“Svegliati Anna!” Tuonò il
cavaliere di spine mentre quest’
ultima si trovava stesa per terra con le mani legate, priva delle sue
armi.
I due si trovavano all’interno di
una fredda e buia caverna,
la poca luce entrante dalle fessure della roccia, era filtrata dalla
tempesta
di neve che imperversava fuori da quel luogo, e perciò era debole e di
color
blu. L’interno della grotta era riempita di stalagmiti e stalattiti, ma
le
formazioni calcaree erano ricoperte da ragnatele gigantesche, ed ad
alcune di
esse erano attaccate dei bozzoli dalla forma umana, anche se sembravano
molto
vecchi, in effetti il luogo sembrava essere indisturbato, come se chi
avesse
creato tutto quell’orrore avesse da tempo abbandonato quel luogo…. O
almeno
così sembrava essere la situazione. Kirk non ottenendo nessuna
reazione, sbuffo
dicendo: “Non mi menti, lo so bene che la magia di Elsa ormai deve
essere
terminata, quindi alzati ora.”
Infatti Anna non era svenuta a
causa della magia, e neanche
stava dormendo dato che i non morti non provano sonno, la principessa
stava
pensando al fatto che la sua amata sorella pur di allontanarla aveva
fatto un
patto con un sicario per accordarsi sulla sua morte, ricordava il sogno
quando
attraverso gli occhi di Elsa scopriva che suo figlio mai nato era in
realtà
divenuto un mostro assetato di anime, e rivedeva ogni istante quando il
suo
amato Kristoff veniva privato dal senno, diventando vuoto per mano di
quel
mostro.
Quei ricordi erano troppo
dolorosi, qual era il senso di
continuare a combattere sapendo tutto ciò?
La risposta non era molto
difficile, anzi era istintiva:
Non c’era nessun motivo per
continuare, tanto vale farla
finita…per sempre.
Krik iniziò ad arrabbiarsi sul
serio a causa
dell’indifferenza di Anna, quindi si preparò a calciarla pur di farla
alzare,
ma prima che passasse a questo metodo, lei lentamente si rialzò da
sola. Il
cavaliere di spine la guardò e disse: “Era ora che ti svegliassi, per
eseguire
il rituale ho bisogno che la tua coscienza sia sveglia, prova solo a
ribellarti
ed io….”
“Non mi voglio ribellare, voglio
solo farla finita.”
“Stai tramando qualcosa, fino a
poco fa non eri così
arrendevole...”
“Solo ora ho capito come stanno
veramente le cose. Per molti
anni Elsa si era isolata da me, ed io non mi arresi e grazie a ciò ci
ritrovammo… però adesso le cose sono diverse, per me sono passate solo
poche
ore, ma per Elsa sono passati dieci anni; dieci anni in cui è stata
senza di
me, si è sposata, e chissà cos’altro è successo. Sta di fatto che
quella che
vedo ora non è più l’Elsa che conoscevo, l’Elsa che ho salvato tempo fa
ormai è
morta da tempo. Ma prima ho un ultima richiesta.”
“Quale sarebbe?”
“Nel mio viaggio ho scoperto che
Elsa ha affrontato un
Bloodborne chiamato Scarica Infinita, sai come è andata a finire.”
Krik la osservò per un attimo e
rispose: ”Elsa combatte
contro quell’ ragazzo, e dopo una lunga lotta riusci ad ucciderlo.”
Anna strinse i pugni nel sentire
definire “ragazzo” un
mostro mangia-anime che ucciso il suo amato, nonostante possedesse i
suoi
ricordi, quindi sapesse come Kristoff fosse un brav’uomo e che non
meritava
quella fine. Ma nonostante ciò un sentimento la pervase, come se una
parte del
suo cuore credeva che Scarica Infinita fosse comunque suo figlio, era
simile a
dispiacere, misto a rabbia per non averlo potuto conoscere… ma la
principessa
scacciò via quei pensieri, poiché chi uccide a sangue freddo non merita
compassione.
“Bene ora che ho esaudito il tuo
desiderio preparati a
muoverti, non sono disposto a prolungare le sofferenze di mia figlia un
secondo
di più.” Quindi l’uomo afferrò la corda che la teneva legata e la
costrinse a
proseguire verso l’interno della caverna. Più si avventurava
all’interno di
essa, più aumentavano le ragnatele, e la luce proveniente dall’esterno
diminuiva, donando all’ambiente un aspetto sempre più spaventoso, ma
nonostante
ciò l’ambiente diventava sempre più luminoso poiché dalla fine del
tunnel
proveniva una intensa luce rossa, come se alla fine di esso ci fosse un
gigantesco incendio. Da quando era diventata una non morta solo pensare
alla
fuoco la faceva sentire meglio, eppure questa volta era diverso, era
come se
quella luce le stesse risucchiando il suo senno, più camminava e più i
suoi
ricordi sfuocavano e perdevano significato.
Improvvisamente nella mente di
Anna riecheggiarono tutti i
momenti più importanti della sua vita, come se il suo sub conscio
sapesse che
per lei era la fine e stava iniziando a rievocare tutti i suoi ricordi
del
passato, come un pescivendolo che cerca di smerciare il pesce prima che
esso vada
a male. Dopo un tempo oggettivamente breve ma che per Anna fu
lunghissimo, lei
ed il suo carceriere raggiunsero la fine del tunnel, il quale terminava
allargandosi formando cavità molto ampia ma le pareti erano
completamente
ricoperte di ragnatele e bozzoli, ed al centro era presente una
gigantesca
fiamma color vermiglio che nonostante la sua grandezza non le dava il
benché
minimo conforto, anzi era sicura che stare per molto tempo al suo
cospetto
l’avrebbe fatta diventare vuota. Nonostante tutto ciò era molto
spaventoso, non
era niente in confronto al essere che abitava la caverna: era un
gigantesco
ragno pallido ricoperto di pus sanguinolenti e di ragnatele, inoltre
esso era
quasi completamente immobile se non per piccoli movimenti che
sembravano spasmi
di dolore.
“Non mi dire che… quella è tua
figlia?”
“Riesci a vederla? Giusto quell’
occhio… spero che non
interferisca con il rituale.”
Nonostante Anna avesse già
accettato la morte, provò una
immensa paura e fece qualche passo indietro, ma il suo aguzzino le
afferro
saldamente un braccio, e le spine della sua armatura martoriarono la
pelle
della povera ragazza. Ella si fece coraggio e proseguì verso la
creatura
mostruosa, e cercando di sdrammatizzare la situazione pensò: “Che sarà mai? Non credo che sentire la propria
mente venire annichilita da un essere mostruoso, sia peggio che
studiare storia
della politica.” Ma appena si avvicinò alla creatura, vide qualcosa
di
nuovo. Infatti l’orrore generale causato dalla vista della creatura le
aveva
impedito di vedere sopra la testa del ragno fuoriusciva il corpo di una
ragazzina che sembrava avere 15 anni. Il suo corpo era fuso, dalla vita
in giù,
dentro il cranio del mostro, il suo volto era pallido e tremava di
freddo,
nonostante il suo corpo fosse circondato da una pesante pelliccia,
probabilmente messo da Krik, il suoi capelli erano bianchi ed i suoi
occhi
erano chiusi, probabilmente era anche cieca.
“Cosa le è successo?” Sussurrò
Anna.
“E’ stata colpa mia,” Rispose Kirk
dietro di lei. ”Prima che
iniziaste tutto, io ero un cavaliere, da generazioni la mia famiglia
serviva la
famiglia reale, avevo tutto dalla vita, mi ero appena sposato e mia
moglie era
incinta… finché non cadde la stella. Come te, lei muori quello stesso
giorno.
Quando iniziò la maledizione non divenni vuoto per una sola ragione:
vendetta,
volevo trovare qualcuno a cui dare la colpa per quello che successe
alla mia
povera moglie. Quando apparvero i Bloodborne trovai finalmente qualcosa
su cui
riversare la mia collera, iniziai subito a combatterli, le prime volte
senza
alcun risultato dato che appena erano in pericolo i Bloodborne
diventavano
invisibili, ma dopo l’arrivo degli stranieri. Riuscii anche ad
ucciderne
qualcuno. Più mi bagnavo nel loro sangue più ero felice, poi incontrai
Quelaan…
All’inizio non sapevo nulla e la combattei fino allo stremo, il senno
dei miei
commilitoni fu divorato da lei, ma continuai a combattere finché ella
non
iniziò a trasformarsi nella forma umana, ma a causa delle ferite troppo
gravi
non riuscì a portare a termine la trasformazione, rimanendo in questo
doloroso
limbo. Mi avvicinai a lei per infliggerle il colpo di grazia. Ma appena
la vidi
riconobbi i lineamenti della mia defunta moglie, incuriosito e
spaventato la
toccai ed i suoi ricordi confluirono in me, solo allora capì che lei
avevo
quasi ucciso mia figlia.”
Anna ascoltò in silenzio tutto ciò
che voleva confidarli, ma
prima che potesse dire o fare qualcosa, Kirk si avvicinò a lei e le
chiese: “Lo
so che fra poco tempo la tua coscienza sarà completamente distrutta, ma
sono
curioso, se fossi ritornata in vita quando Scarica Infinita sfidò Elsa,
da che
parte ti saresti schierata.”
“Cosa…. Tu come… lo sai…”
“Che Scarica Infinita era tuo
figlio, me lo ha detto lui
stesso, è stato lui che mi ha spiegato come prolungare la vita di mia
figlia,
nell’attesa di trovare un modo per salvarla, allora mi vuoi rispondere?”
“Mi sarei schierata dalla parte di
mia sorella!!! Solo
perché l’ho avuto in grembo due mesi non significa che gli posso
perdonare il
fatto che ha ucciso così tante persone, ha ucciso suo padre senza pietà
e senza
rimorso, anzi voleva persino estendere il suo potere sul mondo intero…”
Krik non mostro alcuna emozione e
rispose: “Grazie per la
sincerità, temevo che avresti cercato di impietosirmi rendendo la cosa
imbarazzante per tutti e due.” Quindi le afferrò il braccio e con il
coltello
magico donatogli da Elsa le recise una vena, quindi fece la stessa cosa
con sua
figlia, ma in modo molto più gentile, quindi
avvicino il braccio della principessa a quello della Bloodborne,
facendo in
modo che il sangue di Quelaan entrasse nella sua ferita, appena fatto
ciò una
luce la accecò facendole perdere i sensi.
“SEI UN MOSTRO”
“Stai zitta!!!”
Anche questa volta Anna seppe di
ritrovarsi all’interno di
un ricordo passato, ma questa volta era diverso, quelli non erano i
ricordi di Elsa.
Chiunque era il possessore del
ricordo stava saltando sopra
i tetti diroccati di Arendelle con una facilità estrema, chiaramente
non poteva
essere umano, e la principessa stava iniziando ad intuire di chi fosse
il
ricordo.
“NON SARESTI MAI DOVUTO NASCERE”
Il possessore del ricordo perse
l’equilibrio con l’ultimo
salto, nel sentire quest’ultima voce interiore straziagli la mente, e
dopo un
dopo un volo di una decina di metri cadde al suolo battendo la testa.
Nonostante
la ferita letale, lui si rialzò subito, ma non aveva riottenuto del
tutto
l’equilibrio quindi cadde in ginocchio vicino alla pozza di sangue
causata
dalla sua stessa ferita.
Nonostante il riflesso color
cremisi, Anna riconobbe subito
il volto di Scarica Infinita specchiato nel sangue.
“PERCHE’ UCCIDI COSI’ FACILMENTE”
“Perché è questo che
sono: un assassino! Sono nato, sempre se nel mio caso si può definire
nascere, con
la morte come balia. Pensi di aver ‘avuto un infanzia difficile solo
perché tua
sorella ti ha abbandonata? Appena sono nato ero grande solo pochi
centimetri,
ero solo e spaventato, finché non incontrai uno della mia stessa
specie. Non
ero più solo… peccato che lui aveva l’aspetto di una blatta, e dopo
neanche un
giorno fu schiacciato dal primo non morto che lo notò… e sappi che
mettere
insieme i pezzi del tuo primo amico sperando che si risvegli non è come
fare un
pupazzo di neve.”
Anna comprese che la voce
interiore nella mente del
Bloodborne non era altro che lei stessa, o meglio l’idea che si era
fatto
Scarica Infinita di lei nella sua mente.
“CHI TI CREDI DI ESSERE NEL VOLER FARE DIVENTARE
ARENDELLE IL TUO
REGNO”
“Non sono come voi
umani, io non voglio un regno perché voglio che altre persone seguano
miei
ordini e la pensino come me, io ho bisogno di forza. All’inizio ero
piccolo ed
indifeso, e dopo aver visto il mio amico morire capi che sarei potuto
morire da
un momento all’altro per questo rifiutai la compagnia altrui, non
volevo
soffrire nel vedere un altro morire, e non volevo rischiare che la mia
morte
avrebbe fatto soffrire qualcun’ altro. Col tempo imparai a diventare
invisibile
ed iniziai a succhiare l’energia dei non morti, all’inizio così piccolo
che gli
indebolivo soltanto, ma crescendo iniziai a fare diventare vuoti i non
morti. Un
giorno persi l’invisibilità davanti ad un non morto, credevo di essere
spacciato, ma quest’ultimo si spaventò e corse via, allora capì che ero
cresciuto abbastanza da poter invertire i ruoli, quindi inseguì quel
non morto.
Mi divertì, eccome se mi divertì, cacciarlo e vedere la paura nei suoi
occhi
prima di diventare vuoto. Quel giorno, sicuro della mia forza, per la
prima
volta dopo tanto tempo imparai a conoscere altri come me, quello fu il
giorno
più bello della mia vita.”
“HAI UCCISO TUO STESSO PADRE”
“Mio padre? Ahahaha
bella questa, da quando sono arrivato quei tre basarsi dall’esterno,
tutto è
diventato un inferno, i miei amici sono iniziati a cadere come foglie
in
autunno, e “mio padre” si uni a loro per squartare allegramente tutti
coloro
che conoscevo, ma comunque lo capivo, anch’io ho fatto lo stesso con i
non
morti, ma quando mi sono rilevato, la prima cosa che mi disse fu: Sei
un
mostro! Dato che ha fatto le stesse cose ho fatto io, significava che
anche lui
era un mostro, quindi lo ripagai con la sua stessa moneta. E’ la stella
l’unica
che mi ama per ciò che sono e non per quello che sarei dovuto essere, è
lei che
mi fa sia da madre che da padre, non capisci, sei stata rimpiazzata!”
“MI VERGOGNO DI ESSERE TUA MADRE”
“Lo sai che ti dico
Anna, da quando sono nato ho sempre desiderato che tu fossi viva,
all’inizio
perché volevo essere protetto, ma adesso comprendo quello che tu pensi
di me,
d’altronde ho i tuoi stessi ricordi. Comunque vorrei lo stesso che tu
fossi
viva, per poterti uccidere con le mie stesse mani.”
Improvvisamente Scarica Infinita
volse lo sguardo verso una
direzione lontana dal castello Reale e pensò: “Non è
possibile… sono tutti morti… non mi posso sbagliare, questa
energia vitale appartiene ad uno della mia specie! Però e debole, mi
devo
sbrigare.” Pensato ciò iniziò a correre con foga raddoppiata verso
la fonte
dell’energia.
Dopo pochi minuti il Bloodborne
raggiunse la stessa grotta
in cui era imprigionata Anna, solo che aveva un aspetto leggermente
diverso,
poiché tutto ciò era accaduto dieci anni prima. Al suo interno trovo un
cavaliere equipaggiato con un’armatura nera ed una normale spada lunga,
quasi
sicuramente Kirk prima di aggiungersi le spine, e Quelaan. In quel
momento Kirk
era seduto sopra la dura roccia con il volto che guardava il basso in
direzione
di sua figlia, ma appena lo sentì arrivare, si alzò di scatto verso di
lui, e
con la spada sguainata gridò: “Non so chi tu sia, ma non ti avvicinare
a lei!”
In risposta alla minaccia Scarica
Infinita evocò un globo di
fiamme nella sua mano destra, che in pochi attimi si allungò e
prendendo
consistenza, diventò la sua arma a doppia lama. Kirk rimase un attimo
scioccato
nel osservare quella magia, ma subito dopo si riprese e si scagliò
contro di
lui, quindi cercò di colpire il suo nemico con tutte le sue forze, ma
il
Bloodborne evitò tutti i colpi e dopo pochi secondi lo trafisse al
ventre. Kirk
si accasciò in ginocchio e sussurrò: “Chi sei tu… non ho mai incontrato
un non
morto così forte…”
“Io non sono un non morto, io sono
il Bloodborne che voi
avete chiamato Scarica Infinta.” Rispose, mentre era pronto con la mano
sinistra ad afferrarlo per nutrirsi della sua anima e farlo diventare
vuoto.
“Allora potresti esaudire un mio
ultimo desiderio?”
“Cosa ti fa pensare che io voglia
esaudire un desiderio di
un umano?”
“Ti chiedo solo di dirle che mi
dispiace di averla ridotta
in questo stato.”
“Ahahaha, bella
questa, sentiamo perché un umano dovrebbe scusarsi con un Bloodborne
per averlo
ferito?”
“Perché lei è mia figlia Queelan,
io non lo sapevo finché
non fu troppo tardi.”
“Co…cosa, come diavolo fai a
saperlo?!”
“Non lo so di preciso,
semplicemente ad un certo punto
sembrava che stesse per morire a causa delle ferite, ma poi ha iniziato
a
trasformarsi, volevo darle il colpo di grazia, ma appena ho visto il
suo viso…
mi è sembrato di rivedere la defunta moglie, ho sentito un forte calore
al
cuore ormai fermo ed improvvisamente ho avuto la certezza che fosse mia
figlia,
sapevo che mia moglie fosse incinta ma…”
“Perché non la odi?”
“In che senso? Perché dovrei
odiarla?”
“Lei si è sicuramente nutrita dei
commilitoni, è nata per
farvi diventare esseri vuoti, noi siamo nemici per natura!”
“Lo so, però non ha nessuna colpa,
non è sua colpa se è nata
in questo modo, non l’ha deciso lei che per sopravvivere deve uccidere,
io sono
un soldato, il mio lavoro è uccidere, come posso biasimare mia figlia
se lo fa
per sopravvivere!”
Dopo avere detto quella frase
Scarica Infinita gli mise la
mano sul ventre, ma invece di dargli il colpo di grazia, gli guarì la
ferita
dicendogli: “Lei ha bisogno di anime per sopravvivere, se davvero la
ami così
tanto rinnega la tua stirpe e raccogli anime di non morto, io intanto
cercherò
di trovare un modo per guarirla”
Kirk si rialzò e gli disse: “Ti
sarò per sempre
riconoscente…” ma prima che potesse dire altro Scarica Infinta lo
abbracciò e
gli disse: “Ti ringrazio… per averci capito.”
Il non morto rimase molto confuso
dal gesto del Bloodborne e
gli chiese: “Giusto per curiosità, ma chi erano i tuoi genitori?”
“La principessa Anna e Kristoff.”
“Allora non mi sorprendo, solo il
figlio di una come Anna
potrebbe mettersi ad abbracciare a caso le persone.” Quindi corse fuori
dalla
caverna per cercare prede per sua figlia, lasciando Scarica Infinita a
chiedersi cosa c’era di male nel abbracciare le persone.
Subito dopo il Bloodborne si
avvicino a Queelan si fece un
piccolo taglio e fece uscire un po’ del suo sangue dentro le sue labbra
per
entrare in contatto mentale con lei. Per alcuni secondi non successe
nulla,
finché non sentì un debole pensiero.
“Chi sei?”
“Io sono come te, il
mio nome è Scarica Infinita.”
“Allora sei tu! Ho
aspettato così tanto ti volevo ringraziare per avermi salvato.”
“Emm…. Ci conosciamo.”
“Non ti ricordi di me,
io e mia sorella gemella stavamo combattendo… poi lei fu uccisa, tu mi
salvasti
quel giorno, io ti urlai di fermati, volevo morire, ma tu non mi
ascoltasti, mi
dispiace ti ho pure insultato, mi dispiace.”
Scarica Infinita ci pensò un
attimo e si ricordo, era subito
l’arrivo degli stranieri, aveva visto due Bloodborne dalla forma
aracnide, uno
però era già morta, e l’altra era in fin di vita, quindi aveva bruciato
e mangiato
un po’ non morti e portato in salvo la sopravvissuta.
“Ora ricordo, cosa ti
è successo dopo!” Rispose Scarica Infinta.
“Dopo che te ne sei
andato ho iniziato a curare le mie ferite, ma poi sono stata attaccate
da un
gruppo di cavalieri uno di questi era mio padre, uccisi tutti gli
altri, ma le
mie ferite erano troppo gravi, e poi…”
“Ho capito, ascolta
anche se tuo padre ti ha attaccato in realtà ti vuole bene,
semplicemente non
ti ha riconosciuto.”
“Cosa, lui dov’è?”
“Diciamo che ti sta
prendendo da mangiare, sei fortunata ad avere un padre come lui, mio
padre non
mi ha voluto così bene, mi ha chiamato mostro, così l’ho ucciso.”
“Mi dispiace.”
“Tranquilla ora o te,
non sono più solo.”
“Sei in forma umana?”
“Si, perché?”
“Vorrei tanto vederti,
scommetto che sei bellissimo…”
“Ascoltami Queelan,
scommetto che nei ricordi di tua madre ci sono un sacco di favole su
principi e
principesse.”
“Vero, sono bellissime
quelle storie.”
In realtà Scarica Infinta pensava
che fossero noiose perché
alla fine non c’erano bei combattimenti ma solo storie d’amore, ma
comunque
disse: “Benissimo, si dia il caso che io
sia l’erede al trono di Arendelle e questo fa di me un principe, e sai
cosa
succederà? Troverò un modo per guarirti e dopo di che sarai la mia
principessa
ed avremo il nostro lieto fine.”
“Sul
serio, me lo prometti?”
“Tornerò,
lo prometto.”
Detto ciò il collegamento mentale
si interruppe, quindi
Scarica Infinta prima di lasciare la caverna usò i suoi poteri per
creare un
gigantesco falò con una fiamma rossa, fatta appositamente per dare
energia ai
Bloodorne, quindi con la sua lama segnò la roccia pensando: “Farò
un segno per terra ogni volta che
verrò qui, in questo modo non rischio di dimenticare quante volte sono
venuto.”
Subito dopo si allontanò ed iniziò a dirigersi verso il castello.
Anna improvvisamente apri gli
occhi, lei era sdraiata,
mentre Queelan era sparita, Kirk si piegò verso di lei e disse
dolcemente:
“Come stai?”
“Sto bene padre.” In quel momento
Anna si accorse di non
aver più controllo del suo corpo, aveva sperato che fosse una cosa
istantanea,
ma comunque sperava che la tortura non durasse troppo a lungo.
“Dove Scarica Infinita?” Chiese
Queelan tramite il suo
corpo.
“Mi dispiace, è morto.”
Anna improvvisamente senti i
propri occhi lacrimare e la
temperatura corporea abbassarsi, chiaramente Queelan stava soffrendo
per la
perdita del proprio amico, quindi la principessa pensò:
“Ti prego, distruggi la mia coscienza
rapidamente, non ne posso più.”
Improvvisamente sentì qualcuno
entrare dentro la grotta,
quindi Kirk disse: “Sembra che abbiamo un intruso, stai indietro, sei
ancora
debole.”
“No padre, sto bene posso
combattere da sola.” Quindi evocò
un armatura color argento e decorata con una stoffa color fucsia,
inoltre come
arma aveva uno spadone, ma nonostante quella manifestazione di forza
esteriore
Anna percepì dell’incertezza, come se in fondo non volesse combattere.
Improvvisamente l’intruso entrò
nella sala ed Anna ebbe un
solo pensiero:
“No, ti prego Solaire vattene via, non
combattere!”
Il non morto appena arrivato urlò:
“Anna stai bene?” ma
senza attendere una risposta si scagliò contro Kirk, ma Queelan lo
intercetto
prima urlando: “Non fare del male a mio
padre!”.
Solaire parò il fendente dello
spadone con il suo scudo, ma
il contraccolpo lo spinse via, quindi disse incredulo: “Padre?.... no,
non è
possibile, lascia andare la mia amica Anna mostro!!!”
Quindi si scagliò con forza
maggiore contro Queelan
“Ti prego Solaire, vattene via, aiuta in qualche
modio Elsa, ma ti
prego vattene…. ti prego”
Anna osservò impotente il suo
corpo fare fluidi movimenti
per parare i colpi di Solaire e senti più volte lo spadone impattare
contro
l’armatura del suo amico. Dopo pochi secondi l’arma di Queelan colpì
l’elmo di
Solaire facendolo volare via, mostrando il suo viso irriconoscibile da
non
morto. Il guerriero si inginocchio sconfitto e supplico Queelan: “Ti
prego,
Anna è tutto ciò che ho, prendi me al suo posto, lei ha ancora una
sorella, io
se perdo lei non mi rimane nulla…”
“No Solaire, io ho perso mia sorella tu hai
ancora la speranza, non ti
ricordi del sole, chi lo potrà mai lodare se tu muori….VIVI
DANNAZIONE!!!”
Queelan si avvicinò per assorbire
l’anima di Solaire, Anna
stava per sentire attraverso il proprio corpo l’assassino del suo unico
amico
nella Arendelle maledetta, ma improvvisamente la Bloodborne si fermo,
si voltò
verso suo padre e disse: “Mi dispiace, non lo posso fare”.
“Come non lo puoi fare? E’ nella
tua natura, se non lo
uccidi morirai prima o poi!”
“Lo so… però non c’è la faccio i
pensieri di questa ragazza
sono ancora vivi dentro di me, sta piangendo, non vuole vedere il suo
amico
morire, e vuole che sua sorella si salvi, la posso capire, anch’io ho
perso un
amico… ed una sorella.”
“Cosa avevi una sorella ? Io non…
mi dispiace.”
Queelan corse ad abbracciare suo
padre, le spine grattarono
la sua armatura senza però ferirla e disse: “Grazie di cuore papà, mi
dispiace…” Quindi in un attimo afferrò dalla cintura di Kirk il
coltello
incantato di Elsa.
“Cosa vuoi fare!” Urlò Kirk.
“Mi dispiace… ti voglio bene…
tutto quello che hai fatto per
me è stato fantastico… anche se non ti potevo vedere sentivo che mi
amavi… come
mi amava Scarica.”
“No Aspetta, Queelan non farlo!!!”
Ma
nonostante la
richiesta disperata del padre, Queelan si tagliò il polso con il
coltello. Anna
sentì il sangue della Bloodborne uscire dal suo corpo, ed
improvvisamente la
principessa ottené nuovamente il controllo del suo corpo, e la prima
cosa che
fece fu di bloccare l’emorragia con l’altra mano.
“Che cavolo stai facendo, ormai hai il mio corpo
perché buttare tutto
alle ortiche, hai un padre che ti ama, anche se ti nutri di umani
meriti di
vivere come noi, ti prego…”
“Anna, ormai ho preso
la mia decisione, devo accettare il mio destino, io sarei dovuta morire
tanto
tempo fa… Ma ho letto i tuoi ricordi, e so che tu devi ancora salvare
tua
sorella”
“Ma lei non vuole aiuto.”
“Io ho perso mia
sorella anni fa, ed ancora ne sento la mancanza, come una ferita ancora
aperta
nel cuore, non voglio che tu provi il mio stesso dolore.”
“…..”
“Ti prego Anna,
fallo.”
“…hai ragione, d’altronde Elsa ha la brutta
abitudine di non chiedere
mai aiuto, mi sa che dovrò imparare a pensare di meno ed ad aiutare di
più.”
“Addio Anna, è stato
bello conoscerti, magari in un’altra vita ci saremo potute conoscerci
diversamente, non trovi? ”
In un attimo tutto il sangue di
Queelan usci dal suo corpo,
spingendo quest’ultima diversi metri più indietro.
“Anna stai bene?” Chiese Solaire
aiutandola a rialzarsi,
quindi la principessa accettò il suo aiuto ed una volta in pedi, vide
Kirk che
stava urlando di dolore sopra la pozza di sangue ormai privo di vita di
sua
figlia.
“Mi dispiace, non volevo che
finisse così.” Disse Anna,
“Ti dispiace…TI DISPIACE?!?!?
DOVEVI SOLO MORIRE, E COSI’
DIFFICILE, ORA TI INSEGNO IO COME SI MUORE” Quindi Kirk ormai vuoto si
scagliò
contro la principessa, ma prima che potesse colpirla, Solaire lo
trafisse al
petto. Il cavaliere di spine però non era ancora morto quindi tentò di
trafiggere a sua volta Solaire, ma prima che lo potesse fare Anna lo
decapitò
con lo spadone di Queelan.
Era tutto finito, padre e figlia
erano ormai morti.
“Come hai fatto a trovarmi” Chiese
la ragazza al suo amico.
“Non lo so, semplicemente ho
seguito il mio cuore, e mi ha
portato da te.”
“Anch’io lo dovrei seguire.” Detto
ciò Anna baciò Solaire. I
due rimasero così per alcuni secondi in questo modo, ma improvvisamente
la
principessa si ricordò che dal suo punto di vista non era passato
neanche una
giornata da quando era promessa a Kristoff, quindi interruppe il bacio
a causa
del senso di colpa.
“Aaaaa…..eeee… e questo cos’era?”
Chiese Solaire
traumatizzato.
“Per avermi salvato” Rispose Anna
cercando di rimanere
composta.
In tutta risposta il non morto si
rimise il suo elmo con la
chiara intensione di non toglierselo per un bel po’ e disse: “Be…
possiamo
andare da tua sorella.”
“Certamente volente o no, io la
salverò, è una promessa, non
importa quante volte cerchi di uccidermi!”
Quindi Solare si incamminò a passo
svelto, seguito da Anna,
la quale prima di uscire noto che vicino al falò era inciso sulla
roccia un
singolo ed unico segno.
ANGOLO DEI NON MORTI/BLOODBORNE
(Lasciate ogni serietà/anima, o voi che entrate)
Razor666: Innanzi tutto mi vorrei scusare con
l’immane
ritardo con cui ho postato questo capitolo però allo stesso tempo
vorrei
ringraziare tutti i recensori che hanno mostrato interesse in questa
storia:
mergana, ray46, Latenight_01, La_Regina_Delle_Nevi, hera85,
Queen_the_darknees,
Poseidonson97. Grazie di cuore.
Scarica Infinita: Vorrei sporgere denuncia.
Razor666: Verso chi?
Scarica Infnita: Verso te! All’inizio credevo di
essere un
cattivo fighissimo, ed invece mi ritrovo con un povero complessato che
abbraccia a caso le persone.
Olaf: Qualcuno ha detto abbracci? Io adoro i caldi
abbracci!
Razor666: Scarica Infinta, questo è un lavoro per
te, chi è
mai più abbraccioso e caldoso di te?
Scarica Infinta: Grrrrrr
Razor666: Comunque ho preparato una sorpresa, ho
trovato in
internet un immagine che rappresenta Anna ed Elsa che indossano
equipaggiamenti
di Dark Souls, e mi è piaciuta così tanto che ho deciso che sarà
l’aspetto
finale delle due sorelle, quindi aspettate il prossimo capitolo che ve
la
posterò. (Non adesso perché sono malvagio)
Queelan: Vorrei dire una cosa, so che a voi
lettori non è
piaciuto mio padre, perché ha tradito Anna, però vi chiedo di
perdonarlo, non è
colpa sua, è colpa mia, se fossi morta molto tempo fa lui non sarebbe
diventato
cattivo… piuttosto odiate me (e mentre dice questo usa l’abilita
“Occhioni
pucciosi”)
Razor666: Aragh!!! Troppa pucciosità, la mia
malvagità non
può nulla! (Se ne scappa coprendosi con un mantello, stile vampiro che
scappa
dalla luce del sole)
Comunque spero che il bacio tra Anna e Solaire vi
sia
piaciuto e lo aspettavate, ciao al prossimo capitolo.