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Autore: mame_chan92    23/07/2015    1 recensioni
Quattro ragazze hanno deciso di intraprendere una nuova vita in una accademia di canto, ballo e musica. Mille emozioni in un solo anno accademico tra passione, incontri e prove.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“un tramezzino e un thè freddo grazie”. Questa sera ho deciso di cenare fuori dopo essere stata alla scuola, ma questa volta non per cantare, volevo rivedere il ragazzo del pianoforte e sentire la sua musica. Sinceramente non so se volevo vederlo in viso o soltanto ascoltarlo, ma la stanza dove l’avevo visto l’altra volta era vuota e buia con solo il pianoforte chiuso. Non avevo molta voglia di cantare quindi per perdere tempo e per non destare sospetti ho deciso di cenare fuori con calma. Sono entrata nel primo bar che mi sembrava carino, questo ha i tavolini di legno con delle tovaglie a scacchi rossi molto rustico, io sono seduta con le gambe accavallate su un sgabello alto e davanti a me ho una vetrina enorme che da sulla strada. Non simpatizzo per gli sgabelli così alti, mi sento instabile e ho il sospetto che se qualcuno mi sfiorasse cadrei rovinosamente a terra, ma la maggior parte dei tavoli erano occupati e sono finita qui. Mentre mi gusto il mio tramezzino con i gamberetti guardo fuori dalla vetrina, mi sembra di essere in mostra ma per fortuna non passano molte persone e quelle che passano non guardano verso di me. Ormai è buio pesto e si vede qualche macchina passare e illuminare la vetrina vicino a me con i fanali. ******************************************************************************************************************************************************* Non riesco a togliermi dalla testa quella ragazza, non l’ho vista ma sono certo che era lì ad ascoltarmi ne ho le prove. Ora devo solo trovare il modo per rivederla e ridarle il braccialetto così avrò la conferma che era lei. Sto pedalando da una buona mezz’ora non ho una meta, quando sono nervoso e ho bisogno di stare solo prendo la bicicletta e mi faccio un giro senza sapere dove andare. Mi trovo dalla parte opposta del quartiere del dormitorio dove vivo con gli altri ragazzi. Sovrappensiero mi sono ritrovato nel parco vicino alla scuola, poco frequentato e decisamente sinistro. A causa della mia distrazione non mi accorgo che la ruota ha urtato un sasso abbastanza grosso e sono finito a terra. Seduto a terra non so se ridere o piangere per come ci sono finito e guardo la bicicletta sopra la mia gamba con la ruota posteriore che ancora gira lenta. **************************************************************************************************************************************************** Uscita dal locale mi incammino verso l’appartamento camminando tranquilla, la sera non ascolto musica almeno sento quello che mi accade intorno. All’ entrata del parco faccio un sospiro pesante, visto che di sera quel parco non ispira per niente fiducia. Mentre attraverso il parco noto una figura a terra vicino a delle panchine non illuminata dalla luce dei lampioni e lentamente mi avvicino. Avvicinandomi noto che è caduto dalla bicicletta “Ti sei fatto male?” mi accuccio vicino a questa figura ma non riesco a vedere il volto. “No stai tranquilla sto bene” la sua voce suona limpida, tranquilla e non troppo profonda e ciò mi fa credere che sia un ragazzo giovane “Solo qualche graffietto non preoccuparti”. Mi siedo vicino a lui e guardo in direzione del suo viso “dove ti sei graffiato?” “credo sulla mano, mi brucia” mi porge il dorso della mano e piano con delicatezza prendo la sua mano, la guardo piegandola appena verso la luce notando dei piccoli graffietti provocati dalla ghiaia della stradina. “bisogna pulire subito la ferita” “ora vado a casa” “no adesso intendo” appoggio la sua mano sul mio ginocchio leggermente piegato e prendo dallo zainetto fazzoletti e bottiglietta d’acqua. Bagno leggermente un fazzoletto poi riprendo la sua mano e piano comincio a pulire i graffi, sento le sue dita irrigidirsi ogni tanto per il bruciore. La sua mano è più grande della mia e del giusto calore, la sua pelle è morbida con le dita lunghe non troppo sottili. “ecco fatto” “non dovevi preoccuparti” sorrido appena sperando di non essere vista e prendo dallo zainetto dei cerotti “ehm…i cerotti non sono bellissimi ma non farci caso” ridacchio appena e gli metto un cerotto giallo con degli animali stampati sopra. Di sicuro non pensavo di trovarmi in una situazione simile e quindi non mi sono preoccupata di comprare cerotti normali. “scusami” guardo la sua mano con il cerotto giallo “non preoccuparti sei stata gentile” “so che avrai cerotti più adatti a casa ma prendi questi così se vuoi puoi cambiarlo” gli porgo due cerotti uguali a quello che gli ho messo “grazie” lui li afferra delicatamente, strano mi aspettavo una grassa risata e qualche insulto verso di essi. “Ora devo andare” mi alzo da terra e mi scrollo un po’ di sabbia di dosso “ciao” “ciao e grazie ancora” “figurati” gli sorrido e mi incammino verso l’uscita del parco in direzione dell’appartamento. ********************************************************************************************************************************************************** Continuo a guardare quel buffo cerotto sulla mia mano, non credo di aver mai visto una ragazza girare con dei cerotti così simpatici. Ridacchio tra me e me ma poco dopo mi ripeto quanto scemo sono stato, non le ho chiesto il nome. Due ragazze in pochi giorni non le ho viste in volto e di una non so nemmeno il nome, sono un idiota. Sospiro pesantemente, è meglio che me ne torni a casa con una doccia e una bella dormita potrebbero venirmi delle idee. Mi rialzo prendendo la bicicletta, le do un occhiata per controllare che niente sia danneggiato e rimonto in sella, faccio inversione e ritorno verso il dormitorio. ******************************************************************************************************************************************************** Giro la chiave nella serratura ed entro in casa, mi tolgo le scarpe e mi incammino verso la camera ma sento delle voci provenire dal salottino “ehi siete ancora sveglie?” guardo le tra ragazze che stanno giocando a carte sedute a terra. “Volevamo giocare un po’… tu piuttosto … è tardi” Jane mi rimprovera preoccupata “si lo so ma un ragazzo è caduto dalla bici e l’ho medicato” “ma sei pazza?!?” tutte e tre mi rispondono in coro “poteva essere un maniaco che con quella scusa ti stuprava o vendeva i tuoi organi” “Quanto sei tragica Lyn” “No ha ragione” Ashlie la difende “In quel caso scappavo tranquille” sorrido a tutte per tranquillizzarle. “come vedete sto bene, ora vado a dormire… Buonanotte” “Stai attenta… Buonanotte” //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Ciau a tutti ^^ vi ringrazio per aver seguito la mia fan fiction per il momento fino qui ^^ spero che vi piaccia e che continuiate a seguirla ^^. Purtroppo devo darvi una brutta notizia: ho problemi al pc e non so quando potrò aggiungere il capitolo 5, forse entro oggi si sistema tutto o forse no, quindi se prossima settimana non vedete il capitolo sapete perché T.T mi dispiace tanto, spero che non sia niente di grave e che si risolva al più presto. *p.s. mi dispiace mettere milioni di asterischi ma quando pubblico il capitolo, gli spazi tra una scena e l'altra spariscono non so perchè T.T #SonoSfigata....... Baci Mame <3
  
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