Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: yoko_kage13    24/01/2009    2 recensioni
Naruto è stanco , stroncato nell'aspettare Sasuke , logorato dal lungo periodo di allenamento e dalla separazione voluta dall' amico.
Itachi vuole accanto a sè l'unica persona che abbia mai amato e che lo abbia ricambiato.
Sasuke è assetato di vendetta e nulla sembra avere priorità su essa ...ma c'è chi non è dello stesso parere.
In fondo la vendetta nasce solo dal passato ...e se Sasuke venisse privato di esso?
(Itasasu-sasuNARU)
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Grazie per le recenzioni e a chi ha messo questa ff tra i preferiti!

 

TUTTI I PERS SN MAGG. I PERS E I FATTI NN SN REALMENTE ESISTITI O ESISTENTI





Attenzione. Leggere

 

In questo capitolo è presente una scena di sesso esplicita, ma visto che il regolamento di EFP vieta le lemon incestuose ho dovuto censurarla.

 

La troverete scritta a lettere bianche, quindi per leggerla basterà evidenziarla, oppure saltarla ed andare direttamente al paragrafo dopo.

Spero che in questo modo si riuscirà a non offendere nessuno.

Ringrazio ainsel poiché l idea della censura  è sua e mi ha permesso di usufruirne.









REINCONTRARSI





Sasuke avanzò lentamente, soppesando ogni suo passo nell’oscurità.
Non riusciva a prendere sonno, quel giorno come molti altri prima, per questo succedeva, anche se raramente, che si addormentasse il pomeriggio, quando finiva gli allenamenti.
Rabbrividì appena si fermò davanti al lago, le cui acque si incresparono in una danza che seguiva le note del vento che lo stava investendo.

Poteva portarsi un mantello…

Ma non finì di pensarlo che un piacevole tepore lo avvolse a partire dalle spalle, diffondendosi per tutto il corpo.
Il suo cuore perse un colpo quando delle labbra fresche gli sfiorarono l’orecchio.
Tentò di voltarsi, ma la figura, intuendo le sue intenzioni, lo bloccò, facendogli passare un braccio intorno alla vita sottile mentre accostava i lembi del mantello che avvolgeva entrambi.
Quel tocco, quel profumo speziato, i lunghi capelli, neri come i suoi, che gli carezzavano una guancia…
No, non poteva essere, anche se non lo avrebbe ritenuto così impossibile, ma non avrebbe mai potuto confonderlo con altri, eppure non… era troppo, troppo presto…non aveva ancora la forza.

-E’ pericoloso uscire a quest’ora di notte, piccolo.
-Non chiamarmi così!

-Perché, ti fa ricordare il passato?

No, per quello bastava la sua sola presenza, le sue movenze feline, la forza incomparabile… ma soprattutto la voce, una delle poche cose che il tempo non aveva cambiato.
Era sempre bassa, roca, e della stessa sensualità di allora.
Posò le mani sul suo braccio per poi girarsi in quell’abbraccio e passarla sul petto, affrontando lo sguardo vermiglio.
Itachi aveva sempre avuto un controllo perfetto dello sharingan.
-Lasciami!
-Prenderai freddo.

E rafforzò la stretta, facendo boccheggiare Sasuke, che strinse la sua maglia fra le dita, cercando di allontanarsi spingendo sulle braccia.
-Ti prego…lasciami…
-No.
Ma allentò la presa per lasciarlo respirare.
Infatti lo sentì rilassarsi, sospirando.
-Perché?
-Sei sempre stato molto invadente.
-Qualcosa da te dovevo prenderla.
Il più grande sorrise, divertito da quel tentativo di farlo irritare.
Gli passò una mano sulla tempia, soddisfatto nel constatare che il suo otouto vacillava a quella carezza, ma socchiudeva gli occhi, senza sfuggire al suo contatto.

-Cosa…
-Ti piace, nii-chan?
Le palpebre cedettero quando prese a carezzargli la schiena.
-Quando eri piccolo volevi sempre essere coccolato da me.
-P-perchénii-san…?
Itachi scorse le dita per tutto il suo viso, seguendone i contorni, facendogli schiudere la bocca.
-Anche se te lo chiesi allora e tu mi detti una risposta…io…non…mmhm
Il più grande gli fece piegare il volto di lato, lambendo con la bocca la pelle del collo, leccando, baciando, succhiando un punto preciso sotto la mascella.
-I-itachi…smettila, ti prego…
Pareva volerlo spingere lontano, ma non ne aveva la forza.
-Perché, hai paura di non potermi più fermare poi?
Sasuke sentì la voce del fratello come fosse un eco lontano e remoto, che lo colpì con la stessa durezza, così si spiegò il balzo del suo cuore.
Non potè impedire alle sue gambe di tremare, tanto che cedettero sotto il suo peso esiguo.
Non aprì gli occhi.
Sapeva che sarebbe caduto, aspettò con ansia il freddo contatto col terreno, che forse lo avrebbe destato da quello stato di torpore in cui era entrato.
Invece quel calore lo avvolse e si trovò completamente posato al corpo di Itachi, la guancia contro il petto ampio.
Sarebbe stato meglio se avesse sciolto quell’abbraccio…almeno avrebbe smesso di sperare…di piangere…
-Basta, Itachi…io non ce la faccio più.
Il maggiore si accigliò, udendo quell’accento malinconico che Sasuche stava disperatamente cercando di nascondere.

Si scostò quello che bastava per guardarlo in volto.
Quante volte lo aveva visto piangere… eppure si meravigliava ogni volta della bellezza che quel viso, così simile al suo, riusciva a raggiungere.
Le guance diventavano rossissime, quasi senza accorgersene socchiudeva le palpebre e dischiudeva le labbra alla ricerca affannosa di aria mentre le lacrime disegnavano una maschera sotto gli occhi, resi ancora più scuri dalla disperazione.
Era così facile immaginarlo eccitato, come argilla da modellare ad ogni tocco, ad ogni fremito.

-Perché Itachi? Non eri contento, la tua vita non ti andava bene?
-Era piuttosto piacevole, direi.
-Allora perché?
-Nii-chan…molte volte per avere qualcosa devi rinunciare ad altro.

-E tu cosa vuoi?

Il ragazzo gli sorrise malignamente, detergendo le gocce salate a partire dal mento con le labbra.
-Che buon sapore hai, otouto. Vuoi assaggiare?
-Itachi!
Gli bloccò il volto con una mano, spingendolo contemporaneamente contro un albero in modo da liberare l’altra, occupata a sorreggere Sasuke, che serrò sulla sua gola, costringendolo ad aprire di più la bocca rosea.
All’inizio fu solo uno sfiorarsi di labbra, poi Itachi approfondì il contatto affondando in quell’antro umido con la lingua, che prese a stuzzicare vogliosamente quella inattiva del fratello, unendo al sapore salato delle lacrime quello dolce della saliva.

-Allora?
Sasuke lo guardò con odio, iniziando a divincolarsi ferocemente.
-Mi fai schifo! Cos’è, ti annoi e allora vieni a fare certi giochetti con me? Beh, io non ci sto! Ti odio…ti odio, ti voglio vedere morto!
-Mi pareva di avertelo già detto. Solitamente non ripeto un concetto, ma per te farò un’eccezione. Finchè non tramuterai in odio puro quello che provi verso di me non riuscirai ad uccidermi.
-Io ti odio, ti disprezzo!
-Se fosse davvero così l’Uzumachi sarebbe morto e tu, otouto, avresti i miei stessi occhi.
Il suo nii-chan si bloccò così all’improvviso da impallidire quando iniziò a sentire il bruciore dei tagli che si era procurato sulle gambe urtando la corteccia.
Abbassò lo sguardo, nascondendolo dietro la lunga frangia corvina.
-Io non farò come te…per me Naruto…è il fratello che non ho avuto!
Accadde tutto così in fretta che se gli avessero chiesto di raccontarlo non ci sarebbe riuscito.

Non capì se successe dopo il giramento di testa, dopo quel colpo in pieno stomaco, forte…troppo forte…
Dopo avergli alzato il kimono, arrotolandoglielo alla vita, Itachi si liberò della costrizione dei pantaloni, penetrandolo in un colpo.
Soffocò le sue grida di dolore e paura con la bocca, ma essi erano sin troppo chiari nei suoi occhi, che parevano implorarlo, arrendevoli mentre le lacrime riprendevano a rigargli il volto.
Dopo qualche minuto di quella violenza, il primo singhiozzo proruppe dalla gola del fratello, solo allora lo lasciò libero di prendere aria, nonostante quel pianto disperato gli permettesse poco.
Sasuke iniziò a tossire, la gola riarsa, le labbra turgide e bagnate.
Finchè le forze ancora gli permettevano di muoversi, strinse tra le mani il mantello sulle spalle dell’altro, avvicinandosi tanto da potergli sussurrare all’orecchio.

-B-basta…ti prego…

-Tu sei mio, sei il MIO otouto, mi capisci?

Diede più forza ai movimenti, lasciandolo senza fiato per il dolore che si stava dilatando in tutto il corpo.
Sasuke gli avvolse le braccia intorno al collo, nascondendo il viso contro la sua spalla e mordendo con forza il mantello.
-Non sono più il tuo nii-san? Allora posso averti tutto per me.
Il più piccolo si lasciò scappare un gemito più forte, cercando aria, respirando quasi dolorosamente.

-Basta…nii-san…ah!
Al sangue, che stava gocciolando monotamente per terra, col suo rumore metallico, colando dalle sue cosce scoperte, si unì il frutto del piacere del maggiore, intento ad assaporare la pelle sudata di Sasu, le gocce salate che gli scendevano dagli occhi e, nel ritrarre la mano, il liquido vermiglio.
-I-Itachi
-Sssh, ora stai buono.
Si sfilò da lui con delicatezza, facendogli posare le gambe, che durante l’amplesso l’aveva costretto ad avvolgere intorno ai suoi fianchi, continuando però a stringergli la vita per tenerlo in piedi.
Gli occhi offuscati esprimevano dolore, rabbia, perdizione…tristezza.
Tanta, tanta tristezza.
-Ita…chi…
-Sai che non è prudente farmi arrabbiare. Tu osi sempre troppo…sin da quando eri piccolo.

Le gambe gli cedettero e Itachi accompagnò la sua caduta, sedendosi contro il tronco dell’albero e avvolgendolo col mantello nero dell’ Akatsuki , coprendo il bordo macchiato del kimono, una volta candido.
Sasuke era senza forze, si lasciava controllare come un bellissimo burattino, lasciando che gli facesse posare il volto sul suo petto, dove rimase ad ascoltare i battiti del cuore tornare normali.
Il maggiore lo guardò col suo solito cipiglio indifferente, a cui era da sempre abituato.

-Solo che allora dovevo controllarmi, mentre adesso posso farti tutto quello che voglio. Non sai quante volte avrei voluto sbatterti ad un muro e prenderti, come adesso, anche contro la tua volontà.
-Perché…Ita? Io non capisco…
-Non è importante che tu ci riesca.
-E ora?
Lasciò che i suoi occhi si chiudessero, abbandonandosi al sonno, senza aspettare una risposta che, lo sapeva, non sarebbe venuta.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: yoko_kage13