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Autore: Ginevraw94    19/07/2015    1 recensioni
"E se prima della guerra, qualcosa (o qualcuno) riuscisse a schiarire le idee di Draco Malfoy? Se riuscisse a capire da che parte stare e ignorasse gli obblighi della sua famiglia?"
Ps.La storia verrà stravolta, molte cose non saranno attinenti ai libri
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Quel giorno, durante le lezioni, Hermione non ha fatto altro che pensare alla sua conversazione con Draco. Era stato molto vago ma aveva intuito che c’era qualcosa sotto. Doveva scoprire cosa, prima che fosse troppo tardi. Alla fine delle lezioni aveva intenzione di andare da lui, però, fu trattenuta da qualcuno…
-Hermione, dove stai andando? Dovrei parlarti.
-Dimmi, Ron – disse per educazione, anche se aveva fretta di andare dal Serpeverde.
-Alcuni ragazzi stanno organizzando una festa nella stanza delle necessità, allora volevo chiederti se ti andasse di venire con me- disse il ragazzo tutto d’un fiato, rosso fin sopra le orecchie
-Ronald, sei impazzito? È una festa illegale.  Potremmo essere espulsi per questo e non ho nessuna intenzione di rischiare!
-Dai, Herm. Ogni anno ne organizzano diverse e i professori non si sono mai accorti di nulla. Fai qualcosa di diverso ogni tanto!- disse Ron, ormai pieno di coraggio.
La ragazza ci pensò su, poi però le venne in mente che sono anni che aspetta un passo da parte di Ron, e quel passo era finalmente arrivato…
-D’accordo, Ron. Verrò con te. Ma prega che nessun professore se ne accorga, altrimenti non copierai più i miei compiti fino alla fine dell’anno!
Ron sorrise e se ne andò, mentre Hermione si ricordò di ciò che doveva fare. Si incamminò verso i dormitori Serpeverde, anche se non sapeva come sarebbe entrata visto che non conosceva la parola d’ordine. Ma non ce ne fu bisogno: da lontano riconobbe la voce di Malfoy e si nascose dietro un pilastro.
-Ho detto che mi serve ancora altro tempo-diceva
-Non abbiamo tutta la vita, Draco. Mancano meno di 15 giorni- disse una voce che doveva essere quella di Piton
-Lo so, ma la mezzosangue si è rivelata più dura del previsto – “Si è rivelata dura lei, o si è rivelato inaspettato il tuo interesse nei suoi confronti? Oddio, dovrei smetterla di pensare queste cose! Piton potrebbe leggermi nella mente”
-Bene, fai ciò che credi. Hai altri 15 giorni per portarci Potter. Dopo di che, dovremmo subire l’ira del Signore Oscuro.
Hermione non sentì altro, se non passi che si allontanavano. Sentiva però le lacrime scendere.
“Piango? Davvero? Ma che mi aspettavo? È Malfoy, sapevo ci fosse qualcosa sotto fin dall’inizio. Perché me la prendo tanto? Non posso credere che mi sia infatuata di lui! Di uno schifoso, viziato, spocchioso Serpeverde!”
Guardò in direzione di Malfoy: lui era ancora lì e lei non poteva ancora andarsene,ma prima che ritornasse dietro la sua colonna, incontrò dei glaciali occhi grigi. Istintivamente corse via per salire nella sala comune Grifondoro, ma sentì dei passi veloci dietro di lei e poi qualcuno che le afferrava il polso destro.
-Granger, che ci fai qui?- disse stupito e anche un po’ irritato
-Mi sono persa- rispose la ragazza, e si maledì per non aver trovato una scusa migliore.
Lui la fece girare e notò che stava piangendo.
-Da quanto tempo eri lì dietro?
-Ero appena arrivata.
-Dimmi la verità!
-Ero lì da abbastanza. Da quando hai detto a Piton che ti serve altro tempo per ingannarmi e portargli Harry!
-No, non hai capito. Io…
-Lascia perdere. Lasciami la mano e fammi andare prima che mi metta a gridare.
-Fammi prima parlare, fammi spiegare. Eri venuta qui per parlarmi di stamattina, vero? Per quello che ho detto e…
-STUPEFICIUM!
Draco si ritrovò a terra, conto il muro. Era incredulo: Hermione lo aveva appena schiantato! Lei lo guardò con rabbia, poi fuggì via.
“La mezzosangue ha scoperto il nostro piano e a me non importa. L’unica cosa che mi importa è che ora crede che con lei abbia finto tutto il tempo. Ma che cazzo mi succede? Quella stregami è entrata nel cervello!”
Draco si alzò e andò nella sala comune Serpeverde, mentre Hermione era appena arrivata in quella Grifondoro. Spiegò tutto ad Harry e Ron.
-E tu che ci facevi lì?
-Ron, ti sembra questa la cosa rilevante? Tu-sai-chi vuole Harry e tu pensi a questo? –rispose la ragazza irritata
-Herm, non preoccuparti per me. Silente mi ha già spiegato tutto.- disse Harry
-Cosa? E perchè non ci hai detto niente?- chiesero in coro Ron ed Hermione.
Harry gli raccontò tutto: degli Horcrux, del fatto che alcuni erano già stati distrutti, e del fatto che mancavano solo Nagini ed Harry stesso.
-Vuole ucciderti? Sei destinato a morire per salvare il mondo magico?- chiese Hermione in lacrime
-Non se prima uccido lui, Herm. E per questo mi servirebbe il tuo aiuto. Silente mi ha parlato dell’incertezza di Draco. Lui non vuole davvero svolgere questi compiti per tu-sai-chi. Magari potresti aiutarmi a portarlo dalla nostra parte, a svelarci tutto quello che sa e…
-Si!  Si, Harry. Non ci penserò su neanche per un secondo. Farò questo se è ciò che serve per salvarti l vita.
I tre si abbracciarono e furono interrotti da un ticchettio che proveniva dalla finestra. Era un gufo che lasciava una lettera ad Hermione. La ragazza la aprì:
Granger,
non è educato lasciare qualcuno così: schiantato e senza diritto di replica. Ti aspetta tra 15 minuti nel bagno dei prefetti. Voglio solo parlare, ti prego, vieni.
D.L.M.
 
 
La ragazza non ci pensò due volte: lasciò la lettera ai due amici e corse nel bagno dei prefetti. Vi trovò Draco Malfoy, quasi in lacrime.
  
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