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Autore: Psicosis86    22/01/2009    5 recensioni
Il proseguio ideale di What is that devide us??. Sanji oramai sà di appartenere anima e corpo a Nami e quando lei gli propone di passare qualche giorno soli in un isolotto apparentemente deserto,il cuoco è al settimo cielo. Non sà quanto il suo amore per l'amata navigatrice sarà messo alla prova.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Sanji


Mi scuso enormemente per il mostruoso ritardo con tutti/e coloro che mi seguono e mi sostengono. Purtroppo problemi universitari mi hanno impedito di occuparmi con regolarità delle mie fan fiction : ) da ora cmq spero di poter tornare ad aggiornare spesso come facevo prima.



Il profumo del pesce arrostito sulla griglia inebriava l'aria mentre velocemente giravo gli spiedini così che i pezzi di calamaro,polpo,rana pescatrice e pesce spada non si bruciassero troppo da un lato. Una volta finita la cottura avrei provveduto a speziarli ben bene con alcune erbe che avevo comprato in un mercatino durante una delle nostre numerose soste. Esaltavano le carni del pesce e dei molluschi dando loro un sapore tutto nuovo e confesso che neppure io ne conoscevo ancora le proprietà prima di acquistarle. Alzai lo sguardo dalla griglia e lo puntai su Nami,che stava distesa su una sdraio,in costume. Gli occhiali da sole calati sul volto e un piccolo cappello abbassato sulla fronte. Indossava un costume verde,in due pezzi,con una fantasia tigrata. Le striscie erano di un verde più chiaro e anche le piccole ciabatte che portava ai piedi erano dello stesso colore. Il tutto faceva un effetto davvero accattivante se confrontato anche con il colore arancio dei suoi capelli e la pelle chiara che presto sotto l'effetto del sole si sarebbe di sicuro abbronzata assumendo sfumature più scure e bellissime. Sentendosi osservata portò una mano agli occhiali da sole togliendoseli e poggiandoli sulla sabbia quindi i suoi occhi scuri si puntarono su di me e quel solito sorrisetto che mi faceva sciogliere come ghiaccio in una giornata torrida. Mi fece una linguaccia quindi tornò a guardare il cielo mentre dopo aver accavallato le gambe cominciò a muovere lentamente il piede destro,la ciabatta che balzellava rischiando di cadere sulla soffice sabbia ogni volta. Era così invitante,la ladra del mio cuore. Ero tentato di lasciare andare la griglia e gli spiedini e saltarle addosso in quello stesso momento. Non sarei stato un buon cuoco però se avessi lasciato bruciare quegli spiedini e forse Nami mi stava provocando proprio per questo,dopotutto era uno dei suoi divertimenti. Ripensai alla faccia tosta con cui aveva trovato una scusa per allontanare gli altri, direzionandoli verso un isola Luna Park mentre noi scendevamo a terra alla ricerca di un fantomatico tesoro. Effettivamente Rufy sarebbe voluto venire con noi ma come aveva saputo del Luna Park la sua euforia si era logicamente scatenata e aveva travolto tutta la ciurma. Nami aveva assicurato loro che ce la saremmo potuta cavare benissimo anche da soli e che quella era conosciuta come la famosa Isola della Noia Eterna. Una scusa che chiunque altro non sarebbe riuscito a rendere credibile ma per lei questo era un gioco da ragazzi. Certo non aveva potuto nascondere la verità a Robin ma lei aveva capito la situazione. Ero riuscito a portar fuori quanta più roba possibile e una volta scesi a terra avevamo guardato allontanarsi la Sunny,sperando che quegli sconsiderati non si perdessero. Tornai a concentrarmi sugli spiedini girandoli ancora una volta mentre la griglia ogni tanto sfrigolava. L'odore era davvero invitante e forse era quasi giunto il momento di spengere il fuoco e aggiungere finalmente le spezie. Tornai ad alzare lo sguardo e Nami era ancora lì che muoveva leggermente il piede mentre ogni tanto si aggiustava la parte superiore del costume lasciandomi intravedere solo ogni tanto le sue forme. Cosa mi tratteneva proprio non lo sapevo,forse l'unica cosa che ho sempre amato quasi quanto lei,l'arte culinaria. Smorzai lentamente il fuoco quindi svitai il tappo del barattolo delle spezie e dopo aver tirato una boccata di quell'odore inebriante cominciai a spargerle sopra gli spiedini in modo che rimanessero su di essi. Vi buttai un altra spruzzata d'olio ma senza renderli eccessivamente untuosi quindi aggiunsi del limone per completare l'opera. Finalmente erano pronti!! Li misi sopra un piatto quindi mi incamminai verso Nami,ancora intenta a prendere il sole sopra la sdraio. Lei annusò l'aria quindi togliendosi del tutto il cappello lo poggiò a terra accanto agli occhiali e sorrise al mio indirizzo.

-Mmmm..cosa mi ha preparato di buono il mio cuoco personale?

Puntò lo sguardo sugli spiedini che posai sopra il tavolinetto posto accanto alla sdraio ma poi mi afferrò per il cravattino e mi tirò a sè. Aveva protestato abbastanza vivamente perchè non mi ero messo anche io in costume e continuavo a tenere addosso la mia camicia anche sotto il sole cocente ma avevo insistito poichè mi trovavo scomodo a cucinare senza almeno un vestito addosso. Continuando a tirarmi per la cravatta mi costrinse a chinarmi su di lei e le sue labbra toccarono le mie. Dunque lasciò andare la cravatta e prese uno degli spiedini sorridendo.

-Non vorrai farmeli mangiare tutti da sola vero? Non sono certo Rufy con il suo stomaco abnorme!! Inoltre ti voglio in forze,e se stai a digiuno...

Scoppiai in una risata fragorosa quindi presi a mia volta uno degli spiedini alzando nel contempo le spalle...

-Un cuoco come me lascia sempre che sia per prima l'altro ad assaggiare la pietanza soprattutto se si tratta di una signora..soprattutto se quella signora sei te...

Nami si era già riempita la bocca ma masticò velocemente e una volta ingoiato mi guardò di sottecchi muovendo l'indice come se stesse facendomi una predica.

-Perchè ci sono altre signore? MI pareva avessi detto che eri solo mio,o sbaglio?

Mi schermii subito mettendo le mani avanti e continuando a ridere divertito. Anche Nami sorrise quindi entrambi ci lasciammo andare alle risate. Improvvisamente lei mi balzò addosso,agile come una gatta e io caddi sulla sabbia soffice con lei che si accoccolava sopra di me. Poggiò le mani sulle mie braccia inchiodandomi praticamente a terra e sogghignando mi guardò cercare senza troppa convinzione di liberarmi.

-Sei tutto mio....o devo farti assaggiare il mio Clima Sansetsukon per caso?

Io mi finsi terrorizzato scuotendo la testa e sbarrando gli occhi.

-No ...no pietà..non c'è n'è affatto bisogno..sono tutto tuo!!!

Lei fece una risatina quindi si avvicinò con il volto al mio e sussurrò

-Lo so....

Per poi baciarmi ancora,su quella spiaggia deserta,sotto quel sole cocente. Mi abbandonai a quel bacio chiudendo semplicemente gli occhi e lasciando che fosse lei a condurre. Continuò a tenermi le braccia inchiodate a terra e fece perdurare a lungo quel bacio così passionale e allo stesso tempo carico di erotismo. Si trovava di sicuro a suo agio nel condurre lei il gioco,e io lo sapevo e lo capivo. Capivo che per lei,così abituata a una vita spensierata e soprattutto ad essere totalmente libera,una relazione fissa era ancora un qualcosa di nuovo e che se poteva tenerne le redini il tutto le era molto piu facile. Inoltre amavo quella sua intraprendenza,quella sua propensione a fare sempre la comandina,come sottolineava in continuazione quanto io fosse totalmente suo. Era stata quella la mia promessa e mai e poi mai l'avrei infranta. Alla fine si staccò da me e si sdraiò a sua volta sulla soffice sabbia puntando lo sguardo verso il cielo. Sospirò e quindi si voltò nuovamente verso di me...anche io feci lo stesso.

-Ti deciderai prima o poi a toglierti quella camicia?

Mi disse spiazzandomi,poichè mi aspettavo chissà quali parole profonde mi avrebbe detto. Sbuffai e tirandomi a sedere cominciai a sbottonarmi la camicia allentandomi poi anche la cravatta che era diventata più stretta dopo che lei me l'aveva tirata. Lei poggiò la testa sul palmo della mano,il gomito sulla sabbia e mi guardò soddisfatta mentre alla fine rimanevo a torso nudo.

-E ora il costume...ho voglia di fare una nuotata....

Disse Nami quindi si alzò a sua volta aggiustandosi ancora una volta la parte superiore del suo due pezzi. Quindi si voltò e guardandomi seria mi ordinò

-Sbrigati...io mi avvio...se entro un minuto non sei in acqua con me vengo a prenderti io e non ti conviene

Detto ciò cominciò a correre verso il mare mentre io la guardavo allontanarsi e mi avviavo verso la piccola sacca che avevamo portato cercando il mio costume. Risi di gusto,quindi tirai fuori il mio costume nero. Mai contraddire Nami. Mi tolsi i calzoni e rimasi per qualche momento del tutto nudo sulla spiaggia mentre indossavo il costume. Alla fine mi voltai verso il mare dove la mia Navigatrice preferita già si era immersa e mi faceva cenno di raggiungerla. Così a mia volta mi feci prendere dall'euforia e corsi verso di lei,intenzionato a rispondere celeremente al suo invito.


Tale spensieratezza si sarebbe smorzata in un lampo se avessi saputo che due occhi ci osservavano in quello stesso momento dal folto della foresta. Saremmo immediatamente fuggiti entrambi da quell'isola a costo di raggiungere la Sunny a nuoto. Ma al momento non potevamo ancora saperlo e personalmente pensavo solo a divertirmi e a godermi quella prima occasione di passare del tempo da solo con Nami non come compagni di navigazione ma come un ragazzo e una ragazza che finalmente si amavano.
   
 
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