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Autore: lilarose    27/07/2015    3 recensioni
Questa storia racconta del sentimento che sorprenderá in tempi diversi i due grandi protagonisti dell'anime.Seguirà l'anime ma non fedelmente, soprattutto per un particolare. Spero sia una cosa gradita per qualcuno. Il nocciolo della questione è sempre il loro amore che in questa storia spero veda un doppio lieto fine
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle prime luci dell'alba Oscar era già sveglia, non riusciva a capire questa nuova, ma già conosciuta, urgenze di stare con André. Aveva voglia di stargli accanto, sapere dalle sue labbra come si sentiva, fargli compagnia. Un po' come quando da ragazzi trascorrevano insieme tutti i momenti liberi. Forse stava ritrovando la vecchia amicizia, quella che si era incrinata il giorno stesso in cui André le aveva detto che sarebbe rimasta pur sempre una donna, nonostante le sue scelte, nonostante la decisione di fare a meno di lui e del suo aiuto. Voleva vivere come un uomo, fare cose che solo un uomo può fare. In fondo era stata un "maschio" fin dalla nascita. Andrè non si era limitato a sbatterle in faccia la sua vera natura, aveva continuato confessandole il suo amore, dapprima in maniera irruenta, l'aveva afferrata con forza e baciata; caduta all' indietro Oscar si era ritrovata stesa sul letto con André addosso. Sentiva i suoi muscoli contrarsi per liberarsi dall'uomo, inutilmente. Si rese conto di essere "debole", di poter essere facile preda. Questo la spaventò, la sconvolse. André si ravvide ben presto, si sollevò veloce dal corpo della donna chiedendole perdono. Ma ciò che aggiunse dopo fu ancora più sconvolgente, "ti amo Oscar, credo di averti sempre amato e ti amerò per sempre". Adesso queste parole avevano per lei un altro significato? Quel giorno furono un macigno. Perdonò e fuggi in Normandia. Ma aveva davvero perdonato? Adesso il pensiero di quelle parole scaldava il suo cuore. André le appariva un porto sicuro a cui poter approdare, il braccio che ti sostiene, la mano che ti accarezza. Un cassetto dove chiudi a chiave tesori, paure e confidenze. André c'era sempre stato, l'aveva seguita perfino nelle guardie metropolitane. E qualche giorno prima aveva rischiato ancora la vita accanto a lei. Decise di vincere ogni cliché e andare in camera per dargli il buongiorno. Con gran sorpresa lo trovò già in piedi che chiacchierava sull'uscio con nonna Marie. "Oscar ti sei alzata presto, ti avrei servito la colazione in camera." "Ti ringrazio ma come vedi sto decisamente meglio, avevo voglia di fare una passeggiata." Posò lo sguardo su André che intuendo il tacito invito le fece cenno di si con la testa. Camminavano fianco a fianco nelle prime luci del mattino, il cuore di Oscar era sereno, felice nel godere di quella presenza, avrebbe voluto abbracciare il suo amico, strappato alla morte per un pelo. Non avendo il coraggio lo guardo e gli chiese come si sentiva. "Sto bene Oscar, grazie." Mentiva André, la ferita all'occhio gli faceva male e lui aveva paura di perdere la vista. Non avrebbe mai potuto sopportare l'offuscarsi di quella visione angelica. "Spero di poter tornare presto in sevizio, i giorni di riposo passano piacevoli solo quando puoi impiegare il tempo a fare quello che più ti piace, come cavalcare, stare con gli amici giusti, bere del buon vino in buona compagnia, e,come ben sai, adesso non posso fare niente di tutto questo" André pronunciò queste parole con la sua nota allegra, senza toni gravi o tristi, eppure a Oscar salirono le lacrime agli occhi, avrebbe voluto dirgli che c'era lei con lui. Che poteva essere la sua compagnia davanti al camino a discorrere di cose importanti o futili, che potevano rifarlo come un tempo. Non ebbe il coraggio. Ma sorprendente riuscì a dirgli comunque una cosa importante. "André. ..io... ecco io non se te l'ho mai detto, ecco io... " André la guardò con aria interrogativa, erano uno di fronte all' altro, i meravigliosi occhi di lei erano languidi e lui si sentiva intrappolato da quello sguardo che sembrava gridargli qualcosa. "André. ..la tua vita mi è cara! Non puoi immaginare come ho temuto per te, avevo paura che non ti avrei mai più rivisto." Abbassò lo sguardo per nascondere gli occhi ricolmi di lacrime, aspettava il controcanto alle sue parole. Non una parola. Sentì le forti braccia di André che la chiudevano in un abbraccio. Quell'abbraccio che aveva desiderato. La sua una muta richiesta era stata esaudita da André. Non servivano parole. Le vecchie paure, i grigi rancori erano morti per sempre. Erano di nuovo loro due : Oscar e Andrè.
   
 
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