Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Sommerfugl    28/07/2015    2 recensioni
Il suo nome è davvero strano per la zona in cui viviamo ma l'ho scelto perchè suona come “cherry” cioè ciliegia.
Beh lei è la ciliegina sulla torta della mia vita. É il regalo più grande che il suo papà avesse potuto farmi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eravamo appena atterrate all'aeroporto di Los Angeles, quindi svegliai Cherie e lei tutta pimpante mi prese per mano. Si guardava in torno come se stesse cercando qualcuno. Suo padre forse? No, pensai. Era così stanca ieri sera che non si ricorderà nemmeno di quella breve conversazione.

“Lo sai zia Vicky!? La mamma mi ha detto che mi porta dal mio papà”

Zac. Come non detto. Evidentemente la mia signorina non era così stanca da dimenticare le mie parole.

“Tesoro, tuo padre è al lavoro però.... possiamo portarti dallo zio che ne dici?”

“Il tuo fidanzato”

“No, piccola, è solo il fratello del tuo papà” rispose con un tono amaro. Sì perchè Vicky avrebbe voluto che Bill fosse molto più che il fratello del padre di mia figlia. Lo voleva per sé. E lei voleva essere sua. Voleva essere LA ragazza, l'unica per lui.

Ma la forza e la determinazione di Vicky sarebbero bastate per portarci da loro?

Mia figlia avrebbe finalmente avuto l'occasione di incontrare suo padre? O suo zio?

E io, Tom e Cherie avremmo davvero formato una famiglia dopo 3 anni di continue bugie e silenzi?

 

La mia Los Angeles. Stare lontana da casa era stato davvero difficile per me, perciò respirare di nuovo quell'aria tiepida, nonostante fossimo in pieno inverno, aveva portato in me un senso di calma e tranquillità. Certo momentaneo. Non facevo altro che pensare a Cherie a suo padre a come avrei fatto a dire la verità, qualora mi si sarebbe presentata l'occasione. Ma soprattutto incrociavo le dita perchè Bill mi credesse e cercasse di farmelo incontrare.

Tornammo a casa che era ormai sera e distrutta dal viaggio e dai troppi pensieri appena toccai il letto mi addormentai, sognando il padre della mia Cherie.

 

 

La mattina seguente fu un delirio. Vicky era sempre più convinta che doveva incontrare Bill e che lui avrebbe fatto da tramite tra me e Tom.

“Vik ma che diremo a Bill? Ehi sai hai una nipote mai vista prima. E poi chi ti dice che ci crederà?”

“Beh se non ci crede, faremo il test del DNA”

“Ma io lo so che Cherie è la figlia di Tom, è lui a non saperlo”

“Preghiamo Char. Cominciamo a fare il primo passo. Contattiamo Bill e vediamo come finisce.”

Camminavamo sul marciapiede per raggiungere il piccolo negozio di dischi nel quale io e Vicky lavoravamo. Per la strada leggevamo ogni singolo manifesto come se qualcosa in quei cartelloni pubblicitari potesse aiutarci a trovare una soluzione.

Ovviamente non fu così. Ad un certo punto Vicky interruppe il silenzio.

“Comunque io penso di amarlo”

“Ma chi?”

“Bill”

“Ma smettila!”

Per tutto il tragitto quelle furono le uniche parole che ci scambiammo. Come poteva essere innamorata di lui dopo tutto quello che le aveva fatto passare quella fatidica notte.

Quel concerto fu a dir poco disastroso.

Bill era ubriaco fradicio, cosa che non succedeva spesso all'epoca e si era portato a letto Vicky che con i suoi capelli biondi e gli occhi cerulei era riuscita a stregarlo. L'aveva salutata la stessa sera, baciandola in pubblico davanti alle telecamere.

Tom, invece, aveva portato a letto me, ma non mi ero sentita importante visto che ormai per lui era una routine. Successivamente avevo scoperto di essere incinta, ma lui ovviamente non lo sapeva.

Tom non sapeva di Cherie e Cherie non sapeva che Tom fosse suo padre benché lo conoscesse visto che nonostante tutto continuavo ad ascoltare la loro musica.

In ospedale, quando Cherie è nata, ero sola con Vicky, mia madre e mio padre. Tom era però sempre nella mia mente.

Che codarda ero stata! In tre benedettissimi anni non ero stata in grado di prendere in mano la situazione ed andare da lui dicendogli “Caro Tom, hai una figlia”.

Non volevo rovinargli la carriera e non volevo che pensasse che avessi tenuto la bambina solo perché fosse figlia di Tom Kaulitz, famosissimo chitarrista dei Tokio Hotel. In realtà avevo tenuto Cherie perchè era anche mia figlia, era una piccola vita che stava crescendo dentro di me e non sarei mai riuscita ad abortire.

Devo dire però che nonostante sia stato davvero difficile, questi tre anni erano passati in maniera del tutto normale e tranquilla. Solo ultimamente Cherie mi chiedeva del padre e nelle ultime settimane soprattutto durante il viaggio a Londra la situazione stava diventando insostenibile. Non sapevo più come mentirle.

Fortunatamente quella famosa sera in cui Cherie è stata concepita, Vicky ha conosciuto alcune persone molto vicine ai gemelli che avrebbero senz'altro potuto aiutarci ad ottenere un appuntamento con Bill.

 

La giornata al lavoro era passata velocemente. Purtroppo nessuno comprava più molti dischi per cui i clienti scarseggiavano e le nostre giornate di lavoro erano fin troppo tranquille. Andai subito a recuperare mia figlia che avevo lasciato ad una specie di asilo nido e ci avviammo tutto e tre verso il nostro appartamento.

“Tatu, vuole papà”

“Tesoro, te l'ho già detto papà lavora. Però domani tu e Tatu potreste incontrare zio Bill. Che ne dici?”

“Sì” rispose la bambina piena di gioia.

Si allontanò saltellando ed entrò nel piccolo giardino del palazzo.

“Vicky scusa ma che significa?”

“Beh, Char... Oggi mentre stavi classificando i dischi appena arrivati ho fatto alcune telefonate. Ho spiegato di aver davvero davvero bisogno di parlare urgentemente con Bill, così mi hanno concesso di vederlo domani al parco e ovviamente verrete anche tu e la piccola.”

“Oddio. Ma dici sul serio?! È fantastico Vik”

“Sì l'appuntamento è alle 9 di domani mattina”

“Grazie. Grazie non so proprio come farei senza di te”

Abbracciai la mia migliore amica e forse versai anche qualche lacrima di gioia.

“E di che? Lo sai io ti voglio bene e voglio molto bene anche a Cherie quindi per voi due farei di tutto. Siete la mia famiglia. Ora andiamo a casa. Sono le 6 mangiamo e andiamo a dormire. Domani sarà una grande giornata. Dobbiamo essere super puntuali. Sai quanto Bill sia pignolo quando ci si mette”

“Sì lo so. Come ti senti Vik? Insomma rivedrei Bill”

“Credimi non vedo l'ora. Anche se non voglio cedere subito alla fine non so nemmeno se si ricorderà di me. Non beve mai e quando lo fa? Proprio quando viene a letto con me”

“Vedrai che andrà tutto bene, ne sono certa. E chissà che non diventi la vera zia di Cherie.”

“Sì e se tutto va come deve andare anche tu costruirai la tua famiglia insieme a Tom. Anche se non voglio buttarti giù ma forse sarà già tanto che riconosca sua figlia, ma sognare in fondo non costa nulla”

“Beh allora spera anche tu per Bill”
“Certo”
________________________________________________________________________________________________________

Ciao a tutte ragazze. Eccomi sono tornata con un nuovo capitolo finalmente. Mi scuso per il ritardo ma ho provato anche ieri a postare il capitolo ma non sono riuscita perchè il mio computer si è ribellato e non voleva collaborare. Vi ringrazio già per tutte coloro leggeranno la mia storia e beh un bacione e buona lettura.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Sommerfugl