Naruto si era
appena appisolato quando sentì bussare alla porta di casa, con enorme fatica si
alzò e andò ad aprire, si trovò faccia a faccia con Sasuke.
-Posso parlarti?-
-Si certo, entra!-
-Ti volevo parlare
dell’Inter…
-Si, si di quella
specie di concerto.-
-Come mai sei così
scocciato? Ieri sera no vedevi l’ora di partecipare!-
- E’ per Hinata,
ce l’ha a morte con Sakura e mi ha fatto promettere di non vederla più quando
c’è lei. Poi abbiamo parlato ci questo coso quando le ho detto che volevo partecipare nella
categoria squadre per prendere il bonus lei non ha più aperto bocca e si è
rintanata in casa. Comincio ad avere dei dubbi sul nostro rapporto!-
-Ma se state
insieme da cinque giorni! E poi ha ragione ad essere arrabbiata.-
-Perché avrebbe
ragione?-
-Ma come non ci
arrivi?-
-No, spiegamelo
tu!-
-E no, caro mio!
La fidanzata è tua e te la devi vedere tu. E poi se ti aiuto non sarebbe giusto
nei confronti di Hinata.-
Naruto preso da un
attacco di sconforto aprì il frigorifero e cominciò a mangiare una scatola di
ramen surgelato e Sasuke si sistemò sul davanzale della finestra.
-Allora che cosa
eri venuto a dirmi?-
-Volevo chiederti
se volevi gareggiare nella categoria squadre con noi.-
-Noi chi?-
-Io, Shikamaru,
Choji, Rock Lee e Gaara.-
-Ma Gaara non fa
parte della Foglia!-
-Si ma Scino,
Kiba, Neji e gli altri sono in missione e non tornerebbero in tempo per
presentare le iscrizioni. E poi i giudici non sanno che Gaara è del Paese della
Sabbia!-
-Giusto! Ora però vorrei sapere perché non mi
vuoi dire che cosa devo fare per andare d’accordo con la mia fidanzata?-
-Caro Naruto, ti
facevo più intelligente! E’ chiaro che Hinata…-
- E’ chiaro cosa?
Io non ci vedo niente di chiaro!-
-Come fai a
definirti il suo ragazzo se non riesci a capire cosa vuole e cosa si aspetta da
te, i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti? Possibile che tu non
ti accorga di ciò che succede a due metri da te? Possibile che tu sia così
egoista ed egocentrico che non riesci a percepire cose di cui io, che non
conosco Hinata, mi sono accorto?-
-Continuo a non
capire! Parla con parole che anche una “testa quadra” come me riesce a capire!-
-Non posso
renderti tutto così semplice! Devi arrivarci da solo!-
-Ah! Adesso sei
diventato un difensore della giustizia? Tu che ci hai traditi tutti per
raggiungere i tuoi scopi meschini?-
-Non toccare
questo argomento!-
-Hai ragione!
Scusa! E’ che proprio non riesco a capire, come non capirò mai, la mente delle
ragazze! Ti prego, aiutami Sasuke!-
-Vuoi sapere cosa
sta provando Hinata in questo momento? Bè lei si sente ferita, oltraggiata. Non
tanto perché vuoi partecipare nella categoria squadre, ma perché le hai
sbattuto in faccia che preferisci i tuoi amici a lei. Hinata è sempre stata una
ragazza comprensiva, non ti ha mai fatto pesare niente: né i tuoi gesti, né le
tue parole né tanto meno ciò che fai nei suoi riguardi. Però vorrebbe essere
trattata bene e non vorrebbe essere presa in giro.-
-Come fai a sapere
tutte queste cose? Che mi ha detto che non vuole essere presa in giro e che non
mi ha fatto mai pesare niente, nemmeno quando sono stato con Sakura?-
-So osservare,
catalogare e analizzare i movimenti e le parole delle persone e di conseguenza
capirne il comportamento e gli stati d’animo.-
-Se non sbaglio
questa è un’abilità di Neji! Non dirmi che l’hai copiata con lo sharingan?-
-Esatto! Ma
torniamo a noi, non ti viene in mente niente?-
La mente di Naruto
era un subbuglio totale dove frammenti di frasi e di immagini si aggiravano
come fantasmi in cerca di un collocamento e di una spiegazione. In qual momento
come un fulmine a ciel sereno, un pensiero gli si focalizzò davanti agli occhi
la risposta tanto attesa, la spiegazione a tutti quei silenzi, a tutti quei
cambiamenti d’umore della ragazza.
Tutto sommato era
semplice, non doveva fare altro che andare da lei e soddisfare il suo più
grande desiderio: Hinata voleva cantare con lui nella categoria coppie. Era
stato uno stupido a non capirlo prima.
-Sasuke sei un
mito senza di te non ce l’avrei mai fatta a capire!-
-Niente di che…-
-Ma ora mi serve
un favore. Ho visto che sei venuto in bicicletta e mi servirebbe uno strappo,
se la combiniamo a una giusta dose di chakra possiamo superare i limiti di
velocità e arriveremo in un lampo.-
- D’accordo, andiamo.-
Arrivarono sotto
il portone di casa Hyuga tre minuti dopo e…
-Puoi andare
Sasuke, ti racconto tutto dopo.-
Naruto si tolse la
giacca presa in prestito dall’amico e si incamminò incerto verso il giardino di
Hinata. Ora riusciva a stento a mettere un piede davanti all’altro,
l’entusiasmo con cui era partito sembrava essersi dissolto nel nulla,
evaporato, lasciando il posto all’ansia e al timore di ferire la sua quasi
dolce metà.