- rispose Mizu facendo loro strada verso la capanna.
Non appena furono fuori dalla foresta fu il turno delle altre tartarughe, di Miwa e di Casey di abbracciare i sopravvissuti.
Mikey si lanciò in braccio a Donnie, facendolo cadere, mentre Leo e Raph gli acccarezzavano testa e guscio.
Miwa e Casey invece si posizionarono davanti ad April ma a Casey non fu permesso di abbracciarla dato il fatto che Karai l'aveva preceduto, non staccandosi più dall'amica.
-Non l'avevo mai vista così attaccata a qualcuno-
-Zitto Mikey!-esclamò la ragazza dai capelli neri non lasciando andare April.
Dopo che tutti furono risaliti sulla nave ancora un po' malandata a causa delle tempesta, si misero a sedere sulla prua mentre discutevano di cosa fu successo in quelle settimane.
Leo spiegò che dopo la loro scomparsa, l'intera ciurma non aveva fatto altro che cercarli senza sosta.
Invece Donnie ed April raccontarono di come si erano trovati sull'isola, dell'aver scoperto di essere innamorati...e della loro prima volta.
-Coooosaaaa!?- urlarono tutti in coro rossi come dei pomodori.
-Tu!? Come hai osato farlo a soli sedici anni!? Maniaco!- Mizu, in forma umana, ave a afferato Donnie per il piastrone, urlandogli contro.
La tartaruga urlava "perdonami" cercando in ogni modo di scrollarsela di dosso.
April ridacchiava sotto il naso, come tutti del resto, successivamente cercò di aiutare il fidanzato, mormorando un "non ti preoccupare, era del tutto consensuale".
A quel punto Mizu mollò la presa, dandogliela vinta.
Il loro viaggio ricominciò e anche il lavoro di Donnie che dovette iniziare i lavori di ristrutturazione della nave.
Lui ed April dovevano stare più attenti visto che ora non potevano più coccolarsi a vicenda senza che qualche "delfino curioso" venisse ad interromperli, e quindi rimandavano sempre alla sera tardi, mentre tutti dormivano.
Una mattina April stava gironzolando in giro visto che era ancora presto e solo dopo si accorse di una piccola porticella vicina a quella della cucina e ora che ci pensava, lei lì dentro non c'era mai stata.
Con cautela la aprì, rivelando un piccolo ripostiglio pieno di cianfrusaglie.
In mezzo alla stanza notò un piccolo forziere, delle dimensioni di un comodino, e spinta dalla curiositá gli si avvicinò, mettendosi in ginocchio per guardarlo meglio.
Alla fine guardò la collana con la chiave attaccata sopra le avevano dato quando era entrata a far parte della ciurma.
Era confusa, non sapeva se provare o meno ad aprirlo, d'altronde non erano affari suoi dato che il tesoro non era suo; ma la curiositá ebbe la meglio e quindi infilò le chiavi nella serratura.
Si aspettava un tesoro, un tesoro degno di pirati, e invece no...c'erano foto e altri piccoli oggetti di scarso valore.
Le foto, seppur sbiadite, erano ancira ben visibili; ritraevano cinque bambini con un uomo, o meglio topo.
-Alla fine l'hai trovato- April sobbalzò, spaventata, e si girò verso il luogo da cui proveniva la voce.
Era Leo, appoggiato sullo stipite della porta.
-Scusa, scusa, non era mia intenzione, giuro- balbettò la rossa mettendo le mani a mo' di preghiera.
-Tranquilla, avevamo comunque intenzione di mostrartele...- disse Raph raggiungendo il fratello insieme a tutti gli altri.
Le foto erano loro da piccoli insieme al padre.
-Questa era la coperta di Donnie da piccolo, non se ne separava mai- Miwa tirò fuori dal forziere una coperta verde con ricamate delle tartarughine sopra.
-E questo era il mio orsacchiotto preferito...cavolo quanto si è rovinato in questi anni- continuò Mikey prendendo il vecchio orsachiotto con mille cuciture e peli mancanti.
-Questo è il nostro tesoro....tutte queste cose ci ricordano chi eravamo, come eravamo, tutti i bei momenti vissuti insieme....sono tutti tesori preziosi per noi- mormorò Leonardo con delle lacrime agli occhi.
April si sentì commossa e iniziò a lacrimare pure lei.
-Ora anche tu e Casey, siete parte della mostra famiglia- aggiunse Donatello sorridendole.
I due non poterono neanche sorridere che un colpo colpì la nave, facendola traballare violentemente.
Uscirono tutti sulla prua a vedere cosa fosse successo: erano stati circondati da delle navi militari che avevano aperto il fuoco contro di loro. Uomini iniziarono a salire sulla barca, estraendo le spade e le pistole; anche loro però si armarono in fretta e iniziarono a combatterli.
-Che diamine succede?- si chiesero Casey e April.
Un uomo di corporatura robusta, coperto da un armatura dalla testa ai piedi sbarcò sulla loro nave.
-E tu chi ca*** sei?!- gli domandò Raffaello gentilmente. -Voi, siete in arresto-
-In arresto? Per cosa, faccia di latta?- aggiunse Karai.
-Avete rapito il principe Casey e la principessa April..- sorrise lui maliziosamente.
Tutti si girarono verso i diretti interessati, i quali spalancarono gli occhi. -Principe e...principessa?- ripetè Leo.
Casey e April abbassarono lo sguardo, sentendosi in qualche modo colpevoli, poi Casey prese la parola.
-Shredder, che stai facendo!? Loro non ci hanno rapito, abbiamo deciso noi di andare con loro.
-Voi...ci avete mentito..- mormorò Mikey con sguardo triste.
-No! Beh...si...ma non era nostra intenzione....io mi sarei dovuta sposare con lui ma non lo volevo e sono fuggita...volevo essere trattata come una persona normale e farmi dei veri amici! Non volevo mentirvi così!- le tartarughe abbassarono lo sguardo, in qualche modo delusi da ciò che aveva appena detta.
-Non ti fidavi di noi...e hai continuato a mentire...- prese la parola Mizu. Shredder fece un segno con la mano e in un attimo due guardie afferarono i due giovani, che cercarono in ogni modo di liberarsi. Nel frattempo, dei cannoni spararono e la nave venne immediatamente avvolta dalle fiamme..quello che fu principalmente colpito, fu il ripostiglio.
-Nooooo!!- urlarono tutti in coro cercando di entrare nella stanza. -Shredder! Perchè l'hai fatto!?- urlò Casey tra le lacrime.
-Il mio compito era uccidere i rapitori...io seguo sempre gli ordini...portateli via- le guardie prese sulle spalle i due giovani.
-Donnie! Dooonnieee!!- la rossa si teneva alla sua spalla, ma la tartaruga se la scrollò e girò lentamente, mandandole uno sguardo carico di odio.
-...È tutta colpa tua...- sussurrò non correndo in suo aiuto, come tutti.
-Io non volevo, Donnie! Io non volevo questo! Donniieee!! Ti pregoooo!- loro furono portati via, mentre gli altri rimasero lì fermi ad osservare la loro casa...sparire nell'oceano....insieme a tutto ciò che loro avevano amato fino a quel momento.