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Autore: Tao    22/01/2009    11 recensioni
Ma non doveva essere ad allenare i cavalieri?
“Che diavolo stai facendo?”
“Ho finito i miei compiti e stavo...” contando le nuvole? [aperta a possibili interpretazioni]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Title: Gli Asini Volano

Author: Tao

Pairing: Artù+Merlino

Rating: verde

Genere: fluff

Disclaimer: i personaggi citati in questa fic non sono miei (purtroppo) e appartengono agli aventi diritto. Ovviamente, io non ci guadagno nulla.




GLI ASINI VOLANO




Un'ombra gli si allungò sul viso.

Svogliatamente girò la testa trovando un Artù piuttosto seccato.

Ma non doveva essere ad allenare i cavalieri?

Che diavolo stai facendo?”

Ho finito i miei compiti e stavo...” contando le nuvole?

Hai affilato la mia spada?”

Sì. E ho strigliato il vostro cavallo, strusciato la vostra stanza, lucidato gli stivali e lavato la vostra tunica” Lo anticipò.

Spostati.”

Eh?”

Artù non si ripetè, spingendolo poco più in là e occupando il suo posto.

Che differenza faceva se gli si sedeva accanto e non occupava il suo posto.

Stupido asino reale.

Che guardavi di così interessante?”

Non avete mai giocato a riconoscere le nuvole?” Gli chiese il mago stupito.

Riconoscere le nuvole?”

A Merlino venne da ridere all'espressione quasi schifata del principe.

Stendetevi.”

Cosa?”

Stendetevi.” Gli premette due dita contro il petto.

Artù fece resistenza. “Qui?”

Troppo schizzinoso?” Lo punzecchiò il mago.

Sei troppo impudente, dovrei farti tagliare quella linguaccia.”

Ma si stese.

Allora?”

Merlino gli si mise accanto.

Ecco. Quella cosa vi sembra?”

Una nuvola?”

Merlino rovesciò gli occhi “Lavorate con l'immaginazione.”

Una pecora?”

Suvvia, potete fare di meglio!”

Uff.” Artù sbuffò svogliato. Che gioco cretino.

Merlino sorrise arricciando gli angoli della bocca.

Guardate!” Gli tirò la manica, eccitato come un bambino.

Cosa, idiota?” Però allungò il collo incuriosito dall'entusiasmo del suo valletto.

Quella!”

Quella quale? Ce ne sono tremila!” Polemizzò.

Là.” Merlino indicò una nuvoletta sgangherata “Vi somiglia.” Decretò pensosamente.

Ma sembra un asino.” Artù si morse la lingua.

Infatti.” Soddisfatto il mago attese l'inevitabile reazione del suo principe.

Uno, due, tre...

Niente. Nemmeno una minaccia. Nemmeno piccola piccola.

Deluso Merlino si premette di più contro l'erba.



Il giorno dopo la gente rideva mentre gli gettava addosso cavoli marci.

Motivazione: per colpa sua, il giorno precedente Artù aveva dimenticato di dover allenare i cavalieri del regno.

Odiava la gogna. E odiava Artù.

Quel permaloso asino reale.



  
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