JUN - CUORE SCIOLTO
Caldo.
Gocce di sudore scendono lente a coprire il mio corpo. Gocce affilate come lame, tagliano la mia pelle. Entrano nelle mie vene. Raggiungono il mio cuore.
Solo che io non ho un cuore vero. Non è fatto di salde fibre muscolari. Pare fatto di neve. E la neve, si sa, si scioglie al caldo.
Paura.
Il mio cuore si sta sciogliendo. Vorrei portarmi la mano al petto. La mano al cuore. Per trattenerlo dentro me, evitare che fugga dal mio corpo. No, devo resistere. Quando vedranno la mano al petto, mi costringeranno ad uscire dal campo.
Mare.
È come essere sulla battigia. La sabbia mi passa tra le dita. Anche se cerco di trattenerla, lei fugge via.
È così. La stessa sensazione. Il cuore fugge da me, e non riesco a fermarlo.
Calcio.
Guardo i miei compagni di squadra. Aspettano.
Aspettano che io mi muova.
Che corra. Che prenda il pallone. Che segni la rete della vittoria.
Non posso, il mio corpo è rigido. Come marmo.
Capitano.
Sono il capitano, porto sulle spalle il sogno di tutti.
Dei compagni di squadra.
Dell’allenatore.
Dei tifosi.
Sogno.
Chiedetemi qual è il mio sogno. Risposta semplice, avere un cuore. Un cuore vero. Un cuore che non si sciolga. Solo quello potrebbe far vincere.
La partita di calcio. E la mia partita a scacchi con la morte.
Solitudine.
I miei compagni non sanno. Non devono saperlo. Sono solo, io ed il mio cuore. Ma se si scioglie, la mia solitudine sarà ancora più grande. Perché non si può vivere senza cuore.
Devo resistere. Perché quando porterò la mano al petto, non sarò più il capitano.
La mia partita finirà per sempre. E forse anche la mia vita.
Caldo.
Gocce di sudore scendono lente a coprire il mio corpo. Gocce affilate come lame, tagliano la mia pelle. Entrano nelle mie vene. Raggiungono il mio cuore.
Solo che io non ho un cuore vero. Non è fatto di salde fibre muscolari. Pare fatto di neve. E la neve, si sa, si scioglie al caldo.
Paura.
Il mio cuore si sta sciogliendo. Vorrei portarmi la mano al petto. La mano al cuore. Per trattenerlo dentro me, evitare che fugga dal mio corpo. No, devo resistere. Quando vedranno la mano al petto, mi costringeranno ad uscire dal campo.
Mare.
È come essere sulla battigia. La sabbia mi passa tra le dita. Anche se cerco di trattenerla, lei fugge via.
È così. La stessa sensazione. Il cuore fugge da me, e non riesco a fermarlo.
Calcio.
Guardo i miei compagni di squadra. Aspettano.
Aspettano che io mi muova.
Che corra. Che prenda il pallone. Che segni la rete della vittoria.
Non posso, il mio corpo è rigido. Come marmo.
Capitano.
Sono il capitano, porto sulle spalle il sogno di tutti.
Dei compagni di squadra.
Dell’allenatore.
Dei tifosi.
Sogno.
Chiedetemi qual è il mio sogno. Risposta semplice, avere un cuore. Un cuore vero. Un cuore che non si sciolga. Solo quello potrebbe far vincere.
La partita di calcio. E la mia partita a scacchi con la morte.
Solitudine.
I miei compagni non sanno. Non devono saperlo. Sono solo, io ed il mio cuore. Ma se si scioglie, la mia solitudine sarà ancora più grande. Perché non si può vivere senza cuore.
Devo resistere. Perché quando porterò la mano al petto, non sarò più il capitano.
La mia partita finirà per sempre. E forse anche la mia vita.
Nota: Ringrazio Nono23 per i preziosi consigli.