Cap. 5

Hunter in the night

 

La notte aveva steso il suo oscuro velo, accingendosi a suonare la dolce musica del riposo sulle mortali creature terrene.

Il castello era circondato dall’oscurità e i gargoyle si risvegliavano dal loro marmoreo torpore per levarsi nel cielo come neri angeli.

Piccole fiammelle illuminavano i corridoi del castello.

 

“basta! Sono stanco e ho sonno!!” si lamentò Roy chiudendo il libro di pozioni.

“non dire sciocchezze Ron, hai steso forse due righe per il tema di pozioni! Cosa pensi di raccontare domani a Piton? Che eri stanco?!” lo riprese Hermione.

“per dieci galeoni me lo scrivi tu?” le propose. “manco morta!”.

Harry scosse il capo ai soliti battibecchi serali dei due riguardanti lo studio.

I tre erano nella sala dai Grifondoro, insieme a pochi altri compagni ancora svegli.

“sei cattiva!”.

“e tu invece stupido!” sbuffò la ragazza.

“sei una brutta befana!”.

“Ron, lo sai che certe cose non andrebbero dette ad una signorina???”.

Ron fece un salto sulla sedia e guardò Celyn che era comparsa alle sue spalle. Lui per scusa mugugnò qualcosa che suono molto simile ad un lamento.

“…cos’è quando ti presenti usi je m’appelle Fines ? ” chiese lei ironicamente.

Ron abbassò lo sguardo come i bambini, colpito dalla fredda ironia.

Celyn con un sorrisino soddisfatto guardò i libri e aggiustandosi gli occhiali, “che fate di bello?” domandò loro. “compiti di pozioni…” spiegò brevemente Harry.

“uao…” sentenziò annoiata.

“…anche tu dovresti farli…” le consigliò Hermione. “ancora? Ma l’ho finito oggi pomeriggio!” si lagnò lei con fare infantile. “potresti scrivere il mio!” le propose il rosso, Celyn si sistemò una ciocca scura dietro l’orecchio e inclinando la testa lo osservò pensierosa. “ok…la prendo ancora buona, stasera sei in vena di scherzare!”.

Hermione e Harry ridacchiarono tra loro, divertiti.

“farò qualsiasi cosa tu voglia!” la scongiurò Ron.

“del tipo?”, “ti accompagno a fare shopping?” tentò. Celyn alzò gli occhi al cielo e con un sorriso fintamente dispiaciuto “con me non attacca!”.

I due si guardarono negli occhi per un istante.

Ron la guardò stranito, corrucciando le labbra per poi domandarle “Celyn ma tu non avevi gli occhi rossastri?”.

Celyn inarcò le sopracciglia pensierosa, “già…da quando hai gli occhi chiari?!” si aggiunse Hermione.

La ragazza si appoggiò allo schienale, incrociando lo sguardo di Harry che non le disse nulla. “porti le lenti a contatto?” le chiese l’altra.

“umh…ah, no…sono solo un po’ stanca, magari vado a riposarmi un po’…ok… buona serata allora!” li salutò velocemente.

Corse su per le scale, diretta nelle stanze.

Aprì il suo baule e velocemente estrasse il mantello, ma nel momento in cui vide la sua immagine riflessa nello specchio si diede della sciocca.

Come aveva potuto non essersi accorta del cambiamento dei suoi occhi!

Si sdraiò sul letto, stanca e pensierosa sul dafarsi.

 

Il guardiacaccia stava sistemando ai margini del bosco lo steccato.

Una sottile brezza fredda, increspò i ciuffi d’erba, facendolo tremare.

Borbottò tra sé, rimettendosi in spalla il fucile, quando il suo grosso cane, Thor cominciò ad abbaiare. “buono Thor, Buono! Non vedi che non c’è nessuno?!” lo accarezzò.

“Ciao Hagrid…”.

Lui sobbalzò per lo spavento e si voltò guardingo. L’espressione dura si sciolse però di fronte allo sguardo cristallino di una giovane, stretta nel suo mantello nero notte.

“no, forse mi sono sbagliato!” disse a Thor, con un sorriso.

“scusa l’ora…”, “tranquilla…che cosa c’è? Che sciocco che sono! Hai bisogno di…?”, “sì, Hagrid puoi portarmi nella foresta?” chiese lei.

L’uomo la guardò e con il capo le fece cenno di seguirlo.

 

Liberò i suoi sensi, fiutando l’odore muschiato del sottobosco.

Il silenzio fu interrotto da un breve scalpiccio di foglie crespe.

Fu un istante e scattò tra le ombre, come un fulmine piombò su capriolo.

Con un solo gesto gli spezzò il collo.

Non aspettò un solo istante e lo sbranò crudo, assaporando il sangue di cui aveva bisogno.

Per un istante nel suo petto il suo cuore riprese a battere, velocemente pompando la linfa vitale che era rimasta spenta per giorni.

Lasciò pochi resti di scarto e poi tornò indietro.

Si rimise addosso il mantello, dopo essersi pulita il volto dalla sporcizia.

“avevi proprio fame, eh?” le chiese il guardiacaccia pensieroso.

“vorrei vedere te se non mangiassi per un mese!” ribattè la ragazza riprendendo il cammino verso la scuola.

 

Si arrampicò su per le guglie fino alla sua finestra.

Quatta quatta entrò nella stanza, e si infilò sotto le coperte.

A stomaco pieno si dorme sempre meglio. dichiarò tra sé e sé prima di chiudere gli occhi.

 

Spazio autrice…

Sono di nuovo qui, contenti?

Ooooh finalmente ho qui per voi il capitolo che da tempo sogno di pubblicare!!!

Mamma come sono contenta!! Finalmente ho trovato un buco nella mia agenda per dedicarmi un po’ alla scrittura!!

Allora…il mistero si infittisce! A pensarci bene però ha fatto venire fame anche a me…ovvio non così forte da mangiarmi una bestia intera…! Chi lo sa…!

Mi dispiace un po’ per il piccolo Ronald che sto demoralizzando e bastonando come un cane! Piccino… lui ha solo *buone intenzioni*, per così dire, dai!

Spero continuate a leggere e recensire, ma soprattutto vi stia appassionando tutto questo casino…XD

 

Ringraziamenti:

Regina Oscura, di cui ho un po’ il timore, ora che mi ha minacciato di perseguitarmi con il suo spirito se non vado avanti!! Aiuto!! Spero proprio che non mandi nessuno, perché ho già tanti di quegli spiriti che mi perseguitano che potrei farci un megaparty!!! Grazie mille perché segui sempre con passione la storia di questa pazza autrice!!

 

 

Ora vi saluto, spero di essere di nuovo qui presto…

 

Lunghi giorni e piacevoli notti

 

NightAlchemist93