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Autore: Dominil    21/01/2009    6 recensioni
[Frerard]
Alzo il viso verso la finestra, scrutando il paesaggio scuro e le poche luci accese nelle case accoglienti e... vive.
Volgo la testa prima a destra e poi a sinistra, abbracciando così tutto il mio monolocale vuoto e desolato.
"E' ora che ti trovi una ragazza." mi ripete sempre il mio fratello minore Mikey, che si è appena sposato.
Ha fottutamente ragione ma sembra che la ragazza giusta per me non sia stata ancora inventata. [...]
Una delle visioni migliori che potessi mai desiderare, mi appare davanti.
La mia fidanzata Jamia è china su di me e mi guarda con i suoi occhi grandi e un sorriso luminoso. Assumo la sua stessa espressione e poi alzo un po' la testa per baciarla.
"Alzati o farai tardi alle prove con i Leathermouth. Io intanto vado a preparare un po' di caffé." mi dice con voce dolce, per poi togliersi da me e sparire oltre la porta.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 3:
CAN YOU DRAW? NO, I CAN'T DRAW AT ALL


Gerard P.O.V.

Alle sette mio fratello suona alla porta di casa per andarer al concerto. Vado ad aprire mentre mi sto infilando ancora la camicia.
"Ehi Gee!" mi saluta allegro, entrando in casa seguito da Ray.
"Amico dove vai così, tutto in tiro? Dobbiamo andare a dun concerto rock, non all'opera." mi ammonisce il mio riccioluto amico, prendendomi in giro per il mio abbigliamento.
Sbuffo e, senza dire niente [perchè davvero, non servirebbe a nulla], corro a cambiarmi.
Indosso una felpa scura e un paio di jeans, e poi vado in bagno per evidenziare la forma dei miei occhi applicandovi intorno un filo di matita nera. Non lo facevo da molto tempo, ero ancora un adolescente quando presi quest'abitudine che poi scomparve con la crescita e la maturità.
Quando torno in soggiorno, Mikey e Ray si alzano dal divano tirando un sospiro di sollievo.
"Gee, ci hai messo una vita. Stai diventando peggio di una donna."
"Ray, ma la smetti di rompere le palle." sbotto, già esausto del suo stupido umorismo.
"Scusa." replica in un sussurro, visibilmente dispiaciuto.
Gli do una veloce pacca sulla spalla e insieme usciamo fino alla macchina di Mikey.
Dopo una decina di minuti siamo già davanti al club da cui si sente della musica già dall'esterno. Entro nel locale quasi con bramoso desiderio, per lasciarmi avvolgere da centinaia di note e colori.
Ho sempre amato la musica, dalla nascita credo, oppure da quella volta in cui sentii nonna Helena cantare per casa. Per qualche tempo avevo persino pensato che la musica potesse essere il mio destino visto che con il canto non me la cavo male, ma tutto si è dissolto quando il mio vecchio amico Matt si è trasferito in un'altra città.
Il locale è caldo e accogliente, intriso di quell'aria vintage tipica dei club anni '60-'70 e c'è una buona fetta di pubblico che attende l'arrivo della band.
Io, Mikey e Ray prendiamo da bere e la nostra attenzione viene catturata dall'entrata dei Leathermouth che vengono accolti con un sonoro applauso mentre delle ragazzine cominciano già a sbracciarsi.
Il cantante esile e minuto fa subito sì che i miei occhi vengano rapiti dai suoi movimenti e dalla sua voce roca e graffiata. Non ti aspetteresti mai che un corpo così mingherlino possa ospitare una tale potenza.
Lo sento urlare le parole delle sue canzoni e saltare da una parte all'altra del palco per tutta la durata dell'esibizione. Questa musica mi piace, tanto. E poi i testi sono taglienti, profondi e incazzati con il mondo.
All'improvviso comincio a farmi strada tra la folla, sgomitando e rischiando di finire con la faccia per terra. Quando sono nei pressi del palco, allungo una mano verso la band, aspettando impaziente un contatto visivo con il cantante. Questo ragazzo mi ha letteralmente catturato. Arrossisco da solo, rendendomi conto di quanto io stia diventando come una patetica fangirl.
E quando finalmente il suo sguardo incontra il mio, lo riconosco.
Frank, il ragazzino del parco.
Alla fine del concerto esco fuori, bisognoso di nicotina perchè intontito da quelle strane sensazioni appena provate.
"Andiamo?" mi chiede Mikey affiancandomi sul marciapiede.
Scuoto la testa.
"Se non ti dispiace vorrei rimanere ancora un po', magari più tardi tornerò dentro per un drink. Ma voi andate, tanto casa mia non è molto lontana."
Sia mio fratello che Ray, mi guardano con molta, moltissima scetticità.
"Avanti Gee, quale bella ragazza hai addocchiato?" domanda il Toro con aria maliziosa.
Quale bel ragazzo, vorresti dire.
"Nessuno, tranquillo. Non corro il rischio di passare la notte in compagnia." concludo ridacchiando.
Ray trascina Mikey verso l'auto.
Finalmente, senza loro due intorno, posso dedicarmi alla mia sigaretta. Prendo il pacchetto dalla tasca posteriore dei jeans ed estraggo una sigaretta che poi accendo.
Mi siedo sui gradini esterni del locale, inspirando ed espirando fumo ad intervalli regolari. Non so nemmeno il motivo per cui sono qui, ad aspettare non so cosa o chi.
Dopo una buona mezz'ora, nonostante la sigaretta sia finita da un bel pezzo, sono ancora qui seduto come un idiota. Mentre mi insulto, sento delle voci e dei passi che si avvicinano.


Frank P.O.V.
Febbricitante salgo sul piccolo palco del club, seguito  dai miei amici e compagni di band.
Sono molto nervoso, però allo stesso tempo sicuro che andrà tutto bene ance perchè, abbiamo passato così tanto tempo a provare!
Un applauso si leva dal pubblico non appena mettiamo piede sulla scena.
Nel bel mezzo del concerto, un ragazzo in particolare solletica la mia curiosità. Si fa strada tra la gente fino ad arrivare alle prime file. Lo riconosco prima che lui abbia il tenpo di alzare il viso e incatenarmi ai suoi penetranti occhi verdi.
Rimango ammaliato dai suoi lineamenti morbidi e dalla sua pelle così bianca, che sotto le luci sembra quasi di porcellana.
Ad un certo punto rischio pure di sbagliare, per quanto sono eccitato e nervoso che Gerard sia qui. Spero solo che la nostra musica non gli faccia troppo schifo.
Esco dal locale saltellando, seguito dal resto dei Leathermouth. Usiamo la porta di servizio perciò ci tocca percorrere tutto il perimetro dell'edificio per arrivare al parcheggio.
"Frank, sei stato grande!" esclama Bobby dandomi una pacca sulla spalla.
"Grazie, amico." rispondo sorridendo ed accelerando il passo.
Casualmente volgo la testa alla mia sinistra e vedo Gerard che fuma da solo, accucciato sui gradini. Faccio cenno ai miei amici di andare e di non preoccuparsi per me. Acconsentono alla mia decisione, nonostante le loro espressioni siano dubbiose.
"Scusa, avresti una sigaretta?" chiedo avvicinandomi a Gerard.
"Oh Frank, sei tu." risponde, ed ho quasi l'impressione di vederlo arrossire. "Ho tutte le sigaretta che vuoi."
Prende il pacchetto e me lo porge, mentre io mi siedo accanto a lui.
"Non avrei mai immaginato che la tua voce fosse così bella."
"Ed io non avrei mai immaginato che saresti venuto a vedermi."
Ci guardiamo negli occhi e poi scoppiamo a ridere all'unisono.
"Beh, la musica mi piace molto e quindi non è la prima volto che bazzico ai concerti."
"E non hai mai pensato di mettere su una band? Sei molto bravo nel canto..."
Il viso allegro di Gerard s'incupisce, spegnendo la luce viva dei suoi occhi come se avesse premuto l'interruttore della corrente.
Mi mordo la lingua. Non riesco mai a stare zitto.
"Semplicemente perchè poi ho coltivato altri interessi mettendo così in secondo piano la musica. Non è facile andare avanti quando il ragazzo di cui sei innamorato, nonché il batterista della tua ipotetica band, si trasferisce perchè non vuole più stare con te."
Spalanco la bocca ed emetto brevi rantoli insensati.
Gerard è... Gerard è gay.
"E... e adesso cosa fai?" balbetto tentando di nascondere la mia sorpresa ed il mio imbarazzo.
"Sono il proprietario di un negozio di fumetti..."
Adesso sono i miei occhi che si illuminano.
"E sai disegnare?!" chiedo impaziente.
Lo vedo mordicchiarsi il labbro inferiore prima di rispondere: "No, affatto."
"Ah."
Sento il suo indice posarsi sotto il mio mento per farmi alzare il viso e farmi scontrare con i suoi occhi. Faccio appena in tempo a guardarlo, che sento le sue labbra sulle mie.
Sono morbide e calde, più esperte delle mie. Con la lingua cerca di schiudere la mia bocca ed io, intontito dalle farfalle nello stomaco e dalla gola arsa, lo accontento subito.
Mi divido però bruscamente non appena mi rendo di chi sto sto baciando.
Gerard è un ragazzo, un uomo, un maschio... c'ha la terza gamba ecchecazzo!
Lui mi guarda, stupito e quasi spaventato.
"Mi dispiace." mormoro prima di correre via.



Scusate per l'eccessivo ritardo [di nuovo] ma siccome sto incazzata nera con un certo Gerardo Arturo, l'ispirazione è andata un po' a disperdersi anche perchè ultimamente sono piuttosto presa dagli Avenged Sevenfold.

AintAfraidToDie: ciao cara, finalmente ci siamo potute conoscere meglio su msn!
Grazie per tutti i complimenti che mi fai, davvero, non credo di meritarne così tanti.
Bacioni.

_omfg_: Honey, visto che ce l'ho fatta a postare questo capitolo?! E' stato più faticoso di un parto cesareo però... XD
Gerard con la pancetta, come ai vecchi tempi, era ancora più carino *ç*
Lui e Frank sono diventati motlo più che amici XD Ti ribadisco i miei ringraziamenti perchè io non so davvero come farei se non ci fossi tu a darmi la carica! [E non sto esagerando u.u].
Baci.

Lady_Of_Sorrow: Saretta cara, grazie della recensione e dei complimenti, sono contenta che ti piaccia ^^
Ah, se non dovessimo sentirci su msn ti volevo dire che non posso più venire Domenica da te e Mary. Scusa davvero tanto, ma davvero non posso e non so quando potrò. Ho avuto una discussione e...  va beh, non ti annoio con le mie cose. Comunque scusami ancora T_T
Kisses.

kiroandstrifyforever: sono davvero contenta che fino a qui la storia ti sia piaciuta. Spero che questo capitlo non ti abbia deluso ^^
E scusa se ho aggiornato dopo un secolo.
Bacio.

Inoltre ringrazio chi ha inserito la storia tra i preferiti:

1 - AintAfraidToDie 
2 - Annachiara 
3 - kiroandstrifyforever 
4 - pogo 
5 - Pozzina 
6 - _omfg_

Glo.
   
 
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