Luglio 4 a. m. Aeroporto di Jump City
- Robin, ci vuoi dire perché ci hai buttato giù dal letto alle 4 del mattino e ci hai portati qui? - chiese Cyborg prima di fare un sonoro sbadiglio.
- Perché ho visto quanto vi siete impegnati in questi giorni e ho pensato che non sarebbe stata una cattiva idea fare una vacanza – disse Robin con una scrollata di spalle, come se come se preparare 5 valigie in piena notte e buttare giù i propri amici dai loro letti fosse una cosa normale.
- Non hai paura che accada qualcosa mentre noi non ci siamo? - chiese Corvina.
- Tranquilli, in questo momento i Titans Est dovrebbero essere quasi arrivati alla torre, ci penseranno loro -
- Dove andiamo? - chiese Stella emozionata all'idea di partire.
- A Parigi! - disse Robin felice del fatto che almeno Stella sembrasse emozionata di partire – ci vogliono sette ore per arrivare, ne potete approfittare per dormire. Ho prenotato un lussuosissimo hotel a cinque stelle vicino alla Torre Eifelle. C'è anche la piscina -
Stella allargò il suo sorriso, quella vacanza sarebbe stata fantastica, ne era certa. Robin afferrò i biglietti per l'aereo e controllò a quale gate si dovevano presentare: il B1.
- Robin – chiamò il mezzo robot – dimmi che siamo quasi arrivati: ho sonno, fame, sete e BB pesa più di quello che sembra – disse sistemandosi meglio l'amico sulla spalla, con le braccia e le gambe a penzoloni nel vuoto e la bocca semiaperta dalla quale usciva un continuo russare molto fastidioso.
- Resisti ancora un po', siamo quasi arrivati -
Dieci ore dopo…
- Si avvisano i signori passeggeri che l'aereo è giunto a destinazione – annunciò il pilota.
- Finalmente – disse Cyborg stiracchiandosi – l'aereo ha fatto ben tre ore di ritardo -
- Già, e pensare che non ci hanno neanche avvertiti durante il volo. Ora prendiamo un taxi e andiamo in Hotel, così disfiamo i bagagli. Dovrebbero essere le otto di sera, adesso -
- Robin, perché gli altri passeggeri sono così pallidi? - chiese Stella guardandosi intorno.
- Ehi, dove sono le valigie? - chiese BB.
- Le ho imbarcate, ma tu dormivi. Ora le andiamo a prendere -
- Perché in quel cartello ci sono delle scritte così strane? - chiese l'aliena, nuovamente confusa.
Il leader si voltò e notò un grande cartello con i caratteri grandi e rossi: добро пожаповать. A quella vista aggrottò le sopracciglia, confuso.
- Non lo so… - disse Robin confuso – Questo è il B1, no? -
- Si, ma sul biglietto c'è scritto B11!- disse Corvina indicando il numero sul biglietto.
- Abbiamo sbagliato aereo! - disse Cyborg adirato.
- Ci basterà prendere altri biglietti per tornare a casa – disse Stella, positiva come sempre.
Allora Robin si mise una mano sul viso, soffocando una serie di imprecazioni.
- Il mio portafogli è nella mia valigia – disse il ragazzo – e la mia valigia è a Parigi! -
- Forse non siamo così lontani – disse BB – a proposito, dove siamo? -
- In Russia – disse Corvina guardando un cartello, questa volta scritto in inglese – a San Pietroburgo -
Tutti i Titans si voltarono contemporaneamente verso il loro leader, il quale guardava prima il pavimento e poi il soffitto cercando di evitare i loro sguardi...