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Autore: Maruko Stormil    22/07/2015    0 recensioni
Dal prologo: Nel nostro mondo non esiste la magia. Non esistono i maghi. O almeno non esiste quella magia che non sia una serie di trucchetti per fare uno spettacolo e divertire un pubblico, che paga per vedere illusionisti che li ingannano con la velocità delle mani o con botole e scatole con doppi fondi. No, io parlo della vera magia, quella magia che permette di fare cose umanamente impensabili. Nel nostro mondo non esiste questa magia. Ma un ragazzo riuscì a riscoprire un mondo perduto, un mondo dove esiste la vera magia, e sarà proprio questa magia che gli cambierà la vita…
Ok questa è la mia prima fanfiction. Parla di un ragazzo, coi suoi problemi e dilemmi, che viene catapultato nel mondo di Fairy Tail, dove scopre la magia, incontrando i personaggi del manga e vive avventure al di fuori della sua immaginazaione. Non vi dico altro per lasciarvi nel dubbio. Se vi ho incuriosito leggete!!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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II
Benvenuto nel regno di Fiore!

Denti aguzzi lunghi almeno un metro. Squame blu elettrico sfumate di un grigio simile a quello delle nuvole durante una tempesta. Occhi di un verde smeraldo che ti lasciano senza fiato con le pupille allungate e sottili, simili a quelle di un rettile. In breve, un drago. Magari anche molto affamato. E che mi fissava con fare minaccioso a pochi centimetri dalla mia faccia.
“Chi sei? Cosa vuoi?” mi chiese di nuovo con quella sua voce potente come il rombo di un tuono. Io non risposi, paralizzato dallo stupore e dalla paura.
“Cos’è, sei sordo per caso? Oppure muto? Insomma rispondi?” tuonò il drago. Non ebbi il coraggio di rispondere.
“Sei uno di quei maghetti da quattro soldi venuto qui per cacciarmi? Se è così ti dovrò fare fuori!!!”. A quelle parole il mio cervello si riaccese e dissi con tutto il fiato che avevo in gola: ”No, no, no, no, fermo!!! Non ti voglio fare niente!!!”. Sentendo le mie parole il drago fece una faccia alquanto stupita e mi chiese: “E allora cosa ci fai qui?”.
“Beh ecco…a dire il vero…non so nemmeno come io sia finito qui. Avevo trovato questa piccola pietra, ma appena l’ho toccata mi sono ritrovato qui” risposi, mostrandogli la piccola pietra verde e blu che avevo in mano. Appena la vide il drago fece un’espressione di puro stupore e disse: “Ecco dov’era finita!!!”. A quelle parole rimasi più confuso di come già non ero. Vedendo la mia espressione confusa il drago mi spiegò: “Quella è una Lacryma portale. Serve per trasportarsi in altre dimensioni. Comunque solo chi è dotato di potere magico la può utilizzare e ha tempi di ricarica davvero lunghi”. Una lampadina si accese nella mia testa: “Cioè mi stai dicendo che ho fatto un viaggio dimensionale? E che ho poteri magici?” chiesi stupito.
Il drago mi rispose: “Se non lo sai tu stesso come posso saperlo io???”
“Beh io so solo che ero in gita con la scuola in queste grotte, ho visto questa pietra, l’ho toccata ed eccomi qua a parlare con una creatura che credevo esistesse solo nei racconti fantasy” dissi tutto d’un fiato.
“Bene….Cioè, male. Allora raccontami cosa ti è successo in ogni minimo dettaglio così forse troviamo una soluzione”.
Io gli raccontai cosa era successo prima di arrivare lì. Una volta finito il drago mi disse: “Mmm…quindi mi stai dicendo che non hai nessun potere magico, o che comunque non ne sei a conoscenza?”
“Esatto” risposi.
“Strano perché i cristalli di questa grotta si illuminano sempre di più a seconda del potere magico che c’è intorno a loro”. Io osservai le pareti della grotta. Brillavano di blu, azzurro e viola, cosa che prima non avveniva.
“Wau, che figata!!!”
“Da quando sei arrivato brillano tantissimo” disse il drago. “Prima non brillavano così”
“Davvero? Ma tu sei un drago!!! Dovresti essere fortissimo!!!” dissi. Insomma, nei vari romanzi che mi era capitato di leggere e nelle antiche storie medievali i draghi sono esseri dalla forza inaudita, perché anche lui non dovrebbe esserlo?
“Io sono lo spirito di un drago. Non so come sia potuto accadere, ma il 7 luglio dell’anno X777 mi addormentai e mi risvegliai senza il mio corpo in questa grotta dalla quale non posso uscire da solo. Quindi il mio potere magico è molto ridotto rispetto a quando avevo un corpo”.
L’unica cosa che riuscii a dire fu: “Ah” con mascella che toccava terra dallo stupore.
“Comunque credo che io non possa aiutarti a tornare indietro”
“COME NO?!?!?!” dissi con un colpo al cuore.
“ Io non ho abbastanza potere magico per usare quella Lacryma e se tu la usassi da solo moriresti per l’enorme sforzo che comporta usarla da soli. E’ già un miracolo che tu non sia morto prima quando l’hai attivata. Inoltre se non eri consapevole di possedere del potere magico non saprai nemmeno controllarlo, il che rende praticamente impossibile utilizzarla”.
“Ma se l’ho fatto per venire qui, in qualche modo!!!” replicai.
“Una Lacryma portale di tipo dimensionale è mortale se usata da soli. Se usata in gruppo è più sicura, ma necessita comunque di un grande controllo della magia” spiegò il drago.
“In ogni caso devo tornare a casa. E se per farlo devo trovare qualcun altro per far funzionare quel portale prima inizio prima finisco!” dissi e corsi verso l’uscita. Venni però bloccato dallo stesso muro d’aria di prima.
“Voglio uscire!!!” urlai al drago.
“Non è una buona idea. Non sopravvivresti neanche un giorno là fuori con le tue capacità”
“E chi se ne frega!!! Devo tornare a casa!!!” dissi seccato.
“Ok se vuoi ti lascio andare, ma ti avverto: non ce la farai mai a tornare da dove sei venuto in queste condizioni. Là fuori ci sono dei maghi potentissimi e non tutti hanno buone intenzioni. Il muro d’aria che non ti fa uscire l’ho fatto io. E questa è solo una magia elementare. Se non riesci a contrastare neanche una semplice magia come questa non ce la farai mai” affermò il drago.
“E allora come faccio?” chiesi frustrato.
“Questo luogo in realtà è un rifugio dove degli antichi monaci hanno costruito una grande biblioteca piena di libri di magia. Potresti leggerteli un po’ e imparare qualche magia, se ti va. Io ti aiuterò. Sai, non incontravo qualcuno che non volesse cacciarmi da questo posto da almeno cinquant’anni. Sarebbe bello avere un po’ di compagnia”
Le parole del drago mi lasciarono stupito. Se era davvero così allora sarebbe stato meglio seguire il suo consiglio.
“E va bene” dissi.
“Evvai!!! Yuppi!!!” fece il drago, evidentemente contento della mia decisione. Poi aggiunse: “Vedrai, ci divertiremo un mondo insieme!!!” e così dicendo la sua immagine iniziò a tremolare e si rimpicciolì, fino a raggiungere le dimensioni di un uomo. Ora lo potevo vedere completamente: aveva il corpo snello, ma allo stesso tempo robusto, la coda lunga e terminante con due squame incredibilmente lunghe che formavano come due lame ai lati della punta della coda. Le ali non erano due, ma ben sei. Sottili e simili a lame di sciabola, erano lunghe quasi come l’altezza del corpo, escludendo la coda. Infine tutto il corpo era coperto di squame blu elettrico con sfumature grigie, mentre gli artigli erano nero lucido, così come i tre corni che gli spuntavano dalla testa e che si allungavano all’indietro sempre dritti.
“Ok seguimi” e si girò indicando un varco alle sue spalle che prima non avevo visto in quanto il drago lo nascondeva completamente con la sua mole. Seguii il drago e incominciammo una discesa a spirale verso il basso.
“A proposito io mi chiamo Maruko Stormil” dissi per entrare in confidenza con quello che sarebbe stato il mio maestro.
“Giusto le presentazioni! Perdonami per la mia maleducazione. Io sono Arashi no Ryu, il drago delle tempeste. Per gli amici semplicemente Arashi” affermò il drago.

“Benvenuto nel Regno di Fiore, Maruko Stormil”.

 

  
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