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Autore: LadyFel    23/01/2009    1 recensioni
Una nuova ragazza, bella ed eterea come l'aria, arriva ad Hogwarts, durante il settimo anno di scuola dei nostri amici. Smistata a Grifondoro, attira subito le attenzioni di tutti, in particolare quelle di un ragazzo biondo, dai freddi occhi di ghiaccio. Ma Danae ha un segreto, un segreto inconfessabile, qualcosa di terribile, pericoloso e affascinante allo stesso tempo. E quando Draco riesce a far breccia nel suo cuore, lei è disposta a tutto pur di non perderlo. Anche a fare qualcosa di totalmente contrario alla propria natura.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Insieme per sempre - Delitto e castigo
Insieme per sempre

Capitolo 9 - Delitto e castigo

Giunti che furono al dormitorio Grifondoro, Harry aprì il quadro, facendoli entrare. Furono sommersi dagli abbracci degli altri Grifoni, che si congratularono con Harry per il salvataggio della loro compagna.
Il biondino si tirò fuori dai festeggiamenti quasi subito, preferendo sedersi in disparte e lasciare che i rosso-oro festeggiassero tranquilli.
"Lo sapevo che ce l'avresti fatta Harry!!" esclamò Seamus abbracciando l'amico.
"Non è me che dovete ringraziare. O meglio, non solo. Anche lui ha avuto una grande parte" indicando Draco.
Dapprima i ragazzi grifici non credettero alle proprie orecchie, e rimasero lì imbabolati a fissarlo.
Danae si staccò dal gruppo, gli andò vicino, lo guardò intensamente per un momento e poi lo abbracciò, mentre lui l'accoglieva tra le sue braccia, sussurrandole il suo amore nell'orecchio.
Ginny si avvicinò ai due, che si divisero per un momento.
"Malfoy, anche se sei antipatico e insopportabile....Hai salvato Danae perciò....Grazie" disse la rossa, imporporandosi.
Draco era stranito, ma rispose lo stesso con un mezzo sorriso al ringraziamento della piccola Weasley.
Nel mentre, entrò la professoressa McGranitt. Notando Danae, non potè fare a meno di sorridere, cosa che capitava assai di rado invero.
"Signorina Colonna, mi compiaccio che siano riusciti a trovarla. È proprio per questo che sono qui. Il preside riunirà l'intera scuola in Sala Grande tra dieci minuti. Mi aspetto che ci siate tutti" recitò, uscendo subito dopo, con un cenno di sorriso sulle labbra.
"Chissà come mai...Andiamo a vedere!" esclamò Harry, subito seguito da tutti gli altri. Il frastuono per le scale era inimmaginabile. Chi saliva e chi scendeva, chi urlava da sotto in su, chiamando gli amici.
Quando arrivarono in fondo alle scale, notarono quattro persone sconosciute. Adulti. Tra di loro, una figura più piccola, seduta a testa bassa.
I diretti interessati intuirono chi poteva essere; sul volto di Draco si disegnò uno dei suoi tipici ghigni di disprezzo.
Prese per mano Danae, che sussultò appena, ma sorrise. Chissà perchè quelli davanti a loro si fermarono, costringendoli a bloccarsi come belle statuine.
I Grifondoro si disposero attorno ai due biondi in modo sembrava disordinato. In realtà, era più una formazione di stampo militare. Una fila a destra e una a sinistra, loro due in mezzo. Attesero che fossero entrati tutti, ivi compresi i cinque che erano fuori la Sala quando erano arrivati. Una spinta da dietro e le due file, in perfetto ordine, si inoltrarono nel salone, scortando Danae e Draco all'interno. Giunti davanti allo scranno del Preside, si voltarono tutti insieme, e i due ragazzi furoni invitati a sedersi sul lato sinistro dello scranno. A destra, una sedia molto semplice. Sedutavi, Pansy. Ai suoi quattro angoli, gli uomini in grigio che l'accompagnavano.
"Vi ho radunati, perchè veniate a conoscenza di un fatto increscioso, mai capitato prima. Una vostra compagna è stata rapita. Tenuta prigioniera per una settimana, in una cella sotto il Lago Nero."
Mormorii di sconcerto si levarono da tutti i tavoli. Blaise, Draco e i quattro Grinfondoro che sapevano tutta la storia tacevano.
"Si lo so ragazzi...un fatto davvero increscioso...che mi appresto a punire severamente."
"Avete scoperto chi è il rapitore?" chiese una voce dal tavolo Tassorosso.
"In effetti sì...toglietele il cappuccio!" ordinò ai quattro, che si tirarono da parte per mostrare le figuretta seduta. Tolto il cappuccio, lo sgomento salì ancora più in alto.
"Signorina Parkinson, lei è ritenuta colpevole di tentato omicidio e di rapimento, nei confronti di una sua compagna. I motivi del suo gesto?"
Pansy non rispose.
"Allora toccherà a me dirli..."
"No! L'ho rapita per gelosia, volevo Draco tutto per me!!" rispose piangendo di rabbia.
"Non è così che avresti potuto realizzare i tuoi sogni..." le disse il biondino, reprimendo un moto di stizza.
"Mi sembra chiaro che qui la punizione sarà quella peggiore. In conformità con il nostro regolamento, lei viene espulsa senza possibilità di appello. Verrà tradotta davanti al Wizengamot, che la giudicheranno nuovamente. Questa è la mia decisione."
Dalla platea si levò un unico appluso. Tutti gli studenti erano daccordo con il Preside, Pansy aveva commesso due gesti molto gravi, non poteva essere perdonata.
Danae si avvicinò.
"Pansy, nonostante quello che mi hai fatto, non riesco ad avercela con te..."
"Ma per favore! Ipocrita!"
Danae abbassò la voce a livello di un bisbiglio, e cambiò completamente registro vocale.
"Io volevo fare la gentile, ma tu mi butti fango in faccia. Ebbene, sappi che sei fortunata a venir espulsa subito. Se ti trovavo in giro da sola, me l'avresti pagata cara. Molto cara" le disse, aprendo leggermente la bocca.
Pansy si spaventò terribilmente, chissà cosa aveva visto. Fu portata via dai quattro uomini in grigio, a testa china, consapevole.
Danae tornò tra le braccia di Draco, che la baciò sulla fronte, beandosi della sua presenza.
La folla scemava man mano, mentre i ragazzi si dirigevano ai dormitori.
"Senti, mi aspetti un minuto? Faccio una cosa e torno" le chiese Draco, lasciandole la vita per un momento.
"Ti aspetto qui..." gli rispose sorridendo.
Il biondino filò via dritto nei sotterranei, da dove risalì poco dopo con la borsa dove teneva i libri.
"Andiamo, voglio portarti in un posto.." le sussurrò prendendola per mano.
Annuì, e si incamminarono su per le scale, mano nella mano, di nuovo insieme.
  
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