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Autore: Kuruccha    28/07/2015    1 recensioni
#1 - È buona educazione ascoltare quando chi ti sta davanti ripete qualcosa per te [Kondo, Shinsengumi, Otae]
#2 - Certi fantasmi si nascondono dove meno te lo aspetti [Katsura, Elizabeth]
#3 - Non era una casa molto carina, pur col soffitto e senza cucina [Hasegawa, Gintoki]
#4 - Le macchie di sangue sono le più persistenti [Takasugi, Matako]
#5 - Sta' attento a non perderti nelle tue fantasie [Jirochou/Otose]
#6 - L'importante è che se muori me lo dici prima [Yorozuya]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: Lievi spoiler sul passato di Katsura.


Certi fantasmi si nascondono dove meno te lo aspetti

 
Comincia tutto con un lenzuolo steso al vento.
Gli ricorda un tempo lontano, quando ancora viveva con la nonna; alla scuola del tempio di Shouyou-sensei usavano solo i futon, estate e inverno, perché nessuno tra loro avrebbe mai avuto il modo e la costanza per dedicarsi a qualcosa di così trascurabile come lavare delle lenzuola.
Un soffio di vento più potente degli altri gonfia il lenzuolo come fosse una vela; Katsura ne osserva il movimento mentre spilucca a piccoli bocconi l’onigiri che tiene stretto in mano. (Non ha condimenti, ma solo l’alga nori all’esterno e l’umeboshi a fare da ripieno. È il tipo preferito della nonna.)
Il lenzuolo si sgonfia all’improvviso e Katsura se ne chiede il perché, visto che l’aria è ancora così forte da sollevargli i capelli e farli aggrovigliare appena sotto le orecchie. Si alza in piedi, attento a non stropicciare il bordo del kimono, e si dirige a passi brevi verso i panni stesi.
Il lenzuolo bianco ha dei buchi che non aveva notato da lontano, e il margine inferiore della stoffa è leggermente irregolare - e cosa sono quelle cose ai lati? Sembrano delle maniche, ma Katsura non ne è affatto sicuro, e non capisce, non capisce affatto, perché proprio non riesce a trovare lo spazio per far uscire le mani.
D’improvviso sente montare la rabbia. Chi l’avrà rovinato a quel modo?
Il suo pensiero, chissà perché, corre subito a Sakamoto. Conosce fin troppo bene la sua abitudine di fare tutto quanto in basso profilo e poi metterli di fronte al fatto compiuto. (Ma solo nel caso si tratti di qualcosa di assolutamente necessario, come quella volta che se n’è saltato fuori con quella stramba idea di disertare per andare a esplorare lo spazio, e loro l’hanno saputo da Gintoki il giorno dopo.) Sì, dev’essere colpa di Tatsuma, poco ma sicuro; la sua risata già gli rimbomba nella testa, così ride fragorosamente anche lui, lì di fronte al lenzuolo.
Fino a quando un paio d’occhi non lo fissa dai buchi.
«Chi sei?» gli chiede una voce da chissà dove.
«Eh?»
«No, non ti chiami Eh. Chi sei?» domanda ancora la stessa voce.
«Eh.. E… Elizabeth!» risponde lui, senza sapere neppure da dove gli sia uscito quel nome, dato che è sicuro - arcisicuro - di chiamarsi Katsura.
«No» replica quella. «Non è Elizabeth.»
«Katsura» replica lui.
«Non sono Katsura» risponde la voce. Questa volta sembra proprio provenire dal lenzuolo, di nuovo rigonfio per il vento. «Non sono Katsura. Io sono Zura.»

*

Si alza a sedere di scatto, gli occhi già spalancati nel buio della stanza. Si sente come se avesse trattenuto a lungo il fiato, così si ritrova ad ansimare senza potersi fermare.
“Tutto bene?” recita il cartello di Elizabeth, poco distante dal suo futon.
Fissa per un secondo il bianco del suo lenzuolo.
«Un incubo» risponde poi, scostandosi i capelli dalla fronte. «Solo un incubo.»
“...” è la risposta di Elizabeth.
Non lo ammetterà mai con nessuno, ma passa l’intera notte a ripetersi un’unica cosa.
«Non è Zura. È Katsura.»
 

28.07.2015
Anche questa storia è nata nell'ambito del Drabble Midweek organizzato da We are out for prompt  con l'indicazione Gintama, Il momento in cui Katsura scopre chi/cosa è realmente Elizabeth. Non so bene perché da un prompt così carino e innocente alla fine ne sia uscita questa roba stranissima e un po' nonsense, ma mi sono lasciata prendere la mano e ad un certo punto non sapevo più nemmeno io dove mi stava portando la storia. La pubblico comunque anche se è inquietante da morire perché non ho capito bene da dove mi sia uscita e ho finito per volerle più bene di quanto credessi. <3
Grazie mille per aver letto :D Il prossimo capitolo sarà di nuovo totalmente crack, vi avviso /o/
Kuruccha
   
 
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