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Autore: AndreMCPro    25/07/2015    3 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ebbene, un gruppo di ragazzi sta per essere catapultato nel mondo di Minecraft, dove tra mille pericoli, folli scoperte e fantastiche avventure, andranno alla ricerca del portale che li riporterà a casa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Creeper, Nuovo personaggio, Scheletro, Zombie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
A journey into a cubic world

Cap.24 La Fine
 
I cinque tornarono al Portale, e fu con immenso sollievo che trovarono la sala aperta. Superarono la grata, e quello si aprì all’istante.
«Non ci posso credere… stiamo davvero per tornare a casa…?» Mormorò Josh.
Matt si voltò verso Sam e gli chiese: «Siamo veramente… arrivati?»
«Sì» Rispose l’Ender. Ma l’amico non si accorse del tono malinconico della sua voce.
Matt e Josh salirono le scale in Mattoni di Pietra e guardarono in basso. Il Portale assomigliava ad un pezzo di cielo stellato.
«Che aspettiamo, allora? Andiamo!» Esclamò Josh voltandosi verso gli altri. Andrea li aveva seguiti, ma Sam e Clara non si erano mossi di un passo. Uno accanto all’altra, lui teneva lo sguardo fisso sul terreno. Lei invece fissava un punto indefinito alla sua destra.
«Ehi, che c’è? Stiamo per tornare nel nostro mondo! Non siete contenti?»
«No…» Rispose Clara, spiazzandolo. «Io voglio restare qui…»
«Cosa…?»
«Anche io» Rispose Sam prendendola per mano.
A quel gesto tutti i presenti rimasero a bocca aperta. Sapevano che Sam fosse innamorato di Clara, ma non si sarebbero mai aspettati che lei ricambiasse. Non finché si trovavano in quel mondo, almeno. Ma alla fin fine, non era quella la cosa più importante.
«Che cosa state dicendo?» Sbottò Josh. «Volete restare qui? Ma siete impazziti?»
I due non risposero, né si mossero. Una lacrima rigò la guancia di Clara, e i ragazzi rimasero senza parole quando Sam la abbracciò. Lei lo guardò negli occhi e lui le disse: «Non preoccuparti, forse ho un’idea su come restare»
«Cioè…?»
«Beh…» Iniziò sciogliendo l’abbraccio. Si passò la mano dietro la testa, riflettendo. «Se gli Endermen viaggiano liberamente tra l’Overworld e l’End, dovrei esserne in grado anche io, no?»
«Ma allora fate sul serio!» Gridò Matt. «Non ci pensate alla gente che vi aspetta nel nostro mondo?»
«Ci abbiamo pensato» Rispose Sam. «Ma vogliamo comunque restare»
«Al diavolo…» Concluse il ragazzo tuffandosi nel Portale. Josh lo seguì.
«Ehi, ragazzi» Disse Andrea avvicinandosi ai due. «Forse dovreste parlarne un po’ con loro. In ogni caso… se davvero resterete sarete i benvenuti ad Atlantis e colonie» Diede loro qualche pacca sulla spalla, poi si voltò verso il Portale.
«End, arrivo!» Gridò infine tuffandosi a bomba.
«È vero» Disse Sam. «Ma non credo riusciremo a far accettare loro la cosa…» Sospirò. «Avremmo dovuto dirglielo prima»
«Ormai è fatta…» Mormorò Clara. «Non ci resta che accompagnarli fino alla fine…»
I due salirono lentamente le scale, e si fermarono davanti al quadrato nero puntellato di bianco.
«Pronta?» Chiese lui, prendendola per mano.
«Pronta»
Si gettarono nel Portale. Caddero per qualche secondo nell’oscurità, e poi si risvegliarono in una stanza quadrata fatta completamente di Ossidiana, con una minuscola porta che dava su una collinetta di Endstone. Vicino a loro, Matt, Josh e Andrea, quest’ultimo dolorante per una botta alla schiena. Probabilmente era per colpa del tuffo.
«Alla fine vi siete decisi» Fece Matt con voce atona. Poi sorrise leggermente. «Beh, dopotutto non possiamo costringervi, no? Fate come ritenete più giusto»
«Grazie, Matt» Gli disse con un rapido abbraccio. Josh non fece altro che sorridere osservando i suoi amici.
«Ok, ragazzi» Disse Andrea. «Siamo nell’End. Siete pronti al combattimento?»
«Sì!» Gridarono tutti.
«Allora andiamo!» Concluse fiondandosi fuori dalla sala. Appena usciti, però, tutti rimasero sorpresi.
«E questo sarebbe l’End?» Domandò Josh. «Ehi, Sam… Non ce lo avevi descritto in modo diverso?»
E in effetti non era come Sam si ricordava. Per prima cosa, c’erano molti meno Endermen del previsto. Secondo poi, il Drago non li attaccava. Terzo, c’erano un po’ ovunque delle piante violacee e senza foglie. E quarto, Si vedevano chiaramente delle COSTRUZIONI. Ed erano fatte da un materiale a lui sconosciuto.
«Che diavolo…?» Iniziò l’Ender, e Andrea gli disse, tranquillamente: «Beh, a volte ci sono cambiamenti nel mondo. È normale, il processo di Creazione non ha mai fine»
A quelle parole Sam si gettò una mano in faccia e scosse la testa, mormorando: «Snapshot…»
«Come scusa?»
«Niente, niente. Andiamo»
Raccolsero un po’ di Endstone e collegarono l’isoletta in cui erano apparsi a quella principale. Attraversarono il ponte, e uno strano blocco viola si aprì, rivelando al suo interno una specie di minuscolo teschio.
«Ma che…?»
Il teschietto sparò una scia di particelle biance, che si diresse rapidamente verso Andrea. Quello non reagì, e l’oggetto lo prese in pieno, facendolo sollevare in aria.
«Ma cosa è successo?» Domandò il ragazzo dimenandosi mentre lentamente si allontanava da terra.
«Niente… a quanto pare questi cosi ti fanno levitare per un po’» Rispose Sam. Un istante dopo Andrea ricadde a terra.
«Ci mancava solo questa…» Si lamentò il ragazzo rialzandosi. Clara lanciò un pugnale, e il mob si distrusse.
«Ok, siamo a posto» Iniziò Josh, e un uomo sui venticinque anni si avvicinò al gruppo. A giudicare dalla sua cintura, sembrava del tutto sprovvisto di armi, a parte un arco, varie frecce e una spada di ferro non in ottime condizioni. Indossava un mantello che lo faceva assomigliare a Edward Elric.
«Ciao Andrea!» Disse quello. L’intero gruppo rimase sorpreso dalla confidenza tra i due.
«E tu cosa ci fai qui? Pensavo fossi in mezzo a qualche valle a costruire castelli…»
«Sì ma sai, alla fine sono sempre uguali. Tanto per cambiare, pensavo di fare qualcosa qui»
Si voltò, indicando le costruzioni violacee. «Non pensi che sarebbe un buon Hotel, quello? Poi laggiù vorrei fare una sala ricevimenti con una pista da ballo al centro… Stavo pensando anche ad un negozio… magari qui in mezzo alla foresta. Non sarebbe male, vero? Ho qualche amico che sarebbe interessato…»
«Albergo… mmh, sì… Aspetta… P-pista da ballo? E UN NEGOZIO? Nell’End? E avresti degli amici INTERESSATI?» Chiese Andrea allibito.
«Beh, sì. Vorrebbero aprire un negozio. Non gli ho detto dove, ma dubito sarà un problema»
Il ragazzo si gettò la mano in faccia. «Sei senza speranza…»
«E tu che fai ultimamente? Ho visto che hai portato qualche amico»
«Sì, li sto accompagnando ad uccidere il Drago. Vieni con noi?»
«Nah. Come vedi, sono troppo impegnato. E poi non vedo come potrei aiutarvi. Siete già abbastanza armati, no? E poi c’è un Ender Human con voi, quindi…»
Tutti si voltarono verso Sam, e si resero conto che ogni tanto il suo corpo sprigionava delle particelle violacee. Era chiaro come lo avesse scoperto.
«…quindi giocate in casa» Concluse quello ridendo.
Andrea sospirò. «Va bene, lasciamo perdere. A presto»
Il gruppo si allontanò, diretto ad una piccola arena circondata da torri di Ossidiana con sopra i consueti Cristalli dell’End. Sam si affiancò ad Andrea e gli chiese chi fosse l’uomo che avevano incontrato.
«È mio fratello» Rispose lui. «Si chiama Massimo»
«Tuo FRATELLO?» Chiesero stupefatti gli altri.
«Sì. Come a me piace esplorare e combattere, a lui piace costruire. E spesso nei posti più assurdi…»
«Eheh… questo l’abbiamo notato…» Commentò Josh.
«Ma non è poi così importante. Che ne dite di preoccuparci di quello?»
Indicò il Drago, che stava già scendendo in picchiata verso i cinque.
Sam si preparò a ricevere l’avversario, e nello stesso momento una palla di cannone colpì in pieno il mob. Un urlo scandito da ben tre cannonate attirò l’attenzione dei ragazzi.
«Lontano! Dal mio! ALBERGO!»
Massimo aveva tirato fuori da chissà dove un cannone e aveva iniziato a sparare a raffica. Il Drago batté immediatamente in ritirata, e Massimo scese dal pezzo di artiglieria, non senza aver prima sparato un colpo ad un Cristallo.
«E quello da dove sbuca…?» Mormorò Clara.
Andrea scosse la testa con gli occhi sgranati. «Non ne ho la più pallida idea…»
Sam tornò a guardare il loro nemico. «Occhio, arriva!»
«Beh? Che state aspettando?» Gridò l’uomo. «Ho un albergo da costruire!»
«Stai zitto e lasciaci combattere in pace!» Gridò Andrea puntandogli contro la spada. «E non ci sparare addosso o ti distruggo il cannone!»
«Va bene» Rispose Massimo mettendosi l’arma in spalla, e si avviò verso una delle costruzioni. Forse quella che sarebbe divenuta il suo “albergo”.
«Su, diamoci una mossa!» Li richiamò Matt. Il Drago era a distanza di sicurezza e si stava guarendo, così Clara prese a lanciare coltelli contro i Cristalli, facendoli a pezzi uno ad uno. Rimasero solo tre intatti, e solo perché erano protetti da delle Sbarre di Ferro.
«Josh…» Disse la ragazza. Quello tirò fuori il Laser da Miniera e mise l’impostazione a lungo raggio. «Addiiiooo!» Fece un attimo prima di sparare. Finiti i Cristalli, il Drago tornò all’attacco.
«Ora si fa sul serio…» Mormorò Sam compiaciuto. Il Mob si avvicinò a velocità incredibile.
«Pronti al fuoco!» Gridò il ragazzo, e tutti presero la mira con una qualche arma a distanza. Ma inaspettatamente, il Drago attaccò con un’ondata di particelle Ender.
«Ma che…»
Provò a bloccare il colpo controllando la densa nebbia viola, ma fu inutile. Venne sbalzato indietro, ma per lo meno riuscì ad evitare che colpisse anche gli altri. Il mob tornò in alta quota, ma Josh riuscì a mandare a segno un raggio del suo Laser.
«Ok, ora pronti per la seconda ondata» Disse Sam tornando davanti. Ma Andrea lo spinse da parte.
«No, vai dietro e tieniti pronto. Ci penso io a bloccare i suoi colpi»
«Ok» Rispose l’Ender, e si mise alle sue spalle. Al secondo assalto del Drago Andrea bloccò il soffio con una Barriera Elettrica, dopodiché gli altri colpirono il boss ognuno con la propria arma. Sam gli procurò uno squarcio vicino ad una zampa, poi aprì l’inventario e si mise l’Interfaccia, la visiera monoculare che avevano trovato negli Hunger Games e che avevano poi comprato prima di partire. La salute del Drago era a 176/200.
«Di questo passo ci vorranno un bel po’ di assalti…» Mormorò l’Ender. «A meno che…»
Fissò l’essere. Stava tornando alla carica.
«Ok. Stavolta non attaccate. Voglio provare a fare una cosa…»
«D’accordo…» risposero un po’ titubanti gli altri.
Il Drago era arrivato, ma stavolta voleva attaccare con gli artigli. Tutti si gettarono a terra meno Sam, che, schivata una zampa, la afferrò saldamente e si fece trascinare in aria. Il boss si divincolava cercando di farlo cadere ma l’Ender non mollava, risalendo il suo corpo sempre più velocemente, evitando di farsi infilzare dalle spine dorsali. Giunto all’altezza dei polmoni, impugnò la spada e lo trafisse. La barra di salute crollò drasticamente.
96/200.
Si lasciò andare, cercando di teleportarsi, ma le particelle venivano inibite dalla presenza del mostro. Mentre cadeva gridò di fare fuoco, e Josh passò dal Laser al Cannone al Plasma, spaventando i presenti. Un singolo colpo. Era tutto quello che aveva a disposizione, e incredibilmente andò a segno. Sam approfittò del momento per mandare a buon fine il suo tentativo di teletrasporto.
64/200.
«Ok… me la sono vista davvero brutta…» Mormorò il ragazzo. Poi vide l’arma che Josh aveva in mano.
«E quella da dove arriva?» Chiese esterrefatto.
«Questo, dici?» Domandò mettendoselo in spalla. «Oltre alle monete, il premio per gli Hunger Games consisteva in un oggetto dell’inventario a scelta. Ho preso questo»
«E quando avevi intenzione di dircelo?» Lo rimproverò Clara.
«Ehi, è tornato utile o no?»
«Giù!» Gridò Matt, ma Andrea fu preso tra le mascelle del Drago. Si prepararono a fare fuoco per liberarlo, ma quello disse loro di stare fermi.
«Non serve! Ci penso io!» Gridò.
In effetti, l’elettricità della sua corazza aveva impedito ai denti del mostro di ferirlo. Puntò la spada contro l’essere e urlò a squarciagola: «MUORI!»
Un Fascio di Plasma largo quanto il Drago stesso partì dalla punta della Nano Sciabola. Il mob lo lasciò all’istante, per poi precipitare.
7/200.
«È ancora vivo, vero?» Chiese Andrea atterrando.
«Ehm… hai visto dove sta andando?» Domandò in risposta Sam.
«Ok, mi sa che quelli morti saremo noi…» Concluse l’arcanista. Il Drago stava per schiantarsi sulla Città dell’End.
All’improvviso giunse un grido. E un attimo dopo tre palle di cannone partirono simultaneamentedalla struttura più a rischio.
«TU NON PUOI PASSARE!»
I proiettili centrarono in pieno la creatura, esplodendo all’impatto. Il Drago si disintegrò trasformandosi in una immensa nube violacea che, pian piano, venne risucchiata verso l’arena, formando un enorme vortice. Le particelle continuarono a concentrarsi fino a formare una piccola palla di energia pulsante, per poi sprigionare un accecante lampo viola. Quando la luce poi si spense al posto della sfera c‘era una piccola struttura in Bedrock che racchiudeva quasi completamente il Portale di uscita.
«Ci siamo…? È il Portale?» Mormorò Matt.
«Sì. È lui» Confermò Andrea. «E abbiamo solo due modi per riuscire ad attraversarlo» Indicò la struttura. «Primo. Dato che su ogni lato ha un buco 1x1 da cui si può entrare, e con ogni lato intendo anche di sotto, possiamo fare una torre di Endstone e risalirla fino lassù»
«Altra opzione?» Chiese immediatamente Josh.
«Questa» Disse il ragazzo dando ai due delle Perle Ender. «E state attenti a non sbagliare mira…»
«Ok…» Mormorò titubante Matt per poi incastrare la Perla sulla punta di una freccia.
«Sono pronto» Aggiunse poi con un po’ più di decisione.
«Addio ragazzi»  Fece Josh avvicina dosi a Clara, Sam e Andrea. «Ci mancherete tantissimo»
«Anche voi» Rispose Sam abbracciandolo. Clara si unì a loro, e subito dopo Matt e Andrea fecero lo stesso.
«Spero che possiamo rivederci, un giorno… almeno una volta…» Disse l’arcanista. «È stato bello viaggiare con voi»
L’abbraccio di gruppo si sciolse. Matt e Josh stavano seriamente per scoppiare a piangere. Lo stesso valeva per Clara e Sam. Josh si asciugò le lacrime, e prese un sacchetto dal suo inventario. Lo porse ai suoi amici.
«A voi. Sono le monete del premio che non abbiamo più speso. A noi non servono più»
«G-grazie…» Balbettò Sam prendendo il denaro. Una lacrima rigò il suo volto, e Clara lo abbracciò. Gli altri si prepararono a lanciare.
«Addio» Disse Matt scoccando. Un attimo dopo scomparve dalla loro vista. E dalla loro vita.
«Addio» Disse anche Josh, per poi lanciare la sua Perla. Anche lui un attimo dopo lasciò il mondo di Minecraft.
«Ci vediamo in giro» Li salutò invece Andrea. Lui sapeva che sarebbe rimasto. Faceva parte di quel mondo, e perciò non poteva andarsene. Non così, almeno.
Lanciò una Perla, abbandonando anche lui l’End.
«Su, andiamo…» Disse singhiozzando Clara. Sam la stringeva ancora tra le sue braccia, ed entrambi stavano piangendo. Ma avevano fatto la loro scelta, e in cuor loro sentivano che era quella giusta. Sarebbero rimasti in quel mondo… insieme.
Un turbinio di particelle, e anche loro scomparvero, tornando a Enderia. Nella casa di Sethbling. Nel luogo da cui avrebbero iniziato la loro nuova vita.
  
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