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Autore: Katniss_Prior    23/07/2015    2 recensioni
[Partecipante al contest “Per il potere conferitomi vi dichiaro marito e... indetto da AnnabethJackson]
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Mi guardai intorno, felice. Tutti erano stati sistemati a gruppetti su diverse coperte, esattamente come avrebbero dovuto essere seduti ai tavoli[...]Mi guardai la mano sinistra. L'anulare era infilato in una sottile fascietta d'oro.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse un giorno...

 

-Ehi Annabeth, non è che abbiamo sbagliato posto? No sai, perchè non vedo i tavoli. Non dovrebbero esserci dei tavoli?- Eravamo appena arrivati sulla spiaggia dove avevamo programmato il super-cenone dopo il matrimonio. Solo che non c'erano né tavoli né sedie. I piatti, le posate, i bicchieri e i tovaglioli erano per terra. Veramente strano. Sembrava quasi che i tavoli fossero scomparsi. Poi notai qualcosa. Un luccichio. Qualcosa brillava ai miei piedi. Lo raccolsi: era una piuma. Più precisamente, una piuma di pavone.

-Hera- scandii tra i denti. Percy era accanto a me, in smoking. -Hera? Vuoi dire che è stata lei a far scomparire i tavoli?- chiese sbigottito. Poi si mise a ridere.

-Insomma, Testa d'Alghe è il giorno del nostro matrimonio, gli invitati sono arrivati quasi tutti, e scopriamo che una dea pazza ha fatto scomparire tavoli e sedie. Si può sapere cosa ci trovi da ridere?- avevo parlato tutto d'un fiato, non avevo saputo resistere all'impulso.

Percy doveva essersi reso conto che ero veramente stravolta, perchè smise subito di ridere e tutt'un tratto si fece serio.

-Ehi, Annabeth. Guardami.- io, che avevo gli occhi fissi a terra per il rimorso di avergli urlato in faccia alzai lo sguardo e incontrai due meraviglisi occhi verde mare.

-Annabeth, questo è o non è il giorno che noi voremmo andasse alla perfezione?- chiese lui. Io annuii con forza -Bhe, allora troviamo un modo per risolvere la questione!-

Aveva ragione. Dovevo pensare a un modo per sostituire i tavoli e... ma certo!!!

Mi rivolsi al cameriere -Mi scusi, avete per caso delle coperte?-.

 

Stava andando tutto in modo assolutamente perfetto. La mia idea di usare le coperte come sostitute dei tavoli stendendole sulla sabbia non era stata affatto una cattiva idea. Anzi, così fu ancora più bello, perchè facemmo una specie di pic-nic sulla spiaggia. Mi sa che mi sarebbe toccato ringraziare Hera.

Mi guardai intorno, felice. Tutti erano stati sistemati a gruppetti su diverse coperte, esattamente come avrebbero dovuto essere seduti ai tavoli. In una c'erano Paul e Sally che stavano chiacchierando con mio padre e la mia matrigna, mentre i miei fratellastri se ne fregavano altamente, troppo concentrati sul cibo che avevano nel piatto. Poco lontano vidi Rachel che chiacchierava con Piper. Sulla stessa coperta c'erano anche Jason e Leo. Su un'altra ancora, c'erano Hazel, Frank e Reyna. E poi c'erano Grover, Juniper, Thalia e... insomma, si, c'erano proprio tutti. Credo che la spiaggia non fosse mai stata più affollata di così.

Mi guardai la mano sinistra. L'anulare era infilato in una sottile fascietta d'oro. Sapevo che se me lo sarei sfilato avrei letto la data di oggi e il nome di Percy. Mio marito, pensai. Era strano pensarla così. Essere semidei, a volte, significa non vivere molto a lungo. Almeno non fino a diventare adulti. Quindi essere arrivata persino a sposarsi era un grande traguardo. Mi voltai di lato, e incontrai un paio di occhi verdi che mi fissavano.

-A cosa stai pensando?- chiese Percy.

-Bhe, in un certo senso a tutto. Cioè, tu ti saresti mai aspettato che saremmo arrivati fino a questo punto? E ora che ci siamo arrivati... devo dire che ho un po' paura.- feci una pausa -Sai cosa si dice

a volte? Che molte volte, l'attesa è meglio di quello che si attende tanto ardentemente. E se fosse veramente così? Se tutto quello su cui abbiamo fantasticato...- non riuscii a finire, perchè Percy mi mise un dito sulle labbra per zittirmi.

-Annabeth, ti ricordi al college, quando dopo le lezioni andavamo a prendere la cioccolata calda, e passeggiavamo per i giardini? Te lo ricordi? Ti ricordi di cosa parlavamo? Dicevamo sempre “forse un giorno”. Bhe, sai come mi sento ora? E' come se il mio “forse un giorno” fosse appena diventato “in questo momento”. Secondo me, sarà tutto perfetto. E nessun dio, titano, gigante, semidio o ninfa potrà mai separarci.- dette queste parole, mi baciò. Fu un bacio dolce, rassicurante, e delicato, quasi come i baci che ci scambiavamo a sedici anni, appena ci eravano fidanzati. All'inizio della nostra storia. Anche se forse, dopotutto quello era un inizio. Un nuovo inizio. Come se fossimo dei rettili che cambiano pelle. L'inizio di una nuova parte della nostra vita.

Quando ci staccammo, sembrava essere passata un'eternità. E ogni mio dubbio sul futuro che mi attendeva era scomparso. Perchè con Percy accanto ero sicura che tutto sarebbe stato perfetto. Proprio come quando pianificavamo tutto e iniziavamo con “forse un giorno”.

   
 
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