Era quasi il
tramonto quando una ragazza con i capelli lunghi e neri era uscita correndo di
casa: cercava il suo amato, lo cercava e non lo trovava. Aveva girato tutto il
villaggio cercandolo e gridando a gran voce il suo nome, ma lui non sentiva o
non voleva rispondere.
Le venne in mente
che non aveva guardato in un posto assurdo dove non avrebbe mai potuto essere.
Arrivata al piccolo ruscello dove lei e Naruto avevano passato la prima notte
dopo il suo ritorno notò la giacca e la maglia di Naruto abbandonate sull’erbe
fresca.
Naruto stava in
piedi al centro del ruscello circondato da una foresta di giunchi con il
coprifronte stretto in mano e la collana di Tsunade che gli luccicava al collo.
Il riflesso di Hinata sulla superficie dell’acqua attirò l’attenzione del
ragazzo che stava andando da lei quando un grido lontano lo chiamò facendolo
scomparire tra le piante.
Hinata
insospettita lo seguì. Attraversò una strana foresta che sembrava non finire
mai, ad un certo punto la ragazza cominciò a credere di essere caduta in un
arte illusoria, ma quando aveva cominciato a perdere le speranze di uscire da
quel labirinto di foglie e rami, una luce bianca e abbagliante la accecò.
La ragazza non
sapeva cosa avrebbe trovato ad aspettarla al di là di quella luce ma qualcosa
la spingeva a continuare, era come se un presentimento le dicesse che dopo
quella luce c’era lui, Naruto, ad aspettarla.
Ma la sorpresa non
fu così piacevole come se l’era immaginata. Ad attenderla non c’era un Naruto
in costume da bagno ma tutto il Team 7 al completo, compreso il maestro Kakashi
e Sakura.
Sasuke e Naruto
giocavano nel fiumiciattolo mentre Kakashi prendeva il sole steso sull’erba;
Sakura stava inginocchiata accanto al maestro.
L’unica cosa buona
in quella scena era che Sakura non stesse tentando di riprendersi Naruto.
Il paesaggio, in
compenso era fantastico: all’orizzonte una cascata che portava acqua al
fiumiciattolo e alberi secolari offrivano ombra a chi ne aveva bisogno. Era
proprio un paradiso
Hinata si fece
coraggio e si avvicinò fino a spostare l’ultimo ramo di quercia che la copriva
e a mostrarsi a Naruto e al resto del Team.
-Ti stavo
cercando! Dov’eri? Ho setacciato tutto il villaggio per trovarti! E poi scopro
che eri con lei ( indicando Sakura). Mi hai fatto preoccupare! Non sparire mai
più ti prego!- Hinata scoppiò in un pianto senza fine e scappò via da quello
che per tanti poteva essere il paradiso, ma per lei era un inferno.
-Aspetta!- Naruto
non perse tempo, uscì dall’acqua e corse dietro alla ragazza.
La trovò che
cercava di scappare ma non riusciva a farsi spazio tra i folti rami.
-Che ci facevi
lì?- chiese Naruto.
-Ti ho seguito! Ho
visto la tua giacca in riva al ruscello e…-
-E hai pensato di
seguirmi. Lo so che sei arrabbiata, ma non è come pensi. Io non ero con Sakura.
Stavo semplicemente passando un pomeriggio con Sasuke, quando Sakura a il
maestro Kakashi ci hanno visto e sono voluti venire. Ma io non volevo strare
con lei te lo giuro. Ti prego Hinata, credimi!-
-Mi avevi promesso
che non avresti passato più del tempo con lei.-
-Lo so ma che
dovevo fare? Proibirle di venire?-
-Si se mi ami
avresti fatto così! Ma io per te non conto niente. Perciò l’hai lasciata
venire!- Hinata si girò e cominciò a correre ma Naruto fu più veloce e le
afferrò delicatamente il polso, trattenendola dolcemente.
-Hinata, c’era
anche Sasuke e lui e Sakura stanno insieme non posso proibirgli di vedere la
sua ragazza!-
La ragazza
straziata dalle pene di cuore che stava vivendo in quei giorni si sciolse dalla
presa del fidanzato e corse via.
Naruto spaesato
decise che era venuto il momento di dimostrare a Hinata la sua volontà e il suo
amore per lei.