Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Dihe    24/07/2015    3 recensioni
[Dalla serie del 2012]
Frances, una ragazza un po’ scorbutica e taciturna, appassionata di musica e fotografia e i cui genitori lavorano all’estero cinque giorni su sette, si ritroverà immersa in un’avventura da cui dipendono le sorti del mondo come lo conosciamo. Riuscirà Frances, accompagnata da quattro insoliti ninja, un saggio maestro e due suoi compagni di scuola, ad aiutare a cambiare le tragiche previsioni nel destino del mondo?
Dal 1° capitolo:
“Mentre la ragazza camminava a sguardo basso, notò qualcosa che solitamente non c’era. Alzò un cipiglio perplesso sulla struttura cilindrica e sussultò sommessamente, dalle finestrelle della sala di controllo provenivano baluginii violacei che proiettavano ombre oblunghe e deformi sul cemento del marciapiede. Strano, pensò, di solito non ci andava nessuno, sapeva che il gasometro veniva controllato a distanza con l’utilizzo di alcuni software. Si avvicinò titubante e si arrampicò su un cassonetto per la raccolta della carta nel tentativo di vedere attraverso le finestre annerite dalla polvere...”
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

tipa che piange

5. Acqua e sale, acciaio

- Il linguaggio e le frasi potrebbero essere un po’ incasinate, è il mio tentativo di trasmettere le emozioni angosciose presenti in questo cap. Perdonatemi se non ci sono riuscita. -

 

Frances non sperava nemmeno di avere tutta quell’aria nei polmoni, mentre continuava a correre incessantemente. Aveva la gola chiusa, le narici ancora infettate dal tanfo delle fogne, il petto che non aveva nemmeno il tempo di riempirsi d’ossigeno. Man a mano che avanzava, le strade si facevano meno trafficate, come se la vicinanza ai resti della T.C.R.I. tenesse alla larga le persone con un’aura macabra. Cosa vera.

    Frances era partita solo per inerzia. Come ormai accadeva in tutto ciò che faceva. Aveva visto quelle immagini e la paura appena sotto ai polmoni si era diffusa adrenalinica nelle gambe, spingendola a correre. Ora, però, osservò i resti dell’immensa struttura stagliarsi neri sul cielo di un blu slavato e sfumato. Davanti, un palazzo abbandonato, sul tetto come una miriade di formiche nere attorno a piccoli punti verdi. Le finestre erano rotte, le tapparelle penzolavano come liane di un albero, le porte erano scardinate e la scala antincendio cigolante. Frances sapeva che solo mettere un piede sul terzo gradino le avrebbe fatto venire i giramenti di testa. Non arrestò la sua corsa, mentre ansimava come un cane dal respiro stridente come l’acciaio. Si fermò solo per un battito di ciglia sotto alla scala antincendio, riprendendo fiato, la paura che per l’ennesima volta si trasformava in adrenalina, e tutto che cominciava a vorticare quando mise il piede sul primo scalino, e non si fermò. Sentiva il suono dei suoi passi sul ferro delle scale e dei piccoli pianerottoli forte come tuoni, e mentre abbassava lo sguardo vedeva l’asfalto muoversi anche se non avrebbe dovuto, ed i connati di vomito la presero alla gola. Si appoggiò al muro scrostato con le gambe molli, scivolando a terra ed incapace di muoversi oltre.

 

‹‹ Richard... Rick non mi sento bene. Rick voglio scendere. ››

    ‹‹ Non possiamo, ormai siamo partiti ››

    ‹‹ No, Rick, ti prego, non ce la faccio... ››

    ‹‹ Fra’, non devi preoccuparti, ci sono io, non puoi cadere. Non piangere, Frances ››

    ‹‹ Non sto piangendo, Rick. P-però non ce la faccio. Rick non mi sento bene! Voglio scendere! ››

    ‹‹ Scusami, Fra’. E’ colpa mia, non ti ci faccio mai più salire, okay? Però ora devi essere coraggiosa, okay? Okay, Fra’? ››

   

Si alzò in piedi con uno sforzo incredibile, appoggiò una mano alla balaustra, ma si spezzò, lasciandole la sbarra di ferro nero ed arrugginito in mano. Strinse le dita sulla sbarra fino a farsi sanguinare i polpastrelli, e riprese a correre ondeggiando sulle gambe molli e rigide allo stesso tempo. Arrivò in cima che ogni cosa non era più al suo posto, come quando agli altoparlanti avevano annunciato che un loro compagno era venuto a mancare, e in mensa aveva sentito che si era sparato, e il consulente scolastico le aveva detto che forse non aveva nessuno con cui confidarsi sui suoi problemi. ‹‹ Poteva parlare con me! ›› aveva urlato, piangendo a dirotto ‹‹ Mi aveva portato sulle montagne russe e non ho pianto. Poteva parlare con me! ››

I palazzi di fianco le vorticavano pericolosamente attorno mentre avanzava sul tetto, tutto il corpo che tremava, dopo aver tirato una botta su quei ninja meccanici con la sbarra di metallo, facendo saltare loro la testa in una pioggia di scintille.

    Leo era steso a terra parando i fendenti dell’uomo in armatura con il mozzicone di una delle sue katana, Mikey era pieno di lividi e un rivolo di sangue gli inzuppava la maschera, Raph aveva il labbro rotto e un sacco di ferite sulle braccia, Donnie si teneva piegato al petto il braccio sinistro, gonfio e livido, mentre con l’altro stringeva il bō scheggiato. Tutto sembrò fermarsi, come in una fotografia. L’uomo in armatura si raddrizzò e i ninja robot fermarono per un attimo il loro assalto alle tartarughe. Gli sguardi si puntarono su Frances, che non aveva smesso di tremare, e il cemento non aveva smesso di scivolarle sotto i piedi. L’uomo era alto, altissimo e la ragazza pensò che raggiungesse la montagna russa che aveva fatto con Richard, la prima e l’ultima, e le rivolse uno sguardo di fuoco.

    ‹‹ LEO! Sei o non sei il maggiore dei tuoi fratelli, come puoi permettere a quei ninja di fare loro questo?! RAPH! La forza la usi solo quando devi litigare con me? Usala contro quei dannatissimi robot! MIKEY! A cosa ti servono quei nunchaku? A suonare la batteria? Usali, Cristo Santo! DONNIE! Sei il più intelligente dei tuoi fratelli, pensa a qualcosa! Insomma, fategli vedere di cosa siete capaci! ›› la gola le doleva, gli occhi le bruciavano e quell’urlo che l’aveva soffocata sulle montagne russe venne fuori. Li aveva visti combattere contro i Kraang, sembravano invincibili come gli eroi dei fumetti.

    ‹‹ Tu, lurida mocciosa ›› sibilò l’uomo stillando in ogni lettera del veleno, alzando poi il braccio, le lame dei guanti di metallo baluginarono in modo macabro ‹‹ T’insegno io a non essere impertinente, ora ››

    Frances, chiuse stretti gli occhi, il cuore che batteva troppo forte mentre l’aria sibilava vicino – troppo – al suo volto. Cadde rovinosamente a terra, il petto che pulsava ed aprì gli occhi come se fosse stata in apnea per ore. Raffaello l’aveva spinta a terra, intercettando il fendente con il suo sai. Frances poteva vedere le sue braccia tremare e contrarsi.

    ‹‹ Allora, che aspetti? ›› ansimò, in un gemito di fatica, lui ‹‹ Vuoi metterti a correre? ››

    La ragazza si riscosse ed afferrò la sbarra di metallo che le era scivolata via dalle mani, mentre tutt’intorno a lei la lotta rincominciava ad infuriare, ed incominciò a piangere a dirotto mentre si alzava e sorrideva. Caricò il colpo e spezzò gli artigli dell’uomo, ammaccando profondamente la sbarra. ‹‹ Sono sopra, Raph. Ora non si può più scendere. ››

    Leo aveva recuperato la katana ancora integra e si era avventato con forza sull’uomo, urlando. Raffaello prese Frances per mano ed infilzò la testa metallica dei robot. La ragazza piangeva ancora, e sorrideva, e non capiva nemmeno lei come fosse possibile, e piegò la sbarra sul torso di quei ninja.

    Ci fu uno spostamento repentino d’aria, e Splinter atterrò silenziosamente sul tetto cominciando a scontrarsi contro l’uomo che chiamò “Shredder”, e allora Leonardo si voltò a combatté anche lui contro i ninja. Mikey si era ripreso, anche se sanguinava, stava avendo la meglio sugli avversari. Frances cercò Donnie con lo sguardo e vide che c’era anche April, e stringeva tra le dita un ventaglio di metallo affilato.

    Passarono ore, non sapeva dirlo. Poi le tartarughe, lei, April e Splinter si aggrupparono vicino al bordo del palazzo e Mikey scaraventò a terra tre fumogeni. Frances sentì gli occhi pizzicarle ed i polmoni stringersi, ma non emise un suono, mentre i fratelli li conducevano fuori pericolo.

 

Nel rifugio c’era un’atmosfera indefinibile. Frances si accorse solo allora di essere piena di tagli. Se li disinfettò e fasciò da sola, perché Donnie si era rotto un polso, Mikey aveva dovuto mettersi i punti sulla fronte e Raph sul labbro, mentre  Leo aveva un lungo taglio sulla gamba.

    April aveva spiegato come avessero fatto a trovarli, e alla fine esclamò che era stata, infondo, un’ottima idea riprenderli. Anche se non sembrava felice mentre lo diceva, solo spaventata, mentre teneva una borsa del ghiaccio sul braccio di Donnie. Mikey si era avvicinato a Frances dicendole che l’avrebbe volentieri abbracciata, sennonché gli facesse male tutto il corpo. Lei gli aveva sorriso ‹‹ Non preoccuparti ›› e gli aveva stretto la mano delicatamente sulla spalla ‹‹ E’ tuo il gatto di gelato? ››

    Lui si è messo a ridere, poi ha tirato un colpo di tosse ed ha riso ancora più forte. A quel punto Leonardo si era alzato in piedi ed aveva sorriso: ‹‹ Volevamo ringraziarti perché ci hai davvero cazziati, e, infondo, era ciò di cui avevamo bisogno. ››

     Frances ha sorriso e Raph ha mugugnato un “Già”, con gli occhi chiusi e la testa appoggiata fra le braccia sul tavolo. Splinter sorrideva intenerito. Allora le due ragazze si sono ricordate di non aver ancora dato loro il regalo, ed April è andata a prenderlo in salotto. L’hanno mostrato agli altri, sistemandolo al centro del tavolo e Frances è diventata paonazza dall’imbarazzo, ‹‹ Ehm... siamo andate a China Town. Forse non c’entra molto col Giappone ma non sapevamo in che altro modo fare le foto. ›› poi ne indicò una rappresentante un uomo travestito da Capitano Ryan di Eroi Spaziali ‹‹ Qui eravamo ad una fiera del fumetto, e siamo state attaccate da un tizio travestito da Spider Man. Qui invece eravamo alla sala giochi, e ho fotografato un tipo che giocava a Mortal Kombat. Non so, pensavo potesse piacere sia a Mikey che Raph. E invece qui eravamo ad una mostra sui droni ed gli automi, per Donnie. La copertina l’ha fatta a mano April. ››  

    Raph aveva alzato il viso dal tavolo e sfogliava l’album assieme ai fratelli con sguardo ammirato e sorridendo, ‹‹ E questo? ›› ha chiesto ad un certo punto Donnie, indicando una foto. Ritraeva una di quelle giostre del luna-park, quella a caduta libera, che ti metti l’imbracatura e i seggi salgono più su dei tetti delle case, e poi, all’improvviso, ti fanno volare giù fermandosi a pochi metri da terra. Ricordava che dalle casse dello stereo – perché al luna-park c’è sempre un sacco di musica – usciva See You Again a tutto volume. Era la giostra, l’unica, che aveva fatto con Richard, e non sapeva nemmeno perché l’avesse fotografata. Frances cominciò a respirare velocemente e si rese conto di non riuscire a dire una bugia, così raccontò loro tutto. Disse che Richard era innamorato di lei, ma non era ricambiato, allora era rimasto il suo migliore amico. Raccontò di quando era andata a dormire da lui e aveva conosciuto sua madre, che era davvero fantastica, e il suo fratellino, che le rimase attaccato al braccio per tutta la sera. Parlò di come fosse arrivata la notizia della sua morte, con quale crudele velocità, e disse che la madre di Richard le chiese piangendo di cantare See You Again al suo funerale. ‹‹ Il che è strano, dato che non sono molto intonata e Rick, tutte le volte che cantavo, mi ordinava di stare zitta, e io non lo facevo mai. ›› ora Frances piangeva a dirotto, da far paura. April si alzò e andò ad abbracciarla, e alla fine la bruna si ritrovò circondata da cinque paia di braccia, mentre Splinter nascondeva una lacrima.

 

Angolo Autrice

Uff ‘__’*! Finalmente è finito anche questo cap, l’ho scritto con foga quindi spero perdoniate eventuali errori :d. Vi mando un bacio di fretta perché non cos’altro scrivere e devo rivedermi Fast and Furious 7 e piangere ancora ;_(. Quindi alla prossima! <3               

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Dihe