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Autore: Luxy_95    25/07/2015    1 recensioni
Lux, una ragazza diciassettenne, innamorata di un gruppo: i Tokio Hotel. Questo la porterà a dei guai seri, in cui dovrà scegliere il proprio destino. Un destino di semplice amore, causato da troppo male e da combattere da sola, o un destino dove, per salvare il proprio amore, dovrà semplicemente accettare di dover seguire il male?
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quindicesimo capitolo e prologo 





 

PDV TOM

Ancora una volta sono qui che la guardo dormire, mi sembra tanto una dea. Guardo ogni millimetro del suo corpo perfetto, mi chiedo se è felice con me, le accarezzo le spalle, dopo di che prendo la sua mano, noto che ha ancora la chiave della nostra casetta. Faccio un sorriso, poi apro la mente da ogni pensiero e lascio che ci entri solo lei, lascio che lei faccia parte dei miei pensieri, dopo di che entro nella sua mente, sta sognando noi sdraiati in camera mia. Mi avvicino, la sto guardando anche nel sogno, mi avvicino ancora e vedo il suo corpo, era nascosto dal mio, poi lei si volta, ha una faccia triste gli occhi gonfi e le labbra gonfie.

-Lux? Perché piangi?- Le chiedo, ad un certo punto ritrovo me stesso sdraiato nel suo sogno.

-Tom, perché non riusciamo più a passare del tempo insieme.- Risponde lei.

-Amore, non è colpa nostra, tu hai la congrega ed io ho la band.-

-Lo so, ma purtroppo c'è una brutta notizia: la congrega vorrebbe trasferirsi in una città dove si può stare in pace, e vorrebbero che io mi trasferissi insieme a loro.-

-E tu? Tu cosa vuoi?-

-Io... Io ti amo Tom, sarebbe troppo difficile abbandonarti per loro, ma la stessa cosa vale anche per loro. Loro mi hanno costruita. Loro mi hanno aiutata a crescere nel mondo della magia, sinceramente vorrei dividermi in due per poter stare con entrambi.-

-Davvero? Lux sul serio non sai chi decidere?- Sussurro, ma prima di sentire la risposta, di colpo esco dalla sua mente, non voglio sapere la risposta, voglio sapere prima di tutto se è vero che la congrega vuole trasferirsi.

Sono le sette e mezza del mattino. Spero con tutto me stesso che tutto sia solo un brutto incubo. Non riesco a resistere, devo svegliarla.

-Lux! Lux svegliati.- Sussurro piano, lei fa qualche mugolio, ma poi apre i suoi meravigliosi occhietti.

-Tom? Che c'è amore?- Mi chiede con occhi stanchi, ma con una sfumatura di terrore nelle sue iridi.

-E' vero?- Le chiedo. Lei prima mi guarda circospetta, ma poi capisce tutto e, alla fine mi risponde.

-Si, è vero.- Sussurra.

-E noi?- Le chiedo.

-Tom ho bisogno di pensare per bene e di prendere una decisione, tra poco voi andrete in tour e io rimarrò sola qui, a quel punto ci saranno solo loro al mio fianco, Bill prenderà con sé Zoey. A me rimarranno solo loro. Mi hanno cresciuta nel mondo della magia. Io... Io non riesco a scegliere, per favore Tom aiutami a non farmi scegliere.- Mi dice lei con le lacrime agli occhi. Infondo ha ragione, lei rimarrà qui da sola, lei rimarrà con Alexander.

-Hai ragione, Lux, tra poco io dovrò partire per il tour, e la tua congrega ha bisogno di te.- Le dico con un nodo alla gola.

-Tom no! Non dire più nulla per favore, stammi solo accanto.- Dice, per poi sedersi in braccio a me, dopo di che mi accarezza la guancia sinistra.

-Oh Lux, sii ragionevole, qualcuno dovrà pur scegliere, Alexander più di una volta si è fatto avanti, ed ora ha scelto proprio questo periodo per trasferirsi insieme alla congrega. E siccome tu hai bisogno di loro per crescere, non vedo alternative. Giuro che ti amo più della mia stessa vita.- Sussurro, infine mi avvicino a lei e la bacio, per un ultima volta, la stringo a me, assaporo il suo profumo, sento il nodo alla gola bruciarmi ancora di più, con velocità da vampiro la riadagio sul letto, le prendo la testa tra le mani, la guardo dritta negli occhi e pronuncio quelle parole che mai e poi mai avrei voluto pronunciare -Luxandra Taylor sii felice senza di me. Io sono stato un periodo felice nella tua vita, dopo di che le cose non hanno funzionato. Tu devi seguire la tua congrega e io la mia band, sappi che ti amerò per sempre. Oggi sei qui solo per sentirti un po più al sicuro nel nostro rifugio, qui dove ogni qual volta vorrai essere a casa, potrai tornarci sempre. Ora dormi amore mio, sappi che ti starò sempre accanto, e mi raccomando non perdere la chiave del nostro rifugio.- Mi rivesto velocemente, prendo la mia copia di chiave ed esco, esco dalla sua vita.

Le ho promesso che le sarei stato sempre e per sempre vicino, ed è ciò che farò.

Le lacrime mi scendono impassibili, mi sento soffocare, dovevo lasciarla, dovevo farlo per il nostro bene.

Appena arrivo a casa racconto tutto ai miei, a Bill che a sua volta lo racconta a Zoey poi ad Axel ed infine alla sua famiglia. Bill mi dice che in casa loro c'era anche Alexander, sicuramente sarà stato felice.

Quella notte esco a bere e mi ubriaco, e la stessa notte faccio la cosa più orrenda che abbia mai fatto in vita mia.

Passano i giorni, settimane, sette o otto, forse, non so, ormai ho perso il conto, ma io non riesco ad uscire dalla camera, sento ancora il profumo di Lux sul cuscino, a volte vorrei andare lì, riprendermela e portarla al nostro rifugio e stare lì beati e in pace. Ma non posso.

Sento dei bussi sulla porta di camera mia.

-Chi è?- Chiedo.

-Sono Zoey.- Zoey? Perché? Sarà successo qualcosa a Lux? In un batter d'occhio apro la porta.

-Le è successo qualcosa?- Le chiedo frettoloso.

-Sta tranquillo, sta bene, solo... Praticamente ha scoperto grazie ad un tizio di nome Bryan che Alexander le ha mentito. È stato lui a ferirti il petto sette mesi fa ed è stato lui stesso a farle leggere la tua mente.- Dice tutto d'un fiato.

-Scherzi?-

-No, Tom, adesso lei sta male. Ha bisogno di te, e tu hai bisogno di lei, lo vedo.- Mi guarda dritto negli occhi.

-No Zoey! Lux deve fare le sue scelte senza pensare a me.-

-Tom, almeno guarda se sta bene da lontano.- Interviene Bill.

-Non capite? Io ho paura, ho paura di cedere.- Mi soffermo un attimo a pensare, poi riprendo -Sentite, Bill, Zoey, verreste con me? Magari per sostenermi- Gli chiedo sperando mi accompagnino.

-Certo Tommy.- Mi rispondono in coro con un sorriso a trentadue denti.

-Ora va a prepararti per uscire e, per favore, fatti una doccia.- Mi ordina Bill.

-Si. Ah... Grazie Zoey.- Dico stringendola a me, sento l'odore di Lux su di lei, probabilmente l'avrà abbracciata.

-Di nulla, ora va, sistemati, io e tuo fratello ti aspettiamo di sotto.- Mi dice, poi prende la mano di Bill ed entrambi scendono in salone.

Io invece prendo un cambio e mi faccio la doccia.

Dopo circa venti minuti, mi vesto e scendo in sala, li trovo a chiacchierare in salotto insieme a una felice mamma del fatto che suo figlio fosse uscito dalla sua camera di giorno, dopo ben, quanto? Due mesi?

-Oh, tesoro, quanto sono felice di rivederti, ma guarda come sei ridotto, sei dimagrito, non farmi mai più una cosa del genere, hai capito? Mi sono così tanto preoccupata per te.- Mi dice tutto d'un fiato, correndo ad abbracciarmi.

-Mamma, sto bene, scusami per averti fatta preoccupare.- Le rispondo ricambiando l'abbraccio

-Ti perdono, e, mi raccomando, riportala a casa.- Mi dice infine, sicuramente Bill e Zoey le avevano già raccontato tutto, oppure ci aveva sentito poco prima.

-Se riesco, certo. A dopo mamma.- Le dico sperando mi lasci finalmente andare.

Si, devo ammetterlo a me stesso, non vedo l'ora di vederla, di sapere cosa ha fatto in questi due mesi, se ha conosciuto qualche ragazzo, se ne sta frequentando qualcuno, anche se spero che questo non sia accaduto.

-Bene, andiamo?- Mi chiede Bill.

-Si.- Rispondo, usciamo di casa e camminiamo per un paio di isolati. Arrivati al supermercato, entriamo, subito ci invade la tipica freschezza causata dai condizionatori. Mi guardo in giro, il posto è affollato di gente, provo ad intercettare il profumo di Lux con i miei poteri, ma come temevo gli odori sono tutti mischiati. Guardo verso le casse, c'è una ragazza, avrà tipo quattordici anni, sembra si sia paralizzata a guardarci. Riesco a percepire i suoi sentimenti, sembra un miscuglio tra adrenalina, paura, felicità, e sorpresa.

-Ragazzi, credo proprio ci sia una nostra fan lì dalle casse.- Bill guarda dove sto indicando e la vede, dopo di che va da lei.

-Ciao.- Lo sento dire.

-C-ciao.- Mormora lei.

-Sei per caso una nostra fan?- Chiede Bill.

-Io... Si...- Mormora ancora più a bassa voce.

-Hey, non essere timida. Io sono Bill e quello zuccone è Tom, mentre la ragazza è una nostra amica, sicuramente saprai già tutto. Tu? Come ti chiami?- Chiede di nuovo Bill.

Io mi giro verso Zoey, e le dico ciò che ho sentito, dopo di che anche noi andiamo da Bill e dalla ragazza di cui, purtroppo, non ho avuto modo di sentire il nome.

-Ciao ragazzi, allora avevo ragione Bill?-

-Assolutamente fratellino, lei è Ashley.- Dice indicando la quattordicenne -Mentre lei è Zoey.- Ashley tende la mano prima a me e poi a Zoey.

-Ragazzi posso chiedervi un favore?- Chiede timidamente Ashley.

-Certo, dicci pure.- Diciamo in coro io e mio fratello.

-Possiamo fare una foto insieme?- Domanda di nuovo.

Io e Bill le sorridiamo, sembra un angioletta. Zoey si offre di fare da fotografa, scatta tre foto, prima con solo Bill e Ashley, poi con me ed infine tutti insieme.

-Grazie mille, Zoey.- Dice Ashley abbracciando Zoey.

-Di niente piccola Ashley, capisco perfettamente i tuoi sentimenti ora, sai, anche io sono una loro fan, ma shh non dirlo a nessuno, se no quei due si montano la testa, è un segreto di Aliens.- Le risponde Zoey facendole un occhiolino. Ashley le sorride e fa un cenno sicuro, dopo di che guarda verso me e Bill.

-Ragazzi, volevo solo dirvi grazie, grazie per tutto quello che fate per noi.-

-No, Ashley, grazie a voi fans, è merito vostro se siamo arrivati fino a questo livello.- Ribatte Bill.

-È stato un piacere, ovviamente, parlo a nome di tutti gli Aliens.-

-Amore, andiamo?- Chiede una signora ad Ashley, molto probabilmente è sua mamma dato che porta le borse della spesa in mano e contemporaneamente prova a mettere a posto la sua borsa, non si accorge minimamente di noi.

-Si, mamma, solo permettimi di presentarti i miei idoli.- Dice sorridendo sotto i baffi. La madre, finalmente, guarda in alto e si accorge di noi.

-Oh, Dio! Scusate, ma sapete, la spesa.- Dice alzando le mani insieme ai sacchi della spesa. Io e Bill la guardiamo divertiti, ha una faccia piuttosto stanca, poverina, a dirla tutta vorrei aiutarla, ma non posso, devo trovare Lux, voglio averla di nuovo tra le mie braccia e baciarla.

-Non fa niente signora, è stato bello conoscere sua figlia, siamo fortunati ad avere delle persone come lei nel nostro fandom.- Le dico facendole un sorriso.

-Beh, io sono fiera di lei, ed ero fiera anche di sua sorella...- Mi risponde con una malinconia mai provata, quasi supera la mia verso Lux. Cosa sarà successo a sua figlia? Mi chiedo..

-Mamma, per favore...- Sussurra Ashley.

-Mi scusi se sembro inopportuna, ma cosa è successo a tua sorella?- Chiede Zoey. La madre non regge, ha il cuore a pezzi, come si suol dire, sento il suo dolore, un dolore lacerante, così lascia Ashley parlare con noi, mentre lei va a riporre i sacchi della spesa in macchina.

-Mia sorella era una vostra fan, quando un giorno si è sentita male. I miei quella notte la portarono in ospedale, aveva già avuto precedenti svenimenti, ma da quello non si è più risanata ed è entrata in un coma profondo.- Ci spiega Ashley. Cazzo questo è un tasto dolente per Zoey.

-Oddio Ashley, mi dispiace tantissimo. Senti, ora abbiamo davvero tanto da fare, ma se vuoi posso lasciarti il mio numero, vorrei esserti in qualche modo d'aiuto, a te e alla tua mamma, io sono stata in coma. Su, forza, dammi il cellulare.- Ashley prende il cellulare dalla tasca e lo passa a Zoey, mentre io continuo a guardare Bill, sta guardando Zoey con una fierezza che non ho mai visto in tutta la nostra vita. A quanto pare quello sguardo è solo ed unicamente per Zoey, questo mi da un senso di pace interiore, e per la prima volta dopo anni vedo mio fratello felice, lui mi guarda poi fa un cenno verso le scansie piene del supermercato, dopo di che mi fa un occhiolino. Capisco al volo quello che vuole dirmi, così saluto e abbraccio Ashley, promettendole un altro nostro incontro. Mi muovo per il supermercato in cerca di Lux, mentre passo da una scansia a un'altra. Sento finalmente il suo profumo, provo a seguirlo ed entro in una scansia e poi in un'altra vicino, ed eccola lì, bellissima come non mai, che cerca di prendere la scatoletta dei suoi cereali preferiti con i frutti di bosco dall'ultimo scaffale. Cammino velocemente verso di lei, poi la vedo girarsi verso un ragazzo, intimidita, lui la stava guardando già da un po'.

-Piccola vuoi un aiuto?- Le chiede, lei intimidita accetta e ringrazia il tipo.

Sono a due passi da lei, mi sbrigo e prendo quella scatola di cereali.

-Lux.- La chiamo, lei si volta verso di me, e anche il ragazzo biondo con un sorriso smagliante. Devo ammetterlo, è bello, e spero vivamente che non piaccia a Lux.

-Tom! Ciao!- Mi dice con un mezzo sorriso confuso.

Bene ora che le dico? “Scusami tanto per averti soggiogata e lasciata? Scusa tanto per non aver capito che quello stronzo di Alexander era uno stronzo patentato? Scusami tanto per non aver creduto nel nostro amore?”

Oddio è così difficile. Scelgo la via più semplice, non voglio avere quel tipo tra i piedi, e non voglio tanto meno che si intrometta.

-Lux, mi dispiace per quello che farò, ma credimi sono obbligato.- Lei mi guarda sorpresa e stranita. La prendo in braccio come quel tre settembre.

-Ma che cos..?-

-Shh tranquilla, voglio solo farmi scusare, per favore rendi le cose un po' più semplici.-

-Hey, amico ma che fai? Mettila giù!- Mi dice il ragazzo biondo.

-Senti... Non sono tuo amico, e sono il suo ex fidanzato che sta cercando di rimettere a posto le cose tra me e lei. Quindi se ti scansi dalle palle mi fai un gran piacere.-

Non aggiungo altro e cammino normalmente fino all'uscita del supermercato, dopo di che corro più veloce che posso fino a casa nostra, fino al nostro rifugio.

-Perché mi hai portata qui?- Mi dice guardando la casa, mentre la metto giù.

-Perché è l'unico posto in cui nessuno ci può disturbare, Lux.- Ok, si, sono nervoso, molto nervoso.

-Ah...- Solo ah? Mi sa che sarà più difficile del previsto.

-Già. Senti, non è stata una coincidenza vederti al supermercato.-

-Ah, lo so benissimo, conosco fin troppo bene Zoey ormai.- Mi dice con un mezzo sorriso.

-Lux, mi dispiace per la congrega.- Le dico accarezzandole le spalle.

-Si, anche a me.-

-Aspetta, non ho finito. Lux, io vorrei tornare insieme a te. Io sono ancora innamorato di te e... Mi dispiace tantissimo esserti stato lontano, è che non riuscivo a pensare ad altro che te. IO TI AMO Luxandra Taylor, e voglio vivere il resto della mia vita con te. So che è banale dirtelo così, ma ti giuro che dalla mattina del quattro settembre non penso ad altro..- Ecco, ho detto tutto, ma lei rimane zitta a fissarmi, e la cosa mi innervosisce alquanto.

-Non dici niente?- Le chiedo, mi fa un no con la testa, ma poi si avvicina a me, cinge le sue braccia intorno al mio collo e mi bacia, così, come se nulla fosse successo, come se non ci fossimo mai separati. Prendo la mia copia di chiavi e la infilo nella serratura, Lux mi guarda, poi porta la sua mano al collo e fa uscire una collana da dentro la maglietta, in quella collana aveva attaccato come un ciondolo la sua copia. Non resisto e la bacio di nuovo, sono felice, ma non so perché sento il nervosismo crescermi.

Entriamo in casa, poi saliamo e andiamo in camera, il letto è spoglio senza un copriletto, o una coperta, e senza i cuscini. Completamente vuoto. La guardo in cerca di risposta.

-Mi mancavi, non volevo niente che mi tenesse caldo a parte te.- Non riesco a trattenermi. La bacio di nuovo. Mi sorprende la morbidezza delle sue labbra, dalle labbra passo al mento, mentre intanto le slaccio la felpa. Sotto ha una bellissima maglietta a mezze maniche, è lunga fin sotto al sedere, le sfilo anche quella, e continuando a baciarla passo sulla spalla. Le accarezzo la schiena fino a trovare i fermagli del reggiseno, li slaccio, poi riprendo a baciarla sulle labbra, sento le sue mani prendere i lembi della mia maglia, e centimetro dopo centimetro la tira su, ci stacchiamo per un momento e mi tolgo la maglia, dopo di che mi slaccio i pantaloni, e me li sfilo. Mi inginocchio davanti a Lux, le accarezzo le gambe, ha una panta-calza quindi è molto semplice sfilargliela, e così faccio, non so come ho resistito a rimanere ben due mesi circa senza vederla, ha la pelle liscia come me la ricordavo. La accarezzo e bacio ogni suo millimetro di pelle. La accarezzo dappertutto e mi pento del tempo perso senza di lei. Le sfilo le mutandine e poi la porto su quel letto spoglio che noi riempiremo da oggi fino all'infinito. Lei mi sfila i boxer, e così siamo nudi di nuovo a coprire il letto vuoto con i nostri corpi.

Il suo corpo è caldo, quasi bollente, le sussurro quanto sia bella, quanto la amo, e quanto sono felice di esserle di nuovo accanto. Poi finalmente entro dentro di lei, è così stretta che quasi mi sembra che sia ancora vergine. Molto probabilmente è tesa, cerco di accarezzarla il più possibile, di amarla con un amore così intenso che quasi mi brucia dentro. Entro ed esco, molto piano, voglio che si ricordi di me, voglio che si ricordi che io sono stato e sarò sempre dentro di lei. Sento i suoi gemiti provenire dalle sue corde vocali, addirittura sento le vibrazioni, la pelle d'oca e il piacere che le procuro.

******

PDV Lux

Questa è una sensazione che mi mancava, averlo dentro di me è una delle cose che più amo in assoluto, mi sussurra che mi ama, ad ogni bacio e ad ogni carezza sento l'ebbrezza del venticello fresco che entra dalla finestra socchiusa, mi viene la pelle d'oca.

Tom mi accarezza ancora di più cercando di riscaldarmi e ci riesce benissimo, sta entrando ed uscendo da me ed ogni volta che il suo membro accarezza il mio interno così dolcemente e prepotente nello stesso tempo, sento un battito di cuore in meno, gli occhi mi si chiudono, vedo dei flash della nostra ultima notte, lo vedo, mi guarda negli occhi e mi sta dicendo che devo essere felice senza di lui. Come è riuscito ad avere la forza di dirmi una cosa del genere? Perchè mi ha rifiutata? E sopratutto, perchè mi ha soggiogata?

Ad un certo punto tutto questo è solo una piccola nuvola nera che scompare dal cielo. E vengo così violentemente che urlo tutto il mio piacere. Pochi minuti dopo sento il suo piacere caldo dentro me.

Tom si accascia su di me, lo sento respirare il mio odore, poi mi ricordo dei flash.

-Tom?- Chiedo.

-Mhm?-

-Tu mi hai soggiogata?- Di colpo sento Tom diventare rigido.

-L-Lux, come ben saprai tu avevi bisogno della tua congrega, io avevo appena finito l'album con la band, non avevamo tempo per noi due...-

-Tom, non avresti comunque dovuto decidere per me.-

-Mi dispiace, Lux, davvero, ma sapevo quanto sarebbe stato difficile per te se avessi dovuto scegliere.- Mi risponde mentre si siede vicino a me sul letto.

-Tu mi hai soggiogata Tom, lo sai quanto odio questo fatto. Certo, serve in alcuni casi, ma io ero la tua ragazza, tu mi avevi giurato che non mi avresti soggiogata, ricordi?- Vedo la tristezza negli occhi di Tom.

-Mi dispiace Lux, ok? Mi dispiace sul serio, mi dispiace averti messa in pericolo da quando ci siamo messi insieme, mi dispiace non averti vista al nostro sesto mesiversario, mi dispiace di averti soggiogata seppure ti avevo giurato che non lo avrei fatto, mi dispiace averti allontana, E SOPRATUTTO MI DISPIACE AVER FATTO SESSO CON VIVIANNE.- Il mio cuore si ferma su due parole “sesso” e “Vivianne” e quelle due parole non devono mai e poi mai stare in una frase unica.

-Tu cosa?- Domando senza fiato. Spero con tutto il mio cuore di aver sentito male, ma la sua faccia mi dice tutto il contrario, è triste, delusa, direi da cane bastonato.

-C-come è successo?- Chiedo, vorrei saperlo ma al momento stesso sono raccapricciata e nauseata. Lui mi guarda sorpreso.

-La notte in cui ti ho lasciata, mi sono ubriacato, e mentre tornavo a cas...-

-Basta così Tom.- Dico freddamente, sono nauseata e ferita, tanto ferita. Prendo i miei vestiti, li indosso e me ne vado, questa volta ho abbandonato io il campo di battaglia. E su questo campo non ci voglio più tornare. Tom Kaulitz lo voglio dimenticare, lo voglio dimenticare per sempre. Esco da casa e comincio a correre, non ho mai amato la corsa, ma in questo momento voglio solo allontanarmi da quel dolore infinito. Questa volta è finita, alla fine Tom Kaulitz ha ottenuto quello che voleva. Ed ora io ne pago le conseguenze, ora il mio mondo sta cadendo a pezzi.

Arrivo a casa, mamma, Axel e Karen non ci sono per fortuna, non voglio che mi vedano in questo stato. Corro in camera mia, mi butto sul letto e sfogo la mia rabbia e il mio dolore tra i miei morbidi cuscini.

 

 

 

Epilogo

Sei mesi dopo..

3 maggio 2014

PDV Tom

Mi trovo in Francia insieme a Bill, Georg e Gustav, stiamo per fare una conferenza stampa per un noto magazine di gossip francese. Le poltrone sono abbastanza comode, quindi mi accascio il più possibile. La giornalista non fa altro che parlare con Bill, credo che mio fratello abbia fatto decisamente colpo, immagino la faccia incazzata di Zoey.

Dopo la rottura con Lux, mi sento terribilmente vuoto, ogni tanto Vivianne mi fa visita, quando ci troviamo nella stessa città. Adesso è diventata una modella nota di fama europea.

-Tom? E tu? Abbiamo foto che riportano te e una vecchia fiamma in un ritorno di fuoco vivo, ho ragione?-

-Oh, si, le ho viste. Effettivamente...- Non faccio in tempo a finire la frase che sento la voce di Vivianne provenire dalla platea.

-Si, io e Tom stiamo di nuovo insieme.- Grida di gioia.

-Oh, una gran notizia, un ritorno di fiamma e a quanto vedo è acceso. Ora passiamo a Georg...- La giornalista continua a parlare, mentre io sto pensando solo ad un unica persona: Luxandra Taylor.

* * * *

PDV Lux

Sei mesi dopo

3 maggio 2014

Mi sto preparando per uscire, ho rivisto quel bel ragazzo biondo del supermercato, si chiama Ethan Küser, si è trasferito qui da poco, ha ventidue anni e mi sta piacendo davvero un sacco, questo sarà il nostro decimo appuntamento. Accendo la TV intanto che mi metto le scarpe. Di colpo mi blocco. Tom Kaulitz è in TV. Resto immobile a guardare la conferenza, sento la giornalista chiedere a Tom qualcosa su una vecchia fiamma. Poi in sottofondo sento un'altra voce, una voce che io odio. E questa volta dice “Si, io e Tom stiamo di nuovo insieme.” gridando di una gioia infinita. La telecamera si gira verso di lei ed è lì con il sorriso a trentadue denti, mentre io muoio dal dolore ogni secondo che passa. 




















Note dell'autore: Ed ecco qui l'ultimo capitolo di questa prima parte, spero con tutto il cuore che la storia che ho creato via sia piaciuta, io mi sono divertita tanto a scriverla, ma ovviamente tutto ciò è anche grazie alla mia migliore amica, lei mi ha dato la forza di continuare e andare avanti, quando non trovavo nessuna idea, lei con un commento me ne dava diecimila. Grazie di cuore Cornelian. Infine  ringrazio ognuno di voi, ringrazio chi ha recensito e chi mi ha dato buoni consigli ^^ Vi voglio bene e grazie di tutto.


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