Salve mie care lettrici! Come vi va
la vita? Spero bene! Premetto che questo capitolo si è scritto da solo o_o cioè
non avevo intenzione di scrivere così la parte finale del cap... ma all’
improvviso ho cominciato a scrivere e... quel pezzo di trama si è scritto da
solo! In questo capitolo niente vampiri (tranne un mostriciattolo! XD) e niente
Bella *immagino Madeleine
mentre fa i salti di gioia XD*. Solo umani e vecchie conoscenze...
Bene, vi lascio alla lettura!
-Ciao.- poi aggiunse ridendo,- E
buona fortuna per il ballo!-
-Oh, cavoli!- me n’ero
dimenticata!, -Grazie di avermelo ricordato!- aggiunsi ironica,- Ciao!- poi mi
avviai verso casa.
Il giorno dopo sarebbe stato un
disastro.
Alice.
Quando sentii bussare alla mia finestra, mentre
stavo per prepararmi, mi venne un colpo. Ed ecco Alice che entrava senza
aspettare.
-Allora pronta per la trasformazione?-
“Cosa???” sbarrai gli occhi spaventata, e
arretrai di qualche passo.
Lei rise di gusto quando capì il motivo per cui
avevo reagito. –Aubrey non intendevo quella trasformazione! Ahah! Sono
venuta per rinnovare il tuo look!- trillò felice.
-...Perché? Non vado bene così?-
-Eh, ci siamo ancora lontani! Su, fatti dare una
sistemata!- disse con una faccia felice. Potevo dirle di no? o se vogliamo
dirla in un altro modo... avevo possibilità di scampo?
La sistemata durò quattro ore intere, come se
dovessi andare ad un ballo di alta società invece che in una palestra per un
ballo scolastico...
“Ok, dopo aver sperimentato di essere
‘Barbie-catturata-da-una-maniaca-del-make-up’ non criticherò più Bella!”
Mi osservai allo specchio a lavoro finito. Non
ero mai stata più carina in tutta la mia vita, dovevo ammetterlo.
A Phoenix quasi tutti morivano dietro alle
cheerleader, avevo anche tentato un paio di volte ad un provino per entrarci,
ma nel ballo, pur avendo frequentato delle lezioni, ero brava ma altre lo erano
di più. Per cui mi accontentavo a essere nel comitato studentesco con Lucy, il
più delle volte organizzavo dei balli per cui diciamo che ero nel loro giro, ma
non del loro gruppo. Luke faceva parte della squadra di baseball e forse era
quello più ‘normale’ di tutti. Quando mi aveva chiesto di uscire ero
felicissima ma sapevo che non poteva durare, e la partenza aveva solo
anticipato tutto.
Scossi la testa per scacciare quei pensieri. Non
era il momento giusto per farsi prendere dalla nostalgia. Mi guardai di nuovo
allo specchio.
I capelli, che di solito erano inclassificabili
sia nella categoria “lisci” che “mossi”, ricadevano in morbidi onde a metà
schiena, il trucco era degno di una professionista, né troppo ma abbastanza da
farlo vedere.
Il vestito nero, era abbinato a una piccola borsa,
che mi prestò lei. Sembrava fatta apposta per il vestito.
-Wow.- mormorai davanti allo specchio. Non ero
mai stata particolarmente bella, ma così lo sembravo davvero, -Alice! Come hai
fatto! E i capelli poi...-
-Ci sono buone basi, è bastato lavorarci.- disse
con una faccia calcolatrice. Poi sorridendo aggiunse,-Farai invidiare tutte!-
-Bè se ci siete voi Cullen è difficile...-
-Oh, no noi non veniamo.- scosse la testa. Mmm,
infondo in casa loro era scoppiato un vero e proprio casino...
-Sarà per il prossimo!- dissi, lei annuì
divertita. –Tutto bene oggi vero?- chiesi curiosa, era oggi che Ed e Bella
erano andati nella radura.
-Si! Tutto a posto!- poi accigliò un attimo,-Oh,
sta venendo tua madre! Vado!- si avvicinò per abbracciarmi, io ricambiai, poi,
troppo veloce perché la vedessi, se ne andò.
Stavo ancora fissando la finestra, quando sentì
mia madre esclamare –Bry! Sei bellissima tesoro!-
Mi voltai esasperata, perché non aveva bussato,
ma dissi semplicemente –Grazie mamma!-
Dopo mezz’ ora ecco che vidi un auto fermarsi
davanti a casa mia.
“Forza è ora di andare al ballo!”
Ecco che vidi Conner uscire dall’ auto, anche da qui
riuscivo a vedere quanto era nervoso.
Chiusi le tende e mi infilai le ballerine
argentate.
“Espira. Inspira. Espira.”, chissà come sarebbe
andata dopo... ero più che altro curiosa...
*dlin-dlon* trillò il campanello.
“Inspira. Espira. Inspira.”
Sentii dall’ altra stanza mio padre parlare con
il mio accompagnatore.
Contai “1, 2, 3, 4, 5” e uscii per farmi vedere.
Mio padre mi guardò,-Accidenti piccola! Sei
bellissima!- poi guardò Conner con occhiata indagatrice.
Anche lui mi stava guardando stupefatto, -Wow,
sei fantastica.- disse.
Arrossì per i complimenti ricevuti, -Andiamo?-
chiesi, visto che ormai cominciava a essere buio.
-Certo-, rispose lui, rosso.
-Ciao papà!- dissi abbracciandolo.
Poi uscimmo da casa e ci avviammo silenziosi
verso l’ auto; solo quando ci avvicinammo alla scuola finalmente parlò, -Sei
fantastica.- disse continuando a fissare la strada.
-Grazie.- dissi.
Fine della conversazione.
Io non mi sforzavo troppo, se lo avessi fatto si
sarebbe fatto un idea sbagliata e avrebbe sofferto, non era il caso. Poi in
questo posto strano non era il caso di cercare legami.
La folla di studenti era davanti alla palestra,
dove all’ interno, gia si notavano le luci colorate da discoteca.
“A Phoenix i balli scolastici, erano organizzati
in enormi stanze da ballo di alberghi, qui a Forks ci sono le palestre.”
Sbuffai. “Certo che alcune volte sono proprio una bambina...”.
Conner parchèggiò in un posto libero poi, sempre
silenziosi, ci avviammo verso la palestra.
In quel momento mi resi conto che ero sola.
Nessun Cullen. Niente Bella. C’erano solo gli umani, mi sembrava...strano. Ero
ormai abituata alla loro presenza...
Davanti alla biglietteria sentì: -Aubrey!- dietro
di me qualcuno chiamava il mio nome.
Mi voltai.
-Oh Angela!- dissi sollevata andandole incontro,
dimenticandomi del mio accompagnatore. –Sei fantastica!-
-Davvero? Bè grazie, ma tu sembri un ragazza
copertina!-
“Io? Ragazza copertina? Addirittura...”
Ridacchiai nervosa.
-Ciao!- disse Eric sorridente.
Ricambiai il saluto, poi tutti e quattro
entrammo.
La palestra era piena di palloncini e
striscioline colorate che giocavano con le luci. Tutto molto carino. Il mio
umore non era alle stelle in quel momento.
-Balliamo?- mi chiese subito lui nervoso.
-Certo.- dissi sorridendo.
Andammo verso il centro della pista, lì già altre
coppie stavano ballando.
La canzone dopo, partì e mi trovai vicino a lui,
più alto di una decina di centimetri. Era un po’ impacciato nei movimenti. Anzi
molto.
La canzone durò quattro minuti e lui, mi pestò i
piedi dieci volte. Dieci.
Ogni volta che ripeteva,-Scusa.- io dicevo
–Nulla.- e tornavo a ballare per poi farmi pestare i piedi di nuovo.
E ogni volta che succedeva sentivo chiaramente le
cinque perline argentate e rotonde conficcarmisi nel piede, mi mordevo la
lingua e dicevo –Nulla.- per poi sperare che la canzone finisse presto.
Quando finì si dileguò con una scusa, nervoso e
imbarazzato. Io andai verso Jessica, che era appena arrivata con Mike.
-Ciao!- dissi.
Lei mi squadrò nervosa, poi la smorfia sul viso
si trasformò in un –finto- sorriso caloroso. Disse: –Wow! Aubrey sei
fantastica!- , Mike invece salutò e mi fece una radiografia.
Sentii la mia borsetta vibrare. Presi il
cellulare, era la mia amica Lucy.
*Cm va al ballo?* mi
chiedeva il messaggio.
Sorrisi in scusa e andai vicino al muro per
risponderle.
*Il mio accomp. è un disastro...*
*Oh Bry! Trovane un altro*
*Dai! Mica lo posso fregare a 1a!*
*Bry x te nn è mai stato 1 prob! XD*
*Odd Lu! XD Nn è vero! Gia ho poche
amiche!*
*No dai! Scommetto k cadono tutti ai
tuoi piedi!*
*XD! Nn pox farlo! Ora mi tocca ballare
d nuovo cn lui! =( *
*Scappa!!!!!!! ahah*
*No nn voglio!! :( *
*Bry sei diventata 1 lagna! XD Ci
sentiamo dp! E VAI A BALLARE! *
Alzai la testa e misi il cellulare in tasca.
Decisi di seguire il suo consiglio.
Alla fine ballai un po’ con tutti, assicurandomi
di tenermi lontana da Conner.
Povero... mi dispiaceva per lui... però non mi
andava di farmi massacrare i piedi, che tra l’ altro, erano ancora doloranti.
“Ammettiamolo, questa serata è cominciata troppo
male...”.
Ora ero seduta ad un tavolo, mentre Angela e
Jessica parlavano tra loro.
La borsa mi vibrò di nuovo, guardai il numero
sconosciuto sul display. Non era Lucy, come mi aspettavo. “Oh! è una
chiamata...”.
Mi allontanai, incuriosita, -Pronto?- chiesi
incerta.
-Allora come va la serata?- chiese una voce acuta
e divertita.
-Alice!- dissi confusa e felice.
-Certo! Chi volevi che fosse?- ridacchiò all’
apparecchio,-Su Aubrey adesso siediti vicino alla ragazza con il vestito rosso
e aspetta!-
-Cosa??- chiesi confusa.
-Hai capito!- disse, e non era una
domanda...,-Ora va!!- e riattaccò allegra.
“Ookey, forse non mi mancano cosi tanto. Qui è
tutto così... strano. Mah.”
Mi guardai intorno. “Una ragazza con il vestito
rosso...”, nella stanza ce ne erano almeno una decina.
Scartai subito quelle che non conoscevo e che
stavano ballando, aveva detto ‘siediti’ giusto?
“Maledetta Alice! Doveva dirmi qualcosa in più!”
pensai confusa. Avevo ancora il telefono in mano, ero tentata dal
richiamarla... “Però conoscendola non mi risponderebbe! Accidenti!”
Allora mi venne un idea...
La prima ragazza era Sharon, avevamo in comune la
lezione di storia americana. Indossava il vestito rosso che aveva due sottili
spalline, decorato con fantasie nere.
Ascoltai i suoi pensieri. << Accidenti!
Quello stupido di Michael mi ha chiesto di venire con lui e adesso sta tutto il
tempo con i suoi amici! Beh, adesso chiedo a Robbie di ballare! Così impara!
>> ed ecco che si alzava dal tavolo. Non era lei.
L’ altra era Olly, con cui chiacchieravo durante
la lezione di Francese di “Madame” Hopkins, che ci rimproverava tutto il tempo.
Era simpatica.
<< Bene si avvicina Jo! Mi chiederà scusa!
Ohh che carino mi a portato da bere! >> ed
ecco che si alzava per abbracciarlo. Nemmeno lei.
L’ ultima che conoscevo e ancora seduta, era sola
e sembrava scocciata. Sbuffai. Era Lauren.
<< Oh accidenti! Odio questo stupido posto!
E lui non mi ha chiesto nemmeno di ballare!
Possibile che Tyler sia interessato a quella stupida allocca di Swan??
>>
Osservai il displey del cellulare, i minuti non
erano passati. Impossibile. Come se il tempo si fosse fermato! “Devono esserne
passati almeno un paio!”.
<< E quella stupida bugiarda di Aubrey!
Dice a tutti di avere il ragazzo ma scommetto che quella non l’ ha mai avuto!
>>
Mi avvicinai a lei camminando pesantemente,
infuriata per quello che aveva pensato.
Ormai ero vicina al suo tavolo e mi sedetti. Lei
si limitò a guardarmi con aria superiore. << Adesso che cavolo vuole?
Non penserà che sia sua amica? >> .
Non sentii più nulla perché, per l’ ennesima
volta, il cellulare in mano vibrò.
Fissai il nome della rubrica, lei sbirciò
curiosa. “No! Non può essere!” risi.
-Pronto?- dissi.
-Ehi ciao!- disse la voce maschile.
-Ciao Luke! Come va li a Phoenix?- dissi allegra,
non curandomi della faccia frustrata della mia vicina.
“Chi se lo aspettava?” pensai, “Ah gia! Alice!”
sorrisi.
-Ciao Luke! Come va li a Phoenix?-
dissi allegra, non curandomi della faccia frustrata della mia vicina.
-Benissimo! Oggi sono passato davanti alla tua
ex-casa e mi sono detto, “Ehi che fine ha fatto Bry?”, e ho pensato di
chiamarti.-
-Hai fatto bene! Mi fa piacere risentirti.- dissi
sincera.
-Ma sei a una festa? Si sente casino...-
-No! Sono al ballo scolastico.-
-Oh... scusa non lo sapevo-, disse impacciato.
Potevo immaginare la sua espressione...
La malinconia mi assalì.
-Nulla! Figurati adesso esco un attimo!- e così
usci da una delle porte. Faceva pure freschino e non potevo entrare in auto
visto che ero venuta con Conner.
-No! Scusa, ti stavi divertendo e immagino che il
tuo ragazzo non sarà contento.- disse lui come...se fosse triste.
Riecco il groppo in gola.
-Oh non ti preoccupare, comunque non sto con
nessuno.- parlai, immaginandomi lui seduto sulla sedia della scrivania con il
cellulare in mano.
-Ah, beh ecco, nemmeno io.- sussurrò.
Il ricordo mi assalì. Io e lui che ridevamo
vicini nella sua macchina, al locale con gli amici, noi in casa sua che ci baciavamo, a pranzo a
scuola il suo braccio sulle mie spalle... ricordi di quei due mesi che avevo
rimosso, ora ritornavano a galla.
Con tutto quello che era successo appena arrivata
qui a Forks, non pensavo più molto alla mia vecchia vita. Avevo tagliato quasi
tutti i contatti, tranne con le mie amiche più care.
-Ecco sai... mi manchi...- continuò impacciato.
-Anche tu.- dissi io con voce sottile. Ora
ricordavo. Ricordavo di aver voglia di sentire la sua voce...
Dall’ altra parte arrivò solo silenzio.
-Ok, ce la posso fare-, sentì quella frase
flebile dall’ apparecchio, -... Non ti ho mai detto una cosa... io ti...
amavo.- l’ ultima parola fu un sussurro.
Sentì il caldo delle lacrime che contrastavano
con il vento gelido sulla pelle.
“...Cosa?” Tra noi non poteva funzionare, mi
ripetevo sempre. Lui non aveva mai dimostrato molta attenzione per me, come io
per lui. Infatti era stata una sorpresa quando mi aveva chiesto di uscire, ad
una festa eravamo seduti vicini, abbiamo parlato un po’ e poi mi aveva chiesto
di uscire. Punto. Ecco perché non poteva durare, insieme stavamo bene ma non ci
eravamo mai cercati.
Ed ora lui se ne usciva con questo...
Non risposi più, limitandomi a piangere
attraverso l’ apparecchio.
Lacrime di malinconia, di rimpianto, di stupore
e... si anche di amore. Non ero sicura di amarlo ma di certo gli volevo bene.
-Stai piangendo?... Oh no... scusa, non volevo farti
soffrire... Sapevo che non dovevo chiamare...- la tristezza traspariva dalla
sua voce.
-No! Hai, hai fatto bene a chiamarmi. Hai detto
che mi amavi, ma... mi ami ancora?- chiesi con un soffio.
-Ecco...- sospirò, -si.-
-...Oh. Allora quando ritornerò a Phoenix per
le vacanze ci rivedremo. Chiariremo la situazione.-
-...Okey, ci vediamo quest’ estate, io... ci
conto.- disse stanco, ma nella voce si sentiva anche una nota di felicità.
-Ci vediamo allora.- dissi io, versando l’ ultima
lacrima della serata.
-Si. A presto.- e poi chiuse la chiamata.
“Cavoli...” poi mi guardai nello specchietto per
controllare il trucco. Ancora perfetto, Alice aveva usato quello resistente
all’ acqua. Prevedibile.
Quando rientrai nella palestra Conner mi scovò e
mi chiese di ballare ancora. Però questa volta mi pestò i piedi solo cinque
volte, era migliorato.
Quando arrivò l’ ora di andare salutai tutti,
come prima tornammo a casa in silenzio assoluto, solo un ‘ciao’ quando scesi e
fine. Lo aveva capito pure lui che era stata un disastro quella serata.
Appena raggiunto il letto mi svestii e crollai.
Tra la dormiveglia ricordai una cosa.
“Domani ci sarà la... partita di baseball... dai
Cullen e... arriveranno i... uhhhm ... i nomadi... ”
Cosa farà Aubrey riguardo alla
partita di baseball? Starà zitta? Racconterà tutto? Parteciperà anche lei?
Tutti i misteri svelati nel prossimo
capitolo! XD
Un grazie speciale per chi ha commentato!
Madeleine, ho fatto un capitolo senza Bella... vale lo stesso? X’D Grazie che recensisci sempre!!
kati07, nuova lettriceeeeee *_______* io sono Irene :D Per il resto no
comment! eheh
wawa chan, Oddeo sul serio? Addirittura? *me feliceeee* Si stupida scuola
XD
kiarab, Kiara ciao! Nuova lettriceeee *____* ahah grazie! Poi sono
contenta che la storia sia più interessante di una traduzione! XD Uhm mi piace il tuo modo di pensare... Se io
fossi stata in Aubrey altro che imperventilazione sarei saltata addosso a
Ed!! 8)
Nerida R Black, eh, adoro vedere le recensioni delle nuove lettrici, che ci
posso fare! XD
Infect, James a casa eh? *ç* (me fantastica…) XD
E chi mi ha messo tra i preferiti:
1 - AlessandraMalfoy
2 - Alyenda
3 - cesarina89
4 - CiOcCoLaTiNa_BiAnCa
5 - Cullen_is_a_hero
6 - Debora93
7 - Diaras
8 - Dubhe27
9 - elivamp
10 - Fairyire
11 - fedev82
12 - Femke
13 - Fiorellina94
14 - flavia93
15 - Giud
16 - Harobed_Uchiha
17 - hitomi
18 - Honey Evans
19 - Horit
20 - Infect
21 - ishizu
22 - isi96
23 - Kagome19
24 - kati07
25 - kiarab
26 - Kicks
27 - Lady blue
28 - Lavinne
29 - lily cullen
30 - littlemoonstar
31 - Madeleine
32 - masychan
33 - MELYSSA
34 - mylifeabeautifullie
35 - piccolaSele
36 - pupi_love
37 - Razorbladekisses
38 - sa chan
39 - sackiko_chan
40 - sbadata93
41 - sexy_eclipse
42 - Snow Fox
43 - SoReLLiNaMaLfoY
44 - SoSo
45 - susy88
46 - Vampire NeSsiE
47 - wawa chan
48 - zery
49 - zije600
kiss, Fairy_ire