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Autore: EragonForever    28/07/2015    2 recensioni
Salve, eccomi qui con questa nuova fanfiction tutta su Naruto, che ho imparato ad amare e apprezzare. Dunque, vi volevo solo dire che la storia sarà divisa in due parti. Mi è venuta questa idea x creare qualcosa di tutto nuovo. In conclusione ... buona lettura.
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In quell'attimo un verso stridulo squarciò l’aria scatenando il panico totale. Selene allora si svegliò, allarmata nel sentire tutto quel frastuono e corse fuori, spalancando gli occhi.
"Oh no ... sta arrivando.", mormorò, preoccupata.
Jamir, il figlio più grande accorse e la guardò con fare incerto.
"Chi? Chi sta arrivando mamma?", domandò.
Lei indicò un punto preciso alle porte del villaggio, dove era comparsa una colonna di fuoco.
"Mistfire ... la Fenice a 14 Code. Se verrà qui distruggerà ogni cosa!", esclamò.
(Dal prologo)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Jamila'
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Capitolo 14: La Missione di Livello B

Erano partiti da qualche ora, il cielo era sereno e il sole splendeva alto. Il caldo era abbastanza sopportabile e Jamila e la sua squadra procedevano spediti.

“Sono davvero felice di uscire finalmente da Konoha, era ora.”, disse Rayal, contenta.

“Anch'io e poi finalmente rivedo la mia casa dopo un po' di tempo.”, disse Jamila.

Ma in verità non riusciva a capire se era felice o meno di tornare a Suna. Dopotutto li aveva subito troppe sofferenze e dolori e l'idea di ritornarci non l'allettava più di tanto. Ma nonostante tutto quello che aveva passato, la considerava comunque la sua casa.

“Però mi chiedo il perché di recuperare i documenti della storia di Suna.”, osservò poco dopo.

“Me lo chiedo anch'io.”, replicò Jamir, perplesso.

In verità lui sapeva benissimo il perché di tutto ciò, ma per ordine dell'Hokage, non doveva rivelare niente.

Verso mezzogiorno si fermarono per una piccola sosta in una locanda che stava sulla strada. Lì mangiarono e poi ripresero il viaggio .

Il caldo però si era fatto insopportabile e così si spostarono nella foresta all'ombra degli alberi, ma anche li non ebbero sollievo, quindi si fermarono più volte per riprendere fiato.

“Accidenti, di questo passo ci metteremo più tempo del previsto.”, borbottò Jamila dopo un po' che camminavano.

“Sono d'accordo, questo caldo uccide e come se non bastasse è solo l’inizio, scommetto che più ci avvicineremo a Suna e peggio sarà.”, disse Rayal, sospirando.

Si erano fermati all'ombra di una grande quercia a riposare.

“Mi è venuta un'idea.”, intervenne improvvisamente Jamir.

“Ossia?”, chiese Ren, seccato.

“Potremmo usare la Tecnica del Richiamo per andare più veloci.”, propose l'altro.

“Idea geniale fratellone!”, esultò Jamila.

Anche gli altri acconsentirono e così poco dopo eccoli in groppa ai loro compagni. Jamir, con loro sorpresa, se ne stava in groppa a un magnifico lupo grigio perla, occhi color ametista e un segno a stella sulla fronte.

“Lei è Maleka” spiegò Jamir.

“E' bellissima” disse Jamila.

Era la prima volta che la vedeva ed era rimasta abbagliata dalla sua bellezza ed era poco più grande di Shiroi.

“Forza amica mia, abbiamo una missione urgente da fare, portaci a Suna.”, disse Jamir alla lupa.

“Subito.”, rispose lei.

Così, con loro in testa al gruppo, il viaggio poté riprendere in modo più agevolato. Sapevano che poteva essere comunque un bel rischio ma la missione ora aveva ogni priorità essendo molto più importante e la Tecnica del Richiamo era l'unico modo per riuscire a raggiungere Suna in fretta. Si fermarono poco prima del tramonto in una grotta ben riparata, richiamando poi i loro amici per non farli affaticare troppo. Cenarono e dopo cena si turnarono per fare la guardia in caso di evenienza.

Nei giorni successivi usarono la stessa strategia e finalmente al sesto giorno di viaggio arrivarono a Suna. Ren e Rayal a vederla rimasero molto colpiti dal suo splendore, era qualcosa di davvero stupefacente e non avendola mai visitata era normale notare le loro espressioni meravigliate, cosa che fece sorridere sia Jamila che Jamir.

"Prima volta qui eh?", esordì la rossa.

"Si, non siamo mai stati a Suna e se devo essere sincera è bellissima con i suoi colori che richiamano il deserto!", esclamò Rayal, rapita.

"Anch'io se devo essere sincero è la prima volta che la visito, e devo dire che mi piace.", aggiunse Ren.

"Ne sono felice, anche a me nonostante ci sia cresciuta fa uno strano effetto rivederla.", fece Jamila di rimando.

Gli abitanti dal canto loro non fecero molto caso al gruppo di ninja e così i quattro poterono procedere indisturbati verso la Grande Biblioteca. Non appena entrarono, Ren e Rayal rimasero senza fiato, la biblioteca era enorme e piena di libri e tomi di ogni genere, una vera fonte di ispirazione. Era molto ben ordinata e il silenzio regnava sovrano essendo un luogo di tranquillità oltre che di lettura. Solo Jamir non era sorpreso, perché lui la conosceva essendosi già stato e lo stesso Jamila era del suo avviso. Giunsero infine nell'atrio e li si fermarono.

“Bene, ora non muovetevi da qui, vado io a recuperare il rotolo. Conosco il custode degli archivi, è un mio amico di vecchia data, gli ho fatto molti favori.”, disse loro Jamir.

I ragazzi annuirono e allora lui sparì tra gli scaffali.

Si diresse spedito nei sotterranei della biblioteca dove incontrò il custode. Aveva diciotto anni, capelli ricci e sbarazzini di un castano dorato, occhi color cioccolato e carnagione rosea. Non appena lo vide sorrise.

“Ciao Danny.”, salutò, e l'altro ricambiò il sorriso nel riconoscerlo.

“Jamir, che piacere rivederti, cosa ti porta qui?”, chiese il custode.

“Io e la mia squadra siamo in missione urgente per conto del Quinto Hokage, dobbiamo portarle i documenti sulla storia del nostro Villaggio” spiegò Jamir, serio.

“E perché ?”, domandò Danny, curioso.

Il ragazzo a quella domanda sospirò per poi rispondere.

“Perché molto probabilmente la pace è di nuovo a rischio.”, rispose, preoccupato.

A quella frase Danny inarcò un sopracciglio.

“Ti riferisci a Ideki?”, domandò nuovamente.

“Si” annuì l'altro.

Subito allora il custode entrò negli archivi e poco più tardi risbucò fuori con il rotolo in mano.

“Ecco i documenti che mi hai chiesto e se questo servirà a qualcosa per contrastare quel bastardo, così sia.”, disse, consegnando il rotolo a Jamir.

Aveva tutte le ragioni per odiare Ideki, dato che quella maledetta notte di dodici anni fa, Mistfire aveva ucciso la sua famiglia.

Sapeva del suo potere e quando aveva visto il Quattordici Code, aveva capito subito che si trattava di una sua opera. Anche lui sapeva di Jamila e della Fenice sigillata dentro di lei, ma nonostante questo non la temeva.

“Grazie di cuore amico.”, lo ringraziò Jamir.

“Figurati.”, rispose l'altro.

Jamir allora dopo averlo salutato tornò dalla sua squadra con il rotolo sulle spalle.

“Qui abbiamo finito, ora si torna a Konoha.”, annunciò.

Detto questo lasciarono la biblioteca e partirono per il viaggio di ritorno.

Ma qualcosa nell'ombra si stava muovendo.


Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP, ecco a voi la versione revisionata di questo capitolo, ho sistemato qualche particolare della sintassi ma per il resto nulla di che. Qui i nostri ragazzi si ritrovano a Suna per una missione molto importante. Riusciranno a tornare a Konoha sani e salvi? Tutto questo e altro nel prossimo capitolo!

Saluti la vostra EragonForever! (Capitolo revisionato)

   
 
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