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Autore: Pretty_Odd    23/01/2009    0 recensioni
Sorrido ancora una volta a questa bellissima giornata,anche se ho la krapfen che fa su e giù nello stomaco,ma ci penso poco, è una giornata così bella che di certo il cibo che non si digerisce,è l’ultimo dei miei pensieri! E ci sentiamo tutte bene stamattina,sembra tutto diverso,colorato e brillante. Non pensavo fosse così facile e bello sentirsi così,nonostante tutto,mi sto divertendo,sto vivendo i miei anni in maniera piena,e non può farmi che bene. Ed è così divertente correre qua e là per i negozi,lontani dagli altri. Già.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't forget {una giornata fuori dalla scuola}

Don't forget {una giornata fuori dalla scuola}

 

<< Tra cinque minuti esatti consegnate i compiti.!!>> pronunciò grave la professoressa.
Tica tac. Tic tac. Non è un bel clima questo,per finire una versione di latino.
Le penne che si poggiano veloci sul banco,le ultime sfogliate ai dizionari,occhiate furtiva tra i ragazzi. La tensione che si sente negli ultimi minuti è a dir poco micidiale.
Quasi ti uccide. Specie quando hai la certezza che l’ultima frase di quella non ha alcun senso.
Pazienza,ti rifarai all’orale.
E’ forse la quarta volta che me lo ripeto in testa,che è ancora presa a fare tic tac.
Mi manca un rigo da ricopiare,ma poi finalmente potrò respirare.
E..
Fatto. Mi giro verso la prof che aveva preso nel frattempo,la postazione al termosifone.
Non che io sia una eccezionale bravura in latino e greco,ma mi accontenterei di avere poco più della sufficienza,tanto per fare figura,dopo tutto il lavoro che ho fatto almeno un po’ me lo merito.
La pensasse così anche la prof!
Ma che dire,calma ho ancora tempo,e mi auguro di saperlo sfruttare.
Certo che,a conti fatti,siamo ancora a Gennaio,la scuola finisce a Giugno.. C’è un po’ di tempo?!
Senza pensare poi,al trionfante compito di greco di giovedì scorso,e a quello di italiano di sabato,e quello di inglese di giovedì prossimo. Oh,e mi dimentico di quelli di storia e geografia precedenti.
Ovvio,che poi sbaglio qualcosa,se ho la mente piena di nozioni di altre materie come faccio a concentrarmi solo su una?
Ok basta.
I dizionari si chiudono,i temporeggiatori si affrettano a consegnare i compiti e la giornata di oggi,finisce. La prof. Di latino e greco si affretta a prendere la sua roba e,come sempre esce dall’aula di fretta. Direi,che ha davvero poca e scarsa voglia di stare qui.
Siamo poi così male?
<< Io sinceramente mi sono rotta un po’ le palle.. Vorrei staccare un  po’.. Daiii! Domani tiriamo! Andiamocene,vi pregoo! >> fa Chiara tutta entusiasta.
La guardo con aria contrariata ma accondiscendente,farebbe bene staccare solo per una mattina,non penso faccia poi male,dato lo stress emotivo al quale siamo sottoposti a questo metà trimestre.
<< Perché non tiriamo tutte e tre? Sarebbe perfetto! >> propone Carmen con enfasi.
<< Si e vabbè! Già che ci siamo diciamolo a tutta la classe! >> rispondo scocciata. << Che secondo te,le prof. Sono così deficienti da non capire che è una cosa fatta a posta? >>
Le ragazze roteano gli occhi convinte dalla mia teoria:
<< Ricordate,io ho sempre ragione.>>
E infatti,il più delle volte non mi sbaglio.
<< Oh Benedetta la smetti di avere ragione ogni santa volta?! >> chiede scherzando Chiara.
Rispondo con un eloquente no detto bruciapelo.
Carmen ride e fa una smorfia delle sue.
Io mi chiedo a volte se questa ragazza non abbia seri problemi,ok,lasciando perdere che è strana,però sai..
E poi,perché insistere con questa storia del non venire a scuola?
Di certo non avrebbe avuto il coraggio per mentire solo una volta ai suoi genitori. Beh,io di certo non sono da meno,perché il senso di colpa mi mangerebbe viva,però..
A furia di pensare mi si stanno scaricando le pile del cervello.. Insomma,sono esausta!

Credo proprio di dovermi riposare pomeriggio.. Oh,ma che palle!
Mi stavo dimenticando del progetto per la prof di italiano,al quale sto dedicando almeno il 50% delle mie giornate,e che quindi,ciò implica che metà classe si presenterà a casa mia oggi pomeriggio.
<< Beh,allora ci vediamo dopo da Benedetta ! >> Chiara manda un bacio e,sale in macchina col papà.
Io e Carmen a casa ci torniamo a piedi,così almeno ci teniamo in forma e bruciamo qualche etto.
Come sempre,con lei ci perdiamo in chiacchiere inutili per tutto il percorso,e arrivate vicino casa,prendiamo gli argomenti più seri.
<< Ci vediamo dopo! >> le faccio cenno di sì con la testa,e mi avvio verso casa.
Torno a casa distrutta e dopo pranzo,in men che non si dica sono già sul divano a dormire riscaldata dal mio plaid rosso,mentre la tv rimane accesa.

 

 

**

 

<<.. domani non entriamo! >> spiffera Chiara mentre io,sono tutta presa dal legarmi i capelli.
Le sorrido complice,sapendo che nonostante tutti i miei rimorsi,mi sarei divertita.
Ci guardiamo allo specchio per qualche secondo,poi,usciamo di casa per comprare qualcosa..
Gli altri stanno per arrivare!
Arrivano Laura e Sara,seguite a ruota da Carmen,che è in aria di rivoluzione.
E non mi sbaglio!
Cavolo,inizio a farmi puara..
<< Insomma che palle Chia! Se tu non vuoi parlare non parli! Ma io parlo cioè.. Non è che può parlare SOLO Benedetta! >>
Ed eccola qua. La solita Miss Universo,io sono bellissima e voglio mettermi in mostra.
Ma senza nemmeno darle il tempo di farle capire che quanto fa così davvero da alla testa di chi le sta vicino,a Chiara è già scattata la molla ed eccole qui a fare polemica.. Come sempre.

“And you’re singing the songs
Thinking this is the life”

Amy McDonald – This Is The Life.

*

 

Mi sveglio con l’angelica voce di mio padre che già di prima mattina assume la sua aria da capo.
E già rompe di prima mattina,il che è diverso..
Ma questa volta lui non sa nulla.. Mi alzo per non andare a scuola!
Eh si,non è stato molto difficile convincermi del tutto,specie dopo che Sara mi ha ricordato che quella matta di latino e greco interrogava..
E così,per la prima volta marino la scuola! La cosa non mi suona affatto strana.. O forse si.
Ma poco importava visto che,sono già ad aspettare il pullman alla fermata.
Salgo,e trovo Laura,Sara,Chiara e Cristiana. Quest’ultima davvero non ci voleva.
La guarda con aria da “eleichediaminecifaqui?”
<< Non preoccuparti.. lo sa. >> mi rassicura Chiara. Ma io non sono comunque convinta.
Parlando parlando come delle comari di paese,proviamo a convincere Sara a venire con me e Chiara. Sara sembra propensa all’idea,ma non sa se è la cosa giusta.
E come se non bastasse,questa idea,piace molto anche a Cristiana,la quale se verrebbe,sarebbe davvero un problema,data la sua propensione verso la chiacchiera.

Una volta scese nella piazza sotto la scuola,ci rifugiamo nella villa e sotto la fitta rete di alberi.
Carmen,non ha ancora capito che per stavolta io e Chiara la seguiremo verso il patibolo,stavolta lei e il suo ego si troveranno da soli. Dopotutto,se è così brava,questo ego,sarà declinato in tutte le forme,così da farle compagnia.
Chiara ed io ci portiamo Sara,la quale dopo un’opera di convinzione con la mamma,verrà con noi.
Ma ci credete che non andrò a scuola e avrò tutta la mattinata per me..?

*

 

Dopo aver fatto una buona,anzi deliziosa colazione,Chiara,Sara ed io,ci diamo al centro commerciale. Sembriamo tre matte,entriamo nei negozi di giocattoli e ci mettiamo a leggere quanto costano,oppure diciamo quanto ci piacerebbe averli..
Sì,ritornare bambine,per godersi in pieno quella giornata di libertà a s s o l u t a.
Sara è una ragazza fantastica,è divertente,carismatica e soprattutto è buona,sa tirare fuori il suo lato perfido a volte,ma adesso è mitica. Un lato di lei,sorprendente e totalmente adorabile.

Chiara è Chiara.
E’ pazza,assolutamente menefreghista di tutto (eccetto di una cosa,ma vabbè) è irrazionale a volta,ed estremamente insensata.
Ma a volte fa bene essere così spensierate!
Sorrido ancora una volta a questa bellissima giornata,anche se ho la krapfen che fa su e giù nello stomaco,ma ci penso poco, è una giornata così bella che di certo il cibo che non si digerisce,è l’ultimo dei miei pensieri!

E ci sentiamo tutte bene stamattina,sembra tutto diverso,colorato e brillante.
Non pensavo fosse così facile e bello sentirsi così,nonostante tutto,mi sto divertendo,sto vivendo i miei anni in maniera piena,e non può farmi che bene.
Ed è così divertente correre qua e là per i negozi,lontani dagli altri. Già.
Non è successo ancora nulla..

Finchè a Chiara,viene la brillante idea di andare a scuola di una sua amica per salutarla..
Ma.. Non vorrei mettere il dito nella piaga,ma questa scuola non è anche quella del suo ex?
Chiara forse non ha pensato che,anche se con Antonio ha rotto un anno fa,lui ancora le muore dietro se ci pensa,e lei sa benissimo cosa prova lui anche al sol vederla..
<< Chia.. ma sei sicura? >> le chiedo titubante.

<< Già.. Hai calcolato il gatto “Antonio?”>> si accoda Sara.
Lei abbassa lo sguardo,colorando le guance di un colorito più scuro.

<< Ma avete calcolato che a me non piace più? E’..è..storia vecchia.. >> prova a dire incerta.
<< Mah.. Allora andiamo.. >>.
Sarà,ma io non ci ho mai creduto che questa “cosa” le sia passata,anche se Chiara forse,no è mai stata innamorata veramente ma..
Sarà.

 

 

You and me going our separate ways
I’m begging you to stay
If it isn’t too late

Sorry for breaking all the promises that I wasn’t around to keep

Jonas Brothers-Sorry.

 

*

 

<< Diamine ne abbiamo ancora per molte? >> chiedo spazientita.
<< Io mi sono stufata di camminare in questa cosa.. Fa schifo! >> esclama stizzita Sara.
<< Tra due traverse siamo lì.. >> afferma Chiara con la testa tra le nuvole.
Comincio a chiedermi se non si stia rendendo conto a quello a cui stiamo andando incontro.. Sì,è vero deve salutare la sua migliore amica Claudia che vede ogni volta ogni morte di papà però..
Antonio,lui davvero non ci voleva stamattina.
Dovevamo essere sgombre dai pensieri e.. Da tutto.
Anche dalla “vita privata” come se noi ne avessimo una.
Io l’ho sempre detto,Chiara è strana,molto. Insomma,so com’è,so quanto sta male se fa soffrire una persona,e forse lei lo ha fatto con Antonio,ed è una vita che si sente in colpa,ma non credo sia sufficiente. Ma anche quello che ha passato lei in precedenza sia stato tanto carino..
<< …matta,poi mi dice lei come farà. >> mi scappa dalla bocca.
<< Cosa hai detto? >> chiede Chiara.
<< Nulla,assolutamente nulla. >> dico maledicendomi-
<< No! Ora lo dici! >> dice puntandomi il dito.
La guardo ridendo,poi le faccio cenno di procedere. Continua ad assillarmi finchè l’edificio bianco maldipinto ci si presenta davanti. I ragazzi sono già fuori per la ricreazione.
Attraversiamo la strada di corsa,mentre Claudia ci viene incontro salutandoci affettuosamente,seguita da un’altra amica di cui non so minimamente il numero.
<< Ma è già ricreazione? >> chiede Chiara.
L’amica fa cenno di no. << Usciamo prima oggi,i prof hanno un’assemblea e quindi..! Hai scelto un bel giorno per venire! >> esclama entusiasta Claudia rivolta a Chiara che con lo sguardo guarda intorno. E si nota bene la figura alta di quel ragazzo che ha gli occhi fissi verso la nostra direzione.


“But somewhere we went wrong
We were once so strong
Our love is like a song
You can't forget it”

Demi Lovato-Don’t Forget.

 

*

 

Il ragazzo si diresse verso di noi provando ad indossare una veste sorridente,quando in realtà il volto è evidentemente turbato. Che pena che mi fa.

<< Chiara.. ma.. Che ci .. Che ci fai qui? >> chiede in evidente imbarazzo.

Lei si gira sorridendo << Gita scolastica! >>
Guardo Sara e le dico prendendola in disparte che forse è meglio lasciarla sola almeno ci lascia fare un giro e non ci lascia intrappolate qui.
Facciamo segno a Sara che noi andiamo,lei prova a fermarci,la nostra prontezza ed arguzia è superiore stavolta.

Antonio guarda Martina serio,preoccupato,un misto di tristezza e felicità.
Lei,non è preoccupata,ha solo paura,paura di provare un sentimento grande e purtroppo presente,del quale si è privata fino ad ora.
Il ragazzo prova a parlare,non riuscendoci.

E’ bloccato dal sorriso forzato di lei,dallo sguardo imbarazzato e da quella figura che un anno addietro lo aveva tanto catturato.

<< Davvero ci ho provato a dimenticarti,non ci sono riuscito.. Mi sto torturando,so che non dovrei farlo,so che dovrei lasciarti in pace,non ha funzionato e ci devo mettere una croce,ma non ci riesco. Non voglio vederti andare via ancora una volta,senza prima non averti sentito dire perché.
Voglio sapere perché Chiara,perché. >>
La ragazza aveva gli occhi ingolfati di lacrime che si confondevano con la pioggia leggera che stava venendo giù.
<< Non ho dimenticato quello che c’è stato prima. Con te ancora non ci riuscivo. Ce l’ho fatta dopo,quando per noi era troppo tardi,e me ne pento. Scusa io.. >>
Antonio le si avvicina,asciugandole delicatamente una lacrima per baciarla delicatamente in fronte.
<< .. vieni con me. >> sussurra,per poi portarla con sé.

Arrivano dietro la scuola,dopo un interminabile giro.
<< Ecco. >> esclama trafelata. Indica l’angolo di un muro dove,c’era la frase preferita di Chiara,con vicino i loro due nomi.
<< .. c’è ancora. >> esala con la testa offuscata dai ricordi.
<< Si,ho fatto di tutto per fare in modo che non se ne andasse.. Per conservare almeno quella piccola parte che ci è appartenuta. >> spiega con voce dolce.
Chiara si appoggia al muro,battendo piano la testa contro.
<< .. forse pensavo che così tu.. >> inizia lui ma viene subito bloccato.
<< .. no.. >>
<< Non ho nemmeno finito.. >>
Chiara si avvicina ad Atonia premendo il suo viso contro il suo petto.
<< Non c’è il tempo per noi,siamo troppo fragili,dobbiamo solo ricominciare.. >> dice lei.
<< Ma.. io non ti ho.. >> la sua frase viene spezzata dalla voce di Chiara.
<< No,è stato tutto troppo sbagliato ancora allora,lo sarà anche adesso. Io ho sbagliato è vero,ma ora sono qui ed è qui,che tu ed io ci imponiamo di ricominciare.. >>
<< Ti voglio con me. >>
<< Da amica.. >>

..promettimi che ci sarai..
<< Mi basterà.. >>
..sappi che sarai qui..

<< Allora.. >>
..ricordati di me..

<< Non ti dimenticare di noi. >>

..io sarò qui.
<< Non lo farò.>> detto questo,Chiara si alza in punta di piedi per regalargli un ultima parte di noi,e voltare la via,guardando indietro senza più rancori.


*

 

Salutati tutti,come si deve stavolta,ci avviammo verso la fermata del pullman.
Chiara ci raccontò tutto quello che era successo prima.
Sara si commosse,io invece,tirai un respiro di sollievo.
Di nuovo come amici,almeno questo ci basta per vivere in pace.
Per tutto il tragitto di ritorno non facemmo altro che sparlare di tutto e di tutti,sentendoci vive come non mai e ringraziando Dio per averci concesso una giornata così magnifica.
Poi il telefono di Chiara squillò.
“Pomeriggio dobbiamo rimanere a scuola per la Romanelli,se volete venire venite,sennò vi fregate”.
Era Carmen,sprucida come sempre quando si sente esclusa.
<< Eccola che riparte! >> disco sarcasticamente.
Le mie amiche sorridono.
E’ ancora presto per dire che la giornata è andata bene!

 

“We are more than ya think
So call us freaks
But that's just the way we roll”

That's Just The Way We Roll – Jonas Brothers

 

Dedicata a Marti e Pri,vi voglio bene!

 

 

  
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