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Autore: hpaddictxd    28/07/2015    0 recensioni
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
(Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi.
Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento.)
Draco/Nuovo personaggio
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Luna Lovegood, Marcus Belby, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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3.
Sentii una voce alle mie spalle.
«Skye!»
Quasi urlai dalla gioia, perché la voce che avevo appena udito non era di Draco, bensì di Luna.
«O mio dio Luna! Pensavo fossi Draco!» tirai un sospiro di sollievo «Ringrazio Priscilla per essermela cavata anche questa volta»
Luna rise.
«Sei buffa» mi disse «e anche cattiva, avresti potuto aspettarmi a fine lezione»
«Perdonami, ero impegnata a seminare Malfoy per i corridoi della scuola»
«Oh … Perché lo eviti?»
Luna aveva un piccolo problema, dimenticava ogni singola cosa che le dicevo e la cosa mi dava abbastanza fastidio, perché mi toccava ripeterle tutto più volte.
«Te l’ho detto Luna. Vuole parlarmi, ma io non ho né forza né voglia di affrontare un discorso con quella testa vuota»
«Ah sì, ora ricordo... Comunque, secondo me, hai paura di cadere ai suoi piedi» mi sorrise
«Secondo me a te è caduto il cervello. Resterei qui a chiacchierare, ma devo prendere i libri e in classe ci aspetta Malocchio. Non credo che possa perdonarci un ritardo alla sua prima lezione»
«Giusto, scappo in classe. Ci vediamo fra poco».
Presi i libri e scappai in classe, non volevo fare assolutamente tardi, soprattutto perché Malocchio non mi dava per niente l’idea di una persona indulgente.
Erano già tutti ai loro posti e io occupai l’unica sedia libera, che era quella affianco a Luna, proprio davanti alla cattedra.
«Credevo fosse già arrivato in classe» dissi sedendomi
Come finii la frase, entrò Moody e si diresse verso la lavagna a scrivere il suo nome. Il suo occhio finto ci scrutava uno ad uno, come se sapesse tutto di noi.
«Secondo il Ministero della Magia dovrei insegnarvi le contromaledizioni e fermarmi lì» entrò subito nel discorso «non dovrei mostrarvi come sono fatti gli Anatemi Oscuri illegali prima del sesto anno. Si ritiene che non siate grandi abbastanza da affrontarli fino ad allora. Ma il professor Silente ha un'opinione più alta dei vostri nervi, pensa che possiate farcela, e prima sapete che cosa dovrete fronteggiare meglio è, dico io. Come potete difendervi da qualcosa che non avete mai visto? Un mago che sta per scagliarvi contro un anatema illegale non vi dirà cosa ha intenzione di fare. Non ha intenzione di comportarsi lealmente. Dovete essere preparati. Dovete essere vigili e attenti.» fece una pausa per  guardare meglio i nostri volti e le nostre reazioni al suo discorso
«E lei, signor Belby, sa di che cosa sto parlando? O è troppo preso dai suoi rospi alla menta per prestare attenzione a quello che sto dicendo?» vidi Marcus sussultare e arrossire
«N-no signore, professore, stavo ascoltando» balbettò
«Allora lei mi sa dire quali sono queste maledizioni?» Malocchio fissò il ragazzo con entrambi gli occhi
«S-Sì, u-una è la Maledizione Imperius»
«Bene bene. La Maledizione Imperius ha dato filo da torcere al Ministero tempo fa»
Prese dal cassetto un grosso ragno e, dopo aver fatto l’incantesimo, iniziò a muovere l’insetto come se fosse una marionetta: lo faceva ballare, saltare, gli fece persino fare la ruota all’indietro. Tutti risero, ma io non lo trovavo così divertente: pensavo che quell’incantesimo era stato fatto a dei poveri innocenti. Poveri innocenti che, sotto la Maledizione Imperius, hanno servito il Signore Oscuro e hanno fatto cose di cui non sarebbero mai stati capaci se fossero stati lucidi.
«Avery non ridi? Non lo trovi divertente? Un ragno che balla non si vede tutti i giorni»
Io scossi la testa
«Oh, allora tu ci dirai un’altra maledizione illegale, visto che questa non ti piace» disse posando il ragno sulla cattedra
«La Maledizione Cruciatus» risposi
«Esatto, la Maledizione Cruciatus... Prima devo ingrandire il ragno, per farvi capire meglio.. Engorgio» il ragno si gonfiò e alcune ragazze nella stanza sussultarono «Ora osservate... Crucio
L’insetto iniziò a contorcersi, le sue zampe si piegarono e prese a dondolare freneticamente sotto lo sguardo compiaciuto di Moody.
Mentre prima tutti erano divertiti e ridevano per la performance del ragno, ora nessuno fiatava. Cho, visibilmente turbata da quello che stava succedendo, urlò a Malocchio di smetterla.
Quest’ultimo, un po’ dispiaciuto, fermò la tortura dell’insetto e poi chiese: «Chi conosce l’ultima maledizione?»
Una tassorosso rispose timidamente «Avada Kedavra..»
«Sì... L’Anatema che Uccide. Una sola persona, che si sappia, è sopravvissuta a quest’incantesimo, un vostro compagno»
Harry Potter mormorò qualcuno
«Proprio lui» disse ridendo
Fissò il ragno davanti a lui, che era ancora stordito dalla precedente maledizione e, senza alcuna esitazione, fece l’incantesimo: una scia di luce verde illuminò ancora di più la stanza e il ragno cadde sulla cattedra tramortito.
«L’Anatema che uccide non si può fronteggiare, ora vi starete chiedendo perché vi ho parlato di questa maledizione, se non potete fare niente per difendervi. L’ho fatto perché dovete capire cosa vi aspetta lì fuori, dovete conoscere il peggio. E dovete esercitare una costante vigilanza.  Detto ciò, potete andare»
Usciti dall’aula, quasi tutti discutevano animatamente riguardo quello che avevano appena visto, tutti sembravano affascinati da quell’uomo, ma io, Luna e Cho la vedevamo in modo diverso.
La lezione a cui avevamo appena assistito ci aveva turbate, per me Malocchio aveva più di qualche problema mentale.
«È un pazzo, quell’uomo è un pazzo!» esclamò Cho come se mi avesse letta nel pensiero
«E ci tocca ascoltarlo per tutto l’anno!» sospirai

In Sala Grande, molti studenti ci chiedevano come fosse Malocchio e quelli che rispondevano lo descrivevano come “un grande”. Secondo me, quell’uomo stava meglio a casa, dove non turbava gli animi di poveri studenti.
«Cosa ci trovano in Malocchio? È solo un vecchio pazzo» disse Luna
«Evidentemente gli altri la pensano diversamente da noi, poveri scemi. Moody potrà aver fatto tante azioni degne di lode quando era Auror, ma, come insegnante, vale meno di una figurina delle Cioccorane» rispose Cho con tono di disprezzo
«Mi hai tolto le parole di bocca» intervenni
Feci un sospiro mentre vedevo tutto quel cibo bandire la tavola, non avevo per niente fame quel giorno e tutte quelle pietanze non facevano altro che peggiorare la situazione.
Mentre tutti consumavano il loro pasto, io mi guardavo intorno: non avevo mai notato come tutti fossero gioiosi quando erano in Sala Grande. I ragazzi dei primi anni erano così contenti di trovarsi lì ad Hogwarts, mentre gli studenti dell’ultimo anno avevano un’aria vissuta, come se conoscessero la scuola meglio della loro casa (e forse così era).
Il mio sguardo cadde sul tavolo dei Serpeverde e vidi Draco intento a fissarmi; tutto ad un tratto mi ricordai della sottile situazione in cui mi trovavo e, soprattutto, mi ricordai che non volevo parlargli. Però l’anno era appena iniziato e non potevo evitarlo per sempre, considerato il fatto che avevamo l’ora di Erbologia in comune.
Pensai anche che, essendo lui uno dei figli degli ex-Mangiamorte più fedeli al Signore Oscuro, avrebbe potuto in qualche modo aiutarmi a capire la causa e lo scopo dei recenti avvenimenti. Però, non mi sentivo del tutto pronta a parlargli, così decisi di evitarlo per un po’.
Infatti la mia priorità nei giorni successivi divenne stare lontana dal biondo il più possibile: l’impresa si faceva dura nella serra di Erbologia e in Sala Grande, ma riuscii nel mio intento. Non era difficile evitarlo, era più che altro stancante, infatti non ce la facevo più.
Realizzai anche che il mio comportamento era immaturo e, di certo, non volevo essere scambiata per una bambina: l’unica soluzione che mi era rimasta era affrontare il pericolo, quindi parlare con Malfoy.

Il lunedì successivo, mentre tutti andavano a fare colazione in Sala Grande, io rimasi fuori ad aspettare Draco. Non avevo idea di cosa dirgli, non sapevo se perdonarlo o meno, ma volevo togliermi di mezzo dalla situazione scomoda in cui mi trovavo.
Vidi un gruppo di serpi in procinto di andare a mangiare e scorsi una testa bionda
«Draco!» urlai
Si girarono tutti e non potei evitare di arrossire: mi sentivo troppo in imbarazzo sia per quello che era appena successo che per quello che doveva succedere.
Il mio caro amichetto si allontanò dal suo gruppo e fece cenno agli amici di andare e non aspettarlo.
«Cara Skye, aspettavo questo momento. Ero consapevole che non vedessi l’ora di parlarmi» mi fece l’occhiolino
«Veramente no»
Draco rise e io rimasi di stucco per la bellezza di quel ragazzo: quando rideva si illuminava. Poteva essere una testa di cazzo, ma era dannatamente bello.
«Quindi hai deciso di perdonarmi?»
«Sì e no. Devo ancora valutare questa faccenda»
«O sì o no, altrimenti torniamo ad essere due perfetti sconosciuti, proprio come l’anno scorso» si fece improvvisamente serio
Stavo andando nel panico: pensavo che avrei potuto mantenere il controllo su quella conversazione, e mi sbagliavo.
Rimasi ferma a guardare Draco per qualche minuto, indecisa su quello che dovevo dire. Mi sembrava che qualunque cosa potessi dire o fare mi si sarebbe rivoltata contro in seguito.
«Ok, ti perdono. Ma devi dirmi una cosa»
«Tutto quello che vuoi»
«Perché desideri così tanto essere di nuovo mio amico?»
«Deve esserci per forza un motivo?»
Non dissi niente, non sapevo come comportarmi con lui, mi metteva in soggezione.
«Se ti va possiamo incamminarci verso la serra, a meno che tu non voglia mangiare» mi disse con gentilezza
«No, per me va bene» gli sorrisi
La situazione si fece sempre più imbarazzante mentre andavamo alla serra: nessuno di noi due osava parlare e io mi sentivo come se stessi per scoppiare dalla vergogna.
«Non parlare troppo, potresti perdere la voce» Draco si rivolse a me scherzando
«Non cosa dire» confessai
«Come te la sei cavata in questi anni qui?» mi chiese per rompere il ghiaccio
«A parte le prese in giro da parte tua e dei tuoi amici, bene»
«Già ti ho chiesto scusa»
«Va bene, va bene»
Preferii non rispondergli come avrei voluto, perché sapevo che, se lo avessi fatto, avremmo litigato e il suo aiuto mi serviva troppo. E anche perché mi faceva piacere aver recuperato l’amicizia con lui, nonostante tutto quello che era accaduto negli anni precedenti.
«Comunque mi dispiace davvero, non avrei dovuto dirti quelle cose»
Il fatto che fosse così gentile con me era abbastanza strano: non capitava tutti i giorni che Draco Malfoy, proprio quello che passava il suo tempo a schernire Potter e la maggior parte degli studenti nella scuola, si rivolgesse a te in modo pacato.
«Avery puoi aspettarmi qui? Ho dimenticato di prendere il libro di Erbologia, faccio subito»
«Certo, fai con comodo, tanto siamo in anticipo»
Io rimasi lì mentre lui si dirigeva con passo veloce verso i sotterranei. Non sapevo come farmi aiutare da lui, di certo non potevo chiedergli di andare da suo padre e farsi svelare i suoi complotti.
Mentre ero immersa nei miei pensieri sentii qualcuno chiamarmi «Skye!» era Cho «pensavo che Malfoy ti avesse rinchiusa in uno sgabuzzino» disse ridendo
E proprio in quel momento arrivò Draco, spietato come non mai.
«Chang» si rivolse alla mia amica pieno di disprezzo «come va con Potter?» il ghigno divertito sul volto di lui si notava da metri di distanza
«Non sono cose che ti riguardano» rispose Cho, cercando di non far trasparire il suo imbarazzo
«Cos’è che ti attrae di lui? Tanto ormai tutta la scuola sa che gli sbavi dietro»
«Draco, per favore» cercai di fermarlo
«Avery, vai a farti una passeggiata. Questa è una faccenda tra me e Chang»
«Lasciala in pace» continuai
Lui mi rivolse uno sguardo pieno di odio ed entrò nella serra.
«È perfido, come hai potuto perdonarlo» mi disse Cho
«A me sembra che tu abbia iniziato»
«Come puoi difenderlo?»
«Non lo sto difendendo, sto dicendo come sono andate le cose. Riconosci di aver sbagliato per una volta!» esclamai per poi seguire Draco nella serra
La situazione stava peggiorando a vista d’occhio: non speravo che le mie amiche fossero contente che io fossi amica di Draco, ma non pensavo nemmeno che questo avrebbe causato dei litigi tra noi. Non potevo perdere le mie amiche per lui, ma non potevo nemmeno perdere lui per le mie amiche.
Speravo che tra me e Cho si potesse risolvere tutto presto, perché stavo male al solo pensiero di non dover più parlare con lei per una stupida discussione come quella.









Salve!
Mi scuso per il ritardo, ma come ben sapete sono stata a Londra per due settimane e quando sono tornata ho avuto dei problemi per cui non ho potuto aggiornare. Quando ho realizzato che non pubblicavo un capitolo da più di un mese, mi sono sentita male.
Durante il mio soggiorno a Londra ho anche fatto il tour di Harry Potter: ho visto il Christ Church college, ad Oxford, i cui corridoi sono stati utilizzati per ricreare i corridoi di Hogwarts. Vi giuro, mi sono sentita come se mi trovassi in uno dei film, una sensazione magnifica!
Chiacchiere a parte, spero che il capitolo vi piaccia, recensite! x
p.s.: mi scuso ancora per avervi fatto aspettare tanto.

 
  
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