Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Maruko Stormil    20/07/2015    0 recensioni
Dal prologo: Nel nostro mondo non esiste la magia. Non esistono i maghi. O almeno non esiste quella magia che non sia una serie di trucchetti per fare uno spettacolo e divertire un pubblico, che paga per vedere illusionisti che li ingannano con la velocità delle mani o con botole e scatole con doppi fondi. No, io parlo della vera magia, quella magia che permette di fare cose umanamente impensabili. Nel nostro mondo non esiste questa magia. Ma un ragazzo riuscì a riscoprire un mondo perduto, un mondo dove esiste la vera magia, e sarà proprio questa magia che gli cambierà la vita…
Ok questa è la mia prima fanfiction. Parla di un ragazzo, coi suoi problemi e dilemmi, che viene catapultato nel mondo di Fairy Tail, dove scopre la magia, incontrando i personaggi del manga e vive avventure al di fuori della sua immaginazaione. Non vi dico altro per lasciarvi nel dubbio. Se vi ho incuriosito leggete!!!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La più strana gita scolastica di sempre

E’ ormai da un mese che aspettavo questo giorno, da quando la professoressa Catwidge ci aveva confermato che saremmo andati in gita alle Grotte del Drago. Queste grotte per la maggior parte delle persone non sono altro che un grande buco nel fianco di una montagna, ma per gli amanti della natura come me è il paradiso in terra. Si tratta di una serie di grotte, poste tutte su un unico piano, piene di minerali di tutti i tipi e attraversate da un ruscello e sulle pareti crescono piccole piante e felci, il che crea un’atmosfera a dir poco magica. Oggi, il 21 ottobre, finalmente potrò visitare quel luogo magnifico.
Come al solito mi sveglia almeno due ore prima dell’orario prestabilito per incontrarci davanti a scuola, colpa del mio vizio di arrivare anche mezz’ora prima agli appuntamenti, per paura di essere in ritardo. E quindi eccomi qui, alle 7:30 davanti al cancello della scuola, solo come un vecchio eremita, in attesa che arrivasse qualcun altro. Man mano arrivaro anche gli altri e la prof Catwidge, salimmo sul pullman che nel frattempo era arrivato, e dopo l’appello partimmo. Arrivammo alle grotte circa due ore dopo, dopo un viaggio in pullman pieno di risate e cavolate. Ad aspettarci c’era una guida che ci avrebbe illustrato le grotte e spiegato la loro storia. Le Grotte del drago si trovavano sul fianco del monte Ryuu e per arrivarci dovemmo affrontare una faticosa salita, non senza sentire le lamentele di chi non ce la faceva più. Arrivati a destinazione la guida ci dette delle radioline con un auricolare, in modo che tutti potessimo sentire le sue spiegazioni, dopo di che entrammo nelle grotte. Lo spettacolo che ci trovammo ad ammirare era proprio come me lo immaginavo: un paradiso terrestre. La prima sala era di forma triangolare, con due accessi ai lati e uno in fondo, che portava ad altre sale. Da un foro nella parete usciva un piccolo ruscello che formava una piccola cascata, per poi proseguire il suo corso in un foro nel terreno verso il basso. Lungo le pareti crescevano piccoli arbusti e felci che, insieme ai riflessi dei vari minerali e delle varie pietre incastonate nelle pareti come se fossero parte di un mosaico, creavano un’atmosfera veramente da film fantasy. La voce della guida mi distrasse dalla contemplazione di quel luogo, anche se le cose che diceva le sapevo a memoria, perché mi ero già informato sulle grotte. La gita continuò con la visita alle altre sale. Alla fine arrivammo all’ultima sala, che era quella collegata alla prima tramite il passaggio sul fondo di quest’ultima. Questa era di forma circolare con un tetto a cupola alto circa 10 metri, mentre il diametro della sala sarà stato almeno di 20. Era gigantesca. Finita la spiegazione tutti in cominciarono ad uscire seguendo la guida che intanto rispondeva alle domande che la Catwidge gli poneva. Io mi fermai perché volevo fare una foto ricordo. Posizionai la macchina fotografica su una roccia lì vicino e con l’autoscatto mi feci la foto. Ripresi lo zaino che avevo appoggiato per terra e mi avvia verso l’uscita, quando notai qualcosa che brillava per terra. La raccolsi e con mia grande sorpresa scoprii che era una pietra di forma circolare, molto simile ad un’aspirina di quelle che si prendono per il mal di testa. Ma la cosa più sorprendente era il colore: un verde intenso come le foglie in primavera solcato da linee blu elettrico, che richiamavano molto i fulmini.
“Crispul!!! Guarda un po’ cosa ho trovato!” pensai. “Ora però è meglio che mi sbrighi a raggiungere gli altri”.
Incominciai ad avviarmi verso l’uscita quando dal punto dove avevo raccolto la pietra incominciò a brillare una luce che si fece sempre più intensa.
“Ma che succede ora?!” fu l’ultima cosa che riuscii a dire, perché una attimo dopo venni investito dalla luce e caddi indietro, battendo la testa e svenendo.
Quando mi risvegliai mi trovavo ancora in quella grotta a forma di cupola. Non notavo nessun differenza rispetto a prima, né in me né nel luogo circostante e quindi decisi che la migliore cosa era uscire e cercare la prof e i miei compagni. Stavo per varcare il passaggio che portava alla prima sala, ma fui bloccato da una folata di vento. Riprovai a passare ma era come se ci fosse un muro d’aria che m’impediva di passare.
”Che cosa strana…”pensai, e incomincia a cercare un modo per uscire. Mentre rimuginavo su come andarmene, sentii una voce profonda dietro di me che mi disse:
“Chi sei tu? Cosa ci fai qui?”
Mi girai, colto di sorpresa da quella voce così profonda, e quello che vidi per poco non mi fece venire un infarto: mi trovavo a pochi centimetri di distanza dal muso di un enorme drago.

  
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