Mi accorgo che tu
non ci sei, era solo un’ombra proiettata sul muro.
Scoppio in un
pianto senza fine, mi manchi, mi manchi e non sopporto più la tua lontananza.
Sono due anni che ogni volta che si presentano caccio dentro a fatica le
lacrime da te causate inconsapevolmente, provo ad andare avanti, a voltare
pagina, ma non ci riesco, mi risulta impossibile separarmi dal tuo ricordo, da
ciò che ho di più caro.
In fondo non è
colpa tua se quel giorno di tanti anni fa ti ho visto e mi sono innamorata di
te. Ora come ora la cosa che desidero di più al mondo è di rivedere i tuoi
occhi cristallini specchiarsi nei miei .
Velocemente mi
asciugo le lacrime e torno in strada, non badando a dove vado, lasciandomi
trasportare dalla folla che si accalca nei negozi cercando il regalo giusto da
far trovare sotto l’albero di Natale.
Quasi me n’ero
dimenticato, oggi è il 23 dicembre.
Con gli occhi
chiusi vengo sballottata dalla moltitudine di persone che si dirige verso casa.
Giocando oltre
l’orizzonte, il sole sta tramontando, il cielo è rosso. Il proverbio dice: “
rosso di sera bel tempo si spera” e io spero proprio che il cielo rosso mi
riporti colui per cui il mio cuore batte all’impazzata.
Decido di tornare a
casa. Mentre mi giro uno strano individuo mi si para davanti, non faccio in
tempo a fermarmi che gli vado a sbattere contro e cado a terra. Non faccio in
tempo ad alzare lo sguardo che una voce al tempo stesso familiare e sconosciuta
mi chiama:
- Hinata!- alzo lo
sguardo, riconosco la persona che mi ha chiamato, il mio cuore comincia a
battere velocissimo, tanto da fare male, e potrei giurare di averlo sentito
mancare un battito. Lentamente perdo conoscenza e cado a terra svenuta.
Nel mio subconscio
fantastico sul viso della persona che mi ha fatta cadere e non ho dubbi su chi
fosse…
Capitolo corto per
accontentare la curiosità di chi pensava Naruto fosse già tornato. Mi dispiace
ma dovrete aspettare molto, molto a lungo, come ho detto nell’introduzione
questa storia si svolge nel periodo precedente al suo arrivo,ma…