23/01/2009
0 recensioniLuce e Oscurità
"Ero sicura che saresti venuto, Light..." parlò una voce, dall'alto.
"Dove sei? Fatti vedere!"
"Perchè dovrei? Sei a casa mia, qui comando io!"
Light si guardò in giro, doveva capire da dove arrivava la voce.
"Sono qui, proprio davanti a te..."
"Io non ti vedo, mentre tu puoi vedere me. Non vale.."
"Questo perchè non sei in grado di 'vedere'..."
Light scrutò con più attenzione le rovine che aveva davanti a sè. Un movimento inaspettato. Due ali che si aprivano, rivelando una ragazza dalle forme piene, alta quasi quanto lui. Si muoveva con una strana agilità, era flessuosa e scattante. Una di quelle ragazze che farebbero cadere ai propri piedi chiunque.
Finalmente riusciva a vederne gli occhi. Blu elettrico, scintillanti al sole. Capelli biondi quasi uguali a quelli dello shinigami che l'accompagnava.
"Se sai il mio nome, perchè non mi hai già ucciso?"
"Perchè uccidere il figlio del capo della polizia sarebbe stata una mossa davvero stupida...Non credi?"
Light ci riflettè: non aveva tutti i torti.
"Che cosa vuoi da me?"
"Non così in fretta, signorino. Quello di ieri, era un vero invito. Trattieniti qui un paio di giorni...e saprai quello che vuoi sapere...anche il mio nome, se vuoi".
"Non ho detto a nessuno dov'ero.."
"Ci penserò io..." gli rispose la ragazza, scrollando la testa "Intanto, vuoi mangiare?"
La domanda colse Light alla sprovvista, del tutto impreparato a quell'evenienza.
"S..Si.."
"Allora seguimi. Loki, tu occupati di Ryuk.." mentre guidava Light attraverso le rovine.
Camminarono per un po', lei davanti e lui dietro.
Non poteva farne a meno, ogni tanto il ragazzo soffermava il suo sguardo sulle forme corpose della ragazza.
Mentre mangiavano, Light non smise un solo momento di guardarla, come rapito.
"Si può sapere perchè continui a guardarmi?" gli chiese lei, stizzita.
"Scusa..."
Lo disse con un tono così dolce, che Dark si sciolse un pochino.
"No..tranquillo..." balbettò.
Per tutta la giornata parlarono del quaderno, dei criminali che avevano eliminato, ma sempre in tono semi-formale.
La sera Light non ne potè più. Le si avvicinò mentre compilava il DeathNote, guardando sul quaderno da sopra la spalla di lei. Il profumo della sua pelle lo colpì nel profondo, sconcertandolo.
Quando lei si alzò per mettere via il quaderno, la prese per un braccio, trattenendola.
La girò verso di sè, guandandola negli occhi, profondi come oceani.
"Non ce la faccio più..." le sussurrò senza distogliere lo sguardo.
Erano quasi contro il muro, così la sospinse appena, che lei toccasse con la schiena.
Dark non diceva nulla, si limitava a guardalo negli occhi.
Lui inclinò la testa di lato, sollevandole appena il mento. Le loro labbra si toccarono, prima timide, poi più sicure. Ad occhi chiusi, esploravano ognuno la bocca dell'altro, stretti in un abbraccio di pura passione.
"Dark..." sussurrò lei, quando si staccarono.
"L' Oscurità...piacere io sono la Luce" rispose, stringendosela addosso, preso dal sentimento più potente che possa esistere.
"Ero sicura che saresti venuto, Light..." parlò una voce, dall'alto.
"Dove sei? Fatti vedere!"
"Perchè dovrei? Sei a casa mia, qui comando io!"
Light si guardò in giro, doveva capire da dove arrivava la voce.
"Sono qui, proprio davanti a te..."
"Io non ti vedo, mentre tu puoi vedere me. Non vale.."
"Questo perchè non sei in grado di 'vedere'..."
Light scrutò con più attenzione le rovine che aveva davanti a sè. Un movimento inaspettato. Due ali che si aprivano, rivelando una ragazza dalle forme piene, alta quasi quanto lui. Si muoveva con una strana agilità, era flessuosa e scattante. Una di quelle ragazze che farebbero cadere ai propri piedi chiunque.
Finalmente riusciva a vederne gli occhi. Blu elettrico, scintillanti al sole. Capelli biondi quasi uguali a quelli dello shinigami che l'accompagnava.
"Se sai il mio nome, perchè non mi hai già ucciso?"
"Perchè uccidere il figlio del capo della polizia sarebbe stata una mossa davvero stupida...Non credi?"
Light ci riflettè: non aveva tutti i torti.
"Che cosa vuoi da me?"
"Non così in fretta, signorino. Quello di ieri, era un vero invito. Trattieniti qui un paio di giorni...e saprai quello che vuoi sapere...anche il mio nome, se vuoi".
"Non ho detto a nessuno dov'ero.."
"Ci penserò io..." gli rispose la ragazza, scrollando la testa "Intanto, vuoi mangiare?"
La domanda colse Light alla sprovvista, del tutto impreparato a quell'evenienza.
"S..Si.."
"Allora seguimi. Loki, tu occupati di Ryuk.." mentre guidava Light attraverso le rovine.
Camminarono per un po', lei davanti e lui dietro.
Non poteva farne a meno, ogni tanto il ragazzo soffermava il suo sguardo sulle forme corpose della ragazza.
Mentre mangiavano, Light non smise un solo momento di guardarla, come rapito.
"Si può sapere perchè continui a guardarmi?" gli chiese lei, stizzita.
"Scusa..."
Lo disse con un tono così dolce, che Dark si sciolse un pochino.
"No..tranquillo..." balbettò.
Per tutta la giornata parlarono del quaderno, dei criminali che avevano eliminato, ma sempre in tono semi-formale.
La sera Light non ne potè più. Le si avvicinò mentre compilava il DeathNote, guardando sul quaderno da sopra la spalla di lei. Il profumo della sua pelle lo colpì nel profondo, sconcertandolo.
Quando lei si alzò per mettere via il quaderno, la prese per un braccio, trattenendola.
La girò verso di sè, guandandola negli occhi, profondi come oceani.
"Non ce la faccio più..." le sussurrò senza distogliere lo sguardo.
Erano quasi contro il muro, così la sospinse appena, che lei toccasse con la schiena.
Dark non diceva nulla, si limitava a guardalo negli occhi.
Lui inclinò la testa di lato, sollevandole appena il mento. Le loro labbra si toccarono, prima timide, poi più sicure. Ad occhi chiusi, esploravano ognuno la bocca dell'altro, stretti in un abbraccio di pura passione.
"Dark..." sussurrò lei, quando si staccarono.
"L' Oscurità...piacere io sono la Luce" rispose, stringendosela addosso, preso dal sentimento più potente che possa esistere.